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Autore: Lenzubaba    20/08/2013    0 recensioni
Due ragazze, diverse in tutto e per tutto, collegate da un legame indelebile che le porterà a trovare la verità.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Daisy aprì la porta finestra che dava sulla veranda, e subito un forte profumo di miele e gelsomino le pizzicò il naso.
Abitava in quella casa da pochi giorni e ancora non se ne capacitava. Quando era arrivata, la settimana precedente e aveva varcato il cancello di ferro battuto con disegni intrecciati ricoperti d'oro, la vista della magnifica casa padronale che si ergeva di fronte a lei, oltre il giardino stracolmo di fiori, con tanto di piscina, le avevano dato un giramento di testa. 
Decise di pettinarsi il groviglio biondo che le si era formato in testa, prima del rientro dei suoi genitori. Salì lentamente le scale ammirando gli affreschi sul soffitto e gli strani personaggi che la scrutavano dalle cornici dei quadri, appesi lungo la parete.
Ci volle un po' prima che la ragazza riuscisse a trovare la porta giusta per entrare in camera, date le enormi dimensioni di quella nuova casa.
Una volta che si fu pettinata si strizzò in un vestito bianco lungo fino alle caviglie che sua madre le aveva comprato per il tempo libero. Era il genere di vestito che sua madre adorava ma che non era per nulla adatto ad una ragazza come lei. Che non riusciva a stare ferma a sferruzzare per più di dieci minuti e odiava prendere il the con le centenarie che aveva conosciuto negli ultimi giorni. Si, perché era questo che sua madre chiamava tempo libero. Vita di società.
Proprio in quel momento suonarono alla porta e Daisy, scendendo al piano di sotto, rivolse un dolce sorriso a Sam, la cameriera, che si era presa cura di lei fin da quando era solo una bambina.
Mr. Becky e sua moglie stavano entrando dal grande portone proprio in quel momento. 
Al loro seguito, un ragazzo, che trasportava un gigantesco divano grigio perla. 
La ragazza si scostò un poco per lasciarlo passare e poi rivolse uno sguardo interrogativo alla madre, la quale si accorse solo allora che sua figlia era presente e, dopo un piccolo cenno del capo nella sua direzione, seguì il ragazzo nell'enorme soggiorno, dando indicazioni su dove posizionare il nuovo acquisto.
Daisy seguì il gruppetto. 
Si sorprese ad osservare il ragazzo...doveva avere all'incirca la sua età. Aveva profondi occhi azzurri, capelli castani, e una carnagione scura, come se avesse passato tutta l'estate in un paese esotico. Non sapeva perché ma la incuriosiva.
Uno strano rumore proveniente dall'esterno fece distrarre la giovane e la spinse in giardino, dove ella rimase nuovamente colpita dalla bellezza del luogo.
Si diresse verso la piscina, da dove sembrava provenire quello strano gorgòglio e dopo aver osservato per un po' la superficie dell'acqua senza individuare la fonte di quel rumore, si girò e fece per allontanarsi. 
Proprio in quel momento vide una figura che si avvicinava, e solo quando essa si fece più vicina, Daisy capì di chi si trattasse. Quei lineamenti potevano essere solo suoi. Si presentò come Tam e dopo averle rivolto un leggero inchino, le baciò la mano. Una scossa elettrica percorse il corpo della ragazza, la quale, colpita dalla sua stessa reazione, sorrise: "Piacere mio, Daisy. Sei di queste parti?". 
Subito dopo aver pronunciato la domanda si accorse di quanto essa risultasse stupida, era lei quella nuova li, non lui. Per fortuna Tam non diede segni di stupirsi: "Si signorina Daisy, la mia famiglia abita qui a Old Bridge da più di mezzo secolo. Io sono il nuovo maggiordomo. Sono stato assunto stamattina dai suoi genitori." 
Il viso della ragazza si illuminò, finalmente qualcuno in quella città che non la guardava storto per il suo inglese stentato e per il fatto di essere nuova del luogo. 
Ebbe subito un moto di gratitudine verso quel ragazzo così gentile.
"Sai, siamo nuovi di qui, io e mia madre non conosciamo nessuno...e poi puoi darmi del tu e chiamarmi solamente Daisy, non mi offendo." disse lei, accennando un sorriso.
"Non si preocc...no volevo dire, non ti preoccupare Daisy, conoscerai Old Bridge in poco tempo, se vuoi ti posso accompagnare a fare un giro turistico per la città...se ti va ovviamente...". 
Era davvero troppo gentile penso la ragazza, e lei aveva bisogno di farsi degli amici adesso come non ne aveva mai avuto prima, quindi accettò. 
Poi i ragazzi rientrarono in casa passando sotto l'imponente porticato in marmo e solo quando ebbero oltrepassato il portone, Daisy si voltò per sorridere a Tam e invitarlo a bere un the.
Ma non c'era più nessuno dietro di lei. 
Delusa si avviò verso la cucina in cerca di uno spuntino da consumare prima di pranzo.
  
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