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Autore: Anle    24/02/2008    14 recensioni
[...]« Credi nell’amore? » domandò impulsivo. Temari strabuzzò gli occhi, presa alla sprovvista. Di certo, suo fratello era famoso per tante cose, ma non per la schiettezza.[...]
[Sandcest; Gaara/Temari]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dejà-vù

Avvertenze!

 

Prima che voi, intrepidi fanciulli, incominciate a leggere, sappiate che andate incontro ad una fanfic incest, con riferimenti alla sfera sessuale.

Fermi!

Prima che contattiate l’amministrazione per denunciare quest’impudicizia, oscenità, e vergogna, e blablabla, sappiate che la shot rispetta le regole imposte dal regolamento di EFP, in quanto non ci sono riferimenti espliciti al rapporto sessuale e che, quindi, è concessa in tal modo la narrazione incestuosa.

Detto questo, buona lettura.

 

 

 

 

No Prince For Me

[Gaara=> Temari] ˜ [Temari=> Gaara]

 

 

 

 

Age 8

 

 

« Temari? ».

Rompendo quel fragile e sacro silenzio, la voce di Gaara risuonò dannatamente squillante.

Lei, d’altro canto, non poté fare a meno di sussultare.

« G-gaara, santo cielo, mi hai spaventata! » replicò, e le parole inciamparono tremanti tra un battito di cuore – decisamente troppo forte - e l’altro.

Lui teneva gli occhi concentrati sulla figura della sorella, mentre le dita stringevano nervosamente della pezza tiepida fra le braccia.

« Credi nell’amore? » domandò impulsivo.

Temari strabuzzò gli occhi, presa alla sprovvista. Di certo, suo fratello era famoso per tante cose, ma non per la schiettezza.   

« Be’ » fece, puntellando le dita sullo sgabello, « ovvio che ci creda ». Probabilmente non ne era del tutto convinta, ma, quella, era l’unica cosa che le fosse venuta in mente.

Strinse le labbra tra i denti, con nervosismo, sperando che la risposta gli fosse bastata.

Gaara rimase a scrutarla ancora qualche istante, per poi semplicemente sparire dietro la soglia della stanza. Lei tirò finalmente un sospiro di sollievo, memore di non lasciare mai più la porta aperta.

Finendosi di pettinare i capelli, la kunoichi pensò che, davvero, essere figli unici non doveva essere poi così male.

 

 

Age 12

 

 

Stava finendo di pulire il ventaglio dagli ultimi sprazzi di sangue e sabbia, quando il fratello la sorprese alle spalle.

Nonostante fossero passati degli anni, un lieve tremito la colse impreparata.

« Diamine » mormorò, incapace di trattenere le proprie emozioni.

Posando lentamente il panno sul tavolo, si voltò in sua direzione. « Buongiorno, Gaara » disse, tentando – inutilmente – di sorridere.

Lui non rispose. Solamente, rimase in piedi, con le braccia incrociate e lo sguardo – terribile – che la scrutava, insensibilmente.

« Volevi qualcosa? » chiese, cercando – accuratamente – di non soffermarsi sul suo volto.

« Credi ancora che esista l’amore? ».

Gli occhi ormai spenti di lui, e la voce agghiacciante - che non ha mai smesso di pulsare, impertinente, su di te – la lasciano tramortita, balbettante - se solo fossi riuscita a parlare.

Cercò di prendere fiato, arrancando poi in un utile « Io… ».

Strinse le dita attorno alla veste. Oh, diavolo, no che non ci credeva!

Confidava forse che un simbolo sulla fronte avrebbe davvero fatto le parti di una madre, di una sorella, di un’amante?

Idiota di un ragazzino, si ritrovò a pensare, egoista.

« Sarebbe bello » ribatté, riconoscendosi inverosimilmente patetica.

Sì e con tanto di zucca magica, cavalli bianchi e principe azzurro.

Le mani che, redente, non smettevano di tremare.

 

 

Age 16

 

 

Degli ansiti riempirono la stanza, con prepotenza.

I corpi accaldati che rovinosamente si univano fra le lenzuola, ormai un groviglio.

Le mani – non per la prima volta – si  sfiorarono reciprocamente, ingenue di un’insana passione.

Le labbra che si cercavano, imprudenti. Mentre i gemiti accompagnavano i gesti, assecondando le proprie voglie.

Gaara si riscosse da lei, con un’ultima spinta, sdraiandosi al suo fianco.

Se fosse stato meno lui, e più qualcun altro, probabilmente le avrebbe detto che era bellissima.

Ma lui si limitò a chiudere gli occhi, cercando di raccogliere le proprie emozioni.

Temari, allungando un braccio verso il suo viso, gli scostò alcune ciocche rosse, teneramente.

A quel contatto, Gaara ebbe un fremito, ma lei non smise di accarezzarlo.

« Credi nell’amore? » la voce impastata di lui, riempì il silenzio ansante.

Eppure, era sicura di avergli già risposto. Troppo tempo fa, forse.

Sospirando, Temari si accoccolò accanto a lui. « Purtroppo, sì » rispose mestamente.

Ed alzando poco di più la testa, sfiorò la sua bocca, mentre la sabbia le pizzicava con insistenza le labbra.

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:

 

Scritta di getto, assolutamente senza pretese.

Sto passando un periodo non particolarmente fortunato, quindi capita che mi vengano idee di getto.

La depressione a volte aiuta. XD

Una piccola precisazione: l’età, che compare prima di ogni paragrafo, è riferita a Gaara. Tranquilli, non mi sono dimenticata che tra i due ci sono due anni di differenza. XD

In ultimo, vorrei ringraziare tutti coloro che mi seguono, che commentano e che mi sostengono. Grazie. (L)

Ovvio che avere vostri consigli – magari non insulti, se possibile – opinioni, etc etc, non mi fa altro che piacere.

 

 

Anle

  
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