Avvertenze!
Prima che voi, intrepidi fanciulli,
incominciate a leggere, sappiate che andate incontro ad una fanfic incest, con riferimenti alla sfera
sessuale.
Fermi!
Prima che contattiate
l’amministrazione per denunciare quest’impudicizia, oscenità, e vergogna, e
blablabla, sappiate che la shot rispetta le regole imposte dal regolamento di
EFP, in quanto non ci sono riferimenti espliciti al rapporto sessuale e che,
quindi, è concessa in tal modo la narrazione incestuosa.
Detto questo, buona
lettura.
No Prince For
Me
[Gaara=> Temari] ˜ [Temari=>
Gaara]
Age 8
« Temari? ».
Rompendo quel fragile e sacro
silenzio, la voce di Gaara risuonò dannatamente
squillante.
Lei, d’altro canto, non poté fare a
meno di sussultare.
« G-gaara, santo cielo, mi hai
spaventata! » replicò, e le parole inciamparono tremanti tra un battito di cuore
– decisamente troppo forte - e
l’altro.
Lui teneva gli occhi concentrati
sulla figura della sorella, mentre le dita stringevano nervosamente della pezza
tiepida fra le braccia.
« Credi nell’amore? » domandò
impulsivo.
Temari strabuzzò gli occhi, presa
alla sprovvista. Di certo, suo fratello era famoso per tante cose, ma non per la schiettezza.
« Be’ » fece, puntellando le dita
sullo sgabello, « ovvio che ci creda ». Probabilmente non ne era del tutto
convinta, ma, quella, era l’unica cosa che le fosse venuta in mente.
Strinse le labbra tra i denti, con
nervosismo, sperando che la risposta gli fosse bastata.
Gaara rimase a scrutarla ancora
qualche istante, per poi semplicemente sparire dietro la soglia della stanza.
Lei tirò finalmente un sospiro di sollievo, memore di non lasciare mai più la porta
aperta.
Finendosi di pettinare i capelli,
la kunoichi pensò che, davvero, essere figli unici non doveva essere poi così
male.
Age 12
Stava finendo di pulire il
ventaglio dagli ultimi sprazzi di sangue e sabbia, quando il fratello la
sorprese alle spalle.
Nonostante fossero passati degli
anni, un lieve tremito la colse impreparata.
« Diamine » mormorò, incapace di
trattenere le proprie emozioni.
Posando lentamente il panno sul
tavolo, si voltò in sua direzione. « Buongiorno, Gaara » disse, tentando –
inutilmente – di sorridere.
Lui non rispose. Solamente, rimase
in piedi, con le braccia incrociate e lo sguardo – terribile – che la scrutava,
insensibilmente.
« Volevi qualcosa? » chiese,
cercando – accuratamente – di non soffermarsi sul suo
volto.
« Credi ancora che esista l’amore?
».
Gli occhi ormai spenti di lui, e la
voce agghiacciante - che non ha mai smesso di pulsare, impertinente, su di te –
la lasciano tramortita, balbettante - se solo fossi riuscita a
parlare.
Cercò di prendere fiato, arrancando
poi in un utile « Io… ».
Strinse le dita attorno alla veste.
Oh, diavolo, no che non ci
credeva!
Confidava forse che un simbolo
sulla fronte avrebbe davvero fatto le
parti di una madre, di una sorella, di un’amante?
Idiota di un ragazzino, si ritrovò
a pensare, egoista.
« Sarebbe bello » ribatté,
riconoscendosi inverosimilmente patetica.
Sì e con tanto di zucca magica,
cavalli bianchi e principe azzurro.
Le mani che, redente, non
smettevano di tremare.
Age 16
Degli ansiti riempirono la stanza,
con prepotenza.
I corpi accaldati che rovinosamente
si univano fra le lenzuola, ormai un groviglio.
Le mani – non per la prima volta –
si sfiorarono reciprocamente,
ingenue di un’insana passione.
Le labbra che si cercavano,
imprudenti. Mentre i gemiti accompagnavano i gesti, assecondando le proprie
voglie.
Gaara si riscosse da lei, con
un’ultima spinta, sdraiandosi al suo fianco.
Se fosse stato meno lui, e più
qualcun altro, probabilmente le avrebbe detto che era
bellissima.
Ma lui si limitò a chiudere gli
occhi, cercando di raccogliere le proprie emozioni.
Temari, allungando un braccio verso
il suo viso, gli scostò alcune ciocche rosse, teneramente.
A quel contatto, Gaara ebbe un
fremito, ma lei non smise di accarezzarlo.
« Credi nell’amore? » la voce
impastata di lui, riempì il silenzio ansante.
Eppure, era sicura di avergli già
risposto. Troppo tempo fa, forse.
Sospirando, Temari si accoccolò
accanto a lui. « Purtroppo, sì » rispose mestamente.
Ed alzando poco di più la testa,
sfiorò la sua bocca, mentre la sabbia le pizzicava con insistenza le labbra.
Fine.
Note
dell’autrice:
Scritta di getto, assolutamente
senza pretese.
Sto passando un periodo non
particolarmente fortunato, quindi capita che mi vengano idee di
getto.
La depressione a volte aiuta.
XD
Una piccola precisazione: l’età,
che compare prima di ogni paragrafo, è riferita a Gaara. Tranquilli, non mi sono
dimenticata che tra i due ci sono due anni di differenza.
XD
In ultimo, vorrei ringraziare tutti
coloro che mi seguono, che commentano e che mi sostengono. Grazie.
(L)
Ovvio che avere vostri consigli –
magari non insulti, se possibile – opinioni, etc etc, non mi fa altro che
piacere.
Anle