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Autore: Lila_88    24/02/2008    0 recensioni
Kaori è rimasta vittima di uno scontro a fuoco e Ryo si dispera della perdita della donna che amava.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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UN SOLO ATTIMO ANCORA
Ryo era a casa. Quella stessa casa che fino a due giorni prima era animata dall’esuberanza di Kaori. Già, la sua  Kaori. Era successo tutto così in fretta. Solo due giorni prima erano, insieme, in casa. Lei lo rincorreva con un martello da dieci tonnellate, perché lui aveva fatto lo sciocco con Reika. Poi era arrivato quello strano tipo, il giorno dopo. Cercava in loro un po’ d’aiuto, qualcuno lo voleva uccidere. Quella stessa sera, in casa arrivarono gli assassini di quell’uomo. Ci fu uno scontro a fuoco fra questi e Ryo. Partì un colpo che prese in pieno Kaori. Ryo aveva appena sconfitto l’ultimo assassino. A nulla valse la corsa in ospedale, perché Kaori era morta.
Ora era appena finita quella notte d’inferno. Ryo era tornato a casa. Saeko, Reika, Falcon e Miki erano corsi all’ospedale, avvisati da Ryo. Adesso erano tornati anche loro a casa e Ryo aveva chiesto a Saeko di telefonare a Sayuri, la sorella di Kaori. Ecco un altro tormento: la famiglia di Kaori. Aveva promesso al fratello adottivo di prendersi cura di lei e di proteggerla, e non ne era stato capace, l’aveva dimostrato la sera prima. Aveva fatto anche un’altra promessa a Hydeyuki. Gli aveva promesso che non avrebbe mai rivelato a Kaori che lui non era il suo vero fratello. Quella promessa l’aveva mantenuta, impedendo di dire la verità anche alla vera sorella di Kaori, Sayuri. Pensava di essere dalla parte del giusto, ma non era più sicuro di questo. In fondo, non era giusto che Kaori fosse morta senza sapere la verità sulla sua famiglia. Diede uno sguardo alla casa. Sapeva che non sarebbe stato lo stesso viverci, senza Kaori.
Qualcuno bussò alla porta. Ryo si alzò e andò ad aprire. Era Sayuri. Il suo volto era fra il disperato e l’arrabbiato. Lui si spostò per farla passare, dietro di lei c’era Saeko. Ryo richiuse la porta e fece segno alle due donne di sedere sul divano. Le due si sedettero.
-    Dovevo portarla con me, l’altra volta.
-    Non credo che sarebbe venuta con te.
-    Questo tu non puoi saperlo! Ti rendi conto che Kaori è morta senza sapere chi fosse in realtà?! E, sai una cosa? E’ colpa tua! Potevi lasciare che io parlassi a Kaori!! Lei aveva il diritto di sapere!!
Sayuri scoppiò a piangere. Ryo abbassò lo sguardo, con aria colpevole. Il silenzio della casa era rotto soltanto dai singhiozzi di Sayuri.
Ryo si alzò, uscì di casa e si sedette sui gradini.
All’interno della casa, Sayuri si stava calmando.
-    Dovevo portarla via.
-    Credo che abbia ragione Ryo, su questo. Kaori non avrebbe mai lasciato Ryo.
-    Perché?
-    Perché Kaori amava Ryo.
-    Avevo notato qualcosa di strano in Kaori, ogni volta che guardava Ryo, ma non avevo capito che si trattava di amore. E... Ryo? Provava qualcosa per lei?
-    E’ difficile dirlo. O meglio, che Ryo voleva bene e tenesse a Kaori era chiaro, ma non so se l’amava come Kaori amava lui. Però, ti posso assicurare che teneva davvero molto a lei e non mi sembra giusto dare la colpa della morte di Kaori a lui.
-    Hai ragione, Saeko. Mi sono davvero comportata male, con lui, prima.
-    E’ il dolore che ti ha fatto scattare così. Sono sicura che Ryo avrà capito. Ho paura che sia lui quello che ci sta soffrendo di più.
-    Lo credo anch’io.
Intanto Ryo, stava riflettendo sulla discussione di prima. Sayuri aveva ragione. Era colpa sua se Kaori era morta senza sapere la verità sulla sua famiglia. Calcò il viso fra le ginocchia. Iniziava a essere stanco. Fece un profondo respiro, poi si alzò e rientrò in casa. Saeko e Sayuri si voltarono verso Ryo quando egli entrò nel salotto. Sayuri stava per scusarsi per quello che gli aveva rinfacciato prima, ma Ryo non le diede il tempo.
-    Io vado a sdraiarmi sul letto, in camera mia. Se volete mangiare ci dovrebbe essere qualcosa, in cucina. Se andate via, basta che chiudiate a maniglia.
Ryo salì lentamente le scale. I suoi occhi si voltarono verso la porta della camera di Kaori. Poi raggiunse la sua e ci si rinchiuse.
Saeko e Sayuri decisero di andare via. Saeko si offrì di ospitare Sayuri a casa sua.
Era sera, Ryo era ancora sdraiato sul suo letto, ma non era riuscito a dormire. Aveva il pensiero fisso sul volto di Kaori. Dio, quanto le mancava. Avrebbe fatto di tutto per rivederla ancora una volta. Un solo attimo, un attimo ancora. Aveva capito i sentimenti che Kaori provava per lui e solo in quel momento capì che anche lui la ricambiava. Purtroppo se n’era accorta troppo tardi. A tarda notte il sonno arrivò ad alleviare un poco il turbamento di Ryo.
Il giorno dopo ci fu il funerale. Il gruppo dei nostri amici era tutto lì, attorno a Ryo. A chi non conosceva bene Ryo, poteva sembrare che avesse un’espressione impenetrabile. Ma per chi lo conosceva, come il resto del gruppo, sapeva che quella era una maschera. Ryo soffriva in quel momento come non aveva mai sofferto in vita sua. E, solamente a Falcon, sembrò di vedere una lacrima sul viso di Ryo.
Dopo quel giorno Ryo impiegò molto tempo prima di tornare ad accettare un altro incarico.
  
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