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Autore: Keita    20/08/2013    0 recensioni
Chi avrebbe mai pensato che le loro vite venissero travolte fino a questo punto. Finalmente Shizuo pensava di aver risolto il suo più grande problema, Izaya, ma a quanto pare si sbagliava...e di grosso pure. Ora erano costretti a dover lavorare insieme, in pratica le giornate era con lui che doveva passarle. Ma...la realtà era ormai totalmente diversa da ciò che era sempre stata. Riusciranno a non ammazzarsi? E se piuttosto nascesse qualche legame inaspettato? Beh..lo scopriremo solo leggendo.
Genere: Commedia, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Izaya Orihara, Nuovo personaggio, Shizuo Heiwajima | Coppie: Izaya/Shizuo
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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7-Insieme-
 
L'addome si contraeva ad un ritmo regolare, continuamente, seguendo il suo respiro. Espira. Inspira. Respirare è un'azione complicata ma lo facciamo quasi involontariamente forse perché ne abbiamo bisogno. Quando abbiamo davvero bisogno di qualcosa, di qualunque cosa, arriviamo a compiere azioni senza nemmeno rendercene conto? 
Decise di accendersi una sigaretta mentre restava in veranda. La casa era così tranquilla, Penn e Keiko stavano ancora riposando e Shizuo si stava godendo la sua sigaretta. Udiva soltanto il rumore del vento che lentamente faceva muovere le foglie sui rami degli alberi. Il sole era ormai calato lasciando il posto al buio profondo della notte. In un posto isolato come quello, volgendo gli occhi al cielo si poteva ammirare il manto stellato. Gli ricordava un po' le strade notturne di New Tok ricoperte dai fari delle auto silenziose, ma quel cielo stellato era qualcosa di mozzafiato. Non ricordava più quanto potesse essere bella la notte con quel suo spettacolo naturale inimitabile e unico. Mentre attendeva l'arrivo dei suoi compagni non poteva fare a meno di tenere lo sguardo puntato verso l'alto. Ogni tanto dava un tiro alla sigaretta che per lo più venne fumata dal vento, respirava avidamente quell'aria fresca e limpida che gli penetrava nei polmoni dimenticandosene. 
Ikebukuru. Quanto era cambiato quel posto. Forse era tornato alle origini ancora prima che la città  nascesse. Era regredita non naturalmente ma era necessario. Lasciare che tutti sapessero che la realtà non è come appare, avrebbe causato uno squilibrio e un caos incontrollabile probabilmente. Un modo per salvare tutti era renderli ignari dei pericoli che rischiavano di correre, loro li avrebbero protetti restando all oscuro come le stelle che restano quasi totalmente invisibili al cielo di New Tok ma che sono lì, ad osservare silenziose la città  dall'alto. Sentì qualcosa, dei piccoli passi delicati che lentamente si facevano sempre più vicini. Sorrise. La porta si aprì e si richiuse quasi impercettibilmente ma ormai aveva un udito fin troppo sopraffino, riusciva a sentire di tutto anche a chilometri di distanza. Si sentì stringere il braccio e, abbassando lo sguardo, notò ciò che si aspettava: la piccola Keiko che ci si era avvinghiata. Con la mano libera le scompigliò amorevolmente i capelli, a quel gesto lei sorrise stringendosi più forte contro di lui. Era raro vederlo sorridere in quel modo, almeno quando Keiko non era presente. Era indescrivibile il legame che sentiva nei suoi confronti a prescindere dal fatto che fosse il suo Muso. Avrebbe fatto qualunque cosa per proteggerla. 
-Shizuchan..ho dormito tanto..- disse la piccola Keiko mentre, allungando la mano da sotto al braccio di Shizuo, si strofinava un occhio ancora assonnato. 
Lui continuava ad osservarla sorridendo -Non molto..avresti potuto riposare ancora un po'..come vedi è ancora notte fonda..-
-Si ma..sono preoccupata per gli altri..sono andati via così in fretta e ancora non arrivano..-
-La strada è lunga ma vista l'ora saranno qui a momenti. Resto sveglio io, puoi tornare a dormire tranquilla se vuoi..-
-No..no. Li aspetterò con te..-
-Va bene. Ma se ti prende troppo sonno, fila a nanna.-
-Ce la faccio- e sorridendo strofinò la fronte contro il braccio del suo Muso.
Restarono seduti su una panca in vimini accanto all'entrata dell'edificio, teneva stretta a se la piccola Keiko cercando di proteggerla il più possibile dal freddo della notte e insieme restarono in silenzio ad osservare, ancora, il cielo. 
Shizuo sprofondò nei suoi pensieri, non poteva fare a meno di notare quanto tutto fosse cambiato. Probabilmente anche lui stesso era diverso ma non sapeva dire se in meglio o in peggio. Un fruscio continuo di foglie proveniente dal bosco, attirò la sua attenzione. Puntò fisso lo sguardo verso il luogo da cui lo aveva percepito. Non potevano essere Izaya e gli altri, non sarebbero arrivati da quella direzione ma da quella opposta e di sicuro lungo il sentiero. Pensò che poteva essere qualche animale selvatico ma il suo istinto gli suggeriva di rimanere allerta e non abbassare la guardia. Cosa diamine era? Per quanto la vista gli si fosse sviluppata non riusciva a penetrare così a fondo nell'oscurità  della foresta e l'unica cosa che aveva avvertito era quell inusuale fruscio che non poteva essere stato provocato dal vento. Avrebbe voluto controllare ma non poteva lasciare Keiko e Penn da sole, la cosa migliore da fare era aspettare gli altri. Per fortuna l'attesa durò poco, avvertì il rumore dei pneumatici del suv sul sentiero che a velocità  regolare si stava avvicinando, a breve riuscì già  a vedere il veicolo scuro. Si fermò nello stesso punto da cui era partito mentre la polvere sollevata da terra si stava posando nuovamente al suolo. 
Shizuo liberò Keiko dalla morsa del suo abbraccio caldo e insieme si diressero verso i loro compagni che finalmente erano ritornati.
-Nooooooooooaaaaaaachaaaaaaannn!!- non gli diede nemmeno il tempo di scendere dall'auto che la piccola Keiko gli stava già correndo incontro. Non appena il suo socio la vide non potè fare a meno di risponderle con un sorriso e l'accolse tra le braccia sollevandola leggermente da terra. 
-Heey Keikochan! Che avete fatto da soli tutto questo tempo?- 
-Abbiamo sistemato la mia stanza- rispose soddisfatta mentre era ritornata, letteralmente, con i piedi per terra.
-Oh bene- ridacchiò Noa -non vedo l'ora di vederla sai? Spero ne avrai scelta una carina anche per me- 
-Siiii devi assolutamente vederla però...non l'ho scelta una stanza anche per te ma non vedo l'ora di farlo- era entusiasta al pensiero che sarebbero rimasti li tutti insieme, come una grande famiglia.
-Arigatou Keikochan- le sorrise mentre Keiko si era finalmente accorta della loro ospite e la osservava chiedendosi chi diamine fosse, le si leggeva in faccia ciò che stava pensando. 
-Ouh..Keiko..- riprese Noa girando leggermente il corpo verso Amber -lei è Amber, una mia amica..ci tenevo molto che venisse anche lei..Amber, lei è Keiko, la mia socia..e lui è Shizuo..dicevi eri curiosa di vedere la mia famiglia..eccola qui- sorrise in modo tenero pronunciando quelle parole.
-Hajimameshite. Gli amici di Noachan sono anche miei amici- le disse Keiko sorridendole. 
-Sono felice di conoscervi- rispose Amber ricambiando il sorriso. Non riusciva a capire. Socia? Ma socia di cosa? Noa aveva da spiegarle un po' di cose. Più il tempo passava più tutto diventava così incomprensibile e assurdo. Keiko le si avvicinò e come sempre riuscì ad incantare anche Amber facendola sentire a suo agio. Insieme entrarono in casa e beccarono Penn ancora a dormire.
-Andiamo di sopra Amber! Devi prendere la stanza migliore prima di loro!- e così dicendo la trascinò al piano superiore. 
I due ragazzi erano rimasti in auto, come gli aveva chiesto Izaya. Volevano avvertire Shizuo prima di presentare loro Keiko, sapevano quanto lui fosse protettivo nei suoi confronti e, benché non erano pericolosi, era meglio andarci piano, fare innervosire Shizuo non sarebbe stata una buona mossa e ciò che tutti volevano era non far preoccupare Keiko inutilmente.
-Shizukun..beh..la situazione è un po' cambiata..- gli introdusse Noa facendo cenno ai due di scendere dal veicolo e lasciando poi ad Izaya il compito di spiegargli quanto fosse successo. Rimase ad ascoltare con attenzione quanto gli stesse riferendo Izaya mentre osservava i due in piedi accanto al suv. Noa venne attirato da quel fruscio che aveva incuriosito precedentemente Shizuo e, mentre loro parlavano, decise di andare a dare un'occhiata. Si fermò poco prima di addentrarsi nella fitta foresta e il cuore iniziò a battergli forte contro il petto. Doveva andare avanti oppure no? Forse non era una buona idea andare a controllare da solo. Il respiro gli si bloccò in gola per un attimo quando sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla. Si girò istintivamente con uno scatto e tirò un sospiro di sollievo nel vedere che era Gustav. 
-E' notte fonda, non dovresti andarci da sooooooooo..- non riuscì a completare la frase che un pugno improvviso da parte di Noa lo costrinse a rannicchiarsi piagnucolando -ahi ahi ahii ma che ti prende!?-
-BAAAAAKA! Mi hai fatto prendere un colpo!- gli urlò contro Noa.
-Scusaaami non volevo!- rispose tenendosi le mani sul punto dolente e rotolando qua e la senza sosta.
-Noaaaa andiamo dentro!!!- urlò Izaya. Gustav saltò di nuovo in piedi composto e, insieme a Noa, seguirono gli altri dentro casa. 
Varcata la soglia, Izaya non poté fare a meno di ridere nel vedere in che posizione stava dormendo Penn e contagiò Noa con la sua risata. 
-La volete piantare voi due?!- li ammonì Shizuo, poi aggiunse -domattina presenteremo loro due a Keiko, ora andiamo di sopra dobbiamo dormire e recuperare un po' di energie- e su questo si ritrovarono tutti in perfetto accordo. Si diressero anche loro al piano di sopra. Shizuo prese la stanza più vicina a quella di Keiko. Izaya aveva intenzione di far lo stesso con Noa che intanto stava cercando Keiko per chiederle quale stanza avesse scelto per lui. Si diresse dove gli era stato indicato e il suo Muso optò per la stanza accanto. I due ospiti decisero di prendere quella accanto alla stanza di Amber. Ora la casa sembrava essere così tranquilla, tutti erano pronti per dormire. Noa aprì lentamente la porta e sgattoiolò verso la stanza della sua amica. Bussò non troppo forte, non voleva svegliarla in caso stesse già dormendo. La porta si aprì e si ritrovò Gustav a fissarlo un po' basito -Posso far qualcosa per te?- 
Noa rimase come un idiota nel rendersi conto di aver sbagliato stanza -Scusa, sbagliato stanza hehe- si portò una mano dietro la nuca sorridendo un po' imbarazzato, gli augurò la buona notte prima di dirigersi verso la porta accanto -questa casa è troppo grande- pensò tra se e se. Bussò di nuovo e questa volta fu Amber ad aprire.
-Hey..posso entrare..?- chiese trattenendo un po' il respiro.
-Si..si certo..- rispose facendolo passare e richiudendo poi la porta.
-Sono enormi queste stanze..- ridacchiò osservandosi distrattamente intorno. 
Amber continuava ad osservarlo, le si avvicinò sedendosi accanto a lei sul letto -Keiko ed io..siamo a capo dell UGD- la buttò li consapevole del fatto che lei voleva essere a conoscenza di tutta la situazione, continuò -Izaya e Shizuo sono dei Muso- ridacchiò abbassando lo sguardo e fissando il vuoto -E' strano da spiegare..è strano parlarne..sembra così assurdo anche a me..non ricordo come tutto sia cominciato..ma Izaya è il mio Muso e Shizuo è il Muso di Keiko. Ho voluto portarti qui perché ho paura che possano attaccarti..per colpa mia..e averti qui con me mi permette di poterti proteggere..mi..mi dispiace non averti detto nulla prima..ma pensavo che almeno così saresti stata al sicuro..ma non è più così purtroppo e non voglio possa succederti qualcosa..probabilmente già  sanno che sei una persona vicina a me..- si zittì mentre Amber lasciò scivolare una mano sulla sua, continuava ad osservarlo
-So che lo hai fatto per il mio bene..mi sembra tutto ancora così incredibile che mi fa ridere..devo abituarmi alla cosa ma ora capisco un po' di più la situazione..- avvicinò il viso poggiando la tempia contro la sua guancia e gli sussurrò -grazie..- 
Noa accennò un sorriso e le baciò delicatamente la guancia -Ti lascio riposare..- dicendo questo si alzò dirigendosi poi verso la porta, si voltò verso di lei e sorridendo aggiunse -..dolce notte piccola- 
-Buonanotte..- non appena ebbe richiuso la porta, Amber sprofondò sul letto, ora l'unica cosa che voleva fare era dormire.
Noa restava pensieroso, tutta quella situazione lo rendeva pensieroso. Sarebbe andato tutto bene? Doveva per forza andare  tutto bene. Ora aveva perso ogni piccola parte di normalità che faceva ancora parte della sua vita. Tornò in camera sua, si poggiò sul letto e da lì riusciva a vedere la Luna dalla finestra. Restò a fissarla fin quando non crollò anche lui in un sonno profondo. 
Ora tutta la casa stava dormendo sotto la luce forte e incontrastata della Luna. Il vento, lento continuava a far muovere le foglie accompagnato dal canto degli uccelli notturni mentre un ombra, indisturbata, si aggirava per quegli spazi aperti tra gli alberi e i cespugli fino a sparire completamente nel bosco. Qualcuno li aveva tenuti d'occhio? 
   
 
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