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Autore: Backyard Bottomslash    20/08/2013    7 recensioni
Scoccò la freccia prima ancora di essere davvero pronta.
La corda premeva sotto le dita tremanti, tanto da farle temere di non essere riuscita a colpire il bersaglio.
Mai aveva fallito. A dirla tutta, non credeva neanche fosse una cosa contemplabile.
Poteva davvero lasciarsi trasportare dalle emozioni, sbagliare mira e semplicemente fallire nel suo lancio? Poteva un cupido fare tutto ciò?
Genere: Angst, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cupid's Chokehold

 
Scoccò la freccia prima ancora di essere davvero pronta.

La corda premeva sotto le dita tremanti, tanto da farle temere di non essere riuscita a colpire il bersaglio.

Mai aveva fallito. A dirla tutta, non credeva neanche fosse una cosa contemplabile.

Poteva davvero lasciarsi trasportare dalle emozioni, sbagliare mira e semplicemente fallire nel suo lancio? Poteva un cupido fare tutto ciò?

Rilasciò il respiro che, fino a quel momento, aveva trattenuto, anch'esso tremolante, spezzato, come in agonia. E non era forse un'agonia aspettare che la sua freccia colpisse la schiena di quella ragazza, di Rachel?

Con forza ingoiò il groppo che le si era formato in gola. Se solo avesse potuto avrebbe fatto lo stesso con le lacrime che giacevano agli angoli dei suoi occhi, le avrebbe fatte sparire, ma si accontentò di lasciarle cadere, senza farle scivolare sulle proprie guance. Lacrime che si infrangevano su un suolo che non poteva realmente accoglierle e, così, semplicemente svanivano, quasi non fossero mai state versate, quasi quel mondo volesse ancora una volta prendersi gioco di Quinn.

Poteva addirittura sentirlo sogghignare, mentre abbassava il capo, incapace di assistere al momento in cui la freccia avrebbe silenziosamente colpito il cuore di Rachel.

Si era divertito parecchio, il mondo, a guardarla innamorarsi, attimo dopo attimo, nel forzato mutismo di una realtà che mai si sarebbe potuta mostrare alla giovane ragazza.

Aveva visto un indicibile numero di persone cedere al gioco dell'amore, al gioco che lei stessa era chiamata a creare. Aveva visto lacrime, sorrisi, carezze, baci, mani intrecciate ed occhi radiosi di quella luce che solo la scintilla delle sue frecce poteva creare. Ma lei? Lei avrebbe mai avuto una mano da stringere? Avrebbe mai avuto qualcuno a cui sorridere con le labbra, con gli occhi e con il cuore? Avrebbe mai avuto qualcuno che la guardasse con negli occhi una luce tanto luminosa da abbagliarla?

“Sei un cupido, Quinn... I cupido non si innamorano...” Le avevano ripetuto milioni di volte.

Eppure aveva visto Rachel per la prima volta in un giorno di fine estate, avvolta dalla luce di un tramonto davvero troppo rosso... Tanto da abbagliarla.

E, d'un tratto, tutte le voci, che, incessanti, ripetevano nella sua mente che no, non poteva innamorarsi, tacquero.

D'un tratto, il fatto che nessun cupido si fosse mai innamorato non fu più rilevante.

Quinn lo aveva fatto.

Quinn si era innamorata.

Quinn era stata abbagliata.

Ma Quinn rimaneva ancora invisibile agli occhi di Rachel.

Ed ogni giorno, il timore che potesse innamorarsi di qualcun altro, di qualcuno che non fosse lei, la dilaniava.

Ciò che stava facendo era proibito, era quanto di più sbagliato un angelo dell'amore potesse fare ed oltretutto non sapeva neanche se avrebbe effettivamente funzionato. Se si fosse dissolta? C'era una discreta possibilità che accadesse. Ma almeno quella tortura si sarebbe conclusa... in un modo o nell'altro.

Come potevano gli umani resistere a quel tipo di emozioni?

Come potevano gli umani sopravvivere all'amore?

Era questo ciò a cui le sue frecce li condannavano?

Vide Rachel sobbalzare, un attimo dopo essere stata colpita, e voltarsi, alla ricerca di qualcosa che percepiva, ma che ovviamente non poteva vedere.

Eppure Quinn era sempre stata lì, al suo fianco, alle sue spalle, davanti a lei. E aveva urlato, urlato a squarciagola, ma Rachel non l'aveva mai sentita, Rachel non l'aveva mai vista, neanche quando tentava di accarezzarle la frangetta, neanche quando la seguiva nelle sue sere di jogging, neanche quando tentava di tenere aperte le porte della metro per far sì che non si chiudessero ancora, non prima che Rachel fosse salita.

Lasciò andare l'arco, forse per l'ultima volta, e tra le mani accolse una nuova freccia.

Le intagliava personalmente, con tutta la dedizione che possedeva.

La lasciò scorrere tra le dita. I polpastrelli a toccare il legno prima e la punta poi.

Chiuse gli occhi con forza e con altrettanto vigore strinse nuovamente la fragile freccia, stavolta puntata verso il suo cuore.

Quello che stava compiendo era probabilmente l'atto più egoistico che potesse esistere, ma la disperazione scuoteva il suo evanescente corpo in spasmi incontrollabili.

Il suo cuore sarebbe senz'altro scoppiato da un momento all'altro.

Le lacrime, ormai incontrollate, rigavano il suo dolce volto, segnavano il suo esile collo, spezzavano il suo inconsistente respiro.

Un ultimo sguardo a Rachel, a quell'umano angelo nel quale erano racchiuse le gioie di un intero mondo e che ancora stava cercando una spiegazione a quella strana sensazione che improvvisamente le aveva colpito il cuore.

Le sopracciglia aggrottate, i sensi accesi, una scintilla negli occhi.

E per un solo istante, prima di affondare la freccia nel suo petto, Quinn ebbe l'impressione di aver visto la propria immagine riflessa nei suoi occhi.

Come se fosse stata davvero lì.

Come se Rachel avesse potuto davvero vederla.


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Note:
Salve gente!
Non ci si sente da un po', ma non preoccupatevi sarò rapida e indolore.
Volevo semplicemente informarvi del fatto che ho scritto il tutto giusto ieri sera, un po' a tempo perso, accontentandomi di ciò che sarebbe venuto fuori senza troppe pretese. MA  - perché un “ma” c'è sempre -  mi rendo conto che il tema che ho scelto potrebbe, in fondo, avere un discreto potenziale, dunque non è escluso che decida di scrivere una long partendo da questa piccola shot. Tutto, però, dipende dal riscontro che avrà, dunque a voi la decisione.
Vi lascio il mio profilo facebook, twitter e ask.
E bon, credo di dovervi lasciare prima che le note diventino più lunghe della storia.
A presto!

- BB

   
 
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