Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: maryku    25/02/2008    5 recensioni
Una mappa. Un tesoro di un pirata di cui si sa poco e niente. Uno spirito che dimora in una sfera. Una nave che solca l'universo. Un nemico misterioso. Akane si troverà a essere la custode della mappa, molti sono gli ostacoli che dovrà affrontare, fortunatamente troverà anceh personaggi di nostra conoscenza pronti ad aiutarla.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vorrei ringraziare tutti per i bellissimi complimenti che mi avete fatto e chiedervi scusa visto che neanche in questo capitolo si vedrà Ranma.

lady_inuyasha: grazie mille eki-chan, anch'io sono una tua fans.
bluevelvet: ti ringrazio per il tuo comanto e come vedi l'ho continuata.
broken rose: ti ringrazio per i complimenti.
Laila: ti ringrazio per il commento, sono contenta che ti siano piaciuti i personaggi che ho messo. Ho deciso di dare a Ranma una sorella ma non ti svelo ancora chi è si vedrà fra qualche capitolo.
Goten: grazie per il commento.

E adesso vi lascio alla fanfiction e, per favore, ditemi cosa ne pensate. Non so se continuarla ancora o lasciar perdere.

Capitolo 2

 

Akane si svegliò con la schiena dolorante. Sentiva un movimento sotto di se, come se ci fosse qualcosa in movimento. Poi ricordò: la mappa, il nonnino di Shinnosuke che entrava urlando, la scarica di energia che poco non investiva tutti quanti, la sua casa in fiamme, il salto dalla finestra, quegli occhi di ghiaccio…

Si guardò intorno e vide che stavano ancora su quel carretto sul quale erano saltati. Alla guida c’era il dottor Tofu. Kasumi e Nabiky stavano dormendo sfinite con la testa poggiata sopra il petto del padre. Nabiky teneva ancora in mano quella scatolina che aveva preso prima di saltare, Akane si chiese cosa potesse contenere. Accanto a lei disteso di spalle c’era Shinnosuke, stava dormendo beatamente, chissà se ricordava dove stava. Il nonnino invece teneva compagnia al dottor Tofu, seduto davanti insieme a lui.

Ma mancava ancora qualcuno, Akane non riusciva ancora a vedere tutto perfettamente, aveva la vista appannata dal sonno. Finalmente la vide e tirò un sospiro di sollievo. Nodoka stava dormendo in un angolino abbracciando la sua fedele katana. Akane sorrise. Erano tutti salvi.

Tirò fuori dalle grandi tasche la sfera, quella che gli era costata la casa. Il suo viso divenne triste.

“Non ti conviene buttarla dopo la fatica che ci è costata” Akane sentì appena quelle parole, ma comprese il loro duro significato.

“Dottor Tofu, non volevo buttarla”

“Piccola Akane, il tuo viso diceva tutt’altro”

“So perfettamente quante fatiche è costata, non la butterei per nulla al mondo”

“Meglio così”

Akane fece un flebile sorriso che scomparve poco dopo.

“Dove ci stiamo dirigendo?”

“Nella mia villa in campagna”

Akane fece un altro sorriso poi si chiuse nel silenzio. Aveva bisogno di pensare.

Dopo pochi minuti si riaddormentò per la stanchezza.

 

“Sveglia Akane, siamo arrivati.”

Akane aprì gli occhi. Vide delle figure offuscate. Si strofino un po’ gli occhi e riconobbe in quelle figure la sua famiglia e i suoi amici. Shinnosuke le porse la mano e la aiutò a rialzarsi.

“Ti ringrazio Shinnosuke”

Entrarono tutti nella villa di campagna del dottor Tofu, che molto stranamente non aveva ancora perso il controllo.

“Akane, come stai?” le chiese dolcemente Kasumi.

“Bene non preoccuparti” le rispose la ragazza con un sorriso incerto.

“Vedrai che si sistemerà tutto” detto questo Kasumi fece un dolcissimo sorriso e raggiunse il padre che camminava poco avanti a loro.

Arrivarono alla sala principale. Era davvero molto bella, c’era una grande libreria che arrivava fino al soffitto piena di grandi libri, un divanetto comodo proprio al centro, alcune poltrone messe a fianco, un televisore e un mobile antico.

“Sedetevi prego! Prima che andiate a rifocillarvi e a riposarvi dovrei parlare con tutti voi…” Il dottor Tofu invitò con un gesto della mano a sedersi tutti sul comodo divano e sulle poltrone.

“Tiro a indovinare, ci dirà sicuramente qualcosa sulla mappa del tesoro” disse Nabiky mettendosi a sedere sul divano. Tutti gli altri la imitarono tranne il nonnino che si mise dentro un futon e incominciò a lamentarsi dicendo che la sua vita stava per finire.

“Perché sono qui??” chiese Shinnosuke.

“Non preoccuparti Shinnosuke, piuttosto siediti” gli rispose dolcemente Akane.

“Certo Akane” disse prontamente lui sedendosi.

“Bene, ora che ho la vostra attenzione, vorrei dirvi alcune cose in più sul pianeta del tesoro…”

Ad Akane non andava di sentire il dottor Tofu e prese la sfera dalla tasca, si mise a guardarla con maggiore attenzione. Si mise a spingere gli strani simboli sulla sfera. Era così affascinante stare a guardare la sfera che cambiava colore, dall’oro all’azzurrino, poi diventava blu scuro e infine bianco per poi ricominciare daccapo quel gioco di colori, che non si accorse neppure che tutti la stavano fissando e il dottor Tofu aveva smesso di parlare.

Quando toccò un punto preciso della sfera, quella emise tanti fasci d’energia verdi, sperati in tutte le direzioni. Akane lasciò cadere a terra la sfera spaventata. Quando toccò il freddo pavimento l’energia verde confluì in un unico fascio di luce proprio sopra la sfera.

Tutti restarono meravigliati e anche un po’ spaventati da quella scena, soprattutto quando al posto del fascio di luce comparve una donna. Era una bellissima donna sulla ventina d’anni. Aveva un’espressione seria in volto. Ma la cosa più incredibile era che le si riusciva a vedere attraverso, era trasparente.

“Chi è stato ad aprire la mappa?” la voce di quella donna era soave e calda, ma aveva una nota di tristezza e pacatezza che le incutevano un fascino di mistero.

“S-sono stata io…” Akane si avvicinò titubante alla figura della donna.

“Tu?? Una ragazzina… in tanti anni che sono rinchiusa in quella sfera vengo liberata da una ragazzina?” la voce era diventata improvvisamente un pochino più irritata, ma aveva ancora quell’assurda pacatezza che aveva prima.

“ma, ma cosa…” Akane non sapeva che rispondere a quel che aveva detto la donna.

“Chi è lei?” Nabiky venne in soccorso della sorella, anche se di più voleva capire quella assurda faccenda.

La donna la guardò un po’ stupita ma cominciò a parlare.

“Io sono lo spirito della mappa del tesoro. Sono rinchiusa qui finchè un discendente del pirata non trovi il tesoro. Mi chiamo Erika.” Lo spirito trasse un piccolo sospiro e poi continuò “chi mi ha liberata, non essendo una discendente, ha il dovere di trovare un qualunque discendente…”

“Vuole dire che Akane è costretta a fare ciò che dice lei??” interruppe il discorso il dottor Tofu.

“No. È costretta a trovare un discendente del pirata.”

“Costretta…??” chiese Nodoka un po’ sconcertata.

“Si. Non può tirarsi indietro neanche se volesse, visto che ormai solo lei può aprire la mappa e farmi uscire per farmi dire dove si trova il tesoro”

Tutti stavano fissando la donna. Nessuno osava fiatare.

“Dove dovrei andare?” chiese Akane. Era risoluta ma la sua voce tradiva una certa insicurezza.

“Ti aiuterò a trovare un discendente del pirata, devi dirigerti verso la galassia di Antromeda, nella terra dei misteri, per approdare nel pianeta Inos. Chiamami solo quando sarai arrivata a Inos, non prima.” Le disse Erika con calma.

“devo andare a Inos…” ripetè Akane, per non dimenticare quelle parole

“perché deve andare sul pianeta Inos? Ho sentito che lì ci sono molti pericoli e gente poco affidabile…” Nabiky interruppe di nuovo la sorella.

“Pochi sanno che il pirata è nato a Inos, ci sono probabilità di trovare qualche discendente lì. Avete tutte le informazioni, ora, se volete scusarmi, torno nella sfera.”

Detto questo scomparve divenendo di nuovo un fascio di luce verde, per poi diventare sempre più piccolo finchè non scomparve anche quello.

Erano tutti in assoluto silenzio e guardavano ancora il punto in cui era scomparsa Erika.

Akane si avvicinò alla sfera ancora poggiata a terra e la prese fra le mani.

“Bene… Akane, domani mattina partiremo per andare su Inos.” Le disse prontamente il dottor Tofu.

“Partiremo…”

“Io verrò con te! Non posso lasciarti da sola.”

“Anch’io verrò, d'altronde è anche colpa mia…” le disse il vecchio alzandosi prontamente dal futon e smettendo di lamentarsi.

“Io non ti lascerò andare da sola Akane… ma dove devi andare??” le chiese Shinnosuke.

Tutti andarono a gambe all’aria quando Shinnosuke fece quella domanda.

“Su Inos, Shinnosuke.” gli disse Akane.

“Bhe… non posso venire con voi, ma ho deciso di aiutarvi. Oggi stesso chiederò a mio marito se lui può accompagnarvi, ho saputo che di recente lui e mio figlio sono andati su una nave, e il mio Ranma è diventato vice capitano… quant’è virile…” Nodoka aveva cercato di mantenere un contegno, ma era stato più forte di lei. Non era riuscita a non parlare del figlio.

“la ringrazio signora Nodoka.” le disse Akane. Era sinceramente colpita da tutta quella disponibilità da parte dei suoi amici.

“Molto bene, signora Nodoka, domani ci imbarcheremo sulla nave…” il dottor Tofu prese a spiegare cosa era meglio fare, ma un pianto lo fermò improvvisamente.

“La mia bambina, sigh… non posso lasciarla da sola…” Soun aveva preso a piangere e si ra aggrappato con le braccia alla vita di Akane.

“Papà, non andrò da sola, non devi preoccuparti…” Akane era un po’ seccata, ormai non era più una bambina, ma cercò comunque si trattenersi.

“Soun, hai sentito ciò che ha detto quella donna? È così e basta e comunque Akane non sarà sola, ci saremo noi…” il dottor Tofu cercò di calmare Soun, anche perché quello rischiava di inondargli la casa.

“sniff… Va… va bene. Nodoka, fammi parlare con Genma.”

“Purtroppo ho già attaccato, hanno detto che va bene…” rispose la signora Nodoka mettendo il telefono a posto.

“Ha già telefonato?” le chiese stupita Kasumi.

“Si, Genma è da un po’ che non si faceva sentire, non gli ho spiegato nei dettagli, gli ho solo detto che la figlia di Soun e alcuni amici avevano bisogno di andare a Inos e visto che era di strada, hanno deciso di accompagnarvi.” Disse la signora Nodoka ancora con gli occhi scintillanti.

“Molto bene, allora domani si andrà a Inos…” disse trionfante Akane.

Tutti si guardarono ognuno con una sola idea in testa, Inos.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: maryku