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Autore: Uomo Tigre    25/02/2008    1 recensioni
Finalmente dopo tanto lavoro posso iniziare a postare la mia nuova fan fiction. La mia FF è un continuo di dragon ball z che si pone al posto del GT, in questa mia storia alcune cose sono leggermente diverse ma solo due: Pan non esiste e Goku non è mai andato ad allenarsi con Ub.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gohan, Goku, Goten, Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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IL PIANETA FEAR


I guardaspalle erano acnora estereffati da ciò che il loro padrone era riuscito a creare, conoscevano i suoi poteri ma non si immaginavano che potessero arrivare fino a tanto.
Più e più volte strabuzzarono gli occhi, credevano che quello davanti a loro non fosse un pianeta, bensì una mera illusione creata dagli smisurati poteri del loro creatore.
-Ragazzi dubitate delle mie immense capacità?-chiese Jinkai sfoggiando un largo sorriso che dimostrava la contentezza per il suo operato.
-No, non oseremo mai dubitare delle tue potenzialità, ma non credevamo che arrivassero fino a tanto-rispose Ryon con lo sguardo ancora rivolto verso Fear.
-Vi vedo molto sorpresi..beh poco male, andiamo ad inaugurare la nostra dimora reale perché vi ripeto che non è un illusione!-detto ciò Jinkai cominciò ad entrare nell’atmosfera del pianeta, seguito pian piano dai dei guardaspalle increduli ai loro occhi.
In pochi minuti i cinque terribili esseri atterrarono nel pianeta, i loro occhi potevano spaziare tra vastssime montagne dal color bruno, fiumi di lava incandescente solcavano il suolo in più punti mentre ribbolivano schizzando magma dappertutto.
Il pianeta si presentava sterile e soprattutto ostile, solo a guardarlo incuteva timore come appunto il suo nome, una strana foschia nera galeggiava nell’aria rendendo l’aria difficile da respirare, per non parlare poi dei vulcani che si stagliavano all’orizzonte e che incessantemente eruttavano travolgendo tutto con la loro lava.
-Questo pianeta è uno spettacolo mio signore!Non poteva fare di meglio!-esclamo Zinkai
-Grazie, ma una parte del merito va a te che mi hai dato l’idea.Bene ora abbiamo la dimora ma devo arredarla costruendo il mio personale esercito di demoni completamente al mio servizio pronti a morire per il potente Jinkai!-
-Si è un ottima idea mio signore!-affermò Stoy che fino a quel momento era stato in silenzio incapace di comprendere la potenza del suo creatore.
-Finchè creerò il mio esercito andate in giro per il pianeta e ditemi che ve ne pare, spaziate andate dove volete e se ci dovesse essere qualcosa di strano avvisatemi immediatamente.Tantodi strano non ci sarà nula haahahahahah-
I guardaspalle capirono che quello era un pretesto  come per dire di togliersi dai piedi mentre il loro signore si concetrava per la creazione di un esercito di demoni al loro servizio.
I quattro eseguirono gli ordini andandosene, così Jinkai si potè mettere al lavoro.
I suo occhi persero la pupullia, scariche elettriche rosse gli cirocndarono il corpo, i muscoli si fecero più evidenti, le vene iniziarono a solcargli la fronte e le ali si spalancarono a più non posso.
Tutto intorno a lui inziò ad essere scosso da potenti vibrazioni sismiche molto elevate, le scariche elttriche distruggevano tutto per molti mentri di distanza, inoltre il suo potere poteva essere avvertito anche da molto lontano infatti i vulcani esplosero facendo sgorgare la lava per metri e metri.
In un lampo Jinkai venne attorniato da un enrome e profondo cratere, poi esplose in un bagno di luce.
Dopo tale azione davanti a lui si stagliavano un infinità di individui, alcuni sembravano grosse lucertole, possedevano una lunga coda squamosa di colore verde che terminava con tre punte accuminate dalle quali partivano tra lame, fisicamente erano robuste e ben piazzate e la loro faccia era identica a quella di un rettile, non prometteva nulla di buono.
Quelle strane creature indossavano un vestito color beige solo nella parte superiore del corpo ed inoltre era tutto stracciato come se fosse stato fatto a pezzi.
Un’altra parte di quel maestoso esecito era composta da degli strani individui che portavano delle braccia e gambe metallicche colorate di viola che luccicavano al contatto con la luce, sul petto invece indossavano una copertura in metallo solcata al centro da un rombo colorato di rosso, ma la cosa più strana era la loro faccia che si differenziava dal corpo, infatti aveva delle strane sembianze umane se non fosse stato per quella metà che era metellizzata e robotica che risaltava grazie a quello strano occhio rosso.
I demoni appena creati non erano finiti infatti nel gruppo erano presenti altri esseri, alcuni erano interamente incappucciati e non lasciavno intravedere il loro volto, erano abbastanza alti, vestivano di un completo blu simile a quello che portano i ninja ed infine portavano sulle spalle una una lunga spada coperta da un fodero nero con vari rilievi argentati .
Un ultima parte dell’esercito veniva costituita da degli strani individui muscolosi completamente rivisteti da roccia, la loro pelle era ruvida e dura e il suo colorito era nero come la pece, solo i loro occhi erano bianchi e si differenziavano dal colore della pelle.
Jinkai ansimava leggermente, dopo la costruzione del pianeta e la creazione di migliaia e migliaia di individui si era leggermente stancato e il suo portamento un po’ piegato ne era la prova.
-Demoni!!!!-gridò alla folla che gli si stagliava davanti-voi siete il mio esercito!Obbedirete ai miei ordini, assalterete e distruggerete ogni pianeta, nel intero universo nulla si salverà dalla mia sete di distruzione!!!Ogni essere sarà brutalmente estirpato dalla faccia dell’intera galassia!- poi iniziò a squadrare con gli occhi le sue nuove creature-voi sarete i Lizardas!-esclamò indicando le specie di lucertole-voi i Manum!-dichiarò guardando quella sorta di robot- voi i Destroyer!-affermò rivolto a i demoni rivestiti da roccia-ed infine voi vi chiamerete Blades!-esclamò all’ultimo gruppo rimasto.
Finito di proclamare i nomi fu acclamato da un urlo pazzesco di tutte e quattro le fazioni di demoni al suo servizio e proprio in quell’istante ritorarono i quattro guardaspalle che sorrisero malvagiamente al pensiero di quello che sarebbe accaduto alla persone ancora vive in tutto lo spazio.
A Namec stava sorgendo uno dei tre soli, con la sua luce illuminava e riscaldava il terreno che gli si stagliava al di sotto.
I laghi presenti sembravano fatti d’oro con lo strano effetto ottico che il sole produceva quando gli si rispecchiava contro.
L’atmosfera era serena, tranquilla, nessuno dei guerrieri si era ancora alzato, tutti sembravano dormire fatta esclusione per qualche uccellino che cinguettava allegramente dalla cima di un abero.
Kyon a fatica si stava lentmente rialzando, avrebbe tanto voluto continuare a dormire ma aveva una missione da portare a termine, quindi senza indugiare si alzò dal letto, si stiracchiò per bene e si diresse verso un piccolo laghetto per lavarsi la faccia.
Dopo aver fatto anche una bella bevuta si fermò un attimo a fissare l’acqua cristallina e i pesci al suo interno, poi si distese  al suolo a fissare il cielo smeraldo di Namec.
Il suo sguardo venne  attirato da alcuni uccellni che si libravano in volo felici e spensierati-beati voi che non avete problemi-affermò Kyon quasi sconsolato-ma se non fermiamo quel mosto presto li avrete anche voi dei grossi problemi-esclamò con un sorriso quasi misto a rassegnazione.
Poi senza più perdere tempo balzò in avanti rimettendosi in posizione eretta e si avviò a chiamare i terrestri per iniziare l’allenamento.
Stava per entrare in una delle casupole quando un vecchio terrestre attirò la sua attenzione, costui si stava esibendo in alcune pose da combattimento nonostante la sua veneranda età, abilmente sferrava calci e pugni per non parlare delle maestrali capriole e piroette che eseguiva alla perfezione senza il minimo errore.
Kyon a quella vista gli si avvicino ed esclamò- complimenti!Lei è davvero bravo, nonostante la sua età continua negli allenamenti, siete sorprendenti voi terrestri!-
-La ringrazio ma questo non è nulla, sono solo semplici pose da combattimento, non potrei mai essere utile nella battaglia decisiva-
-Infatti non lo sei -rispose Kyon ridendo
Muten lo guardò male, per lui quel ragazzo peccava di troppa presunzione ma forse si sbagliava, per un attimo i due restarono in silenzio poi Kyon esclamò -non sarai utile ma spero che i terrestri che devo allenare abbiano il tuo spirito, se un anziano come te si sveglia a quest’ora per allenarsi vuol dire che ha ancora voglia di mettere le sue abilità a disposizione per la giustizia e mi auguro che questa qualità sia presente anche negli altri guerrieri-
-Non ti preoccupare, hanno dato la loro vita per la giustizia più volte, saranno degli ottimi allievi, vedi di non rovinarmeli perché prima due di loro erano miei discepoli-affermò Muten ridendo.
E mentre i due discutevano una voce alle loro spalle li interruppe-allora vogliamo cominciare?-
A parlare era stato Crili, pronto ad allenarsi con indosso la tuta di un tempo, inoltre il piccolo terrestre era accompagnato da i suoi immancabili amici Yamcha, Rif e Tensing tutti pronti a cominciare l’allenamento.



  
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