20/08/2013
3 recensioni
Sungjong POV
Seduto al
tavolo in cucina,
le gambe nude intrecciate intorno a quelle della sedia, completamente
proteso verso il piano, ero in attesa che mia madre, di spalle rispetto
a noi, deliziasse me, mio fratello e mio padre della colazione. Erano
le 9 del mattino, ero così sereno e senza pensieri che quasi
mi
sembrava di essere tornato bambino. Guardavo mia madre con
occhi
supplichevoli, allungando le mani per afferrare le scodelle destinate a
me, e sorridevo, incredibilmente affamato. Mia madre, seduta di fronte
a me intorno all'ampio tavolo quadrato, gli altri due uomini della mia
famiglia ai miei lati, mi osservava amorevolmente. Sollevai il pollice,
sorridendo con la bocca piena.
Fu in quel momento che ricevetti un messaggio. "Indovina dove sono." Era Myungsoo. Afferrai il cellulare dal tavolo, per impedire a mio fratello di leggere, e mi sollevai dalla sedia. Mandando giù il boccone, composi il suo numero e mi allontanai lentamente da loro, prima di cominciare la chiamata. Al suono del campanello, mia madre si avviò alla porta ed io, con il telefono all'orecchio, aspettavo che Myungsoo rispondesse. Aggrottai la fronte, nessuna risposta. Poi la voce di mia madre, dall'ingresso: "Sungjongie, c'è qualcuno per te!"
Il giorno precedente non avevo fatto altro che salutare parenti o fantomatici tali, amici di amici, vicini, chiunque nei dintorni avesse saputo che ero tornato a casa, si era presentato e mia madre, con un sorriso orgoglioso sul viso, faceva accomodare chiunque volesse vedermi. Così, aspettandomi potesse trattarsi di qualche altro lontano parente, percorsi il corridoio e raggiunsi la porta di ingresso. Lì rimasi fermo, di sasso.
"E tu cosa ci fai qui?"
"Non sembri molto felice di vedermi." Mormorò, Myungsoo, a pochi passi da me. Mia madre era tornata in cucina dopo averlo salutato ed io, dinanzi a lui, l'osservavo come se avessi davanti un fantasma. E cominciai a preoccuparmi. Aveva forse avuto un litigio con i genitori? O forse si trattava di qualcosa di grave, ed era venuto a parlarmene di persona, prima che fosse qualcun altro a farlo? Lo spinsi per un braccio a seguirmi in casa e, in un angolo tra una stanza ed un'altra, domandai, agitato: "Come mai sei qui? E' successo qualcosa?" Scosse il capo un paio di volte, lentamente. Mordeva le labbra, e guardava dritto nei miei occhi. Poi domandò, dolcemente: "Deve essere per forza successo qualcosa? Non è possibile che io sia venuto fin qui semplicemente perché sentivo la tua mancanza?"
Guardai verso di lui, incredulo: "E la tua famiglia? Cosa hai detto loro?" Sorrise, facendo pochi passi e fermandosi quando la punta delle sue scarpe da ginnastica incontrava le mie infradito gialle: "Vado da Sungjong, ho detto." Spalancai gli occhi, imbarazzato: "L'hai fatto davvero? Ti stai prendendo gioco di me, lo so, dimmi la verità. Come mai sei qui?" Portò le braccia intorno alle mie spalle, e mi abbracciò. Sussurrò, stringendosi a me: "E' tutto vero. Sono qui perché avevo bisogno di vederti." Le mie braccia ancora lungo i miei fianchi, ascoltavo le sue parole come in stato di trance. Riprese, noncurante della mia totale assenza di reazioni: "Lo so, potrà sembrare incredible che dopo appena un giorno io non possa fare a meno di starti vicino ma...è così. Ieri ho trascorso l'intera giornata con la mia famiglia ed ora...ho bisogno di stare con te. Il Chuseok si festeggia con le persone care, giusto?"
Portai le braccia intorno ai suoi fianchi e guardai verso di lui, titubante: "Sì ma..." Scosse il capo, ancora una volta: "So cosa stai pensando. Posso vedere la mia famiglia ogni volta che sono libero, non è un problema che io sia andato via. O forse sei tu che non avevi voglia di vedermi?" Non feci in tempo a rispondere che sussurrò, allentando le braccia intorno alle mie spalle e guardando a terra, insicuro: "Mi ha accompagnato Gonam hyung fin qui. E' ancora fuori...mi sta aspettando per sapere se riportarmi a Seoul o andare via senza di me. Credi che potrei...rimanere qui e partire insieme, io e te, domattina?" Ero rimasto in silenzio fino a quel momento, nella speranza che il mio cuore si decidesse a darmi tregua, che si decidesse a rallentare il suo battito, ma più Myungsoo parlava, più sembrava volesse scoppiare nel mio petto.
"Certo che puoi rimanere." Dichiarai, guardandolo negli occhi, tentando in tutti i modi di mascherare l'emozione. Mormorò, mordendo ancora le labbra, ma fissando il mio viso, visibilmente sollevato dalla mia risposta: "Bene..." Si avvicinò a me, nuovamente, e mi accarezzò il viso, scostando un ciuffo di capelli e portandolo dietro un orecchio: "Ci sarà qualcosa che non va in me ma...nonostante stessi bene con la mia famiglia, non facevo altro che pensare a te." Sorrisi, affermando: "Non è una novità che non puoi fare a meno di me." Rimase a fissarmi, dolcemente, ed io non potetti fare altro che ricambiare il suo sguardo, in silenzio.
All'improvviso, la voce di mia madre: "Myungsoo, vieni a fare colazione con noi." Circondò le sue spalle con un braccio e lo condusse in cucina, con me che li seguivo, perplesso. Non avevo sentito i suoi passi. Sembrava essersi materializzata lì, dal nulla, improvvisamente.
Poi un pensiero. Che fosse rimasta nascosta dietro un muro sin dall'inizio?
-----
Sono tornata ^-^ Avevo promesso ad una lettrice che avrei pubblicato presto il nuovo capitolo ma ho avuto il pc fuori uso per un paio di giorni =_=
Ps sono uscite delle presunte (e quindi non ufficiali) date del tour europeo degli Infinite, qualcuna di voi pensa di andare? *-*
Fu in quel momento che ricevetti un messaggio. "Indovina dove sono." Era Myungsoo. Afferrai il cellulare dal tavolo, per impedire a mio fratello di leggere, e mi sollevai dalla sedia. Mandando giù il boccone, composi il suo numero e mi allontanai lentamente da loro, prima di cominciare la chiamata. Al suono del campanello, mia madre si avviò alla porta ed io, con il telefono all'orecchio, aspettavo che Myungsoo rispondesse. Aggrottai la fronte, nessuna risposta. Poi la voce di mia madre, dall'ingresso: "Sungjongie, c'è qualcuno per te!"
Il giorno precedente non avevo fatto altro che salutare parenti o fantomatici tali, amici di amici, vicini, chiunque nei dintorni avesse saputo che ero tornato a casa, si era presentato e mia madre, con un sorriso orgoglioso sul viso, faceva accomodare chiunque volesse vedermi. Così, aspettandomi potesse trattarsi di qualche altro lontano parente, percorsi il corridoio e raggiunsi la porta di ingresso. Lì rimasi fermo, di sasso.
"E tu cosa ci fai qui?"
"Non sembri molto felice di vedermi." Mormorò, Myungsoo, a pochi passi da me. Mia madre era tornata in cucina dopo averlo salutato ed io, dinanzi a lui, l'osservavo come se avessi davanti un fantasma. E cominciai a preoccuparmi. Aveva forse avuto un litigio con i genitori? O forse si trattava di qualcosa di grave, ed era venuto a parlarmene di persona, prima che fosse qualcun altro a farlo? Lo spinsi per un braccio a seguirmi in casa e, in un angolo tra una stanza ed un'altra, domandai, agitato: "Come mai sei qui? E' successo qualcosa?" Scosse il capo un paio di volte, lentamente. Mordeva le labbra, e guardava dritto nei miei occhi. Poi domandò, dolcemente: "Deve essere per forza successo qualcosa? Non è possibile che io sia venuto fin qui semplicemente perché sentivo la tua mancanza?"
Guardai verso di lui, incredulo: "E la tua famiglia? Cosa hai detto loro?" Sorrise, facendo pochi passi e fermandosi quando la punta delle sue scarpe da ginnastica incontrava le mie infradito gialle: "Vado da Sungjong, ho detto." Spalancai gli occhi, imbarazzato: "L'hai fatto davvero? Ti stai prendendo gioco di me, lo so, dimmi la verità. Come mai sei qui?" Portò le braccia intorno alle mie spalle, e mi abbracciò. Sussurrò, stringendosi a me: "E' tutto vero. Sono qui perché avevo bisogno di vederti." Le mie braccia ancora lungo i miei fianchi, ascoltavo le sue parole come in stato di trance. Riprese, noncurante della mia totale assenza di reazioni: "Lo so, potrà sembrare incredible che dopo appena un giorno io non possa fare a meno di starti vicino ma...è così. Ieri ho trascorso l'intera giornata con la mia famiglia ed ora...ho bisogno di stare con te. Il Chuseok si festeggia con le persone care, giusto?"
Portai le braccia intorno ai suoi fianchi e guardai verso di lui, titubante: "Sì ma..." Scosse il capo, ancora una volta: "So cosa stai pensando. Posso vedere la mia famiglia ogni volta che sono libero, non è un problema che io sia andato via. O forse sei tu che non avevi voglia di vedermi?" Non feci in tempo a rispondere che sussurrò, allentando le braccia intorno alle mie spalle e guardando a terra, insicuro: "Mi ha accompagnato Gonam hyung fin qui. E' ancora fuori...mi sta aspettando per sapere se riportarmi a Seoul o andare via senza di me. Credi che potrei...rimanere qui e partire insieme, io e te, domattina?" Ero rimasto in silenzio fino a quel momento, nella speranza che il mio cuore si decidesse a darmi tregua, che si decidesse a rallentare il suo battito, ma più Myungsoo parlava, più sembrava volesse scoppiare nel mio petto.
"Certo che puoi rimanere." Dichiarai, guardandolo negli occhi, tentando in tutti i modi di mascherare l'emozione. Mormorò, mordendo ancora le labbra, ma fissando il mio viso, visibilmente sollevato dalla mia risposta: "Bene..." Si avvicinò a me, nuovamente, e mi accarezzò il viso, scostando un ciuffo di capelli e portandolo dietro un orecchio: "Ci sarà qualcosa che non va in me ma...nonostante stessi bene con la mia famiglia, non facevo altro che pensare a te." Sorrisi, affermando: "Non è una novità che non puoi fare a meno di me." Rimase a fissarmi, dolcemente, ed io non potetti fare altro che ricambiare il suo sguardo, in silenzio.
All'improvviso, la voce di mia madre: "Myungsoo, vieni a fare colazione con noi." Circondò le sue spalle con un braccio e lo condusse in cucina, con me che li seguivo, perplesso. Non avevo sentito i suoi passi. Sembrava essersi materializzata lì, dal nulla, improvvisamente.
Poi un pensiero. Che fosse rimasta nascosta dietro un muro sin dall'inizio?
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Sono tornata ^-^ Avevo promesso ad una lettrice che avrei pubblicato presto il nuovo capitolo ma ho avuto il pc fuori uso per un paio di giorni =_=
Ps sono uscite delle presunte (e quindi non ufficiali) date del tour europeo degli Infinite, qualcuna di voi pensa di andare? *-*