Con gli occhi dell'infinito
La luce del giorno ha tinto gentilmente il cielo del più grato dei colori,
gli sprazzi di bianchi disegni lo decorano in bizzarre geometrie,
batuffoli che si rincorrono con una calma ultraterrena.
E' un oceano il firmamento estivo:
anch'esso ha le onde, la spuma, degli abitanti devoti...
E' vero: la sua vista riempie anche gli occhi più vuoti.
Nello spazio in cui mi trovo tutto sembra anelare al Cielo:
i tronchi degli alberi orgogliosi,
il canto di esseri dall'eccezionale eloquenza,
le risate gaie e innocenti di fortunate e beate genti.
Lo smeraldo del prato circostante altro non è che sabbia dorata e incorporea,
mutata in erba da qualche fata birichina.
Il legno degli alberi divelti altro non è che il candido baldacchino
ove giace qualche ninfa innamorata.
E mentre ringrazio Dio che questo mondo ancora non sia finito,
spero di poter vedere sempre cotanta bellezza così, con gli occhi dell'infinito.