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Autore: mitsuyaoi    20/08/2013    3 recensioni
Alcune gocce di sudore mi imperlavano la fronte, gli spazi chiusi mi spaventavano a morte, ma non c'era altra soluzione, c'era qualcosa la fuori che mi spaventava ancora di più.
Speravo che non mi sentissero, che non aprissero l'armadietto, o chissà cosa mi sarebbe successo...
Sentì bussare
- Simone...hey Simone, ci sei?-
Rabbrividì: mi avevano trovato.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Alcune gocce di sudore mi imperlavano la fronte, gli spazi chiusi mi spaventavano a morte, ma non c'era altra soluzione, c'era qualcosa la fuori che mi spaventava ancora di più.
Speravo che non mi sentissero, che non aprissero l'armadietto, o chissà cosa mi sarebbe successo...
Sentì bussare
- Simone...hey Simone, ci sei?-
Rabbrividì: mi avevano trovato.
Stetti comunque immobile, semmai stessero bleffando solo per vedere se c'ero davvero dentro.
- Ascoltami, non vogliamo farti del male, siamo tuoi amici, dai, esci -
All'improvviso mi venne un'idea, cercai nelle tasche e sentì il freddo metallo del manico fra le dita
"eccolo"
Aprì di scatto l'armadietto e feci scattare l'arnese con gli occhi iniettati di sangue
- Simone, stai calmo, siamo noi!, i tuoi amici, ricordi? -
Ora la sua voce tremava leggermente.
"Non sei più così amichevole, eh?"
- Bastardi, state lontano da me! - urlai a piena potenza mentre riuscì a puntare il coltellino alla gola del più grosso.
- Schifosi alieni, è inutile cercare di confondermi entrando nel corpo dei miei amici -
Spinsi a fondo il coltellino finchè non uscì un fiotto di sangue, gli altri scapparono urlando di terrore.
Arrivò la dottoressa con un sorriso, seguita da qualche agente di polizia e dai medici
- Non temere, Simone, è tutto a posto - mi disse con un sorriso inginocchiandosi in modo da arrivare alla mia altezza.
Ricambiai il sorriso e lasciai cadere a terra il coltello, mentre i medici portavano via "l'alieno".
Ad un tratto sentì qualcosa di appuntito sul collo, poi si fece tutto nero.
 
Mia madre stava piangendo e parlando con i dottori, eravamo separati da una spessa parete di vetro.
- Avevate detto che era guarito, dannazione! Ha ucciso un bambino, ha ucciso un bambino! - 
Urlava e singhiozzava in continuazione, tremava e scuoteva il dottore per le spalle.
- Tsk, che fastidio -
Mi sistemai i cuscini dietro la schiena e mi appoggiai, prendendo il mio libro dal mobiletto vicino
- Bah, chissà cosa c'è oggi per pranzo...-





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Ho messo genere e rating che nel corso della storia potrebbero cambiare dato che non ho ancora le idee chiare di come sviluppare la storia.
Beh, spero che vi sia piaciuta, Simone è il mio amico immaginario, perciò sarà protagonista di molte mie storie, apprezzate e scrivete tante recensioni.
Grazie per aver letto la storia, alla prossima.
 
  
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