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Autore: Bea_Horan    20/08/2013    2 recensioni
-Promettimelo! Promettimi che tornerai da me e che passeremo il resto della vita insieme. Che passeggeremo al parco e ci sederemo sulla panchina mangiando un gelato.-
Conclusi in lacrime.
"Te lo prometto! Tornerò!"
Dopo aver pronunciato queste poche parole, mi baciò teneramente e mi abbracciò.
Lo vidi andare via su un aereo e anche adesso, due anni dopo, lo aspetto con la speranza di rivederlo vivo.
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Mi misi seduta sulla ringhiera e sporsi le gambe. Mi sembrava tanto la scena di Titanic, ma questo era diverso, era tutto vero!
Il dolore era presente in ogni parte del mio corpo, non potevo vivere senza la mia metà, l'altra metà della mela.
vivo.
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Se volete sapere come finisce entrate e leggete, buona lettura!!
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fino alla fine

I miei capelli svolazzavano nell'aria e le lacrime scivolavano silenziosamente sulle mie guance.
-Promettimelo! Promettimi che tornerai da me e che passeremo il resto della vita insieme. Che passeggeremo al parco e ci sederemo sulla panchina mangiando un gelato.-
Conclusi in lacrime.
"Te lo prometto! Tornerò!"
Dopo aver pronunciato queste poche parole, mi baciò teneramente e mi abbracciò.
Lo vidi andare via su un aereo e anche adesso, due anni dopo, lo aspetto con la speranza di rivederlo vivo.
Ero all'università a Oxford ed ero in camera mia con in mano tutte le fotografie mie e di Harry e la sua collana a forma di aereoplanino di carta.
Indossavo un paio di shorts, dato che era estate, le mie adorate converse bianche, quelle che mi aveva regalato Harry, e una sua camicia. Sapeva ancora di lui, del suo profumo.
Tra le mani avevo la foto del nostro primo bacio.
Ad un tratto entrò in camera la mia coinquilina, tutta trafelata.
"Bella! Aereo...lui...tu...qui..." cercò di dire con il fiatone.
"Ehi Tamar, calmati! Respira, inspira! Ora dimmi cosa c'è!"
Riprese fiato e cominciò
"È appena arrivato l'aereo con i reduci di guerra del golfo del Messico!"
Nel sentire quelle parole il mio cuore si fermò.
"C...cosa? Dove!"
"Al London Airport!"
Detto questo presi velocemente la borsa con cellulare e portafogli e corsi via come un razzo.
Presi un taxi e dopo mezz'ora arrivai all'aeroporto.
Chiesi informazioni e mi dissero che i reduci erano stati trasportati all'ospedale.
Tornai fuori e richiamai il taxi dicendogli di andare all'ospedale più vicino.
Scesi e mi diressi dal primo infermiere che vidi.
"Mi scusi, i reduci della guerra del golfo del Messico? Dove sono?"
Il medico mi disse che erano tutti nella sala d'aspetto, a parte quelli gravi.
Corsi immediatamente lì e cercai tra la folla una testa riccioluta, ma niente.
Non persi la speranza e andai a leggere l'elenco dei gravi.
C'erano tutti i nomi possibili ed immaginabili, ma non quello del mio Harry. In quel momento il mondo mi cadde addosso. Non poteva essere morto. Me lo aveva promesso! Mi aveva promesso di tornare per formare una famiglia con me e per passere il resto della vita insieme.
Cominciai a piangere a dirotto e tornai dall'infermiere di prima.
"Mi scusi ancora un attimo! Sto cercando il mio ragazzo, ma non è nella sala che mi ha detto prima. È possibile che sia già tornato a casa?"
La mia voce tremava aspettando la risposta che avrebbe cambiato per sempre la mia vita. In meglio o in peggio.
"Ehm...mi dispiace signorina, ma mi sembra che non sia uscito ancora nessuno. Mi...mi dispiace davvero tanto."
Boom!
Il mio cuore era veramente scoppiato.
In quell'istante scoppiai anche io a piangere. Il medico mi abbracciò e, dopo essersi scusato, tornò al suo lavoro.
Scappai letteralmente via, dirigendomi verso il Tamigi.
Appena arrivai mi sporsi per vedere l'acqua: nera come la pece, anche perché era notte.
Mi misi seduta sulla ringhiera e sporsi le gambe. Mi sembrava tanto la scena di Titanic, ma questo era diverso, era tutto vero!
Il dolore era presente in ogni parte del mio corpo, non potevo vivere senza la mia metà, l'altra metà della mela.
Lui era il mio cuore, il mio tutto. Non avevo niente oltre a lui.
L'unica cosa che mi faceva svegliare tutte le mattine di questi due anni era il fatto di sapere che un giorno lui sarebbe tornato da me. Me l'aveva promesso e di solito lui manteneva sempre le promesse.
La mia vita non era niente senza di lui. Era la mia unica speranza di vita.
Non riuscivo proprio a pensare ad un mondo senza di lui.
Feci un piccolo passetto in avanti e, proprio nel momento in cui stavo per cadere, mi sentii afferrare un braccio.
"Non lo fare!"
Avevo gli occhi ancora chiusi, mentre qualcuno mi riportava dall'altro lato della sponda. Ma c'era qualcosa nella voce della persona che mi aveva salvata.
Aprii lentamente gli occhi, trovandomi a 5 cm di distanza da un paio di smeraldi.
Quegli occhi, quella profondità.
Dietro a quegli occhi si svelava un sentimento molto più grande.
Indietreggiai di un secondo e riuscii a vederlo, lì davanti a me, con qualche faccio sul viso.
Sorrideva, facendo formare le solite meravigliose fossette. I riccioli gli ricadevano disordinatamente sulla fronte e aveva le mani dietro la schiena.
Ad un tratto le portò davanti mostrandomi un'orchidea.
La riconobbi subito. Era lo stesso fiore che mi aveva regalato la prima volta che ci eravamo visti.
Sorrisi e la presi, scattando ad abbracciarlo.
Mentre ero tra le sue muscolose braccia, mi sussurrò qualcosa all'orecchio
"Io mantengo sempre le mie promesse!"
Sorrisi a quell'affermazione e lo baciai d'istinto.
Mi prese la mano e mi portò in una gelateria, comprandomi un gelato al cioccolato. Poi mi fece sedere su una panchina del parco e mi disse
"Ora abbiamo tutto ciò che ci serve: felicità, amore e una vita da passare insieme."

Ciaooooooo a tutte!!! <3
Allora...questa è la mia prima os, spero vi piaccia.
Ma ho intenzione di fare come seguito una ff. Non lo so ancora, perché non me lo dite in una recensione? PLEASE!!!
Cmq grazie per aver letto!! Ciao a tutte!!!
Kiss
-bea xoxo 

  
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