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Autore: Kami sama    20/08/2013    3 recensioni
Questa storia è strutturata in un rapporto epistolare tra le sorelle Evans di cui si vedono però solo le lettere di Petunia. Queste lettere coprono gran parte della vita di Petunia: la prima lettera viene scritta quando ha poco più di 12 anni (per questo il linguaggio è infantile) e l'ultima dopo la morte della sorella (il linguaggio è molto più maturo). Di Petunia abbiamo sempre visto quasi solo il suo lato "cattivo", ma a mio parere dev'esserci un motivo se ha iniziato a detestare la propria sorella... spero di aver reso chiaro quella che è per me la causa scatenante del logorio del loro rapporto, e spero che apprezzerete questa breve e non molto felice storia!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cara Lily,

starai partendo proprio in questo momento per… per la tua scuola, e io non sono neanche venuta a salutarti. Ti ho detto tutte quelle cose cattive e ora non ci vedremo più fino a Natale. Con chi giocherò?

Mi dispiace così tanto per le cose che ho detto, così tanto! Te lo giuro, non penso davvero che tu sia un mostro, non sei tu che detesto… sono… mamma e papà. Non è colpa tua se sei così bella e… e speciale, e io sono solo… così. Però loro… loro! “Oh Lily come sei bella, questo vestito nuovo ti sta benissimo! Oh Lily sei la migliore della classe ci hanno detto le maestre! Petunia, perché non sei come lei? Perché non ti impegni di più? Oh Lily! Abbiamo una strega in famiglia, non è meraviglioso? Petunia non sei fiera di lei?” Che colpa ne ho io se sono così normale? Sono loro che mi hanno fatto così! Loro!

Perciò… ecco… facciamo la pace ok?

Petunia

 

Cara Lily,

sono felice che tu mi abbia perdonato, e ti ringrazio per il regalo di Natale. Mi è piaciuto molto, anche se non posso certo mostrarlo alle mie amiche… come non posso dire dove sei. È frustrante sai, anche perché tutte dicono che sei una stramboide ed io… beh non so come ribattere.

A casa è un inferno, ogni cosa che faccio, ogni voto che prendo, non basta mai. Mai! Perché tu prendi sempre il massimo… in tutto! Non è giusto, non è giusto come mi trattano, perché devo essere sempre considerata una figlia di serie B?

Sono davvero stanca, spero che l’estate non arrivi mai, perché so già che quando sarai a casa potrei arrivare a detestarti per colpa loro.

Spero non succederà.

Petunia

 

Cara Lily,

sono così felice di essere anche io in un college… pure i miei voti migliorano senza i demoralizzanti commenti di mamma e papà… anche se so che non mi scrivono con la stessa frequenza con cui scrivono a te, e questo fa male.

Qui ho conosciuto ragazze davvero simpatiche e solo ora capisco a pieno quello che mi raccontavi del dormire in un dormitorio! La settimana prossima organizzo una festa per i miei 16 anni e invito anche quel ragazzo simpatico di cui ti ho parlato, Vernon. Certo, non è affascinante come quel James di cui mi hai mandato quella foto… particolare, ma è così dolce e rassicurante, così pacato e sicuro di sé, mi dice un sacco di cose carine, e poi non va in giro per la scuola a fare danni!

Ti farò sapere come va dai, tu invece… ti stai preparando per gli esami del quinto anno vero? G.U.T.O. o qualcosa di simile giusto? Beh ovviamente sarai la migliore del tuo anno, non hai bisogno dei miei augurii.

Petunia

P.S. Grazie per non essere tornata a casa per Natale, per una volta si sono sentiti un po’ abbandonati da te e mi sono sentita apprezzata di più. Ti voglio bene sorella!

 

Cara Lily,

non posso credere che tu voglia davvero sposarti, hai 18 anni, cosa ti passa per la testa? Non capisco proprio perché tu non possa aspettare, ce l’hai almeno un lavoro? E James pensa di fare il mantenuto a vita solo perché i suoi sono ricchi? Non è così che si crea una famiglia Lily! Ci vuole stabilità, Vernon me lo dice sempre!

O è perché hai così tanta fretta di andartene di casa? La normalità ora ti fa schifo? Noi non siamo abbastanza speciali per te? Proprio ora che papà è ricoverato in ospedale… non credo gli resti molto tempo se possono essere sincera, vieni con me a trovarlo!

Sono preoccupata di quello che mi hai detto sui tempi bui, se per quelli come te è davvero così pericoloso, perché allora non ti nascondi da noi… tra le persone… normali?

Comunque io ho appena trovato lavoro come segretaria. Ovviamente la mamma sperava in qualcosa di più altolocato, ma è la stessa industria in cui lavora il mio ragazzo, e a me basta anche solo stare vicina a lui per stare bene… se solo ci vedessimo più spesso potresti farci amicizia! L’avrai visto si e no due volte!

Petunia

Lily,

papà è morto e tu non sei venuta a trovarlo in ospedale né al suo funerale. Le sue ultime parole sono state il tuo nome lo sai? Penso gli mancassi terribilmente. Manchi a tutti noi, ma non capisco.

Mamma passa le giornate a piangere e tu ci mandi solo lettere. Dove sei? Io non credo che tu sia davvero così in pericolo da non poter fare un salto qui! Insomma… avrete una polizia anche voi no? Fatti dare una scorta!

Ieri sera Vernon mi ha chiesto di sposarlo sai. Mi ha dato un anello bellissimo con un brillante, molto elegante! Ci sposiamo questa estate! Io te lo dico, e quando saranno pronti ti invierò anche un invito, ma non mi aspetto la tua presenza. Questo mi rende molto triste.

Non provo più alcun calore pensando a te Lily, perché? Non riesco a capire perché tu voglia a tutti i costi scappare da noi.

Io vorrei solo capire…

Petunia

 

Cara Lily Evans,

è con rammarico e con rabbia che ti scrivo questa ultima lettera. Vernon mi ha finalmente aperto gli occhi su di te e quel Potter, e tremo al solo pensiero che vostro figlio diventi come voi, o peggio, che possa contagiare il mio Dudley, luce dei miei occhi. Per questo di proibisco di venirmi a trovare di nuovo.

Vi credete così speciali, vi prendete gioco di chi come noi si ammazza di fatica per vivere, perché per voi è tutto così facile… troppo facile! Eppure dovete nascondervi come topi, perciò non siete poi tanto meglio di noi. Noi che siamo persone perbene non meritiamo certo questo trattamento.

Non riesco più a considerarti una sorella sai, soprattutto ora che mamma non c’è più ad idolatrarti. Non ha mai smesso sai? Ma a me quel James Potter, così tronfio, da il voltastomaco. E vostro figlio crescerà tale e quale. Dov’è finita mia sorella?

Addio Lily Evans,

Petunia Dursley

 

Sorella mia,

ti ricordi la prima lettera che ti ho scritto il giorno in cui, a 11 anni, sei partita per la tua scuola? Mi sento dilaniata in due, le cose orribili che ti ho detto e la tua sofferente risposta pulsano nella mia mente. Non posso fare a meno di ripetermi che se tu non avessi conosciuto quell’uomo non saresti cambiata… e saresti ancora viva.

Eppure nemmeno nel ricordo riesco a volerti bene come un tempo, e non riesco ad amare tuo figlio come se fosse mio. Mi ricorda troppo suo padre, l’uomo che mi ha rubato la mia unica sorella.

Solo ogni tanto, quando lo guardo negli occhi, riesco a vedere te, e allora non posso sopportare di stare nella stessa stanza con lui.

Mi sembra così azzeccato sai… tu mi hai tolto l’affetto dei nostri genitori, e qualcuno ha tolto a tuo figlio l’affetto dei suoi. Ma appena formulo questo pensiero mi sento così cattiva e piango… piango, cosa c’è che non va in me?! Tu lo sapresti, avevi sempre una risposta per tutto.

Ora capisco che quello che mi dicevi era vero. Il pericolo era reale e tangibile, e una sola uscita sarebbe stata leale per tutti voi, per cui per questo posso anche perdonarti. Hai solo certato di proteggere la tua nuova famiglia.

Addio Lily, addio per sempre questa volta.

Petunia

 

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Questa storia epistolare si conclude qui, d'altronde come potrebbe continuare? Spero di avervi fatto conosce un lato leggermente diverso di Petunia e spero che avrete apprezzato questo racconto! Fatemi sapere che ne pensate e indicatemi eventuali errori di battitura o di forma che potrebbero essermi sfuggiti!

  
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