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Autore: translatefanfiction    21/08/2013    0 recensioni
one shot tratta dalla storie " prince of the seaven seas"
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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non ho scritto io questa storia, l'ho solo tradotta.
l'originale è scritta in inglese e potete trovarla qui: http://oxeh.tumblr.com/post/25661167491/stained-and-written-prince-of-the-seven-seas-oneshot
questa one shoot raccontadel passato di Harry che nella storia " prince of the seaven seas" viene solo accennato.
spero vi piaccia e buona lettura :)


In tutta onestà, quando Harry si ritrova ad aprirsi sulle sue origini a qualcuno, si sente sempre meno pietoso.

Le quantità di volte che ha dovuto rivelare la sua storia erano probabilmente più di quante potesse ricordare la sua memoria, la maggioranza del racconto era stata fatta quando era un adolescente.

Non era particolarmente riservato su ciò che gli era accaduto, e ogni volta che qualcuno glielo chiedeva  era più che probabile che glielo dicesse, se non era di pessimo umore. Tuttavia, vi è sempre stato un dettaglio nella sua storia che avrebbe omesso, non importava con chi stava parlando.

C’è stato solo un singolo fattore che aveva cercato di spingere indietro per il bene della propria forza. Quel fattore che gli danneggiato il cervello per la vergogna che gli ha causato, per la debolezza che gli ha dato.

Perché come potrebbe lo spietato e mortale principe dei sette mari avere una debolezza, così pietosa come la sua?

Una patetica infatuazione per il figlio di un uomo che gli ha portato via tutto quello che aveva di caro.

Il semplice pensiero di Louis Tomlinson era stato in grado di portare la sua mente nella nebbia, quando ha iniziato la sua carriera di pirata come membro del Cuor di Leone, ma con le continue uccisioni e torture a cui era stato costretto, quel nome per fortuna aveva perso la maggior parte dell' effetto che aveva sul suo cervello.

Cercava di non mettere più a fuoco il nome del Principe del Regno Unito. Ogni volta che pensava a lui, cercava di non prendere atto del fatto che il suo cuore batteva un po' più veloce di quanto avesse voluto.

Dopo così tanti tentativi, rinunciò a tentare di cambiare la sua infantile ammirazione in odio.

Non poteva essere fatto. Così aveva semplicemente optato per ignorare il fatto che il maschio era ignaro persino della sua esistenza. Le loro strade non si sarebbero mai incrociate.

Ironicamente, questo era l'esatto contrario di quello che aveva pensato qualche anno indietro...

Ogni volta che Harry si guardava indietro , ad essere onesti, non poteva incolpare se stesso per essere stato il tipo di bambino con nulla più di grandi sogni. Quando non si ha altro che sogni,  impari a vivere la tua vita attraverso di essi per darti uno scopo.

Dal momento in cui l'ultimo sovrano cattolico Tomlinson era stato dichiarato sull'orlo della morte  tutto il regno era in ronzio per il fatto che un re protestante sarebbe succeduto.  Harry ricordò la prima volta che aveva dato uno sguardo alla fotografia di quello che sarebbe diventato presto un reale.

Il principe mostrava la sua esatta età e aveva il sorriso più splendido che Harry avesse mai visto. Aveva sentito molto sulla nuova famiglia reale -sul principe in particolare- dagli altri bambini del villaggio che avevano anche loro una cotta per il ragazzo dai capelli marroni.

Harry riusciva a ricordare di non essere mai stato geloso ogni volta che le ragazze di quartiere andavano avanti come Louis sarebbe cresciuto per essere il loro principe azzurro... L'unico motivo per cui non era stato geloso era perché era fermamente convinto che lui e il principe Louis erano anime gemelle.

Era così sicuro che quelle ragazze non erano nulla, e che quando lui e il principe si sarebbero visti per la prima volta l'un l'altro, si sarebbero innamorati.

L’ infatuazione giovanile e l’infantile ignoranza avevano apparentemente accecato i suoi occhi.

Molto lentamente, i suoi diritti erano stati tolti da lui e dalla sua famiglia, insieme con gli altri cattolici romani nel Regno Unito.

Essi erano discriminati e arrivarono a un punto in cui non avevano nemmeno il permesso di svolgere la loro attività di panettieri.

A quel punto, Harry era ancora troppo giovane per capire il motivo per cui tutto ciò era accaduto.

Si ricordava di sua madre piangere molto più spesso, Gemma era più irritata del solito, ed i bambini del villaggio non giocavano più all’aperto...

Il cibo era scarso, ma Harry non si lamentava perché era più preoccupato per sua madre, che sembrava più stressata con il passare dei giorni. Gemma difficilmente mangiava quel poco di pane che le era stato dato, e invece insisteva sul fatto che Harry e la loro mamma prendessero la sua parte.

Harry era diventato pazzo perché Gemma si stava comportando come un adulto quando lei non era nemmeno molto più vecchia di lui.

I due si erano ignorati l'un l'altro per meno di un giorno prima di riconciliarsi con Gemma che finalmente si lascava andare e piangeva perché aveva paura per il loro futuro.

Allora, Harry fece finta di aver capito il motivo. Lui però, non l’aveva capito, a quel tempo.

Voleva solo che le due persone che amava di smettessero di essere così tristi.

Sua madre aveva rassicurato i due che sarebbe andato tutto bene e Harry si ritrovò ha crescere  più confuso.

Perché dovrebbero pensare il contrario? Certo, le cose erano un po più dure, ma quale era la cosa peggiore che sarebbe potuta succedere? Non erano per niente persone cattive. Niente di terribile sarebbe accaduto a loro, giusto?

Il massacro cattolico era stato un evento sanguinoso che aveva avuto luogo in un periodo di quattro giorni in tutto il Regno Unito.

Le notizie viaggiavano lentamente nel loro piccolo villaggio e le rivolte finirono proprio nel loro cortile...

Harry vorrebbe poter tornare indietro nel tempo e convincere la madre a non andare al di fuori della sicurezza del loro piccola camera da letto, dalla sicurezza del ripostiglio dove lui e Gemma erano rimasti, tremando dalla paura, mentre fuori, il suono delle urla e degli spari riempiva l'aria.

Cercava di non ricordare il momento esatto in cui seppe che sua madre era stata colpita.

Attraverso le pareti sottili e le porte del loro piccolo cottage il suono simultaneo del grido di difesa della madre seguito da un colpo di pistola e un forte tonfo contro il terreno, disse immediatamente a Gemma e Harry che erano entrambi senza genitori.

Harry ricordava Gemma abbracciata forte a lui che gli sussurrava parole rassicuranti mentre la sua schiena era voltata verso la porta del ripostiglio. Le sue ultime parole furono più lunghe di quelle delle loro mamma che furono semplici ma efficaci  'vi amo entrambi' invece un 'mi dispiace non sarò più qui a proteggerti. Mi dispiace. Amo la tua felicità Harry, quindi per favore trasformala in forza quando non sarò qui '.

Harry era stato troppo occupato a tremare dal terrore e prima ancora di poter rispondere la porta del ripostiglio veniva aperta e Gemma veniva colpita alla schiena ripetutamente.

Il suo corpo era poi crollato su di lui. Harry giaceva lì sul pavimento del piccolo ripostiglio, troppa paura per parlare, perché se lo avesse fatto, l'uomo che aveva appena ucciso sua sorella e sua madre sarebbe tornato, realizzando che Harry era ancora vivo.

Giaceva li ascoltando i suoni dei pianti e dei continui colpi di pistola all’esterno.

I bambini con cui giocava, insieme ai loro genitori, alle loro famiglie, erano tutti morti da quello che le sue orecchie potevano sentire.

Una parte di lui pensava a tutto questo come un incubo, uno dove si sarebbe svegliato nel letto tra sua madre e la sorella e poi la mamma lo avrebbe abbraccio rassicurandolo che tutto andava bene, e poi Gemma l’avrebbe chiamato bambino per avere ancora gli incubi.

Quando il sangue di Gemma dalla schiena aveva cominciato a gocciolare su di lui, Harry si ricordò che tutto era accaduto veramente.

I suoi singhiozzi uscirono in silenzio. Le sue lacrime caddero in silenzio. Il suo corpo tremava sotto sua sorella in silenzio.

Harry non riusciva a ricordare quanto tempo fosse rimasto così, ma alla fine aveva lasciato la casa quando era notte.

Non si ricordò nemmeno di dare un ultimo sguardo alla sua mamma, il cui corpo giaceva fuori dall’ ingresso della loro casa in una lieve pozzanghera di quello che era innegabilmente sangue. Era troppo traumatizzato per poter gettare uno sguardo su di lei, e invece uscì fuori nel silenzio della notte, dove gli apparvero diversi uomini che cominciavano a bruciare le case all'interno del villaggio.

Nella sua testa, sapeva che alla fine sarebbero arrivati a casa sua.

Quando uno di loro lo notò, corse dritto nel bosco che circondava la casa, evitando i colpi di pistola sparati dagli adulti arrabbiati che alla fine rinunciarono, esprimendo i loro desideri di morte su di lui.

Harry continuava a correre. Era già un bambino fragile, dopo tanti mesi in cui aveva a malapena avuto abbastanza da mangiare, ma tutta la situazione bruciava nella sua testa.

La morte di Gemma. La morte di sua madre.

Tutto semplicemente rimaneva li.

I suoi piedi cominciavano ad essere stanchi ma lui continuava ad andare avanti come se il peso di tutto ciò aveva improvvisamente cominciato a posarsi su di lui.

Più correva in avanti, più la cosa diventava improvvisamente pesante.

Era senza famiglia. Era senza una casa.

Harry era veramente solo.

I minuti si erano spostati in ore. Le ore si erano spostate in giorni. I giorni divennero mesi. I mesi si trasformano in anni.

Harry non riusciva a ricordare nulla se non la pioggia.

Sembrava che ogni giorno era pieno di nuvole grigie e precipitazioni che picchiettavano continuamente sulla sua pelle. I suoi piedi erano pieni di vesciche e doloranti dal suo continuo girovagare di città in città. Di villaggio in villaggio.

Cosa ha fatto per sopravvivere in questi anni bianchi?

Rimarrà per sempre un mistero perché non ha nessuno che possa dirglielo.

La cosa principale , a questo punto, era che Harry riusciva a ricordare che la maggioranza dei suoi pensieri ruotava intorno al fatto che nulla aveva più uno scopo.

Ha perso la sua mamma e ha perso la sorella.

Ha perso tutto quello che aveva prima che gli fosse portato via.

Pianse così tanto, fino a quando il suo corpo cominciò a fargli male.

Tutto ciò che aveva se ne era andato e lui era solo. Questo fatto lo affliggeva nei momenti più casuali, era insopportabile per lui e questo lo aveva portato a più pianti dove teneva se stesso e singhiozzava. Gemma non era lì per proteggerlo e la sua mamma non era lì per amarlo.

Quindi, come si fa ad andare avanti nella vita, quando non si ha più nulla?

L’offerta di andare sulla famigerata nave, Cuor di Leone era una spinta per le cose del momento.
Come poteva lui, un semplice orfano della strada, avere avuto la possibilità di cavalcare i mari con la nave pirata più famosa al momento?

Non lo sapeva.

Quando Harry successivamente aveva chiesto al capitano Cowell cosa lo aveva reso così speciale, da essere benedetto con la possibilità di andare da qualche parte più lontano rispetto a dove era la sua vita ... Il capitano aveva detto di aver visto del potenziale.

Ad oggi , Harry non sa quale potenziale possa essere visto in un ragazzino dal viso spento, magro fino all'osso e sporcato dalle grondaie della città.

Il suo primo anno come un pirata illuminò i suoi occhi in un modo che Harry non avrebbe mai potuto immaginare.

Gli era stato insegnato come combattere, gli era stato insegnato a essere forte, e più importante, gli era stato insegnato come sopravvivere.

Era diventato un guerriero del mare. Le sue abilità tenute alte per colpire.

E dopo il primo anno come pirata, Harry sapeva che questa era la sua vocazione.

Voleva essere il migliore dei pirati là fuori. Sistemarsi al secondo posto non era nemmeno un'opzione. Voleva essere il più forte e non c'era alcun dubbio nella sua mente che lo sarebbe stato.

Diventando un adolescente, le vere cause della fine della sua famiglia cominciarono finalmente ad avere un senso per lui, e hanno fatto crescere il suo odio per i reali che era già infinitamente forte.

Ma ...

Non per Louis.

Contro il suo cuore che si era lentamente congelato, c'era ancora quel posto, caldo ed emotivo, che era riservato al principe, che Harry aveva ancora stampato nella mente. Le molte immagini che aveva visto durante la sua infanzia erano rimaste intatte, e con le immagini più recenti del principe che aveva visto mentre era sulla Cuor di Leone lo facevano sentire più di quanto volesse.

Il Principe Louis era l'eccezione al suo completo e totale disprezzo per la Corona, tanto più che la sua conoscenza era cresciuta grazie alle altre persone del Regno Unito che hanno sofferto per mano del re.

Alcuni casi erano brutti, o ancora peggio di quello che Harry ha dovuto sperimentare.

Il fatto lo disgustava a non finire ei suoi sentimenti iniziarono a solidificare del tutto in ghiaccio dopo che il capitano Cowell aveva annunciato il suo ritiro.

Egli aveva dato a Harry una grossa somma di denaro per continuare, perché sapeva che Harry avrebbe fatto le cose in grande.

Harry ricorda la prima volta che la One Direction e il suo nome cominciarono  a circolare.

Con ogni uccisione che faceva, gli importava sempre meno.

Il suo obiettivo di essere il migliore divenne praticamente una realtà quando fu soprannominato il principe dei sette mari e il principe del mar rosso.

Quando aveva scoperto che il suo nome era passato da ogni sovrano in Europa  e che era praticamente l'uomo più ricercato in Inghilterra, Harry mentirebbe se dicesse che non era del tutto compiaciuto.

La pura soddisfazione del sapere che la sua esistenza rendeva il Re del Regno Unito arrabbiato era deliziosa.

Anche così, anche essendo il principe dei Sette Mari aveva ancora una parte di lui che era rimasta aperta.

La parte era piccola, quasi inesistente ...

Ma era ancora lì e Harry ricordò ogni volta in cui si trovava di nuovo nel Cheshire, in Inghilterra, una volta l'anno.


Passò davanti i cancelli in metallo scuro e arrugginiti, i suoi piedi lo trasportavano  lungo il percorso di ciottoli.

Era nuvoloso, niente di molto diverso da quello a cui era abituato in questo paese e l'aria intorno a lui rimase in silenzio per circa un chilometro e mezzo.

"Ehi," disse Harry umilmente, con gli occhi che guardavano avanti tristemente, nonostante il piccolo sorriso sul suo volto. Continuò a camminare in avanti, i fiori in mano arruffati dalla brezza che lo aveva eseguito , "E’ passato un anno dalla mia ultima visita.", Ha osservato nel momento in cui i suoi passi si sono fermati.

In lontananza, poteva sentire il familiare suono dei corvi che strillano. Sopra, le loro ali sbattevano violentemente, come se fossero arrabbiati per presenza del pirata dai capelli ricci.

Lui li ignorò e tolse il suo cappello dalla sua testa mentre fissava la lapide scura.

Un unico gioiello di pietra verde scintillava nel centro della lapide e sembrava del tutto identico alle due gemme che decoravano l'angolo destro e quello sinistro del cappello del  capitano. Harry diede un sospiro amaro, "Ho ancora le gemme. Sono felice che nessuno è venuto a prendere la mia da voi. "

I suoi piedi si muovevano per  lui fino a che si posizionò direttamente di fronte al pezzo di lapide, e si sedette, in stile indiano, a guardare senza far rumore, dopo aver già messo il bouquet di rose bianche sull’ estremità anteriore della lapide.

Harry rimase così per i successivi minuti, i suoi occhi che guardano oltre i nomi.

In memoria di Anne Cox e Gemma Styles

Ricordò i sorrisi di sua mamma, la risata di sua sorella, i loro abbracci, le loro lacrime, si ricordò di quando sua madre gli dava il bacio della buona notte, e si ricordò di quando sua sorella giocava a qualsiasi gioco che lui voleva.

Harry ricordò gli occhi di sua sorella, sempre illuminati di gioia, ogni volta che iniziava una storia su come il principe Louis avrebbe pensato che era carina e le avrebbe comprato tante barche, in modo che potesse viaggiare per il mondo come aveva sempre voluto.

Harry ricordò di come sua madre gli arruffava sempre i capelli e gli dava un abbraccio ogni volta che iniziava a parlare di darle la più grande stanza del palazzo dopo aver sposato il principe Louis e averla fatta trasferire.

Più di tutto, Harry riusciva a ricordare il loro amore.

Il loro amore era stato così caldo, puro e innocente.

Un amore senza peccato e incondizionato. Libero dalla paura, dalla menzogna, dal male, e dall'omicidio.

Era un amore che a Harry mancava terribilmente, avrebbe dato tutto quello che aveva solo per provarlo un’ ultima volta.

Anche dopo tutto che ha compiuto, anche dopo che si è fatto un nome, anche dopo tutto questo lui era ancora un bambino che è stato spinto in una bara che si sta lentamente riempiendo dei peccati delle sue azioni.

Era diventato un principe nel suo pieno diritto, ma non era quello che la madre e la sorella avrebbero voluto.

"Mi dispiace, mamma. Mi dispiace, Gemma. Non avreste voluto questo per me, lo so, e mi dispiace. "Mormorò, la sua mano sfiorò la lapide con nostalgia, e anche se poteva sentire il suo cuore implorare di lasciar cadere le lacrime, non sarebbero cadute.

Tanti anni di pianti avevano prosciugato il pozzo.

Gli faceva male il cuore.

Non riusciva nemmeno a piangere per la propria madre e la sorella.

Le due persone più importanti del mondo, che erano praticamente morte davanti a lui e i suoi occhi non potevano formulare una qualsiasi forma di emozione di dolore per loro, come invece faceva il suo cuore.

Era la definizione di mostro vivente.

Harry si morse il labbro inferiore più forte che poteva, mentre cadeva in ginocchio sull'erba soffice sotto di lui, perché sapeva che se sua madre e Gemma erano ancora vive, lo avrebbero condannano all'inferno per tutto quello che ha fatto.

Lo avrebbero odiato per ogni singola azione egoista che aveva commesso.

Ma era troppo lontano per tornare indietro.

Nemmeno tutta l'acqua dei sette mari potrebbe lavare via il sangue che aveva contaminato le sue mani. Lo sapeva perché il suo destino era stato scritto e macchiato con lo stesso sangue che ha segnato le sue mani.
  
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