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Autore: KatnissSerenaLuna Bennet    21/08/2013    3 recensioni
“Da quando sono tornato nel villaggio dei vincitori, non faccio altro che pensare a lei, che guardare quando si accende la luce della finestra di casa sua..ma ogni volta che ci incrociamo mi blocco e la tratto freddamente. Credo che pensi che la odio, ma io non potrei mai odiarla: la amo, la amo follemente, e quando i nostri sguardi si incontrano per brevi secondi, è la vergogna che mi blocca. Perché ora ricordo, ora so cosa le ho fatto, e ogni volta che ci penso, mi odio…”
Nota dell’autrice leggendo [e rileggendo] “il canto della rivolta” ho sempre desiderato che gli ultimi capitoli ( non l’epilogo ** ) fossero leggermente diversi..ci ho fantasticato, ci ho sognato, e alla fine ho deciso di scrivere. Spero vi piaccia, e aspetto critiche e consigli :) buona lettura.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non ci posso credere, l'ho fatto? L'ho davvero salutata?
Beh, sicuramente qualcosa ho detto: ora è qui che mi guarda sorpresa, sembra esserci una tempesta dentro di lei, e vedo passare mille pensieri ed emozioni sul viso; spero di non aver fatto un'altro enorme errore, spero di non aver compromesso tutto, quando la sento sussurrare qualcosa, e poi, con la voce un poco meno tremante : “Ciao Peeta”.
 
Mi  ha parlato...mi ha parlato! Sono così felice, e sorpreso, e sollevato...che quasi mi dimentico che la conversazione è appena iniziata. Voglio farle capire che non sarò freddo e scostante come le ultime volte che ci siamo incrociati.
“ Ho finito ieri di piantare queste, per lei; ecco perchè c'era in giro quella maledetta pala” alludo alle primule in giardino, e cerco di dare alla voce un tono leggero e tranquillo, ma lei mi guarda dubbiosa, sembra quasi..guardinga.  All'improvviso, un rapido flashback mi chiarisce la situazione: lei non sa che il Peeta che voleva ucciderla è solo un brutto ricordo e probabilmente teme ancora i miei attacchi da ibrido.
“ Sono di nuovo il ragazzo del pane, Katniss” dico col tono più rassicurante che l'emozione mi permette d'avere, “ il Peeta che hai conosciuto gli ultimi mesi non c'è più, Haymitch ha trovato una specie di antidoto e ora io sono tornato normale, e so tutto, so cosa ti ho fatto...” mentre parlo, alzo gli occhi verso di lei e mi interrompo subito: ha gli occhi fissi a terra e sta tremando; istintivamente percorro i pochi metri che ci separano, correndo, e la abbraccio stringendola a me.
Non la lascio finché non sento che si sta calmando..mi mancava così tanto il turbinio di emozioni che mi assaliva tutte le volte che la toccavo!
 
“Pensavo che non saresti più tornato, pensavo che mi odiassi..oh, sono stata così egoista, così cieca..” ha la voce rotta dal pianto, e io non riesco a far altro che ascoltarla, bevendo ogni sua parola come se fosse il nettare più prelibato di tutta Panem “..tu mi hai sempre dato tutto, e io..io non ho mai voluto accettare i miei sentimenti, sono corsa dietro a Gale solo per capire che tutto ciò che amavo di lui mi avrebbe distrutta; l'unico che ho sempre voluto, l'unico che voglio sei te..ma me ne sono accorta quando ormai era tardi, tu mi odiavi, e non potevo darti torto.
Le tue braccia forti e  il tuo animo generoso mi sono mancati così tanto..spesso durante le mie giornate al 13 gli unici pensieri che mi confortavano erano ricordi di te, ma allo stesso tempo quei ricordi mi distruggevano, perchè sapevo che nulla sarebbe più stato lo stesso..” ora la sua voce è un sussurro, sta ricominciando a piangere, e io non riesco a dire nulla, oppresso ormai dalla vergogna dell'aver gioito nel sentirla così disperata.
Questa  ragazza, questa donna fantastica, mi sta aprendo il suo cuore..e io voglio dimostrarle che non  mi ha perso, che so quanto ha fatto per me.
“ Tu mi ami, vero o falso?” questo giochino è la cosa più sensata che mi viene in mente. Alzo gli occhi verso di lei, che ora mi sta fissando, lo leggo sulle sue labbra ancora prima di sentirlo: “ Vero” . Mi sembra di volare, non mi sentivo così da almeno quattro anni,dai primi baci nella caverna; le dico che per me è tutto come prima, che se possibile la amo ancora di più, poi non riesco più a trattenermi, le mie labbra la cercano, il mio corpo la desidera, il mio cuore vuole guarirla..la bacio.
Sento le sue labbra morbide e  bagnate dalle lacrime sulle mie. Io non voglio sprecare  nemmeno un  momento, lei invece prima esita, poi contraccambia. Mi tornano alla mente i baci che mi ha dato durante l'edizione della memoria, e capisco che già lì lei mi amava, io avrei dovuto solo aiutarla  a comprendere i suoi sentimenti, anziché spingerla da Gale.
La sollevo e la porto dentro casa mia, continuiamo a baciarci, poi all'improvviso lei si stacca.
“Peeta..scusa..io... Io ti amo, ti amo davvero tanto..ma ho bisogno di tempo.”
Attraversa le stanze e corre fuori dalla porta, la vedo attraversare il giardino e entrare in casa.”
 
 
 
 
 
 
NOTA DELL'AUTRICE
ecco qui il terzo capitolo, un po' corto e forse un po' troppo smielato..ma io sono decisamente di parte, dato che non sono mai pienamente soddisfatta; quindi, lascio a voi il giudizio :)
  
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