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Autore: VAVYVALEVAVY    21/08/2013    1 recensioni
Una telefonata da parte di Simon. Un furgone blindato. Un riformatorio degli orrori. I protagonisti saranno i nostri One Direction, che si troveranno alle prese con 5 adolescenti italiane ... Questa storia è anti Perrie e enti El ....
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 1

Non perderò tempo a presentarmi, perché so già che la maggior parte delle ragazze, sanno già chi sono, il mio nome è Zayn Jawaad Malik, è sono uno dei 5 membri di una famosissima boy band inglese, gli One Direction. Eravamo, ormai da due settimane in italia, a Napoli se non mi sbaglio, non era una tappa del tour, solo un mesetto di relax, lo so sembra strano ma ci era stato concesso. Erano le 10 di mattina, ed ero con i miei 4 migliori amici:Harry, Louis, Liam e Niall. Con loro, avevo passato momenti belli e momenti brutti, con loro ero cresciuto, mi ero divertito, e avevo condiviso tutto, non avevo mai incontrato persone come loro, in tutta la mia vita, e ora mi ritrovavo a condividere la mia passione per il canto con loro, e tutte le mie amatissime fan. E adesso ci trovavamo dentro un furgone blindato, con vetri oscurati, fuori era davvero orribile, ma dentro sembrava una limousine. Dal finestrino, potevo notare il nostro furgone totalmente circondato da auto della polizia. Vi chiederete, cosa è successo, beh no non siamo stati arrestati, se è quello che state pensando, ma il giorno prima, eravamo stati chiamati da Simon, l’uomo a cui dovevamo tutto e che avremo venerato fino alla fine dei nostri giorni, e ci aveva detto che c’era una cosa che dovevamo assolutamente vedere, e che saremo rimasti senza parole, ma non ci aveva dato nessun indizio. Fissavo fuori dal finestrino oscurato, ormai da più di un’ora, e avevo notato con un po’ di timore, che non eravamo più nel centro di Napoli, ma che ci stavano portando, verso la campagna. Le case c’e l’eravamo lasciate alle spalle, e avevano lasciato posto ad enormi vallate verdi, piene di alberi da frutto, e di bestiame, ovvero sia un panorama mozzafiato, per chi come me, prima di diventare uno degli One Direction non aveva mai viaggiato, e non aveva mai visto una cosa del genere. «Ragazzi io inizio a preoccuparmi» disse Niall con il tono di voce seriamente, turbato «Niall a ragione non è da Simon, e ormai e da più di un’ora che siamo partiti, da Napoli» continuò Harry. Ci furono un paio di secondi di silenzio, che furono spezzati, dal rumore dei tasti del telefono di Liam. Sbuffai sonoramente attirando l’attenzione, delle 5 persone che erano con me, nella parte posteriore del furgone. Sì 5 perché seduto con noi, vi era pure Paul, che mi guardò e disse «cos’hai Zayn? E da quando siamo partiti che hai quell’aria annoiata e triste..!» mi girai e lo fissai facendoli capire che non era momento, ma poi alla fine cedetti «sono stanco della finzione con Perrie» dissi tutto d’un fiato, ricevendo uno sguardo d’approvazione da parte di Louis. Infatti sia io che Louis eravamo “fidanzati” per contratto, eravamo fidanzati con Perrie e Eleonor, che facevano parte di una band, meno conosciuta della nostra e questo fidanzamento, serviva per farle crescere, ma ormai sia io che Louis ci eravamo stufati di fingere. Ad un tratto il furgone si bloccò di colpo, e piano piano ci fecero scendere, l’unica cosa che riuscì a vedere fù un’enorme edificio, che aveva un non so chè di cupo, alto, grigio, pieno di finestre con le grate con grandi tendoni neri, e con tutto me stesso cercai di ignorare il filo spinato, ma con scarsi risultati. «Istituto di correzione femminile? Simon ci ha portato in un riformatorio..!» disse Liam, che per tutto il viaggio era stato totalmente il silenzio, e solo dopo le parole di Liam sollevai lo sguardo verso la grandissima insegna Bianca nel palazzo con una gigantesca scritta in nero “Istituto Di Correzione Femminile”. Vidi Paul seriamente turbato «Ok, io mi fido di Simon, ma questa volta inizio a preoccuparmi» disse lui serio, guardando le numerosissime auto della polizia bloccare la strada, piene di poliziotti, armati fino ai denti. Mi girai verso l’enorme portone di legno dell’edificio, e vidi Simon farci la mano, affiancato da una donna. Ora avrebbe dovuto darci delle risposte.

** Ciao ragazze mi scuso, per questo capitolo, so che è noioso, perché non ci sono molti dialoghi, e solo che essendo il primo, ho preferito, far spiegare la situazione, dal nostro Zayn, vi prometto che i prossimi capitoli saranno più belli un bacio xx**
   
 
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