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Autore: Remem    21/08/2013    2 recensioni
[..] "Noi ce la faremo, spaccheremo il culo a quei figli di troia e vinceremo alla gara. Stanne certa Emma, mantengo le promesse." [..]
La ricetta per una vita frenetica, entusiasmante e diabolica?
Mmh, prendete due ragazze e mettetele a Los Angeles; poi prendete due ragazzi andati fuori di testa e sommate. Ma tutti con la stessa fissazione: vincere alla gara delle band.
[I fatti e i personaggi di questa storia sono puramente casuali]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mick Mars, Nikki Sixx, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oh, Mick, piacere..dimmi di cosa hai bisogno?” Nikki si guardò attorno ansioso, “l’offerta dei tre per due dei vinili della classica è finita ieri pomeriggio, mi dispiace…ma se vuoi p-“
“Non cerco musica classica” lo interruppe il ragazzo.
Nikki si specchiò nelle lenti grigie degli occhiali di Mick, pensando fosse lì solo per una chiacchierata.
“Oh…ti dico subito che io soldi non ne ho, quindi se vuoi andare a bere un caffè con me, sappi che dovrai pagare il conto.” Sbuffò il bassista.
Mick sorrise, poi sospirò.
“Non voglio nemmeno portarti a bere un caffè” ridacchiò
“Dimmi cosa c’è e la finiamo qui, che devo lavorare!” bisbigliò Sixx
“L’uccellino mi ha detto che la tua band è a corto di un chitarrista, no?” Mick si tolse gli occhiali, per poi posarli sul colletto della maglietta a righe, sorridendo.
“Uhm…sì…” Nikki lo guardò incuriosito
“Bene…io suono la chitarra. Mi chiedevo se, per caso, sareste disposti a prendermi.”
“Ti dobbiamo sentire, però. Insomma non prendo persone così alla cieca..” ridacchiò
“No, beh, certo. Dimmi quando e dove.”
“Facciamo domani che non lavoro….” Sospirò pensando che l’indomani sarebbe dovuto stare con Allen;
Dopo essersi scambiati l’indirizzo, ognuno tornò al proprio lavoro.
Il bassista non trovò più l’amico, una volta tornato tra gli scaffali; ma voleva parlargli.
 
“Allora, che hai fatto oggi?” Nikki uscì dal negozio, seguito da Allen
“Secondo te? Sono andata a scuola e poi sono andata a casa a subirmi Linda!” esclamò la bionda
“Mmmh, wow” ridacchiò il ragazzo
“Già, sbalorditivo. Non mi sono mai divertita così tanto.” Sbuffò attaccandosi a lui
“E lo credo, la buona e vecchia Linda non mente mai..”
“Ti va di andare a prendere un gelato?” la ragazza gli mosse i capelli, ridendo felice
“Va bene, dovrei avere qualche soldo in tasca…” sospirò Nikki frugando nei pantaloni stropicciati “merda, non ho nulla, pigliatelo te il gela-“
“Non ti preoccupare..” sorrise fiera Allen, interrompendolo e  mostrandogli una banconota da 20$
“Cosa?” il bassista la squadrò
“Che c’è, non posso avere una ban-“ “lurida disgraziata!” scoppiò a ridere il moro.
Allen si mise a correre, seguita dal bassista.
“Presa!” gemette senza fiato il ragazzo; l’abbracciò e la strinse forte a sé.
“Tieni, questa è tua..” intrufolò la sua mano nella tasca posteriore del pantalone di Frank, per poi lasciar scivolare la banconota al suo interno.
Sorrise fissando i suoi occhi, per poi baciarlo teneramente;
E’ inutile dire che i due si sentivano idioti: in mezzo alla strada a pomiciare. Qualcuno urlò: Tommy.
Nikki sciolse il contatto con la bionda, cosa che lo fece sentire una merda:
“Thomas!” urlò voltandosi
“Franklin!” rispose l’amico
“Allen!” urlò la ragazza: per un momento aveva temuto che i due non avessero colto la ‘battuta’..ma quando li vide a terra, ad ammazzarsi dalle risate, capì che non erano poi così sciocchi.
“Scusami, non ti avevo vista.” Si giustificò il batterista
“Sono così ingombrante..?” piagnucolò Nikki
“Enormemente ingombrante….” Rispose Allen saltando sulle spalle del bassista.
Tommy li osservò.
Gelosia?
Scosse la testa, pensando a quanto fosse felice l’amico in sua compagnia. Ma poi tornava a fissarli: loro camminavano così stretti, così in sintonia che si sentì il terzo incomodo.
Con Nikki, il suo compagno di avventure, non era mai successo: Tommy completava Nikki e viceversa.
Forse un giorno si sarebbe innamorato pure lui.
Ma perché non riusciva ad essere felice? Cosa aveva in meno del suo migliore amico? I capelli? Il fisico? Il viso angelico?
Ci pensò a lungo.
 Nikki gli parlava della sua giornata lavorativa, Allen di una certa Linda. Ma lui non ascoltò.
 
“Bene, ci vediamo domani..” Nikki bisbigliò nell’orecchio della ragazza, tenendole il viso
“Certo” rispose frettolosa per poi baciarlo. Si staccò da lui, salutò T-Bone per poi sgattaiolare in casa.  -aveva visto Linda nella stessa gelateria dove volevano prendere il gelato i tre, dato che la matrigna sapeva che lei era a letto dalle nove, decise di tornare a casa prima dell’arpia-.
Entrò piano, trovò tutte le luci spente e salì frettolosa in camera.
Si affacciò alla finestra e diede il via libera ai due di entrare in giardino, giusto per ‘stare in compagnia’ ancora un pochino..
“Ehi, guarda!” urlò Tommy “Allen è alla finestra..!” continuò
“bene, andiamo..” sospirò il bassista attraversando la strada.
“Attento a non bucarti il cazzo con i spuntoni del cancello ..” lo avvertì non appena fu all’interno della proprietà, sbirciando le finestre.
“Una parola, Nikki….una parola, sono sicuro di farmi male…” piagnucolò T-Bone
“No, tira fuori le palle, amico” ridacchiò Frank.
Si girò per salutare Allen affacciata, quando udì un tonfo.
Tommy era per terra, che si teneva il cavallo dei pantaloni stretto tra le sue mani, mentre piagnucolava e malediceva il cancello.
“Coglione, alzati” lo strattonò l’amico con un calcio
“Ma sei fumato? Dio, se fa male!” urlò. Il bassista lo guardò divertito:
“Te lo avevo detto di stare attento che ti facevi male, amico mio..”
“Taci..sembri mia madre quando mi diceva: ‘Thomas, se devi svuotare il tuo pisellino, non farlo dove ci sono le ortiche, che poi ti gratti ovunque. Giorno e notte!’ ; ma io, naturalmente, andavo sempre a finire a pisciare in quelle cazzo di piante…mia mamma mi diceva di starci attento, ma io non sapevo nemmeno com’erano fatte!” si alzò.
Nikki trattenne le risate, mordendosi la lingua. L’amico se ne accorse:
“Perché ridi? Ti fa ridere il fatto che io non sappia come siano le fottute ortiche?” chiese acido
“No…….per il tuo pisellino. Amo tua madre.” Concluse scoppiando a ridere.
 
Allen vide i due avvinarsi alla sua finestra, salutandola.
Tommy le indicava il cancello e poi il suo pacco, facendo smorfie di dolore e fingendo di piangere, mentre Nikki rideva  -per un motivo a lei sconosciuto-.
La ragazza si stiracchiò, per poi voltarsi alla sua sinistra. Sgranò gli occhi vedendo Linda, comodamente affacciata alla finestra a fissare i due. 
  
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