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Autore: Bellatrix_ Black    21/08/2013    1 recensioni
Nuova vita. Nuovo lavoro. Nuova casa. Nuova città. Cambierà qualcosa? L'orgoglio si può perdere? E se si perde lo si può ritrovare?
Estratto dal capitolo 8:
-'' No Bridgette! È schifosamente schifoso! Come potrei mettermi... questa cosa? ''- Presi il pomposo e orribile abito e lo gettai in un angolo sotto il furioso sguardo dell'ossigenata commessa.
Chiedevo così tanto?
-'' Aspetta Gwen! Era bellissimo e poi ti stava d'incanto! Non fare così! ''-
-'' No Bridgette! Forse quello era il tuo stile! Non il mio, cavolo! ''-
-'' Signorina, se vuole... -''
-'' No! Non voglio un accidenti e arrivederci! ''- Mi rivestii velocemente e trascinai fuori Bridgette da quella sottospecie di... Argh! Lasciamo stare, non ne vale la pena.
-'' Senti Gwen, mi dispiace! Ti va di andare a provarne qualcun altro? Magari da un'altra parte, eh? ''- Mi sorrise gentilmente; quella ragazza riusciva sempre a farmi stare calma.
-'' Sì, però prima devo andare da una persona! Non che tu non fossi abbastanza, ma lei potrebbe sicuramente aiutarmi a trovare quello che cerco! ''-
*STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA*
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale, A tutto reality - Il tour
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Perché non esiste un abito di nozze nero?

Gwen Pov 
 

-'' Lo so Bridgette, lo so. Lui è un ragazzo fantastico nonostante le cretinate che faccia ripetutamente, e mi ama. Ma ti rendi conto che mi ha chiamata Principessa? E che non mi abbia mai chiesto scusa? Mai! ''-
-'' Ed è per questo che sei arrabbiata da ben due giorni con lui? E dai Gwen! Sai come sono i ragazzi, si fanno prendere dall'ansia e vanno in un brodo di giuggiole! ''-
-'' Lo so, ma ora quella in crisi sono io! Non lo capisci che mi serve un abito! E non lo riesco a trovare un abito nero! ''-
-'' Ahahaha, stai scherzando non è vero? ''-
-'' E cosa te lo fa pensare? ''-
-'' No lascia stare; se vuoi oggi pomeriggio ti accompagno, andiamo alla ricerca di questo famelico abito, ti va? ''-
-'' Oh, Bridgette, ti adoro, sei la mia salvezza! ''-
-'' Nessun problema Gwen, ti vengo a prendere io! Ah, e stai tranquilla, perdona quell'imbecille che hai come fidanzato! Lo sai com'è fatto! ''- E con una sincera risata da parte di entrambe, la conversazione al telefono finì.
Mi alzo scompigliandomi i capelli, accidenti, il colore blu sta sparendo devo proprio rifarlo. Ho bisogno pure di un bagno caldo, un bagno caldo è quel che mi serve proprio in questo momento!
Faccio cadere velocemente la veste nera in raso usata tante volte come vestaglia, apro i rubinetti della vasca e ci entro dentro. Non voglio pensare a niente, neanche a quel maledettissimo abito da sposa, lo sapevo che prima o poi sarei stata costretta ad indossare qualcosa di bianco.
Un odioso 'Bum!' interrotte il mio amato stato di tranquillità, rovinando tutto. Un'espressione esasperata dipinse il mio volto, ruotai gli occhi, era arrivato, lite in arrivo.
-'' Ehy, amore! Sei qui! ''- Strano, e sì che io mi aspettavo una scenata. Mugolai in segno di approvazione chiudendo gli occhi. Sentivo il mascara calarmi dagli occhi posandosi sulle pallide guance.
-'' E non ti piacerebbe se io venissi lì con te? ''- Il suo volto venne dipinto da una smorfia strafottente e maliziosa.
-'' Vattene, non ho voglia. ''-
-'' Ma che scontrose che siamo oggi, eh? ''-
-'' Senti, Duncan. Sono stressata, l'abito, la cerimonia e tutto il resto. Per favore, puoi andare via? ''-
-'' Come vuoi, raggio di luna. ''- E detto questo, un altro odioso 'Bum' mi fece sussultare.
Dopo una bella oretta di acqua calda, uscì, la bianca pelle bruciava.
Presi un asciugamano blu notte e lo avvolsi intorno al mio corpo dalla pelle color del latte.
Aprì frettolosamente l'armadio, lo adoravo veramente, insomma, era di un bel nero lucido intenso, il colore della pece, le maniglie erano in ferro arrugginito, ne ero veramente orgogliosa. Presi le prime cose che mi capitarono a tiro, non mi era mai piaciuta la moda e mai me ne curavo, ma ultimamente cercavo di farmi più carina del solito, dovevo attirare l'attenzione di Duncan pur in qualche modo, no? Le mie pallide gambe vennero inghiottite da una lunga e larga gonna nera che misi appena sotto il seno, sotto mettei una leggera canottiera del medesimo colore e infine misi una fantastica catena arrugginita, un magnifico regalo di Duncan.
Ma non potevano di certo mancare i miei amatissimi anfibi! Quanti cimiteri abbiamo attraversato io e loro!
I capelli mi erano cresciuti, in realtà è stata un'idea di Dancan, ha detto che così sarei stata meglio ma non so; i capelli così, lunghi fino alle spalle, ma pur sempre blu e verdi, non mi entusiasmavano come prima.
Aspettai Bridgette; ero piuttosto in ansia! Non avevo più voglia di andare per odiosi e stucchevoli negozi pieni di insopportabili commesse che vogliono renderti una stupida bomboniera, non che l'abbia mai avuta sinceramente.
Ma un abito pur mi serviva, no? Ah, quanto avrei pagato per un abito scuro! Purtroppo il budget era piuttosto limitato e quindi mi sarei dovuta accontentare. Maledetto e stramaledetto karma!
Poco dopo suonò il campanello, Bridgette era arrivata.

§§§


-'' No Bridgette! È schifosamente schifoso! Come potrei mettermi... questa cosa? ''- Presi il pomposo e orribile abito e lo gettai in un angolo sotto il furioso sguardo dell'ossigenata commessa.
Chiedevo così tanto?
-'' Aspetta Gwen! Era bellissimo e poi ti stava d'incanto! Non fare così! ''-
-'' No Bridgette! Forse quello era il tuo stile! Non il mio, cavolo! ''-
-'' Signorina, se vuole... -''
-'' No! Non voglio un accidenti e arrivederci! ''- Mi rivestii velocemente e trascinai fuori Bridgette da quella sottospecie di... Argh! Lasciamo stare, non ne vale la pena.
-'' Senti Gwen, mi dispiace! Ti va di andare a provarne qualcun altro? Magari da un'altra parte, eh? ''- Mi sorrise gentilmente; quella ragazza riusciva sempre a farmi stare calma.
-'' Sì, però prima devo andare da una persona! Non che tu non fossi abbastanza, ma lei potrebbe sicuramente aiutarmi a trovare quello che cerco! ''-

§§§

-
'' Ciao sorella! Cosa? Ti sposi? Oh, Mozzarella certo che ti accompagno a prendere l'abito! ''-

Sì, sapevo che Leshawna mi avrebbe sicuramente aiutato! Leshawna, dopo ver preso la prima cosa che vide sul divano in salotto, sbatté violentemente la porta e infine mi prese per un braccio trascinandomi in un altro negozio per abiti da spose.
La commessa, a differenza della precedente, era più intenzionata ad ascoltarmi e a capire cosa volessi io e non gli altri. Mi portò degli abiti lunghi e stretti, semplici ma contemporaneamente dettagliati. Però non ero convinta, insomma, non mi ci vedevo! E poi Duncan cosa avrebbe detto? Quegli abiti non mi appartenevano, non facevano proprio per me!
Rassegnata mi sfilai l'abito e mi rimisi i miei vestiti; piuttosto sarei andata all'altare così com'ero.
Raggiunsi le ragazze con aria affranta e senza bisogno di spiegazioni mi riportarono a casa.
Ero così frustrata e incazzata! Possibile che io, Gwen, mi faccia tante storie per uno stupidissimo abito di matrimonio?
Stavo sposando il mio migliore amico, di certo mi avrebbe apprezzata in qualsiasi modo. Mi morsi il labbro inferiore convulsamente. Percorsi il viale per la casa, delle erbaccie selvatiche dominavano il giardino poco curato e il vento soffiava così forte che smuovevano perfino i grossi rami dei pochi alberi che vi erano. Mi sedei su un gradino in marmo della scala che vi era per entrare. Sbuffando guardai il cielo oscurarsi, finalmente pioggia -pensai-, c'era così caldo in questi ultimi tempi! Mi girai verso le finestre, per vedere se Duncan era rientrato, ma esse erano ancora chiuse e quindi era ancora fuori. Sul davanzale mi accorsi che vi era una grande scatola nera impacchettata con del nastro blu notte. Fuori vi era un biglietto verde, lo presi e iniziai a leggerlo.

Ti ho vista oggi, in quel negozio di abiti da spose, e ho visto la tv ultimamente. Ti stai sposando e io non posso che augurarti tutta la felicità che ti meriti. Spiccavi fra tutti quei bianchi vestiti, quello non era il tuo posto e so che tu non indosserai mai un abito così, per fortuna. Ho girato nove volte i negozi e poi ho trovato questo meraviglioso abito su un manichino. Ti starebbe a pennello, ne sono convinto.
Sii felice, sei un fiore unico, non scordarlo mai.

Misi via il biglietto e scartai la scatola. Dentro vi era un abito color blu notte, il mio colore preferito. Era lungo e stretto, in raso. La schiena era nuda e vi erano delle catene argentate a mo' di croce. Quello era il mio abito, l'avevo trovato. Lo strinsi forte e con esso anche il biglietto. Dopotutto, quel ragazzo, mi capiva ancora.
  
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