Era un tiepido mattino di Aprile e il sole riempiva la piccola camera color confetto,illuminando tutto ciò che stava al suo interno, tra cui una bambina infagottata tra le lenzuola del suo lettino. Erano le 8.00 e come al solito aveva fatto tardi a scuola,facendo arrivare in ritardo anche il cugino,con il quale andava e tornava da scuola. Il mattino trascorse lento tra quei banchi pieni delle dediche lasciate da chi,prima di loro, vi aveva trascorso le proprie giornate. << Ah..finalmente!!! Non ne potevo più di studio >> disse Trisha,la borsa tracolla ormai vecchia e consumata,appartenente al padre. << E’ una bella noia,ma almeno trascorriamo la giornata a fare qualcosa di utile >>rispose Al I due bambini attraversarono il ponte di pietra (Trisha camminando in equilibrio sul lato sinistro),che portava fino a casa. Subito dopo averlo superato,fecero a gara per arrivare a casa. Percorsero tutta la collina,che ormai assumeva il purpureo colore del sole che tramontava,correndo all’impazzata. Arrivati alla gialla casetta che si trovava in cima,Trisha aprì la porta. << Ah, ho vinto io,sei una lumaca >> canticchiò Trisha al cugino; si voltò verso il soggiorno e vide un uomo dai lunghi capelli dorati seduto sul divano,accanto a lui il fratello,intento a sorseggiare una tazza di caffè fumante. << Papà!!!! >> esclamarono all’unisono i due bambini,dirigendosi di corsa verso il rispettivo padre << Ehi! Come sta la mia piccolina? >>disse Ed prendendo in braccio la bambina,la quale già si stringeva forte al collo del padre. << Cosa avete combinato mentre eravamo via eh? >> chiese incuriosito Alphonce a suo figlio. I due bambini passarono tutto il tempo pre-cena a raccontare a Ed e Al tutto ciò che era successo negli ultimi mesi: Den che si era trovato una compagna che adesso aspettava dei cuccioli, il maestro che li aveva messi in punizione per aver spaventato i loro compagni usando l’alchimia e molto altro ancora. Dal corridoio Winry li osservava con sorriso dolce che le increspava le labbra e ricordando i tempi in cui lei,Ed e Al facevano lo stesso con i propri genitori. Per un momento le sembro di vedere Ed al posto di Trisha e subito un ricordo le balenò davanti. Ed , Al e lei in piedi nello stesso punto,sul divano la madre dei due bambini e i suoi genitori che ascoltavano incuriositi le loro parole, che raccontavano eccitati quello che avevano fatto quel giorno nel cortile di scuola. Winry si limitava a dire: << E’ vero >> << E’ stato fantastico >> e altre cose del genere. Il ricordo svanì per far tornare tutto alla realtà e lasciare soltanto il sentore di dolci ricordi lontani. La cena trascorse serena in quel tavolo contornato da sette persone;il solito chiacchiericcio riempì la cucina,d'altronde si sa non si può non parlare durante cena. Ognuno di loro aveva qualcosa da dire che poteva riguardare i più svariati argomenti:dalle ore di lavoro svolte a cosa avrebbero potuto fare il giorno dopo. Si fecero le 23.00 e bambini già dormivano,una appoggiata alle gambe del padre,l’altro con la bocca spalancata e la testa penzoloni. Ed e Al li portarono a letto,mentre le ragazze si diressero verso le camere da letto,aspettando che i propri mariti le raggiungessero per porre fine a quella che era stata una giornata fantastica.