E' una semplice Flashfic Ziam, senza pretese. Ormai vivo di Ziam (e Jiam *sparge cuori -sì, sono piuttosto "eretica", credo), e scrivo praticamente sempre di loro.
Ma,suvvia, sono l'amore . Detto ciò, vi lascio. Spero vi piaccia e che mi facciate sapere.♥♥
Potete trovarmi su facebook, twitter, tumblr.♥
___________________________________________________________________________________________________________
E’
il 24 dicembre, nevica e Liam trova non ci sia nulla di meglio che passare la
giornata sul divano sotto le coperte, con il camino acceso e la tv sintonizzata
su un canale che trasmette i video delle più belle canzoni natalizie.
E’
totalmente rilassato mentre le lucine che riempiono l’abete finto addobbato a
festa si illuminano ad intermittenza, proprio per questo storce il naso in
disappunto quando il campanello suona ed è costretto ad alzarsi per andare ad
aprire, essendo solo in casa. Fa sistemare sul divano il suo micetto, Shankly,
acciambellato precedentemente sulle sue gambe, prima di trascinarsi in giro per
casa, non preoccupandosi minimamente di rendersi presentabile. Non pensava di
dover ricevere visite, quindi indossa semplicemente un pantalone grigio di una
vecchia tuta ed una felpa nera.
Raggiunge
l’ingresso ed apre la porta, trovandosi davanti il suo migliore amico, Zayn,
con i capelli scompigliati dal vento, le guance rosse per il freddo, piegato
sulle ginocchia mentre tenta di riprendere fiato.
«Zay!»
sorride, quindi, facendolo entrare e chiudendo la porta. Solo allora si rende
conto del fatto che probabilmente stia morendo di freddo, perché indossa
solamente una maglietta leggera, a giudicare dal tessuto. «Dio, ti prenderai una
polmonite» sputa apprensivo. Senza dargli il tempo di rispondere, lo accompagna
in salotto, facendolo sistemare sul divano sotto le proteste del micio. «Lee,
sto bene» bofonchia il moro, trovando però un minimo di sollievo nella coperta
che Liam gli poggia sulle spalle.
«Si
può sapere cosa ti sia saltato in mente?!» sbotta però il padrone di casa.
«Correre in questo stato sotto la neve!» continua, nevrotico.
«Volevo
dartelo» risponde Zayn, battendo leggermente i denti. Allora Liam sgrana gli
occhi e «Cosa?» domanda.
«Il
mio regalo» biascica l’altro, infreddolito.
Secondo
il principio zero della termodinamica, due corpi in contatto tra loro che si
trovano a diverse temperature continuano a scambiarsi energia fino a che non
raggiungono l’equilibrio termico.
«Non
voglio ti ammali a causa mia» Liam gli bacia la fronte e si intrufola sotto la
coperta assieme a lui, approfittandone per stringerlo a se, contro il suo
petto. «E’ uno dei principi della termodinamica, Zay. Un corpo caldo ne scalda
uno freddo» sussurra poi, non appena nota il ragazzo sollevare lo sguardo per
chiedere spiegazioni circa quel gesto. Certo, sono migliori amici, ma è raro
che Liam si lasci andare ad aperte dimostrazioni d’affetto, sebbene il moro gli
sia molto meno indifferente di quanto sembri. Allora Zayn sorride e lo guarda
negli occhi, sollevandosi per sfiorare le labbra con le sue in un leggerissimo
bacio a stampo, sebbene la testa gli dolga e gli occhi fatichino a stare aperti
a causa di tutto il freddo insinuatosi sin dentro le sue ossa nella corsa. «Ti
ringrazio, Lee» mormora poi, accoccolandosi al suo petto sotto il suo sguardo
stupito. Per dargli il regalo che giace nella tasca posteriore dei suoi
pantaloni, c’è ancora decisamente tempo.