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Autore: Fun_for_life_    22/08/2013    3 recensioni
La mia vita era perfetta, o almeno così credevo, finchè poi un giorno qualcosa cambiò.. eravamo rimasti solo in quattro, io, i miei migliori amici, e la musica dei Fun. a rendermi la vita migliore.
Stavo per partire per New York, il mio migliore amico mi aveva comprato dei biglietti per il concerto dei Fun., e quella sera successe qualcosa che cambiò la mia vita per sempre.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andrew Dost, Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passamo la maggior parte del concerto a cantare e a piangere senza freni, era tutto meraviglioso, meglio di quanto potessi immaginare, ma il tempo stava per scadere, e io dovevo assolutamente fare qualcosa per farmi notare da Nate, ma cosa? Cosa potevo fare? Ad un tratto mi si presentò l'occasione perfetta.

Mentre Nate stava cantando iniziò a voltare il microfono verso tutte noi, voleva che fossimo noi a cantare gli ultimi pezzi della canzone. Era l'occasione perfetta, io stavo proprio sotto di lui in quel momento, allora cantai, cantai come non avevo mai fatto prima d'ora, cantai con tutto il fiato che avevo in corpo. Sembrò funzionare. Mi puntò gli occhi addosso, allora cantai ancora più forte, l'adrenalina provocatami da quei meravigliosi occhi verdi mi diedero ancora più forza.

Appena finita la canzone mi sorrise e fece segno ad un omaccione delle forze dell'ordine di farmi salire sul palco. Era una delle cose più difficile che avevo mai fatto, tantissime ragazze si aggrappavano a me e mi tiravano, mi dispiaceva per loro, ma non potevo fare niente, ero molto preoccupata per Marta, non volevo lasciarla lì ma nonostante svariati tentatitvi di farla venire con me, dovetti lasciarla li e dirle che l'avrei raggiunta alla fine.

Nate mi stava sorridendo, da vicino era ancora più bello. Mi porse la mano e una volta che l'avevo raggiunto sul palco lo abbraciai, lui mi strinse a se, già lì avevo coronato il mio sogno.

"Come ti chiami??" mi chiese curioso mentre mi portavano un microfono

"Syria!" stavo tremando come una foglia

"Syria? Che strano nome che hai!"

"Beh potrei dire la stessa cosa di te Nathaniel!" dissi con aria offesa ma ironica provocando una risata generale.

"Non fraintendermi, è un gran bel nome, cumunque hai una voce davvero potente!" disse tutto eccitato.

"Grazie! Detto da te è incredibile!"

"Conosci il mio duetto con P!nk??" chiese con un sorriso splendente ma molto, molto preoccupante.

"Cero che lo conosco" dissi con il cuore a mille.

"Sono certo che P!nk ci perdonerà se canti con me! Allora ti va? E voi ragazze volete?" disse rivolgendosi al pubblico.

Non potevo davvero crederci, insomma tutto così all'improvviso! E se non fossi stata all'altezza? E se avessi sbagliato qualcosa? Notai anche i volti preoccupati di Andrew e Jack che non avevano fatto le prove. Ormai era tardi per tornare indietro, stava iniziando la base,dovevo buttarmi.

In preda all'emozione iniziai a cantare

RIGHT FROM THE START
YOU WERE A THIEF
YOU STOLE MY HEART
AND I YOUR WILLING VICTIM
I LET YOU SEE THE PARTS OF ME
THAT WEREN'T ALL THAT PRETTY
AND WITH EVERY TOUCH YOU FIXED THEM
NOW YOU'VE BEEN TALKING IN YOUR SLEEP OH OH
THINGS YOU NEVER SAY TO ME OH OH
TELL ME THAT YOU'VE HAD ENOUGH
OF OUR LOVE, OUR LOVE [...]

Cantare insieme a Nate era un'emozione indescrivibile ma durò troppo poco, volevo rimanere lì con lui per sempre... Finita la canzone tutte le fan iniziarono ad applaudirmi e ad urlare, avevo paura di svegliarmi da un momento all'altro. Quasi d'istinto lo abbracciai e poggiai la testa sul suo petto e lui poggiò la sua testa sulla mia, mi staccai solo per dargli un bacio sulla guancia, la tentazione era troppo forte, dovevo farlo. Gli strinsi forte la mano, non volevo lasciarlo, non volevo scendere da quel palco per nessun motivo al mondo. Purtroppo dovevo salutarlo, the show must go on! Allora stavo per avviarmi agli scalini da dove ero salita quando mi bloccò e mi fece segno di andare in fondo al palco, vicino al pianoforte di Andrew e di stare lì, non me lo feci ripetere e andai.

Vedere il concerto da lì era tutta un'altra cosa, dentro di me c'era qualcosa che non potevo controllare, non riuscivo a tenere fermi mani e piedi che si muovevano a ritmo di musica, non saprei dire cosa si prova, anche il mio cuore batteva così forte che sembrava andare anch'esso a ritmo di musica. Ma non era finita lì.

Appena Nate aveva finito l'ultima canzone e stava salutando venne verso di me, mi prese per mano e mi portò di nuovo sul palco insieme a lui per un inchino e prendermi l'ennesimo applauso. Non potevo davvero immaginare niente di più da quel concerto. Non avrei mai ringraziato abbastanza Alessio e Rosaria per avermi regalato quei biglietti.

Dietro le quinte Andrew, Jack, Nattie, Will e Emily vennero da me per presentarsi e complimentarsi. "Ciao a tutti! Grazie! È un vero piacere conoscervi!" dissi loro con le lacrime agli occhi.

Mentre continuavano a farmi domande Nate venne a salvarmi.

"Dai ragazzi lasciatela respirare,credo che per lei sia una grande emozione conoscerci quindi rimarrà paralizzata se continuate così!" disse facendo ridere tutti, me compresa "Potrete continuare a farle domande al dopo-concerto!"

"Il dopo-concerto?" chiesi emozionata ma allo stesso tempo non capivo di cosa stessero parlando.

"Ma certo! Il dopo-concerto è la festa che facciamo alla fine di ogni concerto per festeggiane il successo e per prenderci il nostro meritato relax" disse Emily.

"E visto che tu oggi hai fatto parte del concerto verrai con noi" concluse Nate.

Volevo andare per stare ancora con loro, ma non sapevo cosa aspettarmi. Improvvisamente il mio pensiero principale divenne Marta.

"Oddio! Marta! Devo raggiungerla!" Stavo per correre all'uscita quando Andrew mi fermò.

"Chi è Marta? E poi non puoi correre fuori così, le ragazze ti scanneranno viva!"

"Marta è una mia amica, è venuta con me al concerto e non posso di certo lasciarla lì da sola!" ero preoccupata, la madre di Marta si era molto raccomandata di stare sempre insieme, cosa avrebbe detto se l'avesse vista tornare a casa da sola? E poi volevo che anche lei conoscesse i Fun. quindi dovevo farla venire.

"Cosa faccio allora? Non posso proprio lasciarla lì, e non permetterò che torni da sola a casa"

"Hai il suo numero? Chiamala!" disse Jack come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

"Ok ora ci provo" composi il numero e attesi una risposta. Marta rispose quasi subito, ma non si capiva niente, si sentivano solo le ragazze dietro che urlavano perchè erano ancora troppo eccitate per il concerto e volevano che i ragazzi uscissero per poter chiedere un autografo. Riagganciai subito, era inutile sprecare soldi al cellulare tanto non si capiva niente.

"Allora? Che le hai detto?" mi chiese Andrew.

"Niente purtroppo..non si capiva niente, c'erano troppe ragazze che urlavano"

Mentre stavamo cercando di capire cose fare, notai Nate che mi stava fissando, dalla testa ai piedi.

Jack mi fece ritornare a pensare a Marta.

"Visto che se esci probabilmente verrai assalita, e se la chiami non senti niente, mandale un messaggio e dille di andare allo studio di registrazione, se è una nostra ammiratrice saprà sicuramente dov'è, noi la raggiungeremo lì".

"Grazie Jack! Sei un mito! " lo abbracciai di scatto facendolo sorridere.

Inviato il mesaggio, ci dirigemmo alla macchina con cui avremmo raggiunto lo studio e una volta usciti vidi tutte le ragazze correre verso la macchina, mi rividi in loro, e non potevo ancora credere di essere dall'altra parte del finestrino.

"Loro sono tutta la mia gioia , ogni volta che qualcosa non va, penso a tutte loro e mi sento meglio, e la musica è il mio modo per ringraziarle" disse Nate con gli occhi lucidi e molto orgoglioso del lavoro che stavano facendo. Jack e Andrew condivisero in pieno.

"Ma gli altri non vengono? Pensavo che Nattie,Will ed Emily sarebbero stati con noi"

"No, purtroppo non potevano venire, ma non so che tipo di impegno avevano" mi rispose Andrew.

Ad un tratto il mio cellulare iniziò a squillare.

"Pronto mamma?" risposi

"Tesoro a che ora torni?"

"Mamma non lo so! Mi è successa la cosa più bella del mondo! Sono con Nate, Andrew e Jack e stiamo andando a festeggiare il successo del concerto! Poi a casa ti racconto tutto e non arrabbiarti se torno tardi! Permettimi di rimanere ti prego!"

"Va bene tesoro! Se c'è la possibilità puoi anche rimanere lì fino a domani se vuoi! Poi non dire che non ti voglio bene!"

"Grazie mamma! Sei la migliore!"

Appena riattaccai notai i ragazzi che mi fissavano increduli.

"Che c'è?" dissi, poi mi ricordai di aver parlato in italiano con mia madre e probabilmente non se lo aspettavano.

"Ma tu non sei di qui vero??" disse Andrew entusiasta.

"No.. sono qui in vacanza!"

" Da dove vieni allora?" chiese Jack questa volta.

"Vengo dall' Italia" risposi sorridendo.

"Dall' Italia?!" risposero contemporaneamente tutti e tre piacevolmente sorpresi "Noi amiamo l'Italia!"

"Sono molto contenta!" risposi ridendo.

"Allora, hai una voce da cantante, sei italiana, c'è qualche altro strano potenziale che ci stai nascondendo?" chiese Nate.

"Be' che posso dire.. suono il pianoforte, la chitarra e sto imparando a suonare la batteria!" dissi fiera di me. Con quella semplice frase avevo conquistato tutti e tre in una volta sola.

"Non ci stai prendendo in giro vero?!" chiese Jack.

"Non mi permetterei mai!"

Non ebbero il tempo di contro battere che eravamo arrivati, e vidi Marta aspettarci seduta sui gradini. Appena vedemmo che non c'erano altre ragazze attorno uscimmo dalla macchina e io corsi ad abbracciarla.

"Sono così fiera di te!" mi disse stringendomi forte.

"Grazie, anche io! Dai ora vieni, ti presento gli altri" Marta stava treando come una foglia, proprio come me poco prima, ero davvero contenta che anche lei potesse conoscerli.

"Ragazzi lei è Marta!" dissi

"Molto piacere!" risposero abbracciandola.

"Dai su! Non perdiamo tempo! Andiamo a festeggiare!" disse Jack trascinandoci su.

Era un posto davvero bello, non era solo uno studio, ma era una vera e propria casa!

"Ma qualcuno abita qui?" chiesi sorpresa.

"Di regola questa era la casa di Jack, finchè poi non siamo venuti ad invadere casa sua per dargli fastidio" rispose Nate sorridendo.

La serata passò in fretta, tra risate e a quanto pare un bicchierino di troppo, perchè mi ritrovai la mattina dopo in un grande letto, con più di una persona accanto a me. Avevo paura di controllare se sotto al lenzuolo c'erano anche i miei vestiti, non sapevo chi avevo accanto a me, avevo paura di guardare.

ecco qui il nuovo capitolo! spero che vi piaccia! è ricco di sorprese! fatemi sapere che ne pensate! recensitee!! :D alla prossima!!
  
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