Sentiva la luce sul viso. Era già mattina?
Yixing si era svegliato, finalmente. Stropicciava gli occhi con una mano, mentre sorrideva contento : allora era stato tutto un sogno. Niente bicchieri, niente obblighi, niente ragazzi biondi..
Cercava di ricordare ma i suoi ricordi erano sfumati. Possibile che avesse sul serio sognato un armadio con i capelli? E con le gambe?
Sembrava di sì, ma era piu' contento di aver fatto un sogno strano del genere, che aver passato sul serio una serata come quella.

Però, quando cercò di alzarsi, non ci riuscì. Magari aveva ancora il corpo un po' intorpidito dall'alcool, magari era ancora troppo stanco, magari aveva un braccio attorno al torace che lo teneva ben spalmato sul materasso...

E magari quello non era il suo letto, quella non era la sua stanza, quella non era la sua finestra e quello non era il suo armadio. Ed il braccio che aveva addosso non era autonomo come la famosa Mano della Famiglia Addams, no : era attaccata ad un corpo -  bello, caldo, accogliente, nudo ed a cui era attaccata una testa - testa che aveva capelli biondi scompigliati, orecchie piene di piercing ed un viso dormiente con un'espressione severa /nella sua tranquillità/.
E Zhang Yixing si accorse di percepire così bene il calore di quel corpo perché era altrettanto nudo, nella stanza di Kris, fra le braccia di Kris, probabilmente dopo aver fatto sesso con Kris.

Se non tirò un urlo fu solo perché era terribilmente sotto shock.

---

E quindi Yixing, dopo esser rimasto una mezz'oretta fermo dov'era /sì, ancora rannicchiato sul letto, incapace di liberarsi da quella presa assurda/ e cercando di dare una spinta al criceto sulla ruota /un po' troppo grasso per correre e con l'asma, poi/ per riconnettere il proprio cervello e riordinare la confusione che conteneva, si arrese.
Ricordava poco e nulla - che era andato col gruppo di amici al locale strano, che aveva baciato un tizio, che il bicchiere del fidanzato di codesto tizio lo aveva mancato per pura fortuna, e che dopo aver discusso con lui /non con il bicchiere, eh/ era tornato al proprio tavolo.

Circa dieci minuti dopo aver finito di ragionare /chiamiamolo ragionare, quello/ Zhang Yixing, infilato un maglione trovato nell'armadio /non il biondo, ma proprio l'armadio/ si era permesso di andare a curiosare un po' in giro, finendo poi nella cucina di quell'enorme appartamento.

Nel frattempo Kris si era svegliato. L'espressione tranquilla e serena era sparita nel giro di un attimo quando si era accorto che di fianco a lui non c'era piu' il ballerino - era convinto che se ne fosse andato, insomma, come se lo avesse preso per uno 'da una botta e via'.
Perciò, Wu YiFan - vero nome di Kris - imbronciato, nervoso ed assonnato, si alzò per andare a far colazione.

Non si accorse che i vestiti in cui era inciampato finendo quasi con la faccia contro il muro erano quelli di Yixing.

---

Intanto, in un universo parallelo  a casa di Minseok, Se Hun e Jongdae se la ridevano malissimo, entrambi atterrati sul pavimento dopo un volo dal divano - divano su cui, intanto, si erano accoccolati il proprietario di casa ed un piccolo, dolce Lu Han addormentato nel bosco.

---

‹ ... Cosa ci fai qui? ›
Per poco Yixing non si tirò dietro tutto il mobile. E sarebbe stato un bel colpo, quello, altro che bicchiere in fronte. La voce di Kris, in quel silenzio totale, sembrava piu' profonda - anche un po' impastata, magari per via del sonno.
Si voltò di scatto per trovarsi - appoggiato allo stipite della porta - quella persona troppo alta, troppo perfetta, troppo Kris, troppo lo-odio.
E così, imbarazzato e confuso oltre l'impossibile, esordì con la peggiore delle stupidaggini.
‹ .. No, tu cosa ci fai qui! ›
‹ Sai com'è, è casa mia. › appena la risposta gli arrivò sentì le guance riscaldarsi. Ma era troppo stordito per cogliere l'evidente presa per il culo celata in quelle parole.
‹ Ah.
... Giusto. ›
Lasciato andare il mobile a cui era rimasto arpionato anche dopo essersi voltato, Yixing, impettito e sul punto di esplodere, si sedette al tavolo facendo tranquillamente finta di nulla.

In quei pochi minuti ( perché sì, ripetiamolo un'altra volta, non ricordava ancora come fosse finito in quella casa, tantomeno come fosse finito in quel letto ) scoprì che quel tizio gli dava irrimediabilmente, inevitabilmente tanto sui nervi.
Mentre ci pensava e pensava anche a qualcosa di decente da dire, magari senza fargli notare quanto il cielo fosse blu - e quanto l'erba fosse verde e quanto i suoi capelli biondi - il suo sguardo si fermò sull'orologio attaccato al muro.
‹ .. E' mezzogiorno. › .. beh, almeno non era una delle cose elencate qui sopra. Insomma, un enorme passo avanti per Yixing.

‹ Già. Ti piacerebbe restare per pranzo? ›

Ti piacerebbe restare per sempre?




––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

angolino dell'autrice :
Buon salve! Intanto, come al solito, vi ringrazio tutti. Siete tantissimi a seguire eccetera questa fanfic, e sul serio mi metto a piangere. ; w ;
( sono un po' troppo ripetitiva, ma va beh.
Questa è la fine. Sssì. ( la rivisitazione di Mulan è la cosa forse piu' sensata di ogni cosa che ho scritto..... )
E ci sono tanti buchi neri e cose non spiegate, come il perché Kris sembrava quasi /contento/ della fine della sua relazione con Tao ed altra roba - come magari che cos'è veramente successo quella fatidica notte dopo il locale - ma non preoccupatevi, sto già pensando ad uno spin-off da aggiungere e che scriverò quando avrò altro tempo.
Grazie, di nuovo, a tutti quanti. Siete bellissimi, as always, e vi lovvvvvo tanto.

E perdonatemi ; come ho scritto nel primo capitolo non sono capace a mandare avanti le long, per questo ho chiuso qui. Siete splendidi lo stesso. <33
( che poi 'long' è una parolona, se la mettiamo accanto a questa fanfic, ma va beh, fate finta di niente come Yixing e tutto andrà bene. /? )