-Scleri mattutini, suppliche

e mutande-

James Charlus Potter.

Un nome, una garanzia.

Se qualcuno volesse avere informazioni su di lui e chiedesse agli studenti di Hogwarts, otterrebbe svariate risposte:

La maggior parte della popolazione femminile, circa il 99%, declamerebbe, con tanto di occhi a cuoricino, le innumerevoli doti del sopracitato: incredibilmente bello, forte, bravo nel Quidditch e popolare.

Remus Lupin lo descriverebbe come uno scalmanato pazzoide ma poi aggiungerebbe bonario, dal cuore d'oro.

Sirius Black definirebbe James un eccellente compagno di scherzi, nonché migliore amico.

Peter Minus si sperticherebbe in lodi a suo favore, anche se non del tutto veritiere.

Lily Evans, invece, direbbe semplicemente che James Potter è...

“EVANS, AMORE DELLA MIA VITA, LUCE DEI MIEI OCCHI, RAGGIO DI SOLE MATTUTINO!!”

Un idiota. Un completo idiota

Ed è esattamente questo che stava pensando Lily, mentre sperava intensamente che una voragine si aprisse sotto di lei e la risucchiasse nelle profondità della terra. O da qualche altra parte. Da qualsiasi altra parte, pur di essere ad una debita distanza da quel essere vanitoso ed arrogante, munito di un ego spropositato. Vedi James Potter.

Purtroppo per lei, nessuna voragine la inghiottì nella crosta terrestre e, sciagura delle sciagure, James attraversò con lunghe falcate la Sala Grande, raggiunse il tavolo dei Grifondoro, intimò ad un ragazzino di spostarsi e si accomodò con poca grazia sulla panca, proprio davanti a Lily, che lo stava volutamente ignorando.

“Evans, Evans, Evans.” disse guardando la ragazza con fare sognante.

“Evans, Evans.” aggiunse poi, non soddisfatto della reazione, o meglio della mancanza della reazione, di Lily. Niente. Lily continuò a leggere tranquillamente il suo libro di pozioni, come se nessuno la stesse chiamando.

James, imbronciato, tese il busto in avanti fino quasi a toccare con il naso la fronte della ragazza.

“EVANS!”

Lily sobbalzò.

“Che vuoi?” chiese, chiaramente infastidita dall'intrusione.

“Ciao.” rispose allora lui soave, come se nulla fosse successo.

“È tutto?”

Lily inarcò un sopracciglio, evidentemente desiderosa di tornare alla sua originale occupazione.

James, scompigliandosi i capelli per ormai la ventesima volta da quando era entrato nella Sala Grande, le sorrise dolcemente.

“No, dolce Lilina”

“Non chiamarmi Lilina. E smettila di sorridere, Potter, sembri uno psicopatico.”

Se possibile, il sorriso si fece più ampio.

“Ok, Lily amorino. Ti piace Lily amorino, Lily amorino?”

La faccia inorridita di Lily era piuttosto eloquente per tutti. Ma James non è tutti. James è... beh, James.

“Certo che si!” ridacchiò, infatti.” Ma ora passiamo alle cose serie.”

Lily alzò gli occhi al cielo.

Era il loro settimo anno di scuola, più precisamente il 12 dicembre. Di mattina. E lei stava studiando Pozioni.

Tutti ormai sanno quanto Lily Evans sia irascibile e facilmente irritabile al mattino. E allo stesso modo, tutti sanno che disturbarla mentre studia è pericoloso. Altamente pericoloso.

Perciò, la scelta di James Potter di iniziare un conversazione, di mattina, mentre sta studiando e chiamarla “Lily amorino” non è stata, decisamente, la migliore opzione per la sanità del corpo del malcapitato.

Specialmente se esso si chiama James Potter.

In particolare se le chiede di uscire. Come stava facendo in quel momento.

“Eh, Lily amorino? Usciamo insieme? Eh? “ripetè speranzoso, spalancando gli occhi marroni.

Lily chiuse il libro violentamene.

“No.”

“Cos- Come- Come no? Andiamo, amore mio!” Il tono di James sembrava sinceramente stupito.

“Amore mio” fu la goccia che fece traboccare il vaso.

“Come no? COME NO? Stanotte mi hai mandato dieci volte il tuo gufo, con le tue stupidissime lettere e non mi hai fatto praticamente chiudere occhio! Ora, entri in Sala Grande come se fossi Dio sceso in terra, eh no, caro non lo sei” James chiuse la bocca, che aveva aperto per commentare l'affermazione di Lily, mentre lei riprese a urlare “ … ti permetti di chiamarmi con epiteti a dir poco disgustosi, per giunta urlati e mi disturbi mentre studio. Ti chiedi perchè no, Potter?” pronunciò il nome come se fosse un insulto, storcendo la bocca. “ Perché sei arrogante, vanesio, non fai altro che scompigliarti i capelli, cosa che sinceramente mi da alla nausea e -”

“Ma Lily-”

“E non chiamarmi Lily!!! Per te solo Evans, se proprio devi chiamarmi!Niente Lily, Lilina o Lily amorino, perchè mi urtano il sistema nervoso!”

Detto questo, Lily prese velocemente la borsa e, borbottando “Stupido di un Potter” s'incamminò verso il portone.

“Ti amo!”

“VA AL DIAVOLO, POTTER!!”

Girò i tacchi e, finalmente, uscì dalla Sala Grande, premurandosi di sbattere violentemente la porta.

* . * . * . * . * . *

Un urlo svegliò un placido Sirius addormentato, che disorientato si tirò su di scatto dal letto.

“Non stato io a mettere un Frisbee Zannuto nelle tue mutande!!”

“Cosa?” James lo guardò divertito. Sirius, ancora in boxer, si passò una mano tra i capelli, assonato.

“Oh, sei tu . Pensavo fossi Peter.” James ridacchiò sommessamente. Anche lui aveva collaborato con Felpato per fare degli scherzi a Peter. E a Frank. E a Remus.

Un modo come un altro, per dimostrare il loro ... uhm... affetto. E per divertirsi. Forse più la seconda che la prima.

“Come è andata l'operazione Acchiappa-la-rossa ?”

“ Operazione convinci-Lily-Evans-a-mettersi-con-James-strafigo-Potter!” lo corresse piccato Ramoso.

Sirius liquidò la faccenda con un gesto noncurante della mano.

“Sei stato tu a urlare?” chiese, poi.

“Sì, mi serv- REEEMUUSS!!”
Interruppe la frase per catapultarsi verso il compagno, che era appena uscito dal bagno, già vestito e pronto per scendere in Sala grande per la prima colazione. Ma ciò non gli fu permesso a causa di un... peso.

E per “peso” s'intende, che James si era messo in ginocchio e aveva cinto con le braccia le sue gambe , trattenendolo.

“Remus, tesoro mio, amore della mia vita; dopo la Evans, ovvio; rugiada che tocca...”

“Non ti farò copiare il mio compito di Trasfigurazione, se è questo che mi vuoi chiedere.” Lo interruppe Remus, con un tono pacato.

James assunse un aria profondamente, e fintamente, offesa.

“Ma- ma- credi davvero che io sia un essere così ignobile e spregevole che- Aspetta, quale compito di Trasfigurazione?” chiese, stupito

“Il tema di 2 rotoli di pergamena sulla trasfigurazione umana, assegnatoci 13 giorni fa, James.” Il tono di Remus era un misto tra l'esasperato e il divertito.

“Oh.” James e Sirius si guardarono stupiti.

“Beh, non è un grave problema.” James liquidò la faccenda alzando le spalle.

“Non è un un grave problema?” ripetette Sirius, allibito “Amico, la McGranitt ci scortica, poco ma sicuro!”

“Zitto tu.” lo fece tacere Ramoso. “I problemi reali sono altri, gente: la fame nel mondo, Colui-che-non-deve-essere-nominato*, il dilemma sull'età di Silente, Lily Evans che non vuole uscire con me...”

Remus, che fino a quel momento aveva annuito, felicemente convito che un po' di ragionevolezza fosse entrata in quella testa di cervo, si dovette ricredere.

“Esatto- Aspetta, cosa?”

“Lo so, Remus, è una vera tra-gedia!” disse James, interpretando male lo sconcerto del amico, e contento dell'inaspettata comprensione. Finalmente! Pensò, infatti. Ha capito l'importanza della cosa, dopo sette anni! È un piccolo passo verso la conquista! Prima lui, poi Sirius e Peter ed infine anche la Ev-

“No, intendevo: Cosa? L'hai di nuovo tormentata! Cosa ti ha fatto quella povera ragazza?”

Come non detto.

“Remus!! Aiutami a conquistarla, ti prego, ti prego, ti prego!”

“Ehmm.. io non credo sia una buona-”

“Non metterò più le caccabombe nella doccia!! Lo giuro!”

Remus tentennò.

“E... E... ti regalerò la mia collezione di figurine della cioccorane!”

Lo sguardo di Lunastorta s'illuminò.

“Mi hai convito! Facciamolo!”

James gioì felice, cercando di baciare il suo salvatore. Inutile dire che fu prontamente respinto.

“Bene, ora andiamo a mangiare, sto morendo di fame!” esordì Remus, dopo essersi accertato che nessun altro cercasse di baciarlo a tradimento. Sirius lo guardò divertito.

“Fammi indovinare." Fece una pausa melodrammatica. "Hai una fame da lupi!”
Cominciò a ridere come una foca*, battendo le mani e ridacchiando convulsamente. Lunastorta e Ramoso lo guardarono, il primo impassibile, il secondo, con un espressione piuttosto inorridita sul volto.

“Squallido. Sul serio amico, è preoccupante!” commentò Remus.

“Oh, andiamo ragazzi, fa ridere!” disse il giovane Black con le lacrime agli occhi, guardando prima Lupin e poi James.

Un innaturale silenzio calò nel dormitorio.

“Faceva schifo, Felpato” disse James, interrompendo la momentanea quiete che si era creata.

Sirius s'imbronciò e assunse un'aria di sufficienza.

“Siete degli incompetenti! Ieri Marietta ha riso a tutte le mie battute! Lei si che ci capisce qualcosa!”

“ Chi è Marietta?”

“La tipa con cui cono uscito ieri, James. Bionda, occhi azzurri...”

“Non si chiamava Marina?” Lo interruppe Remus.

“Oh.” Sirius ci pensò un attimo, poi agitando la mano, come per scacciare il pensiero, continuò il suo discorso. “ Quisquilie! Fatto sta, che voi non capite il mio sottile umorismo!”

Detto questo, si voltò fintamente offeso e uscì dal dormitorio.

“Secondo te quando se ne accorge?” chiese Remus divertito.

James alzò tre dita e cominciò il conto alla rovescia.

3...2...1...

“Perché damine non mi avete detto che sono ancora in mutande??!!”

Le risate dei due malandrini riempirono il dormitorio.

* Non sono molto sicura se il "soprannome", chiamiamolo così, "Colui-che-non-deve-essere-nominato" sia stato attribuito a Voldemort prima o dopo la Prima Guerra Magica.

*Eh, si. Sirius in quasi tutte le fan fiction ha la risata simile ad un latrato. Beh, il mio (magari) Sirius ride come una foca. u.u

HOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAA

Ciao a tutti. C:

Questa è la mia prima storia nel- fantastico, meraviglioso, perfetto- universo di Harry Potter, e la seconda in generale. Sempre se si può contare quella... “cosa”, chiamiamola così, che ho fatto sulla triologia di Hunger Games, che non è neppure terminata. In realtà l'ho appena iniziata, ma sono dettagli. Comunque questa sarà una mini fic (Si dice così, vero?) e durerà circa 9 capitoli. Oh 10, dipende. Non chiedetemi da cosa, perchè, sinceramente, non lo so.

Comunque, passiamo a questo -ugh- capitolo.

Beh, l'idea mi è venuta in mente, poiché ho aiutato, con delle mie amiche , un disperato a conquistare una ragazza. E la cosa è andata MERAVIGLIOSAMENTE....

male. Ma almeno ora sono amici, no? È questo l'importante, vero? *silenzio assoluto*

Dovrei finirla di divagare. Tornando -nuovamente- al capitolo. Spero vi sia piaciuto. C:

Le parti in corsivo, sono i pensieri dei personaggi e vi anticipo, che il nostro amico Remus è sempre il solito serio e calmo Lunastorta ma purtroppo è stato contagiato anche lui dalla febbre malandrina (?) e perciò a volte anche lui si abbasserà al livello degli altri tre.

Beh, grazie per aver letto fino a qua. E mi fareste un enorme piacere se lasciaste una recensioncina piccola piccola.

Ciao <3

*nox*