Dragon Ball, 'Emozioni sospese in aria' di Soly

Autore: Soly Dea
Titolo: Emozioni sospese in aria
Fandom: Dragon Ball
Pairing: Tenshinhan/Lunch
Lunghezza: one shot
Genere: romantico, commedia, slice of life
Rating: giallo
Tabella: Aria
Prompt: Orgoglio
Note: questa fanfiction partecipa a The Four Elements ≈ Fluff Contest indetto da Nede.

Emozioni sospese in aria

6. Orgoglio

Fare l’amore con la Lunch dai capelli blu era tutta una questione d’orgoglio.
Tenshinhan adorava vederla arrossire e tremare dall’emozione mentre lui le toglieva i vestiti e la baciava ovunque, non potendo fare a meno di sentirsi straordinariamente soddisfatto per tutte le sensazioni che riusciva a scaturire nella compagna.
Le notti con la Lunch dai capelli biondi, invece, erano tutto un altro paio di maniche. Lì, l’orgoglio di Tenshinhan se ne andava in vacanza senza che lui potesse impedirlo: quella bellissima truffatrice di banche era tanto furba e spietata quanto passionale e provocante, e il guerriero faceva di tutto per domarla almeno a letto, ma alla fine era sempre lei a condurre il gioco.
Odiava doverlo ammettere, ma l’amore lo stava indebolendo a livello emotivo.
La cosa peggiore era che non gli dispiaceva poi così tanto: l’immagine della Lunch più sexy che saliva a cavalcioni su di lui era appagante quasi quanto quella della più pudica che fremeva sotto il suo tocco.
Quella sera il guerriero si abbandonò sul letto completamente privo di forze, ma non fece in tempo a chiudere gli occhi che i capelli di Lunch gli solleticarono la schiena e le sue labbra gli sfiorarono la nuca in un bacio soffice e umido.
«Ti voglio». Era incredibile come quelle due semplici parole soffiate nell’orecchio avessero lo stesso effetto di un senzu: improvvisamente tutta la stanchezza accumulata nel corso degli allenamenti si trasformava nella carica giusta per riaprire di scatto gli occhi, voltarsi verso Lunch e baciarla con trasporto, pronto per un’altra notte di fuoco.
Quella sera, però, il guerriero notò che la bionda aveva qualcosa di strano. Lunch si mostrò inspiegabilmente passiva, preferendo rimanere sotto di lui e dando l’impressione di volersi godere il più possibile tutta quella tenerezza che aveva sempre dichiarato di odiare: sguardi dolci, sorrisi, carezze, semplici baci a stampo.
«Ti senti bene?», le chiese Tenshinhan, mettendole una mano sulla fronte e scrutandola attentamente.
A quelle parole Lunch sembrò riacquistare tutta la sua vivacità: scalciò il guerriero ai piedi del letto e si mise seduta sul materasso a gambe e braccia incrociate, borbottando indignata «Sei un imbecille» e aggiungendo «Vai a dormire sul divano».
«Che diavolo avrei fatto questa volta?!», si lamentò il ragazzo, esasperato.
«Credi che solo perché rapino banche e vado in giro a sparare la gente significa che non gradirei un po’ di romanticismo qualche volta?! Sono una donna anch’io, eh!».
Tenshinhan strabuzzò gli occhi, a metà tra l’incredulo e il divertito.
«È che mi sembra troppo strano! Sono abituato al... ehm... romanticismo... solo con l’altra Lunch».
La bionda represse a fatica un’imprecazione.
«Sai, Ten», cominciò, e il treocchi la guardò perplesso, perché quel diminutivo lo usava solo la Lunch dai capelli blu. «Io e la mia controparte non abbiamo mai interagito tra noi... Fin da piccola, non ho mai avuto ricordi dell’altra me e viceversa. Da quando ti conosco, però, sento che qualcosa è cambiato. Io sto cambiando».
Tenshinhan ricordò immediatamente che, durante la sua permanenza nell’aldilà, la Lunch violenta aveva pianto, comportamento tipico di quella più tenera. Forse l’amore stava indebolendo anche lei?
«Un po’ di tempo fa, ho cominciato ad avere delle... visioni», continuò lei, abbassando lo sguardo. «Poi ho capito che erano ricordi dell’altra me: frammentari e confusi, ma pur sempre ricordi».
Il guerriero sembrò riflettere su quelle parole. «Significa che state diventando una persona sola?».
«MA NEANCHE PER SOGNO!», esclamò Lunch, improvvisamente rinvigorita. «Io non diventerò mai una rammollita acqua e sapone! Sto solo dicendo che... che... oh, al diavolo, vieni qui e fammi impazzire!», concluse la bionda, baciando il compagno con foga.
Tenshinhan avrebbe avuto una conferma delle parole della ragazza pochi giorni dopo, quando – entrando in camera da letto – avrebbe trovato la Lunch dai capelli blu vestita con un succinto e luccicante costume da coniglietta che le aveva gentilmente prestato Bulma: rossa in viso e tremante, ma ai suoi occhi sarebbe risultata sexy almeno quanto la Lunch bionda.
L’amore stava intaccando il loro orgoglio, li stava indebolendo, eppure sembrava non importare a nessuno dei due.

Note dell'autrice:
Doveva essere una flashfic breve breve incentrata su Ten e la differenza tra il sentirsi orgoglioso e sottomesso quando è rispettivamente con la Lunch blu e quella bionda, e invece è uscita fuori questa cosetta di 700 parole.
Come avrete visto, questa one shot riprende gli argomenti dei due capitoli precedenti. Spero non vi dispiaccia, perchè a me personalmente è piaciuto molto giocare con le due personalità di Lunch.
Ah, ve l'ho detto che la raccolta finisce qui? Un GRAZIE immenso a Nede - colei che ha indetto la challenge con dei prompt stupendi, che mi hanno ispirata tantissimo - e tutti coloro che mi hanno seguita e recensita. Gradirei un ultimo commentino da parte vostra. Grazie, grazie, grazie *___*

Soly Dea