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Autore: aris_no_nami    22/08/2013    3 recensioni
“- Ora basta! Tu te ne vai dritta dritta in Corea! Mi sono rotta! Tu e quella sottospecie di quattordicenne di tuo fratello ve ne andate da qui! Vi sbatto subito a Seoul da vostro cugino! Mi sono proprio rotta!
Urlò quella stronza. Quella che, teoricamente, doveva essere la nostra tutrice, nostra zia.
-Bene! Perfetto! Preferisco alla grande nostro cugino che una come te! E osa un’altra volta parlare così di Malcol e ti spacco! Hai capito?! Ti spacco! Ti distruggo!
Uscì dalla stanza sbattendo la porta e dicendo
-Partite domani mattina alle 8 in punto.
Certo! Perché secondo lei ero scema, vero?! Secondo lei non sapevo che aspettava che io toppassi per poco per mandarci dritti a Seoul?! Come se non sapessi che aveva due biglietti di sola andata, pronti da un casino di tempo?! Come se fossi cretina come lei!
-Se n’è andata?!
Mi chiese mio fratello, uscendo dal bagno, nel quale si era rifugiato con le sue cuffie, per fuggire a quella lite definitiva.
-Che stai ascoltando?
Gli chiesi io, cercando di sfuggire a quella domanda.
Anche a pochi giorni dal suo compleanno, quella stronza, doveva rompere!
-Heaven di Ailee …
Mi rispose sedendosi accanto a me.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PENELOPE POV
-Promettimi una cosa …
Io annuisco.
-Promettimi che, qualunque cosa accada tu non ti scoraggerai mai. Giuramelo.
-Te lo giuro …
Dico un po’ titubante.
È da quando siamo partiti che ho una brutta sensazione … come se qualcosa di brutto sta per accadere …
Siamo su una stradina di campagna da ormai due ore, alla ricerca della casa.
È una stradina stretta e senza luci.
D’improvviso le luci della macchina si spengono.
La brutta sensazione aumenta tantissimo.
Comincio ad agitarmi
-Che è successo?
-Non ne ho idea …
Risponde lui.
La macchina comincia a fermarsi e a ripartire. È fuori controllo.
-Che cavolo sta succedendo?
Chiedo nuovamente sempre più agitata.
-Calmati. Non ne ho idea, ma non è nulla di grave, d’accordo?
Mi dice paziente.
Io annuisco.
Il mio respiro e il battito del mio cuore si sono velocizzati.
La macchina ritorna apposto.
-Visto?! Non era niente di che.
Mi dice lui.
Da lontano si vedono due luci alte.
-Un camion …
Sussurra.
Cerca di frenare più volte per accostarsi.
-Perché non si ferma?
Chiedo, riprendendo tutta la mia ansia.
-Non … non lo so … cazzo … non lo so …
Il camion è sempre più vicino.
-CAZZO, FRENA!
Urlò, ormai nel completo terrore.
-Non ce la faccio. Non frena!
Il camion comincia a suonare il clacson.
-CAZZO! FRENA!
-NON CE LA FACCIO! I FRENI SONO ANDATI!
Sono nel panico più totale.

Mi vedo le luci addosso.
Sono davanti a me.
Sento delle braccia che mi avvolgono.
-Ricordati della mia promessa.
Le ultime parole …”
 
-NO!
Avevo il fiatone e stavo sudando freddo.
Mi guardai attorno.
Pareti bianche.
Camera mia.
Mi misi una mano sul cuore e una sulla fronte
Possibile che dopo “tanto” me lo sognavo ancora …?
In lontananza si sentiva Nalina dei BlockB.
Mi girai verso il cuscino e vidi due chiazze.
Avevo anche pianto …
Mi alzai dal letto e tirai su per bene le coperte.
Uscii dalla stanza e andai in bagno.
Mi guardai allo specchio. Ero devastata. Due occhiaie nere da far invidia ad un panda e gli occhi rossi.
Una specie di mostro mutante.
Mi passai le mani sul viso.
In fondo era il minimo dopo aver passato tutta la notte, fino alle 4 della mattina, davanti al computer ad ascoltarmi tutte le canzoni dei BlockB.
Mi tolsi il pigiama ed entrai in doccia.
Era tutta trasparente ed enorme.
Aprii l’acqua gelida, per darmi una svegliata.
Uscita mi avvolsi in un asciugamano enorme, color verdeacqua.
Mi guardai di nuovo allo specchio.
Ero messa un po’ meglio …
Almeno non avevo più gli occhi rossi.
Andai in camera e mi tirai fuori una salopette di stoffa grigia. La parte sotto era una paio di pantaloncini corti mentre la parte sopra era senza maniche.
Me la infilai velocemente, bagnando tutto il pavimento con i capelli zuppi.
Ritornai in bagno e me li avvolsi in un asciugamano più piccolo.
Mi avviai verso la cucina.
Stranamente mi trovai il cellulare in tasca. Guardai l’ora.
Le 10.
Ok, voleva dire che avevo ancora la febbre.
Ma … chissà che giorno fosse …
 
Aprii il frigo e cercai qualcosa da mangiare.
Presi una vaschetta di fragole, nutella e latte.
Aprii un’anta che avevo sopra la testa e ne tirai fuori mashmellow e zucchero a velo.

Insomma, non avevo neanche cenato.
Avevo dormito per tutto il giorno e poi mi ero svegliata alle 11 ed ero stata sveglia fino alle 4, per poi trascinarmi a letto, dalla troppa stanchezza.
Quindi avevo fame.
Lavai le fragole e poi presi il frullatore. Ci buttai un po’ di latte per poi metterci le fragole. Frullai un po’. Intanto presi un pentolino e ci misi dentro della nutella. Lo misi sul fornello per farlo sciogliere.
Bloccai il frullatore e versai il contenuto dentro uno di quei bicchieri grandi che di solito si usano per bere la birra.
Presi dal freezer dei cubetti di ghiaccio e li misi dentro.
Intanto la nutella si era sciolta. Presi il pentolino e, lentamente, versai ciò che conteneva, sopra il frullato, cercando di fare una qualche forma artistica.
Ne uscì un grumo di cioccolata …
Vi sparsi sopra un po’ di zucchero a velo.
Presi un conltello e tagliuzzai un po’ si mashmellow, per poi metterli sopra tutto.
Altra spolverata di zucchero a velo.
Riposi tutte le cose ai loro posti e misi il bicchiere in freezer.
Intanto mi feci un giretto per la casa. Era proprio vuota … non c’erano neppure i miei babysitter …
E se …
Se fossero stati solo dei sogni …?
In effetti avevo la febbre … poteva essere benissimo quello il motivo …
 
Andai in bagno e mi asciugai un po’ i capelli col phone.
Tornai in cucina e presi il mio bicchiere, che intanto si era solidificato un po’.
Presi un cucchiaino e mi buttai sul divano e trovai la tv accesa che stava mandando Beautiful Night dei B2ST.
Adoravo quella canzone e quel video.
Anche loro li avevo scoperti la notte scorsa.
Avevo guardato un altro video loro, ma non mi piaceva.
In effetti conoscevo solo quella canzone e non sapevo neppure i loro nomi …
Ma una cosa la sapevo! In quel video erano dei gnocchi della miseria.
Il tipo con i capelli arancioni sembrava un orsetto …
Mentre quello con i capelli rossi … aveva qualcosa di particolare … di tremendamente affascinante … forse era per gli zigomi …
 
Mi godi la canzone, e il mio frullato-mezzo-gelato, ovvero, F.M.G.
 
Avevo ormai riposto il bicchiere in cucina da tempo ed erano pasate un casino di canzoni, quando la porta di casa si aprì improvvisamente.
Mi ritrovai davanti un terzetto di pazze schizzate.
Una aveva una giacchina color pesca, una maglia bianca con  scritto in nero “I LOVE” e un paio di jeans chiari.
Un’altra, con i capelli castani, aveva una camicetta bianca con delle pieghette qua e la e degli short lilla.
E l’ultima, con i capelli rossicci raccolti in una crocchia,  aveva una canotta bianca con sopra una giacca beige lunga fin quasi le ginocchia e degli short di jeans scuro.
 
Sgranai gli occhi.
 -Che cavolo stai facendo?
Mi chiese la rossa.
Io non risposi.
-Adesso alzi il culo, ti vesti decentemente e vieni con noi!
Mi impartì.
Io mi alzai e le saltai al collo.
-Cazzo, vecchia! Da quanto tempo!
Lei mi strinse e si mise a ridere.
-Sai che io ho un nome, stronza! Mi chiamo Kristeen!
-Lo so.
Risposi sciogliendo l’abbraccio.
Appena mi vide in faccia sgranò gli occhi e balbettò
-C-cosa t-ti è s-suc-cesso …
-Non ho chiuso occhio per tutta la notte.
Risposi semplicemente.
In men che non si dica mi ritrovai in camera mia davanti alle valige aperte.
-Vestiti gnoccamente.
Mi ordinò.
Io cominciai a cercare tra le valige. Alla fine ne tirai fori dei short cortissimi e tutti rotti di jeans ed una canotta enorme bianca con dei decori neri sul davanti.
Me li misi e mi girai verso le tre matte.
-Kry?
Chiesi.
-Adeguata.
Rispose con il suo solito fare da snob riccone e figa, qual’era.
-Sun Ha?
Chiesi.
-Fantastica!
Esultò lei, battendo le mani.
Posai lo sguardo sulla piccoletta castanae rimasi perplessa.
-Sono Silver!
Rispose dopo un po’, come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
Io strabuzzai gli occhi.
-Oh cavolo … non ti avevo riconosciuta … Ok, hem … Com’è?
Chiesi facendo una piroetta su me stessa.
-Perfetta.
Disse lei, sorridendo radiosa.
-Ora il trucco.
Disse svelta Kry, trascinandomi in bagno.
-Prima di tutto: via quelle occhiaie.
E mi porse una delle mie tante trousse.
Io la presi e cercai il correttore del colore giusto.
Trovato lo misi su una spugnetta e me lo misi sotto gli occhi.
-Hahaha! Sembri un panda! Solo che adesso le occhiaie sono marroni! Hahaha!
Se la rise Silver.
Io alzai un sopracciglio divertita.
-Stai a vedere adesso.
Rispose al posto mio Kry.
Io preun’altro correttore più chiaro e ne misi poco sopra.
Poi, mi misi la terra del mio colore per unificare il tutto.
Guardai Silver che aveva la bocca spalancata
-Sei una fata del trucco …
Sussurrò.
Presi una matita nera e la misi dentro l’occhio, sulla parte sotto. Poi presi dell’ombretto marrone chiaro e me lo misi su tutta la palpebra. Eyeliner grosso marrone scura sulla palpebra e per finire mascara nero.
Gnocchissima!
Sulle labbra misi un murrocacao labello perlato.
Ok, perfetta!
Ero apposto!
Mi girai verso di loro, che erano state tutto il tempo dietro di me, e applaudirono.
-Però … manca qualcosa …
Disse pensierosa Silver, per poi sparire in camera mia.
Io le corsi dietro e la vidi rovistare in una borsa.
-L’avevo visto prima … l’avevo visto prima …
Continuava a borbottare.
-Visto cosa?
Chiesi io.
-QUESTO!
Esultò tirando fuori un cappello borsalino di finta paglia chiara con una fascietta nera.
Me lo lanciò ed io me lo misi.
-Ok. Lo devo ammettere. Così sei fantastica!
Disse Kry tutta contenta, per poi tornare subito seria e tirarmi in soggiorno.
Mi ritrovai davanti al divano e, sopra di esso c’erano una marea di borse.
-Ora sceglila per te e poi per noi.
Ordinò Kry.
Io mi avvicinai al divano ridendo
-Quando le avete portate?
-Siamo delle spie. Non lo sapevi?
Mi chiese ironica Sun.
 
Dopo un po’ tirai fuori tre borse.
Per Kry una borsa grande nera, per Sun una borsa sempre nera ma più piccola e per Silver una borsettina bianca.
Le porsi a tutte ma, quando arrivai a silver, la rifiutò.
-Io preferisco tenermi tutto in tasca, scusa.
Mi disse.
-Fa niente, tranquilla.
 
Per me, mi presi una borsa grande a sacca di un oro rovinato.
 
-Ok, ora dove andiamo?
Chiesi avviandomi alla porta.
-Tesoro – mi richiamò Sunnie – forse non te ne sei accorta. Ma … guarda le nostre scarpe e poi guarda le tue …
Disse un po’ schifata.
Feci come mi aveva detto.
La rossa aveva degli stivali di un marrone scuro fino al ginocchio, con un tacco abnorme.
Lei delle all star arancioni con un tacco altrettanto grande.
E Silver dei sandali con decori floreali aperti bianchi. E anche il suo tacco era una cosa inconcepibile!
Io mi guardai i piedi.
Cavolo …
Ero a piedi nudi!
-Ups …
Dissi grattandomi la testa.
Venni trascinata di nuovo in camera mia, questa volta da tutte e tre.
-Visto che so che tu hai praticamente solo alla star, asics e scarpe sol tacco, ora tene tiri fuori un paio di fighissime!
Dissa la rossa.
Detto fatto!
Presi un paio di stivaletti bassi nero con dei trampoli al posto dei tacchi e con 5 centimetri di zeppa davanti.
-Vanno bene?
Chiesi.
-Fantastica!
Esultarono tutte e tre insieme.
 
Volammo fuori casa e finimmo in un fuoristrada nero, dirette chissà dove.
O almeno io non lo sapevo …
-Ragazze … ora spiegatemi un po’ di cose … del tipo: come fate a conoscervi?
Chiesi.
-Se non ti ricordi, Kry, abitava vicino a me e a tuo cugino.
Disse Silver.
O cavolo … aveva ragione!
-Mentre io l’ho conosciuta grazie ad Hair!
Mi rispose Sun.
-Ok e … dove cavolo stiamo andando?
-Allora … - cominciò Sun Ha – Tu dovresti credere che stiamo andnado al centro commerciale, cosa in parte vera, ma in verità stiamo andnado da dei cantanti famosi!
Concluse.
-MA CHE SEI SCEMA?
Strillò Kry, che era al volante.
L’altra, che era seduta accanto a lei, la guardò perplessa.
-Perché?
-COME PERCHè? GLI HAI RIVELATO LA SORPRESA, SCEMA!
-O CAVOLO!
E si tappò la bocca.
-Ecco brava! Stai così per tutto il tragitto e non dire altro!
La rimproverò la rossa, calmatasi un po’.
Io e Silver scoppiammo a ridere sui posti dietro.
-Uff, non c’è niente da ridere … - continuò a lamentarsi – Così, questa scema, ti ha rovinato tutta la sorpresa. Fortuna che non ti ha detto di che gruppo si tratta.
-Be, una cosa te la dico io. – si mise in mezzo la piccoletta accanto a me – Uno dei ragazzi di questo gruppo sta insieme alla nostra Kristeen …
Cantilenò.
-NON è VERO!
Strillò la diretta interessata, accellerando tutto d’un colpo.
-Be, ti fa il filo da un casino di tempo e a te piace. E per giunta è parecchio carino …
-Come si chiama?
Chiesi.
-Non te lo dico!
Dissero le altre tre pazze insieme.
Io sbuffai e misi il broncio, ridacchiando un po’.
 
Eravamo in macchina da un quarto d’ora e stavamo parlando del più e del meno, quando Kry accostò il macchinone ad un marciapiede. Al di la di esso c’erano della case stra fighe, simili a quelle di mio cugino.
-Prima di andare dobbiamo prendere dei certi scemi …
Detto questo cominciò a strombazzare.
Dopo un po’ uscirono dei ragazzi dalla casa, e vennero verso di noi.
-Hei!
Salutò uno di loro, infilando la testa dentro al finestrino della poverina Sunnie, che per poco non fece un infarto.
Aveva i capelli neri e un paio di occhiali da sole dello stesso colore.
Si girò verso di me e mi guardò perplesso.
-Idiota! È Penelope!
Intervenne la rossa, sbuffando.
Lui aprì la bocca, tutto contento
-Dopo ti saluto per bene.
Mi disse puntandomi il dito contro.
Poi, rivolto verso Kry, le disse
-Noi vi seguiamo con la macchina di Ryo.
Detto ciò, se ne andò.
-Certo che poteva usare un po’ più di delicatezza e cortesia, tua fratello!
Si lamentò Sun Ha, che si era appena ripresa.
-Tuo fratello?
Chiesi io incredula, mentre la macchina ripartiva.
-Già … dovresti ricordarti di lui …
Disse maliziosa sua sorella.
-CERTO CHE MI RICORDO DI LUI!
Urlai entusiasta, alzandomi dal sedile e, di conseguenza, sbattendo la testa.
Tutte e tre scoppiarono a ridere.
 
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Kristeen e Tae Neel Jihook.
O così detti, Kry e Neel.
Lei 22 anni, lui 20.


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Dopo le risate delle ragazze chiesi nuovamente
-Ma quindi … se ci sei tu, c’è Neel e c’è pure Ryo, da quello che ho sentito, ci deve essere, per forza, anche Sukkie … vero?
Avevo messo le mani a mo’ di preghiera sotto il mento, e mi stavo torturando il labbro inferiore.
-Ascoltami bene tesoro … - cominicò lei, con fare da superiore – Se hanno accettato di fare una rimpatriata pure Hair e tuo fratello, vuoi che non ci sia Suk?
Io cominciai a strillare come una matta.
Ero al settimo cielo!
-è UN MIRACOLO!
Urlai.
-Scusate – si intromise Sunnie – Ma di cosa state parlando? Cioè … noi non ne sapevamo nulla …
Disse, indicando anche Silver, che si affrettò a chiarire la questione
-No no, solo tu non ne sapevi niente. Te e Penelope. Penelope non doveva saperlo perché era una sorpresa per lei, e te … be, sei nuova e ci piaci, quindi abbiamo pensato di invitarti.
Vedemmo negli occhi della povera giapponesina la più totale confusione.
-Capirai più avanti, tranquilla.
Continuò la piccoletta accarezzandogli la testa da dietro.
 
Il viaggio in macchina durò una mezzoretta buona e per tutto il tempo ci prendemmo per il culo in maniera amorevole.
 
Finalmente arrivammo al parcheggio di un centro commerciale enorme.
Scesi dall’auto e guardai sognante quell’edificio enorme …
-è fantastico …
Sussurrai.
Improvvisamente due braccia mi strinsero da dietro e un urlo mi spaccò i timpani.
-KOOOOOORIIIIIIII!!!!!!!!
Cercai di girarmi e vidi solo un ciuffo di capelli neri corvini.
-Neel …
Dissi, battendomi la mano in faccia.
-Shiiiii.
Rispose lui pucciosamente, stritolandomi.
-E che cavolo, Neel! Così non ne lasci neanche un po’ per noi!
Si lamentò un’altra voce.
Neel mi lasciò e mi diede un bacio sula fronte, sorridendomi amorevolmente.
Improvvisamente venne spinto via, dal propretario della voce che aveva parlato.
-SUKKIE!
Urlai, saltandogli addosso.
Lui ricambiò l’abbraccio, stringendomi forte e alzandomi da terra.
-Come sei cresciuta.
Disse, sciogliendo l’abbraccio.
-No, ti prego. Non dire queste frasi da film.
-Be, col lavoro che faccio mi pare un po’ ovvio che dica frasi da film, no?!
Io corrugai le sopracciglia
-Che lavoro?
Chiesi.
-Hei, non te lo ricordi?
Ci pensai un po’ su, per poi battermi la mano sulla fronte, facendomi anche parecchio male
-Ma certo! Attore e cantante! Che stupida!
 
Ok … ora vi starete chiedendo chi è questo Sukkie a cui sono tanto affezionata.
Ebbene …
Non ve lo dirò ancora!
Ha ha!
 
Lui mi scompigliò i capelli e mi spinse verso gli altri.
Ryo mi preso al volo e mi stritolò.
-L’altra sera non sono riuscito a salutarti per bene!
Si giustificò lasciandomi.
-Ryu … tu sei scemo forte. Anche se hai 28 anni … sei scemo forte.
Scoppiò a ridere, mentre io passavo al prossimo.
DJ.
Si limitò a scompigliarmi i capelli e a darmi un bacio in fronte, con un sorriso amaro, dipinto in volto.
Sapevo il perché e ricambiai il sorriso.
Era quel giorno …
Forse era stato proprio quello il motivo del sogno.
 
Bev.
Gli impiantai la testa nel petto e lui scoppiò a ridere.
Beverly Lee.
Un irlandese addottato da una famiglia coreana … una cosa un pochino strana, no?!
Hair.
Mi si avvicinò con le mani in tasca e serio.
Mi diede un bacio in testa e poi, una testata.
-Che simpatico, Mr Capelli!
Dissi ironica.
Ed infine mio fratello.
No …
Piano …
Quello …
Era mio fratello?!
Nah …
 
Lo guardai perplessa.
-Hey, sono io.
Disse in tono ovvio.
-Ma che …
Chiesi indicandogli i capelli.
Lui se li scompigliò con un sorrisino compiaciuto.
-Ti piacciono?
Feci due tre passi indietro per poi fiondarmi su di essi.
-SONO FANTASTICI!
Strillai entusiasta.
-Li adoro … ti danno un aria meno da grande … e poi sei così pucciosos … e …
Lo guardai in faccia. Stava ancora sorridendo.
Era da tanto che non sorrideva in quel modo così … così vero.
-Sei bellissimo. Sempre.
Detto questo gli scompigliai ancora di più i capelli.
Con quel taglio sembrava adirittura più spensierato.
Era fantastico il mio fratellino.
 
Mi guardai attorno per poi chiedere
-E Misan?
-Arriverà più tardi.
Mi rispsoe Hair.
Io annuii e mi girai verso Kry che colse al volo il mio sguardo, prendendomi per il polso e incamminandosi a passo svelto dentro al centro e dicendo ai ragazzi
-Voi andate dove volete. Sapete che all’ora prestabilita dovremo trovarci tutti dove sapete. Noi andiamo.

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Entrammo dentro ed era fantastico.
Pieno di negozi e a 5 piani. Dal soffitto altissimo pendevano dei lampadari enormi.
Era tutto fantastico!
Volevano farmi vivere al meglio quel giorno … poco ma sicuro.
 
-Hei Sunnie, ma ti sei presentata agli altri.
Chiesi.
-Si, cioè … all’incirca … gli ho stretto la mano e mi sono fatta dire i loro nomi. Ma … forse sono solo una fusa, ma … sbaglio o … Ryo e quello che chiami Sukkie erano … Ryo Nishikido, l’attore di One litre of tears, e l’altro Jang Geun Suk, l’attore di You’re My Pet … cioè, forse è solo una mia impressione, ma …
Rispose lei, un po’ spaesata.
-Hai perfettamente ragione.
Dissi io, tutta contenta.
Sgranò gli occhi e mi chiese balbettando
-M-ma c-come f-fai a c-conoscerli?
Alzai le spalle e dissi, in maniera angelica
-Amici di mio cugino.


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HELLO! COME VA? IO TUTTO BENE...
SCUSATE PER LE SCORSE NOTE CHE ERANO COSì COOOOOOOORTEEEEEEEE E COSì MANNNNNNAAAAAAALIIIIIIII!!!!!
AVETE VISTO CHE COLPI DI SCENA CON I DUE CANTANTI/ATTORI FAMOSI?!
BE....VI RIVELERò UNA COSA.....IO ADDDDDORRRRRO SUKKIE! ^-^ *^*
ALLORA.....LE DOMANDE SONO SEMPRE LE SOLITE E MI FAREBBE PIACERE SE RISPONDESTE. IN PIù VORREI SAPERE QUAL'è IL VOSTRO PERSONAGGIO PREFERITO!
MI FAREBBE MOLTO MOLTO PIACERE!
MA MA MA CHE VI è SUCCESSO CHE RECENSITE SEMPRE IN MENO??????
MI MANCATE!!!!!!!
ORA VI LASCIO!
Kiss Kiss
il panda risorto
Aris*Chan


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