Close, but...

Le mani si incontrarono.
Per pochi attimini il tempo si fermò.
Per un tempo corto, troppo corto, c'erano solo Harry ed Hermione, e nient'altro.
Dimenticarono tutte le preoccupazioni, danzando sulle note della canzone suonata, appena accennata, dalla radiolina.
Esisteva solo quella tenda, quella musica, e il loro rapporto.
Migliori amici?
Harry aveva sempre preferito pensarlo come qualcosa di più.
Per la prima volta dopo tempo, dopo che Ron se n'era andato, un sorriso si dipingeva finalmente sul viso di Hermione, rendendola più bella di quanto già non fosse.
Ed in quella atmosfera di tranquillità, dove l'estistenza dei problemi, di Voldemort, era parzialmente nascosta, celata alla mente, in quella tenda, Herry pensò che Hermione era la ragazza giusta per lei.
Che gli piaceva il fatto che avesse sempre una risposta pronta.
Gli piaceva l'espressione soddisfatta che si formava sul volto di lei una volta che un problema fosse risolto.
Lei era la sua ancora di salvezza, il suo appiglio, la persona di cui fidarsi quando la retta via era perduta, quella che risolveva le situazioni difficili.
Ma presto la musica finì.
I volti erano vicini, ma le anime lontane.
Perchè una volta che la magia venne spezzata, il resto ricominciò ad esistere.
Perchè Ginny e Ron li aspettavano a casa con le braccia aperte.
Perchè ora dovevano concentrarsi su ben altro, piuttosto che su quello che sembrava un capriccio momentaneo.
La castana tornò a sedersi accanto alla radio.
Il moro tornò ai suoi pensieri.
E le loro vite ripresero parallele: vicine, ma non si sarebbero incontrate mai.







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Angolo dell'autrice:
Che dire, questa scena mi ha ispirata troppo alla Harry/Hermione.
Se ho fatto qualche errore vi prego di avvertirmi!
A presto!
#Matt (-anche detta Purple deep)