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Autore: Crazymoonlight    22/08/2013    3 recensioni
Raccolta sui principali momenti di SAO, naturalmente concentrati sulla coppia Kirito/Asuna.
Non sono completamente di mia invenzione, ma qua e là metterò anche qualche Missing-Moment creato interamente da me.
Ci saranno drabbles, flash-fics e anche One-Shot, ma cercherò di scrivere principalmente le prime.
1. Non morire.
2. Labbra.
3. Corri, Asuna!
4. Lasciati andare.
5. Sposiamoci.
6. Ingiusta.
7. Voglio stare per sempre con voi!
8. Maschera.
9. Pranzo.
10. Principessa da salvare.
11. Ridammelo!
12. Game over
13. Calore
14. Di dormite, sconfitte e dormite.
15. Partita finita.
16. Quel qualsiasi giorno.
17. Rapier-san
18. Riunione.
19. Amerei ancora di più, no?
20. Almeno per il momento...
21. Fine del mondo.
22. Proteggimi.
23. Con te.
24. Sete di Sangue Cremisi
25. Ti incontrerò e mi innamorerò di nuovo di te.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lasciati andare.

 


<< Cosa stai facendo? >>

Asuna gli si piazzò di fronte, le braccia sui fianchi e un cipiglio severo che gli scoccava rimproveri.
Kirito aprì velocemente gli occhi esclamando, sorpreso e ancora un po’ intontito per essere stato svegliato.

<< Cosa? Sei tu >> disse, quasi sbuffando, e richiuse le palpebre. Semplicemente, lui e Asuna dal combattimento contro il boss del primo piano avevano preso una strana piega: “Non andiamo d’accordo” diceva in giro, ed effettivamente era strano non vedere i due in giro battibeccare per qualsiasi cosa.

<< Tutti gli altri membri del gruppo stanno lavorando solo per liberare il dungeon >> iniziò la ragazza, sempre nella stessa posizione prepotente e ignorando ostinatamente il suo tentativo di liquidarla.

<< Perché sei qui fuori a far niente? Anche se sei un player che gioca da solo, devi essere serio… >>  lo accusò.
Kirito non si degnò nemmeno a riaprire gli occhi.

<< E’ la più bella stagione dell’Aincrad, e le impostazioni di oggi sono settate sul bel tempo >> risolse brevemente.

<< Eh!? >>

<< Entrare nel dungeon in un giorno del genere è un peccato >>

<< Non mi hai capita? >> ora il tono di Asuna rasentava l’incredulità.

<< Ogni giorno che spendiamo qui, ne sprechiamo uno nella vita reale… >>

<< Ma ora, noi viviamo qui, a Aincrad >> la interruppe sbrigativo Kirito.
Asuna rimase senza parole, mentre la brezza leggera le scompigliava i capelli.

<< Visto? Il vento e il sole ti fanno sentire così bene >> riprese Kirito, che voleva spingerla a calmarsi, quasi avesse sentito il vento posarsi sulle ciocche di capelli e come se quella situazione fosse la più rilassante del mondo.

<< Davvero? >>
Ora Asuna aveva perso la sua espressione aggressiva e stava ad ascoltare le parole di Kirito come rapita.

<< Non c’è niente di speciale in questo tempo >> obiettò poi.


<< Se ti distendessi per un secondo, capiresti quello che voglio dire >> la provocò lui, e ritenne conclusa la conversazione. Tanto per farlo capire anche alla ragazza, riprese a sonnecchiare tranquillamente, quasi non ci fosse nessuno a disturbarlo, ma beandosi solo delle sensazioni che avvertiva dall’ambiente circostante.

Asuna lo guardò per un secondo, poi si mise anche lei ad ammirare il prato verde che la circondava, il grande albero sotto il quale Kirito riposava, la cittadina alle sue spalle e il sole luminoso e caldo, ma non cocente. Lo vide di nuovo respirare con calma per qualche altro istante, mentre una  nuova sensazione nasceva dentro di lei.
Accettò il suo invito, anche se lui non poteva saperlo, dato che si era già riaddormentato. Asuna si sdraiò a poca distanza dal ragazzo, cercando la posizione più comoda e provando a calmare la moltitudine di pensieri che le invadevano la mente.

Ripensò a tutte le notti che aveva passato a piangere, perché ogni giorno che passava in quell’inferno ne perdeva uno nella realtà. Ripensò a tutti gli allenamenti che faceva, quando si riprendeva un po’, a volte ancora con le lacrime che le rigavano le guance, per migliorare sempre di più e portare a termine quel gioco che, come aveva dovuto accettare, non era tale.

Ripensò invece a Kirito, a come prendeva alla leggera tutta quella situazione. Ripensò alla sua semplicità nell’affrontare le cose, invidiò la sua capacità di adattarsi ai problemi, la facilità con cui trovava la tranquillità e la pace. Ripensò alle sue parole, le prese come un incoraggiamento.

E capì che per lui ogni cosa che faceva non era uno spreco: ogni giorno che perdeva nel mondo reale, lo riguadagnava qui, ad Aincrad. Lui riusciva a vivere anche in quell’universo artificiale e lo ammirò profondamente per questo.
Decise che avrebbe preso il suo esempio, non si sarebbe lasciata sconfiggere dalle avversità, avrebbe apprezzato ogni momento che passava, ogni azione che compiva. Le avrebbe rese sue e le avrebbe portate sempre dentro al cuore, custodendole calorosamente.

E fu sempre pensando a Kirito che si addormentò, mentre un sorriso spontaneo le nasceva sul volto.








NdA: la storia è di 666 parole, ci tenevo a precisarlo LOL
No, non sono satanista o cose del genere, però trovo divertente come la gente resti sconvolta solo per un numero, sì.
Grazie a chi legge e recensisce!

-CrazyMoonLight
  
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