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Autore: chlossica    22/08/2013    3 recensioni
Una gara di street dance, un solo sogno provocherà l'incontro di due mondi:
una crew di strada, una istruita in una scuola; ragazze tradite e umili, ragazzi uniti e ricchi; occhi blu e occhi scuri; traditori, rifiuti, segreti, sorprese...
Riusciranno Chloe e Jessica a partecipare alla MIAMI'S STREET DANCE BATTLE?
Jessica si lascerà il passato alle spalle?
Chloe capirà chi la merita davvero?
Smash to Move o Final Shock?
Le risposte le troverete leggendo.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEW PLACE.
 
POV CHLOE.

-Jess muoviti!- urlai alla mia migliore amica che era rimasta leggermente più indietro di me.
-Arrivo Chlo!!- mi rispose con lo stesso tono ridendo. Fece una corsa per raggiungermi e mi saltò sulle spalle ridendo, provocando anche la mia risata.
Era una bella giornata, e l'ultima cosa che volevo era perdermi un pomeriggio in cui si poteva ballare all'aperto, con la nostra crew, divertendoci come sempre. Il sole splendeva, e noi appena uscite da scuola eravamo andate a casa mia per cambiarci e lasciare le cose del liceo. Scendemmo in fretta, ignorando le lamentele di Jessica per la fame, e ci avviammo verso il parco dove avremmo dovuto incontrare gli altri. Quando arrivammo nel posto stabilito non c'era ancora nessuno. Mi sedetti su una panchina a gambe incrociate, mentre Jessica si appoggiò con la schiena ad un tronco di un albero lì accanto.
Giocherellai col bordo della mia canotta nera, rovinando con le unghie la “g” di “Boring” stampata sul tessuto. Abbassai lo sguardo sulle mie all star consumate e notai che qualcosa stava cadendo dall’albero sui miei jeans larghi. Alzai lo sguardo e vidi la mia migliore amica appesa al ramo più basso dell’albero.
–Jessica molla quel ramo e scendi, sai che odio quando fai la scimmia.- la rimproverai. Sbuffando, slacciò le dita dal ramo, candendo con un salto a terra. I bordi della felpa bianca e azzurra sfiorarono appena il terriccio, coprendo totalmente la tuta nera.
–Perché hai messo di nuovo queste scarpe?- indicai le sue blazer azzurre con la gomma totalmente consumata. –Hai le nuove!- dissi alludendo alle scarpe che le avevo regalato qualche giorno prima. Jessica sbuffò.
–Sono ancora buone per ballare, non devo fare mica una sfilata di moda!- ribatté lasciandosi cadere seduta accanto a me. Mugugnai in disappunto, però, in effetti, aveva ragione.
Per passare il tempo iniziai a giocherellare col cellulare e notai il ritardo dei nostri compagni di crew.
–Jess ma l’appuntamento era alle cinque?- chiesi alla mia amica voltandomi verso di lei. Scosse la testa muovendo i suoi lunghissimi capelli, raccolti in una coda che le arrivava quasi a metà schiena.
–Alle quattro, siamo in orario.- mi rispose tirando su le gambe e incrociandole, iniziando a torturare i lacci delle scarpe.

-Eccoci qua!!-

A quell'esclamazione mi alzai di scatto dalla panchina saltando in braccio al ragazzo che aveva appena parlato, Chaz, diciannovenne, più alto di me, il che mi faceva andare in bestia, mi guardò con i suoi occhi azzurri, fra il blu e il grigio, e fece l’occhiolino.
–Scusa il ritardo.- fece mettendomi giù. Dietro di lui comparve il resto degli Smash to Move, la nostra crew. Alvin avanzò scusandosi.
- Scusate abbiamo fatto dieci minuti di ritardo…-
-Dieci minuti?!- la voce di Jessica risuonò fra le nostre. Alvin la guardò. –Sarà mezz’ora che aspetto voi tre coglioni sotto al sole!- lo rimproverò ridendo e spingendogli la testa. –Scema! Poi quando usciamo il sabato aspettiamo noi, anche sotto la pioggia!- si difese iniziando a farle il solletico.
–E dai! Lasciala in pace!- Jade li separò, facendo cessare le risate soffocate di Jessica.
-Dove si va oggi?- chiesi un po' impaziente riappoggiandomi alla panchina, recuperando il cellulare che era rimasto lì.
-Proviamo un posto un po' nuovo?- propose Jade sedendosi di fianco a me e sorridendo come sempre.
-Un posto nuovo?- ripeté Jessica senza capire. Beh, non le potevo dare torto, neanche io avevo chiaro cosa intendesse.
Lei annuì, e poi intervenne Alvin.
-Si, sarà a un chilometro da qui, in una zona un po' isolata, così possiamo scatenarci di più senza infastidire nessun riccone.- spiegò avvicinandosi ancora e indicando i vistosi palazzi intorno a noi. Ridemmo tutti.
-E poi ho sentito che è pieno di dune e cose così, magari ci si diverte di più.- concluse con un occhiolino rivolto a Jessica. Ebbene sì, la mia migliore amica era una spericolata. Si divertiva a saltare e arrampicarsi e sembrava non si facesse mai male cadendo.
Con grande felicità di Jessica, decidemmo di seguire Jade e Alvin che sembravano gli unici a sapere di questo "magico" spazio libero. Camminammo e chiacchierammo con il costante sottofondo di musica, proveniente dal mio ipod.
Dopo circa poco più di dieci minuti, arrivammo dietro ad un edificio piuttosto grande, avrà avuto almeno tre piani, con intonaco bianco e finestre molto grandi ma coperte da tende di raso rosso.
-Che edificio è?- chiese Chaz dopo essersi rialzato da un passo di break che doveva ancora perfezionare.
Io non ne avevo idea, così alzai le spalle e continuai ad osservarlo senza fare il minimo commento.
-Bho, è recente però, io prima dei dieci anni vivevo in questa zona, e non me lo ricordo proprio!- constatò Jessica divertita, cercando di capire cosa fosse. Annuii d’accordo, ricordando il piccolo appartamento dall’altro lato della strada.
Nessuno seppe trovare una risposta, così  ci camminammo intorno fino ad arrivare sul retro. Vidi gli occhi di Chaz e Jessica illuminarsi difronte ad un vicolo pieno di muretti di altezze diverse e vari davanzali abbandonati dal lato destro, costituito dalla parete esterna di un vecchissimo edificio abbandonato.
Prima che potessi dire una minima cosa, mi ritrovai da sola come un'ebete ad osservare i miei amici che saltavano da una parte all'altra con la poca musica che avevamo. E lì fu semplicissimo distinguere gli stili preferiti di ognuno: Jessica era amava lo slow, era la migliore. Io e lei sapevamo ballare bene quasi tutti gli stili, li avevamo imparati insieme. Avevamo imparato da sole, di nascosto perché i nostri genitori ci costringevano alla danza classica, osservando i ballerini in strada, quelli dei film, infiltrandoci alle lezioni di hip hop, ogni tanto, e guardando infinite volte video su youtube. Ma lo slow no. Non l’avevamo imparato insieme. Jessica l’aveva sempre saputo ballare…
A Chaz piaceva la break, infatti spesso e volentieri si poteva vedere a petto nudo, al massimo con una canottiera molto larga, come in quel momento.
 Jade era la regina del waacking. Era la più femminile del gruppo in tutti i sensi. Amava aggiungere sensualità ai passi e non riusciva ad eseguire alcun passo senza scuotere la sua folta chioma riccia.
Alvin preferiva l'house, anche se a parer mio sapeva anche ballare benissimo il popping e la break dance, sfidando spesso il suo amico.
Io, invece, adoravo il locking, e il popping mi riusciva facilmente. Lo stile che meno mi riusciva era lo slow, non riuscendo a sentire gli accenti più piccoli, e mi stavo istruendo sulla break da un paio d’anni.
A distrarmi dai miei pensieri fu proprio Jessica che mi volò addosso saltando giù da un muretto, abbracciandomi come mai aveva fatto negli ultimi tempi.
-Amo. Questo. Posto!- mi disse esaltata scandendo bene le parole per dar loro più importanza. Risi ricambiando l'abbraccio.
Mi aggiunsi agli altri ballando per un po', poi, stanca di quella musica a basso volume, mi fermai seduta su un muretto, all'altezza di una finestra sul retro. Lasciai penzolare una gamba mentre l'altra la poggiai piegata sui mattoni. Presi il cellulare e cercai un modo per risolvere quel problema, ma senza grandi successi.
Dopo due minuti scoccarono le cinque e, proprio in quel momento, quell'edificio senza stile né carisma iniziò a piacermi decisamente.
Guardai i miei amici. Eravamo tutti abbastanza sconcertati dalla forte musica house che proveniva dall'interno, e dovevo dire che si sentiva davvero benissimo per avere le finestre chiuse. Per questo motivo decisi di controllare.
Salii completamente sul muretto e senza più preoccuparmi di ciò che facevano i miei compagni di crew, camminai fino ad una finestra coperta dalla tenda rossa che nascondeva il tutto. La musica si faceva sempre più forte, e la curiosità mi stava davvero assalendo.
Essendo una ragazza un po' timida, però, non sapevo come comportarmi, se scostare direttamente la tenda o ascoltare semplicemente, ma ci pensò Jessica che mi arrivò da dietro, passandomi tra le gambe, e facendo ciò che io non avevo fatto. Si avvicinò maggiormente alla finestra, per poi scoprire che non c'era alcun vetro ad ostacolarci.
Dopo pochi secondi il rosso della tenda si spostò, lasciandoci vedere una palestra enorme, anzi, di più, molto più che enorme, lasciando me e la mia amica a bocca spalancata. Non per la palestra, ma per ciò che c’era all’interno.



WEILA'!
Siamo Lucia e Chiara. Ci siamo conosciute tramite un social network e siamo diventate migliori amiche a distanza. 
Siccome amiamo scrivere, i Oned e l'hip hop, abbiamo deciso di sfruttare la nostra passione della scrittura e quella di Chiara di ballare (purtroppo io, Lucia, non ballo più). 
Speriamo la storia possa piacervi, vi assicuriamo che è ricca di colpi di scena e la storia va spiegandosi e complicandosi man mano.
Ci stiamo impegnando molto da maggio e, finalmente, abbiamo deciso di pubblicare.
Jessica e Chloe ci rappresentano, toccherà a voi scoprire chi è chi c:
Se lasciaste un piccolo giudizio potrebbe esserci utile per migliorarci. Contiamo su di voi.
al prossimo capitolo! 
-Chlossica ♥
  
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