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Autore: Nettlewild    23/08/2013    0 recensioni
"Alla fine il bello dell’amore è proprio il fatto di potersi innamorare di chiunque" [cit.]
Raccolta di song-fic che hanno per tema l'amore :3
La raccolta è scritta a quattro mani, e le song-fic si alternano tra una mia e una della mia amatissima figlia e collega infinity :)
Buona lettura!
[Attenzione! Alcune fanfiction sono su coppie eterosessuali e alcune su coppie omosessuali]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Domenica Bestiale

 

 

Oggi è sabato.

Non mi sento pronto.

Okay okay, calma, ripassiamo: i capelli sono a posto, l'alito non puzza, la camicia non è macchiata e la barba è sistemata. Tutto perfetto.

Si, ma io non mi sento pronto: devo chiedere a Livia se domani le và di venire con me al lago e sono molto teso. Non sono uno timido io, ma Livia è la donna dei miei sogni, con quei capelli color nocciola e la pelle di porcellana.

Però prima o poi dovrò provarci …

Ma si, che sarà mai, glie lo chiedo, al massimo può dirmi di no!

… Come se fosse poco ricevere un no dalla donna dei tuoi sogni …

No no no no no, basta: lo devo fare. DEVO: non posso più vivere con questo peso, glielo chiedo e basta. Infondo problemi di confidenza non ci sono, in ufficio chiacchieriamo tutti i giorni … e poi sarà un'uscita da amici, no? Così, solo per passare un po' il tempo.

… Ma chi voglio prendere in giro. Si capisce che è un appuntamento: ma Livia non è una donna cattiva, infondo; se non vuole uscire con me mi dirà semplicemente di no, o si inventerà una scusa cordiale, e io non le chiederò più niente. All'ufficio tutto continuerà come sempre e io avrò la soddisfazione di averci provato

Ma si, tanto vale chiederglielo: e poi, c'è anche la possibilità che mi dica di si.

 

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“Domenica ti porterò sul lago

vedrai sarà più dolce dirsi ti amo

faremo un giro in barca

possiamo anche pescare

e fingere di essere sul mare”

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Sono alla sua scrivania: P-A-N-I-C-O.

Dio mio, e ora che faccio? Non posso mica starmene fermo qui senza dire niente!

Se non mi ha ancora visto me ne vado …

Macché, mi saluta: sono rovinato.

Dai Lu, non è difficile.

“Ciao Livia, come stai?”, e fino a qui ci siamo. Poi le mi risponde ed io le dico “Senti, siccome stanno cominciando le belle giornate, volevo chiederti se domani sei libera: è domenica, sarebbe un peccato passarla a Milano. Potremmo andare al lago, fare un po' di pesca, mangiarci un panino, così, per passare un po' di tempo. Che ne dici?”.

Si, non è male, può funzionare: vai Luca.

……

Incredibile, ha sorriso!

Sono salvo!!

 

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“Sapessi amore mio come mi piace

partire quando Milano dorme ancora

vederla sonnecchiare

e accorgermi che è bella

prima che cominci a correre e ad urlare”

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Partenza alle cinque e mezza, nella mia seicento, con il favore dell'alba e il cielo rosso di fronte a noi.

Siamo soli io e lei, al mattino, che corriamo per le strade vuote della metropoli.

Solo a quell'ora puoi vederla, Milano, così calma e silenziosa: e mentre le prime luci del mattino si infrangono sui vetri dei palazzi, Livia sorride incantata, e la luce del suo sorriso s'infrange nei miei occhi quando la guardo di sfuggita.

Oh Livia, quanto sei bella.

 

Quando, dopo un'ora e mezza di chiacchiere e sorrisi rubati, arriviamo, il lago ci saluta: brilla come una distesa di brillanti sotto al sole; tira vento, si sta bene. C'è un profumo di terra bagnata che proviene dal bosco; forse ieri ha piovuto, ma oggi il cielo è sgombro: sgombro per noi, per Livia, che corre verso l'acqua dolce come una bambina. Io la seguo: come inizio di giornata non sembra niente male.

 

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“Che domenica bestiale

la domenica con te

ogni tanto mangio un fiore

lo confondo col tuo amore

com'è bella la natura

e com'è bello il tuo cuore”

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Con Livia il tempo passa in un attimo: ogni tanto poggia i suoi morbidi capelli sulla mia spalla, e io mi sento in paradiso.

Mentre controllo la canna da pesca e guardo il lago, parliamo e ci raccontiamo di tutto, con naturalezza, come se ci conoscessimo da sempre. Beh, forse lei prima non mi conosceva, ma io l'avevo già vista tante volte nei miei sogni.

Aaah, com'è bella la vita in questi momenti. Come vorrei che fosse sempre così.

Oh Livia, ti prego, dimmi che la senti anche tu questa pace e questa complicità che c'è tra noi. Non lo vedi? Siamo fatti l'uno per l'altra io e te, come il principe e la principessa di una favola. Magari io non sono bello e non ho un cavallo bianco, ma tu sei davvero una principessa, e con i tuoi sorrisi e la tua felicità puoi trasformare questo ranocchio nell'uomo più dolce che tu abbia mai visto, te lo garantisco. Poi magari se mi baci divento anche più bello: perché non provare?

Vorrei dirtele tutte queste cose, non pensarle e basta …

Ho paura, però tu sei qui sulla mia spalla e questo mi carica come nient'altro al mondo. Si Livia, oggi mi sento fortunato: oggi te lo dico.

Ma che ore sono?

Caspita, si è fatto mezzogiorno. Mangiamoci un panino, poi ne riparliamo

 

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“Che meraviglia stare sotto il sole

sentirsi come un bimbo ad una gita

hai voglia di giocare

che belli i tuoi complimenti

è strano non ho più voglia di pescare”

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Com'è bello stare sotto il sole caldo: è tutto così rilassante.

Pesci ancora non se ne vedono, ma che importa: mi diverto abbastanza a guardarti mentre giochi con l'acqua; sembri quasi una bambina, così allegra, così dolce.

Ehi! Ma che fai, mi schizzi?

Ah, allora vuoi la guerra: beh, non ti preoccupare, non mi tiro certo indietro. L'acqua sarà fredda, ma non ho paura di tuffarmi se ci sei tu.

La canna da pesca neanche la guardo più: ho una vista migliore di fronte ai miei occhi.

 

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“Amore mio che fame spaventosa

dev'essere quest'aria innaturale

è bello parlare d'amore

tra un fritto e un'insalata

e dirti che fortuna averti incontrata”

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Non mi divertivo così da secoli, sai? Colpa di questa vita frenetica e seriosa, che ti sfinisce e ti toglie il fiato.

Giornate belle come questo ormai sono una rarità, ma io sono felice di viverne una con te.

Guarda che pace ce c'è qui al lago, Livia: senti che aria diversa che c'è qui, rispetto alla città.

Si, c'è l'atmosfera giusta per dirtelo, me lo sento. Niente potrà andare storto.

Mi sento sicuro. È il momento: via!

Comincio a parlare, e Livia mi guarda con i suoi occhi scuri, le sue due perle nere che spiccano nel bianco latte della sua pelle.

Intanto il cuore galoppa nel mio petto come un cavallo impazzito, spero solo di non stare arrossendo: però Livia, ti prego, ascoltami e cerca di capirmi. Ti sto aprendo il mio cuore, non uccidermi con un no. Io ti amo, però guardaci: non vedi come stiamo bene insieme? Non senti anche tu? Le mie braccia sono fatte per stringerti, e l'incavo del mio collo per accogliere la tua testa.

Sto zitto, non ho più niente da dirti.

Ti prego, ti prego, ti prego …

……

Cosa?? Hai detto di si?!?

 

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“Che domenica bestiale

la domenica con te

ogni tanto mangio un fiore

lo confondo col tuo amore

com'è bella la natura

e com'è bello il tuo cuore”

---------------------------------------------

 

Oh mio Dio Livia, che gioia! Che gioia che mi dai, amore mio!

Si, tu sei l'amore mio, e ora posso dirtelo in faccia: ora posso stringerti davvero, prenderti per mano, accarezzarti i capelli …

I nostri visi si avvicinano mentre il lago continua a brillare sotto il sole pomeridiano: è giunto il momento tanto atteso.

Chiudo gli occhi: oh Livia, finalmente …

……

 

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!

 

… Ma cosa?? …

Apro gli occhi, ma Livia non c'è più …

Sono nel mio letto abbracciato ad un cuscino. È sabato mattina.

Oh cavolo, non mi sento pronto!!

 

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“Che domenica bestiale

la domenica con te

ogni tanto mangio un fiore

lo confondo col tuo amore

com'è bella la natura

e com'è bello il tuo cuore”

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Note autrice:

Salve a tutti! :) Eccoci qua con le due nuove song-fic, se a qualcuno interessa.

Dunque, parto con il dire che si, avevo detto che avrei aggiornato molto prima, e l’intenzione c’era tutta: subito dopo la pubblicazione della raccolta ho iniziato a scrivere una song-fic, ma purtroppo questa sta andando molto per le lunghe; così, quando ieri mi è venuta una mezza idea di pezzo, l’ho messa subito nero su bianco e a lavoro finito ho concluso che poteva andare :)

In realtà non dovrei scusarmi per il ritardo, visto che siccome nessuno ha preferito/seguito/ricordato, non credo che in realtà la cosa sia interessata, quindi penso di non aver deluso nessuno.
Ho voluto scrivere qualcosa di semplice, un raccontino così, senza pretese [come la canzone a cui è ispirato, d’altronde]. Tanto nessuno mi farà sapere cosa ne pensa, quindi perché porre troppa attenzione?

La canzone comunque è “Domenica bestiale” di Fabio Concato, che ascoltavo sempre da piccolina :)

Ah, un ultima cosa: a decisione dell'ultimo momento, la raccolta molto probabilmente si chiude quì. Volevamo fare qualcosa che piacesse, invece a quanto pare c'è di meglio in giro e il nostro progetto non è interessato. Siccome la mia amica, giustamente, aveva pronto il terzo pezzo, a cui è molto legata, sta sera stessa mi ha detto di sentirlo troppo suo per sprecarlo in una raccolta che non interessa a nessuno. Sinceramente anche io: se il terzo pezzo, quello ancora in corso, riuscissi a finirlo, non mia andrebbe che cadesse nel dimenticatoio così. E' già successo con quello di prima, e sinceramente mi è dispiaciuto molto, quindi ho concordato con infinity e ho concluso che la faccenda si chiude quì. 

Grazie (?)

Beh, credo di aver detto tutto.

Un bacione a tutti voi lettori invisibili. 

- Nettlewild -

 

  
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