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Autore: CharlieCaboosey    23/08/2013    1 recensioni
"Perchè ti amo, specialmente adesso." Ed ecco che l'aveva detto, per la seconda volta. E Quinn non era proprio riuscita a trattenersi cingergli le braccia intorno al collo, lasciandosi andare in un dolce bacio, credendo davvero che nulla sarebbe cambiato.
Singhiozzò di nuovo, stringendo le coperte.
Chissà se anche lui stava guardando la luna. [..]
Ma lei, così bella e perfetta, era troppo sprecata per una vita del genere, troppo per essere eternamente adolescente ed incapace, come lui. Non voleva essere la sua ancora, non voleva tapparle le ali.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quinn Fabray | Coppie: Puck/Quinn
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nel buio cerchi sempre le mie mani.
 

"Se sarà pure misteriosa e tenebrosa 
quando vuole fa paura. Ma ti abbraccia e ti difende se l'ascolti
se ti nascondi e cerchi dentro lei la forza per andare avanti e non tradirla con il sole e i raggi.
Mi copre dagli insulti e dalle malelingue,
che cercan solo di ferirmi e screditarmi.
Mi lascia fare anche se sbaglio a farmi male, senza insultarmi."
 
Dicono tutti che la notte è il momento peggiore dell'intera giornata. Il momento in cui tutti i dubbi e le insicurezze si fanno posto tra le coperte e ti abbracciano, tenendoti caldo e riparandoti dal freddo, come se volessero ricordarti che, comunque, i sogni rimarranno sempre tali e la realtà presto farà capolino per svegliarti.
Tirò su con il naso, cercando di soffocare per l'ennesima volta quei singhiozzi che non riuscivano proprio ad andarsene. Non c'è cosa più difficile del piangere in silenzio, ancora peggio del subire gli sguardi delusi della gente e dei propri genitori, ancora peggio del passare da una casa all'altra come un pacchetto postale, ancora peggio dell'amare una persona ma non poterla assaporare. Ancora peggio del rimanere incinta a soli 16 anni.
Quinn si voltò a guardare la luna - non era la prima volta che dormiva in quella stanza, ma non le era sembrata tanto vuota e triste come in quel momento. 
Ripensò alla sera prima, l'ultima sera insieme a Beth. A quando si era coricata sul letto insieme a lei, e le aveva semplicemente stretto la piccola manina per un tempo interminabile. A quando l'aveva abbracciata sentendo il suo piccolo corpicino stringersi a lei, per poi porla nella sua piccola culla che Shelby sarebbe presto andata a prendere, ed osservandola mentre cadeva dolcemente nelle braccia di Morfeo. Era così piccola ed indifesa, chissà se si rendeva contro che sua madre era troppo codarda per mettere da parte ogni cosa ed imparare ad amarla.
Si era voltata, ed era successo. Era stata avvolta da due braccia che conosceva troppo bene, due braccia che l'avevano stretta come per darle un eterno appoggio, che le dicevano che mai e poi mai l'avrebbero lasciata cadere. Si era sentita un po' destabilizzata, sorprendendosi di trovare qualcun'altro nella sua camera a quell'ora della notte.
" Mi sono arrampicato sull'albero. " Quinn sorrise, mordendosi appena il labbro, e stringendo a sua volta l'unica persona che, forse, aveva mai amato. L'unica persona che l'aveva fatta sentire tanto protetta, tanto desiderata. 
" Perchè sei qui? " Chiese poi, aprendo improvvisamente gli occhi appena chiusi, domandandosi se anche quello che c'era tra loro stava per finire. Se anche il loro amore se ne sarebbe andato insieme a Beth. 
Ma lui aveva sorriso, un sorriso destabilizzante come la loro storia, piena di dubbi ed insicurezze che sembravano però essere la sostanza che li teneva uniti, spostandole dolcemente una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
" Perchè ti amo, specialmente adesso. " Ed ecco che l'aveva detto, per la seconda volta. E Quinn non era proprio riuscita a trattenersi cingergli le braccia intorno al collo, lasciandosi andare in un dolce bacio, credendo davvero che nulla sarebbe cambiato.
Singhiozzò di nuovo, stringendo le coperte.
Chissà se anche lui stava guardando la luna.
 
 
"Non come te che invece hai cancellato in un momento tutto quanto
ed è rimasto dentro te soltanto il peggio.
Per uno sbaglio in un momento in cui mi son sentito solo, senza coraggio."
 
 
Sicuramente nessuno avrebbe creduto ai propri occhi, vedendolo lì, seduto sulla finestra a guardare la luna. Nessuno l'aveva mai creduto un tipo romantico, per la sua indole da cattivo ragazzo menefreghista, per la sua usuale abitudine di trattare le ragazze come semplici numeri di una lista.
Ma lei era diversa; i suoi occhi di un verde mai visto prima ed i suoi capelli biondi come il grano, la sua esagerata eleganza che la faceva sembrare perennemente un cigno, la sua incredibile perfezione che la portava ad essere sempre impeccabile in ogni situazione. Quella ragazza dalla corazza dura ed indistruttibile, che aveva aperto il proprio cuore soltanto a Noah Puckerman. Che era riuscita, unica fra tante, a conquistarlo davvero.
" Usciamo insieme stasera? " Gli aveva chiesto lei con un sorriso in grado di far cantare gli angeli, dopo che avevano guardato insieme la macchina di Shelby allontanarsi, mentre portava via l'unico frutto del loro strano amore. 
Noah avrebbe voluto dare una, ed una sola risposta, ma improvvisamente si sentì crudele ed egoista. Lei era la ragazza più intelligente e talentuosa che conosceva, quella più capace di fare grandi cose, quella che più meritava di ottenerle.
E lui era un egoista, sì, perchè non era buono a nulla se non a pulire piscine in quella misera cittadina che era Lima. La sua più grande ambizione era continuare ad avere la stessa occupazione a Los Angeles, patria del divertimento per chi come lui non voleva avere progetti. 
Ma lei, così bella e perfetta, era troppo sprecata per una vita del genere, troppo per essere eternamente adolescente ed incapace, come lui. Non voleva essere la sua ancora, non voleva tapparle le ali.
" Senti Quinn, è stato bello giocare a fare i genitori ma.. Non è la vita che fa per me, scusa. " Non era riuscito nemmeno a sostenere il suo sguardo, che non era carico di odio e risentimento come pensava, ma soltanto ferito e stupito. Aveva distrutto il suo cuore, quando lei gliel'aveva donato senza battere ciglio, sicura che lui l'avrebbe custodito e protetto.
Si era voltato per andarsene, e non era nemmeno riuscito a rispondere alla sua domanda: " Perchè ? " la stessa domanda che gli balenava in testa da ore, ormai. Già, Noah, perchè non sei mai abbastanza? Alzò di nuovo lo sguardo a guardare la luna. Chissà se un giorno l'avrebbe meritata.
Sì alzò, coricandosi su quel letto che spesso era stato testimone del loro amore. 
Almeno, nei suoi sogni, era il ragazzo perfetto per lei.
 
" Ma la notte so che pensi a me, amore. 
Nel buio cerchi sempre le mie mani.. No, non fingere di stare già, già bene.
Di colpo non si può dimenticare niente di così profondo e intenso
o almeno penso. "
 
Ormai dormiente, con gli occhi confi dal pianto, Quinn allungò la mano verso la parte vuota del suo letto. Dall'altra parte di Lima, un ragazzo con la cresta faceva la stessa cosa.





Angolo autrice.
Dopo vari tentativi di pubblicazione, spero che questo vada a buon fine. Anyway, ultimamente ho voglia di scrivere one-shot, sono più di impatto rispetto alle long, rimangono più in testa.
Ed ascoltando " La Notte " dei Modà appunto ho partorito questa fiction.. A mio parere stupenda. Davvero, raramente sono soddisfatta dei miei lavori, tendenzialmente vedo qualche imprecisione ma che non riesco a cambiare o non lo faccio per svogliatezza o per paura di tirar fuori qualcosa di peggiore. Rileggendola invece.. Non pensavo di essere in grado di arrivare a tanto. Che per gli altri magari è poco ma.. Per me no.
Spero che piaccia a voi tanto quanto piace a me
xoxo
Charlie

PS: Casomai tra i lettori ci fosse qualcuno che segue " Beauty and the Beast ".. Ho passato un periodo in cui avevo mille idee in testa, ma non riuscivo a scriverne manco mezza. Sono riuscita a scrivere di nuovo qualche giorno fa e.. Diciamo che sono già a buon punto, spero di aggiornare al più presto. :*
  
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