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Autore: moonxlights    23/08/2013    3 recensioni
'Sei così bella' sussurrò Zayn, tenendola stretta e passandole una mano su e giù per la schiena, facendole venire i brividi.
'Così piccola' continuò poi, facendo combaciare la sua mano con quella di Mistaya.
'Semplicemente perfetta' sussurrò infine, accarezzandole le guance e baciandola poi nel modo più dolce che potesse esistere.
Lei rimase immobile, cercando di metabolizzare il tutto.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mistaya e Zayn, migliori amici da oramai tre anni, sono ora costretti a dividersi.
Da li a pochi giorni, infatti, Mistaya sarebbe dovuta partire, per trasferirsi definitivamente a New York.
Zayn, nonostante fosse distrutto da quella notizia, tentò in tutti i modi di non darlo a vedere, aiutandola in ciò che lei, gentilmente, gli chiedeva.
La aiutava a preparare i bagagli, le preparava i vestiti piegati da riporre in valigia, le andava a comprare ciò che le mancava per il viaggio.
Lei, da parte sua, sperava che il moro le desse un motivo per non partire, per non lasciare Londra, i famigliari, gli amici, ma soprattutto per non lasciare l'unica persona che le voleva bene veramente.
Mistaya scacciò presto questi pensieri, ricordandosi della grande opportunità che le era stata offerta: studiare in una delle accademie di fotografia più prestigiose al mondo, tutto pagato da una consistente borsa di studio.
Rinunciare sarebbe stato da stupidi, no? Questo era quello che continuava a pensare la bionda, evitando lo sguardo di Zayn.
Quando il moro chiuse l'ultima valigia, facendo scorrere la zip da un lato all'altro, sentì improvvisamente un peso al cuore.
Sentiva che doveva dirle qualcosa, ma non riusciva a capire cosa.
Fu distolto dai suoi pensieri quando un tuono si fece udire, accompagnato da un lampo che illuminò subito dopo la stanza, avvolta da una luce fioca.
'Beh abbiamo finito. È già tardi e devo tornare a casa' mormorò il ragazzo, mettendosi le mani in tasca.
Mistaya si girò verso di lui, con un sorriso quasi impercettibile in viso.
Lentamente e con la testa bassa si avvicinò a Zayn.
'Grazie di tutto Zay. Davvero, non so come ringraziarti. Se devi andare vai, non voglio trattenerti' disse lei, allargando il sorriso che aveva in viso.
La verità? Quel sorriso era completamente falso, privo di emozioni. Ma lei rideva per non piangere. Si sentiva morire dentro dal primo giorno, da quando aveva accettato senza parlarne prima a Zayn.
'Non ti preoccupare, non c'è bisogno di ringraziare. Ora vado' la salutò il ragazzo, lasciandole un bacio sulla guancia e avviandosi poi all'uscita.
Mistaya rimase li, circondata da valigie e scatoloni, mentre una parte di lei usciva da quella casa, forse per l'ultima volta.
Si accasciò al suolo, tenendosi la testa tra le mani e cercando in tutti i modi di non piangere.
Senza che se ne rese conto le sue emozioni si rivelarono più forti, riversandosi numerose sulle sue guance.
Zayn uscì da sotto il porticato, mentre la pioggia iniziava a scendere dalle nere nubi.
Alzò il naso verso l'alto e su di esso cadde una gocciolina, poi un altra. E forse altre decine prima che il moro abbassasse la testa, volgendo lo sguardo davanti a lui.
Iniziò a camminare, noncurante dell'acqua che lo bagnava di più ad ogni passo.
Mentre camminava ripensava a tutto quello che lui e Mistaya avevano passato insieme. 
Improvvisamente sentì un nodo alla gola, che gli toglieva il respiro a mano a mano che si allontanava da quell'abitazione.
Proseguì il suo cammino, giungendo dopo svariato tempo a casa.
Quando entrò la trovò fredda e abbandonata, nonostante non fosse così.
Ma a suo parere mancava l'energia contagiosa e sempre allegra di quella biondina.
Mancava anche qualche suo oggetto, che puntualmente Mistaya dimenticava a casa di Zayn ogni qual volta gli faceva visita.
Con gli occhi carichi di lacrime si tolse le scarpe e i vestiti, fino a restare in boxer.
Andò in bagno e aprì il getto di acqua calda, buttandocisi sotto non appena questa si fu stemperata.
E con l'acqua della doccia scesero anche le lacrime di Zayn.
Anche nel suo caso le emozioni si erano rivelate più forti di tutto il resto.
Quasi all'unisono i due decisero di non pensare, cercando di dormire.
Il giorno seguente la sveglia suonò molto presto per Mistaya, che doveva recarsi in aeroporto.
La sua unica speranza in quel momento era che Zayn entrasse da quella porta e le dicesse che non le avrebbe permesso di andare via, che non le avrebbe permesso di abbandonarlo.
Ma ciò non accadde e la bionda prese le sue due valigie e lo zaino e si avvio alla macchina.
Quando arrivò in aeroporto sentì una morsa stringerle lo stomaco.
In quel momento realizzò che aveva dimenticato qualcosa, ma non ci pensò a lungo.
Dall'altra parte della città Zayn non aveva ancora preso sonno, i pensieri lo tennero sveglio a lungo, impedendogli di dormire.
Cercava una risposta e improvvisamente, chiudendo gli occhi e immaginando il futuro, capì.
Lui amava Mistaya, perché nel suo futuro la vedeva avvolta in modo protettivo tra le sue braccia. 
Vedeva loro due mentre, mano nella mano, andavano a prendere i figli a scuola, mentre festeggiavano il loro anniversario, mentre litigavano, quando facevano pace e subito dopo l'amore.
E capì di essere innamorato della sua migliore amica e che le stava permettendo di andare via, senza che lei sapesse i suoi sentimenti.
Guardò l'orologio: le 8.55.
Un sorriso si allargo sul suo viso.
L'aereo non sarebbe partito prima delle dieci, quindi, salvo imprevisti, era ancora in tempo per dirgli tutto.
Il cielo intanto continuava a essere tempestoso, mentre dalle nubi, ora bianche, iniziò a scendere qualche fiocco di neve.
Zayn si vestì velocemente, non curandosi di prendere la giacca per ripararsi dal freddo.
Uscì e aspettò con impazienza il taxi, che si avviò verso l'aeroporto.
Più si avvicinava più sentiva il suo cuore battere violentemente contro la sua cassa toracica.
Se non si fosse calmato avrebbe finito col sentirsi male.
Ma dal tronde come biasimarlo: si era innamorato e come diceva Mistaya l'amore è la cosa più dolce che possa esistere. Con tutta la sua forza ti travolge ed è quasi impossibile ribellarsi a questo bellissimo sentimento.
Iniziò a giocare nervosamente con i bordi delle maniche della maglietta che indossava, non molto adatta al gelo esterno.
Improvvisamente il taxista frenò bruscamente, facendo preoccupare Zayn.
'Tutto bene?' si informò il moro.
'Temo di no. Il traffico è bloccato e ci vorranno ore prima di ripartire' spiegò l'anziano signore.
Il ragazzo per poco non svenne.
Ore. Aveva capito bene. Ci sarebbero volute ore. Ma lui non aveva tutto quel tempo.
Il volo di Mistaya sarebbe partito entrò un massimo di trenta minuti.
Istintivamente scese e si mise a correre tra le auto, sperando di fare in tempo.
Mentre correva si fermò improvvisate, prendendo il telefono dalla tasca dei jeans.
Compose il numero di Mistaya, impaziente che rispondesse.
Quando sentì la voce della segreteria telefonica per poco non rinunciò.
Poi però decise di parlare.
'Mistaya ti prego non prendere quel volo. Rimani con me, non scegliere di andare in America.
Invece scegli i miei sorrisi, che sono sempre sinceri e chi ti divertono tanto' una lacrima gli rigò la guancia.
'Scegli la mia timidezza che mi distingue dagli altri ragazzi che conosci' quasi si sentì stupido a pronunciare quella frase, ma non gli importò.
'Scegli le mie incazzature per cose completamente senza senso' sorrise, ripensando a tutte le stupidaggini per cui si era arrabbiato negli anni precedenti.
'Scegli me anche se sono un disastro, se su cinque parole che dico tre sono parolacce' non era molto raffinato a parole, ma non gli importava.
'Scegli i miei occhi che ridono, quegli occhi che hai imparato a leggere' e un'altra lacrima si fece spazio, mentre ripensava alla verità di quelle parole.
'Scegli il mio profumo' e ancora un sorriso, ricordando quando Mistaya glielo aveva regalo a Natale.
'Scegli i miei pensieri che corrono veloci, le mie mille idee' di idee ne aveva tante, anche se alla fine non concludeva sempre tutto.
'Scegli i battiti del mio cuore, che sono tutti, nessuno escluso, per te' la voce quasi gli mancò.
'Scegli le risate con me, come tutte le volte che giocavano come bambini' un colpo al cuore a quel ricordo colpì il petto di Zayn.
'Scegli le mie mani che tremano, ogni volta che sono vicino a te' alzò sempre di più la voce, mentre le mani gli tremavano, per la prima volta per la paura di perdere Mistaya.
'Scegli i miei occhi che brillano quando ti vedo' abbassò la voce, lasciando posto alle lacrime.
'Scegli di farmi ridere, di farmi il solletico, di stare con me.
Semplicemente scegli me, perché ti amo' riuscì a dire le ultime parole poco prima che la linea cadesse, portando con se la registrazione dell'amore di Zayn per Mistaya.
Serrò gli occhi, sperando che sentisse il messaggio.
Con ancora qualche speranza riprese a correre.
Arrivò privo di forze.
Quando entrò nel grande fabbricato il cambio di temperatura fece sciogliere la neve che si era adagiata sul corpo del moro, bagnandolo.
Si avvicinò al tabellone, controllando quali voli fossero partiti e quali no.
Un altro tonfo al cuore quando vide che l'unico volo della mattina per New York era decollato.
Capì di averla persa e si rassegnò a questo pensiero.
Poi, per un attimo, la vide.
In lontananza si poteva scorgere la figura di una ragazza minuta, non molto alta, con indosso un cappotto rosse fuoco, che si sarebbe notato in mezzo ad un milione di persone.
La testa bassa, le guance bagnate, le piccole dita che andavano ad asciugare gli occhio, la bocca leggermente socchiusa, da chi uscivano leggeri singhiozzi.
Le gambe del moro si mossero da sole, senza che lui riuscisse a controllarle.
In un attimo si ritrovò a correre verso quella ragazza.
Quando le fu davanti lei esito ad alzare lo sguardo, lasciando i suoi occhi puntati sulle scarpe della figura dinanzi a lei.
Un paio di semplici Blazer in pelle rosse, con una piccola scritta nella parte bianca. 
Fu solo quando riuscì a leggerla che capì.
C'era scritto 'When words fail music speaks.' Era stata proprio lei a scrivere quella frase sulle scarpe di Zayn qualche mese prima.
Alzò esitante lo sguardo, senza proferire parola quando il ragazzo davanti a lei le sorrise, in modo più timido del solito.
Quando Zayn si decise a dire qualcosa era ormai troppo tardi.
Mistaya aveva lasciato le sue valigie, per dedicarsi a baciare l'unica persona che realmente amava: Zayn Jawaad  Malik.
Lui, in tutta risposta, le mise le mani alla base della schiena, facendola scivolare più vicina al suo corpo.
Andarono avanti a baciarsi per un tempo che parve loro infinito.
Quando si staccarono Mistaya appoggiò la fronte contro il petto di Zayn, che la cullò dolcemente tra le sue forti braccia.
'Sceglierò sempre te, da ora in poi io sceglierò sempre te Zayn Jawaad Malik, è una promessa' mormorò la giovane, lasciando che lui le tirasse su il viso, facendo così incontrare i loro occhi.
Zayn sorrise, senza pensare al fatto che fosse completamente zuppo e che di conseguenza avrebbe bagnato anche la giovane.
Ma nemmeno a Mistaya sembrava importare poi molto.
'Perché sei tutto bagnato?' chiese lei, mentre un meraviglioso sorriso ammorbidì i suoi lineamenti.
'Perché per impedire alla ragazza che amo di partire ho dovuto correre sotto la neve, che poi mi si è sciolta addosso' rispose lui, facendo sfiorare appena le loro labbra.
'Anch'io ti amo' rispose lei.
'Che ne dici di andare a casa a farci un bel bagno caldo?' propose il moro, prendendole una mano e portandola alla bocca.
Ne baciò delicatamente il dorso, per poi dedicarsi alle nocche e infine a ogni singolo dito.
Lei rimase incantata nel guardarlo, nel scrutare tutti i movimenti del bellissimo ragazzo davanti a lei.
Tornò alla realtà e sussurrò un imbarazzato 'ok' prima che lui la condusse fuori da quel posto, lontani dagli occhi di persone a loro sconosciute.
Presero la macchina e per decisone più del ragazzo che di Mistaya fu lui a guidare.
La giovane si raggomitolò sul sedile del passeggero, guardando Zayn.
'Siamo arr...' il moro non concluse la frase, si girò e vide che la bionda si era addormentata serena durante il viaggio.
Scese e andò ad aprire la portiera del passeggero, prendendo poi Miataya in braccio a mo di sposa.
Le lasciò un delicato bacio sulla nuca, prima di chiudere la porta con un calcio.
Quando fu in casa adagiò Mistaya sul divano.
Quando si girò sentì una voce alle sue spalle.
'Grazie per avermi portata in casa, non avevo voglia di camminare' ammise la giovane, nascondendo la faccia dietro un cuscino.
Zayn scoppiò in una fragorosa risata, prima di chinarsi su di lei per farle il solletico.
'E così mi hai fregato. E brava la mia Mistaya' disse il moro, mettendosi a sedere al suo fianco, mentre entrambi ridevano.
Lei lo guardò per qualche secondo, prima che lui si sporgesse verso di lei.
Le lasciò un bacio sulla punta del naso, prima di parlarle.
'Vado a farmi un bagno caldo, vuoi venire con me?' propose il moro.
Mistaya arrossì violentemente in viso all'idea di mostrarsi nuda davanti a qualcuno.
 Zayn si accorse del suo imbarazzo e fece un leggero sorriso.
'Non ti preoccupare, non voglio metterti fretta. Vado da solo, capisco che tu sia in imbarazzo' affermò, baciandole la guancia arrossata.
Fu come se quelle parole la calmassero, fino a convincerla.
'Va bene, vengo con te' sussurrò lei, sorridendo.
Lui si alzò e le offrì una mano per alzarsi dal divano.
Accettò l'offerta e insieme si incamminarono verso il bagno.
Quando la porta fu chiusa alle loro spalle Zayn iniziò a spogliarsi, fino a restare con solo i boxer.
Mistaya rimase imbambolata a guardare il suo fisico perfettamente scolpito, tanto che arrossì, ancora più imbarazzata.
'Non vergognarti' sussurrò lui.
Delicatamente posò le mani sui fianchi della ragazza, prendendo i lembi della maglietta e sollevandola.
Una volta giunto all'altezza delle braccia Mistaya le allungo verso l'alto, così da facilitagli l'operazione.
Zayn continuò cautamente a svestirla, mentre entrambi restavano nudi l'uno di fronte all'altro.
'Sei così bella' sussurrò Zayn, tenendola stretta e passandole una mano su e giù per la schiena, facendole venire i brividi.
'Così piccola' continuò poi, facendo combaciare la sua mano con quella di Mistaya.
'Semplicemente perfetta' sussurrò infine, accarezzandole le guance e baciandola poi nel modo più dolce che potesse esistere.
Lei rimase immobile, cercando di metabolizzare il tutto.
Il moro la sollevò delicatamente per i fianchi, immergendo entrambi nell'acqua bollente.
Prese un flacone di bagnoschiuma, versandone un po' nell'acqua che si riempì di schiuma poco dopo.
Delicatamente ne prese un po' e iniziò a massaggiarla sulla schiena di Mistaya.
Lei lo lasciò fare, sentendo l'imbarazzo svanire poco a poco.
'La mia piccola bambina' disse Zayn.
Perché infondo lui la considerava la sua bambina. Tanto piccola e dolce, da dover difendere a tutti costi.
Le diede un bacio sulla guancia, attirandola contro il suo corpo.
La schiena di Mistaya andò a collocarsi perfettamente contro il petto di Zayn, mentre la testa della giovane andò a posarsi sulla spalla di lui.
'Potrei restare così sempre' disse la bionda, mentre il moro giocava con le sue dita.
Questo è ciò che c'è da sapere su come si sono messi insieme Zayn Malik e Mistaya Moon, tutto il resto è storia.
LOOK AT ME
Alloraaaa.... Che dire.
Tre One-Shot che scrivo, terza schifezza che viene pubblicata da me:) 
Dopo averne scritte due con Harry ho trovato l'ispirazione per scriverne una anche su Zayn:3
Grazie a chi è arrivato a leggere fin qui, buon proseguimento
aria_91

 

 

  
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