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Autore: Eiji Niizuma    27/02/2008    10 recensioni
"Ed è per questo che sarò sempre con te. Che non ti abbandonerò mai. Qualunque cosa accada io sarò li accanto a te, ti sosterrò in silenzio quando cadrai, asciugherò le tue lacrime quando piangerai…
*Io non piangerò!*
Oh, si, lo farai. Ma io sarò li con te, e ti stringerò forte a me. Tanto forte da farti male, tanto forte da farti desiderare di essere morto, ma continuerai a vivere. E sarò con te a tormentarti per ogni tuo sbaglio, sarò lì ad insinuarti dubbi quando avrai certezze, sarò lì a giudicare la tua condotta e a farti venire i rimorsi, sarò lì a farti crucciare di ogni azione, desiderare di cancellare tutto senza poter fare nulla, sarò lì per farti del male, sarò lì sempre, sempre, sempre.
*Insomma vuoi dire che TU saresti la mia coscienza?*
Ridi ridi… è così, Kakashi. Rifletti. Sono i nostri genitori ad insegnarci cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi non ha avuto in nessun modo un’educazione non potrà mai pentirsi delle sue azioni. Farà sempre e solo quello che crede sia giusto, senza domandarsi perchè, senza sottostare alle leggi della società, senza obbedire a nessuno, senza disubbidire a nessuno, poiché nessuno gli ha insegnato niente.
E nel momento in cui qualcuno sarà capace di fare luce nel suo cuore, nel momento in cui qualcuno spazzerà via le tenebre e gli farà aprire gli occhi per ammirare il sole, allora, sì, si pentirà, desidererà di non essere mai nato, di scomparire. Si sentirà un mostro, e sarà proprio allora che non lo sarà più, perchè avrà una coscienza.
È questo che sono i genitori. I genitori sono la coscienza. Ed è per questo che io sarò sempre con te, Kakashi. Non ti abbandonerò. Mai."
Fic One-shot. Protagonista è Kakashi, ed un altro che lui ama alla follia.
C'ho messo tutto l'impegno, lavorando tutto il pomeriggio(sono qui dalle tre ragazzi, non so se mi spiego...)e ci terrei, sempre che vogliate, in un commento. Ovviamente
questa non è una supplica, perchè non ho intenzione di ricevere recensioni solo "per pietà". Vorrei sapere cosa ne pensate voi della mia visione della storia.
grazie a tutti.^^
Genere: Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Kakashi_Sakumo

È notte.

Una notte buia e tempestosa.

E ti pareva?

Chissà perchè le notti devono essere per forza buie e tempestose. Non hanno la minima fantasia stì tizi che scrivono fiabe?

Ahahaha. Hai ragione. Sono proprio ripetitivi. Però è così che comincia la storia. Non vuoi sentirla? Perché se non vuoi io torno in camera mia.

No no! certo che voglio ascoltarla! Era solo per dire! Non andare!

Rilassati. Non vado da nessuna parte. Sono qui, tutto per te.

L'uomo scompigliò con gesto brioso i capelli al bambino.

E questi rispose gettandogli addosso un cuscino.

Il grande allora saltò sul piccolo ed iniziò un'allegra baruffa fra cuscini, coperte e lenzuola.

Un intreccio di braccia e di gambe, di mani e di piedi.

Di risate e d'amore.

Ahahahaha!

Ahahahaha!

Papà…?

Cos’hai?

Domani devi partire per una missione importante, vero?

…Sì.

E sarà molto lunga e pericolosa.

…Sì.

…Potresti morire.

…Sì.

E non tornare più da me.

…No.

Cosa vuoi dire? Se muori non puoi mica tornare!

Io tornerò sempre da te, anche da morto. Sarò con te in ogni istante della tua vita. Ti perseguiterò, ti seguirò in tutti i tuoi gesti e le tue mosse, capisci? Non potrai liberarti di me, perchè ti sarò addosso, inseparabile come la tua ombra. Sarò la tua ombra, sarò il tuo peggior incubo. Mi odierai perché non ti lascerò solo un istante, sentirai la mia voce sempre e comunque. E urlando contro il cielo darai sfogo alla tua rabbia contro di me, ma non potrai liberarti mai, mai della mia presenza. Sarò il tuo angelo custode, veglierò sempre su di te.

Non sono sicuro che questa storia mi piaccia…Com’è che si chiama?

Non è una storia. O meglio, lo è.

E di chi?

Così intelligente e così ingenuo? Non ci arrivi da solo?

Ma se m’impedisci di guardare anche solo la copertina del libro! Come faccio ad indovinare!

Sei il solito. Troppo attaccato alla logica, troppo fissato con le regole.

Non sono fissato! Faccio solo del mio meglio!

Ahahaha. Scusami. Sai che sei adorabile quando ti arrabbi? E comunque, sappi che sono orgoglioso di te. Sei il mio piccolo genietto.

Davvero sei orgoglioso di me?!

Certo.

Yuhuuuu!

Ehi! Attento! Rischi di farti male se salti così come una scimmietta! Avrei dovuto chiamarti come il clan del terzo Hokage, Sarutobi. Scimmia saltellante!

Non è vero che salto sempre!!!

Già. Di solito non lo fai. Altrimenti ti avrei davvero chiamato Sarutobi. E sono ancora in tempo per farlo, sai?

Le tue minacce non mi toccano, gneeeeee!

Ah! Mostri la lingua a me che sono tuo padre! Ma quanto sei impudente, moccioso!

Ahahahaha! Papà smettila di farmi il solletico!!! Ihihihi!

No. È la giusta punizione per avermi fatto la linguaccia.

Allora? che storia è?

Uhmmm… fammici pensare…

L'uomo si rigirò fra le mani il vecchio volume poveroso.

Finse di analizzarlo attentamente sotto lo sguardo curioso e trepidante del bambino.

Dunque… la storia è…

È?

…È…

…È?

…È… “la storia di Kakashi Hatake”!

Scemo…

Ma come?!

Ed io che pensavo fosse qualcosa d’interessante… la MIA storia? Sì, sì, come no…

È davvero così, te l’assicuro Kakashi. Questa è la tua storia, e non stà scritta su nessun libro. Così come quello che t’ho detto prima: sono parole della tua storia.

Se ci pensi, ognuno di noi è una storia, un libro.

Tutti vivono avventure, anche se magari non sembra. Tra le cose più comuni può crearsi qualcosa di diverso e nessuna vita è, è stata, e sarà, mai uguale. In special modo, la vita di noi ninja, è un continuo combattere, un’incessante avventura. Siamo tutti libri stampati, però solo pochi di noi verranno scelti per essere letti dai posteri.

Se così fosse tu saresti un libro rilegato in edizione lusso con inserti in oro puro, papà! Sei una leggenda!

Ahahahaha! Forse…

Come forse? Sei Zanna Bianca di Konoha, sei un eroe! Sei famoso, e conosciuto in tutto il mondo per le tue abilità!

Mah, tutto il mondo… francamente a me non me ne importa. Mi basta essere l’eroe di una sola persona, e potrò dirmi l’uomo più felice dell’universo. Se sapessi che mi considera il suo eroe, però…

Chi è questa persona, papà? Glielo dico io di dirtelo!

Eheheheh… sciocchino, possibile che questo genio sia così ingenuo talvolta? Ma sei tu, piccolo mio! Voglio solo essere il tuo eroe, non m’importa se lo sono o meno per gli altri.

!!! Certo che lo sei! Sei il mio eroe papà!

Come dici, non ti sento

Il ragazzino saltò giù dal letto e corse alla finestra.

La spalancò, e gridò a squarciagola, svegliando così tutta Konoha

-Sakumo Hatake è il mio eroe! Zanna Bianca è il mio mito! Ed è mio papà!!! Mio padre è il mio eroe!-

L'uomo rimase attonito a pochi metri dal figlio, guardandolo mentre, soddisfatto, il bambino osservava orgoglioso le persone che si affacciavano alle finestre e gli urlavano rimproperi di tutti i tipi per averli svegliati a quell'ora della notte.

Poi si avvicinò e chiuse la finestra appena in tempo per evitare che una ciabatta colpisse in pieno viso il bambino.

Ecco, questo è ESATTAMENTE il tipo di cosa che non voglio tu faccia mai. Ma dico, svegliare la gente che dorme con grida isteriche ed assurde?

Non fingere! Si vede lontano un miglio che sei contento!

Non è vero. Sono arrabbiato. Molto, molto arrabbiato con te.

E invece no! Hai un sorriso stampato in faccia e ti brillano gli occhi! Fatichi persino a fare la voce arrabbiata, sei contento!

Dannazione. È in questi momenti che desidererei indossare una maschera. Almeno non potresti sempre ribattere quando ti rimprovero!

Ihihihi! Mio padre è un grande eroe ma non riesce mai a ribattere quello che dico!

Non provare a ripeterlo ai quattro venti chiaro?

Ma certo…

Umphf! Stupido marmocchio! Ecco, adesso non posso finire di fare il mio grandioso discorso!

Già… ihihihi!

Ah!!! Ma allora era questo il tuo piano, piccolo demonio! Beh, consideralo sabotato, perché io parlo lo stesso.

Oh, no! Ahahaha!

Oh, si!

Kakashi, a proposito di quella faccenda dei libri. Forse sarò pure in edizione lusso e con inserti in oro, ma sinceramente io preferirei leggere altro, qualcosa davvero di qualità, e non solo apparenza.

Ma papà…

Shhh… Fammi finire. Io preferirei leggere mille volte il tuo libro che il mio. Sarebbe certamente molto più bello…

Ed è per questo che sarò sempre con te. Che non ti abbandonerò mai. Qualunque cosa accada io sarò li accanto a te, ti sosterrò in silenzio quando cadrai, asciugherò le tue lacrime quando piangerai…

Io non piangerò!

Oh, si, lo farai. Ma io sarò li con te, e ti stringerò forte a me. Tanto forte da farti male, tanto forte da farti desiderare di essere morto, ma continuerai a vivere. E sarò con te a tormentarti per ogni tuo sbaglio, sarò lì ad insinuarti dubbi quando avrai certezze, sarò lì a giudicare la tua condotta e a farti venire i rimorsi, sarò lì a farti crucciare di ogni azione, desiderare di cancellare tutto senza poter fare nulla, sarò lì per farti del male, sarò lì sempre, sempre, sempre.

Insomma vuoi dire che TU saresti la mia coscienza?

Ridi ridi… è così, Kakashi. Rifletti. Sono i nostri genitori ad insegnarci cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi non ha avuto in nessun modo un’educazione non potrà mai pentirsi delle sue azioni. Farà sempre e solo quello che crede sia giusto, senza domandarsi perchè, senza sottostare alle leggi della società, senza obbedire a nessuno, senza disubbidire a nessuno, poiché nessuno gli ha insegnato niente.

E nel momento in cui qualcuno sarà capace di fare luce nel suo cuore, nel momento in cui qualcuno spazzerà via le tenebre e gli farà aprire gli occhi per ammirare il sole, allora, sì, si pentirà, desidererà di non essere mai nato, di scomparire. Si sentirà un mostro, e sarà proprio allora che non lo sarà più, perchè avrà una coscienza.

È questo che sono i genitori. I genitori sono la coscienza. Ed è per questo che io sarò sempre con te, Kakashi. Non ti abbandonerò. Mai.

scusami, ti ho spaventato con questo discorso difficile.

…Papà, mi dici questo perchè morirai, vero?

No. Come ti salta in mente? Io non morirò domani, te lo giuro. Tornerò di sicuro ed il momento in cui darò l’addio a questo mondo sarà quando sarai sposato, avrai dei figli e quindi io sarò diventato nonno. E li avrò visti crescere grazie alle tue cure amorevoli, impicciandomi di tanto in tanto, e li avrò visti arrivare nell’età dell’adolescenza, e solo allora, quando nessuno avrà più bisogno di me, morirò, vecchio e felice. Completo.

…Hai già deciso tutto, eh papà? Beh, mi spiace deluderti ma non diventerai mai nonno, perché io non mi sposerò. Sono molto più interessanti le arti marziali, magiche ed illusorie che le ragazze. Io morirò in battaglia, per difendere il mio paese, per difendere Konoha!Per difendere i miei ideali!

Ahah! Quanto ardore, ragazzino! Non credi di esagerare? Non puoi sapere che morirai in quel modo, e poi si dice che l’uomo che promette di non sposarsi mai sarà il primo a giurare amore eterno ad una donna!

Tsk! Sono solo melensaggini, puah! E comunque, perchè tu dovresti sapere come e quando morirai e io no?

Semplice. So molte più cose di te. Posso prevedere il mio futuro!

Certo, certo…

Ah, non ci credi? Allora vieni qui marmocchio, che ti concio per le feste!

Ahahahahaha!

Ahahahahaha!

Papà?

Mh?

Scommetto che non mi sposerò mai! E tu non morirai prima di poter vedere il risultato della nostra scommessa, chiaro?

Oh oh! Giochi d’azzardo, eh? Ma con me non avrai fortuna! D’accordo! Allora se tu t’innamorerai entro i trentacinque anni vincerò io, e dovrai avere almeno tre figli, e non metterai mai bocca sul mio comportamento di nonno.

Tsk! Io non mi sposerò né tantomeno avrò dei figli! Lo giuro sul mio onore di ninja! E comunque, se tu perdi –e perderai!- m’insegnerai tutte ma proprio tutte le tue tecniche, chiaro?! Anche quelle proibite!!! Diventerò il ninja migliore che c’è!!!

Che spaccone! E va bene, galletto, ti farò abbassare la cresta!

 

L'uomo ricominciò a fare il solletico al figlio, e di nuovo ci fu una dura lotta di cuscini, risate, frecciatine innocenti e coperte e lenzuola disordinate più che mai.

A lungo i due giocarono, assaporando la felicità più pura che solo un amore vero e sincero può donare.

A lungo lasciati da parte i timori e le paure.

La mattina dopo, vedendo il padre incamminarsi verso la pericolosa missione, il piccolo Kakashi esclamò con quanto fiato aveva in gola

-Torna presto papà! Non morire, me l’hai promesso!Abbiamo una scommessa!-

Sakumo Hatake tornò tempo dopo a casa.

Ma era cambiato, non era più lo stesso.

Aveva fallito la missione per salvare i suoi compagni.

E non fu più se stesso.

Kakashi non riusciva a parlare più con suo padre, che gli volgeva occhi vuoti, occhi spenti, occhi privi di sentimento, privi di vita.

Ben presto Sakumo fu screditato, e la cattiva fama che venne su di lui lo fece crollare.

Cadde in depressione, e le sue capacità di ninja subirono un brusco peggioramento.

Tutti lo guardavano con occhi diversi, tutti gli urlavano contro "traditore!"

Non ce la faceva più.

E guardare gli occhi di suo figlio, così simili ai propri, che sentiva pieni di colpe, lo rendeva ancora più pazzo.

E guardare il dolore in quegli occhi di bambino, vedere la sofferenza che quel bambino provava, ed il muro che lui, il "grande Zanna Bianca di Konoha" aveva creato fra se stesso ed il figlio, lo fece capitolare.

E ci fù il tracollo definitivo.

Il momento in cui non riuscì più a mettersi i piedi dopo l'ultima caduta,

 

Pioveva fuori, e cadevano molti fulmini che squarciavano il silenzio della notte e ne violavano il buio.

“Era una notte buia e tempestosa.”

Kakashi, sveglio e spaventato dall’agitarsi della tempesta, corse in camera d suo padre.

E lì lo vide.

Con un pugnale.

Davanti ai suoi occhi.

Si squarciò la pancia.

Non un urlo, non un gemito.

Niente.

-Papà…-

Mormorò con voce strozzata.

-Non hai mantenuto la promessa…-

Il mondo cominciò a crollargli addosso.

La realtà si sgretolava su di lui, piccoli frammenti di dolore e di luce, di tenebra e di nebbia.

tutte le sue certezze svanirono, ed anche il tempo.

Ci fu il funerale, Nessuno venne. Tranne lui.

Calde lacrime cominciarono a scorrere lungo le sue guance.

 

-Dicevi che saresti stato sempre con me… e hai fatto una promessa, me l’hai promesso! Mi hai promesso che non saresti morto quel giorno, ed invece, già quando me la feci mentivi! Sei morto, ma non uccidendoti col pugnale, sei morto il giorno stesso del tuo ritorno! Io ero così felice di vederti, io volevo consolarti dal tuo dolore e darti una mano  a rialzarti, io volevo poterti aiutare!

Io volevo solo stare con te, papà! Io volevo essere un grande ninja per te, volevo che tu fossi sempre fiero di me!

Mi hai mentito! Mi hai mentito! Mi hai mentito!

Perché non sono stato capace di aiutarti? Perché sono così inutile? Tutti mi dicono che sono un ninja geniale, che sono forse il più in gamba che si sia mai visto, tutti pensano che io sia forte come, anzi più di te. Ma perché allora non ce l’ho fatta? Perché papà non sono riuscito a sorreggerti?

Perché? Perché? Perché guardandomi i tuoi occhi s’offuscavano? Cosa ti ho fatto, padre? Cosa ti ho fatto!???

cadde riverso a terra, singhiozzante, mentre il dolore lo scuoteva tutto.

una voce che conosceva cominciò a farsi strada dentro di lui.

Kakashi, non devi piangere. Tu non hai colpe.

…Padre… papà! Questa voce… rispondimi papà!

Tu non hai colpa… non hai colpa… non hai colpa…

La voce dell'uomo riecheggiò nella sua mente, sempre più debole, e scomparve del tutto.

Un caldo scirocco proveniente da sud-est cominciò a spirare, portando inspiegabilmente gelo nel cuore del bambino.

Papà!!!

E le lacrime del bimbo si dispersero nel vento.

Mi hai mentito ancora… La mia coscienza saresti tu, eh? È solo una pallida imitazione! È solo una bugia da imbonitore! È solo un falso, solo una copia, solo un fantasma! Non è vero che sei con me, non è vero che saresti rimasto con me! non è vero che non mi avresti mai abbandonato, non è vero niente! Sono state tutte vigliacche bugie! Non è vero niente!

Sei stato un vigliacco… sei stato falso e meschino… mi hai tradito… mi hai tradito…

Mi hai tradito… ed io non voglio più pensare a te…non voglio pensare a te perché significherebbe che ti voglio bene, significherebbe che ti voglio ancora bene… significherebbe che dopo tutte le bugie che mi hai detto, dopo tutte le menzogne che mi hai dato, dopo tutto quello che mi hai fatto… provo ancora amore per te…

Credevo di amarti, papà, ma la verità è una sola.

Ti odio.

 

Mi odierai perché non ti lascerò solo un istante, sentirai la mia voce sempre e comunque, anche se non riuscirai a riconoscerla. E urlando contro il cielo darai sfogo alla tua rabbia contro di me, ma non potrai liberarti mai, mai della mia presenza. Sarò il tuo angelo custode, veglierò sempre su di te. E tu non potrai farci niente.

  
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