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Autore: xemilyloverdose    23/08/2013    0 recensioni
"Chiusi le palpebre cercando di gestire il dolore. «Te lo ricordi dopo tutti questi anni?» chiese. «Non potrei scordarlo mai»"
"I really think that when brown eyes met another pair of brown eyes, they make love"
Scarlett Turner si è innamorata dell'unica persona in grado di farla sentire viva e distruggerla al tempo stesso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NOVEMBRE 2007

“Ecco la Turner! Ehi, le lenti quest'anno le hai fatte più spesse per farle assomigliare a te? Grassa tu, grasse anche le tue lenti!” l'intera classe scoppiò a ridere. Continuai a camminare a testa bassa fino a raggiungere l'ultimo banco in fondo, isolato dal resto della classe. Era il primo giorno dopo quei pochi giorni di respiro che ci erano stati concessi per Ognissanti, e ovviamente non potevo stare tranquilla nemmeno un secondo.

Mi assottigliai il più possibile per riuscire a passare in quello spazio così stretto e orribile fra sedia e banco, ma ovviamente i miei compagnia dovevano mettersi in modo che per me sarebbe stato impossibile spingere avanti il banco per passarci. Era così orribile.

Odiavo me stessa, il mio corpo, ma purtroppo era una questione di genetica; nessuno nella mia famiglia era magro, eccetto mio fratello che aveva dovuto fare mille e mille sforzi per riuscirci.

“Allora, Scarlett, come andiamo?” alzai lo sguardo e vidi il mio incubo. Colui che poteva uccidermi e farmi risorgere allo stesso tempo. Il ragazzo che aveva iniziato a tormentarmi da quando avevo iniziato il liceo.

“Potrebbe andare meglio, Liam.” pronunciai il suo nome con una nota di disgusto. Lo odiavo, lo odiavo tremendamente, soprattutto perchè durante la notte sognavo che mi baciasse. Avevo un cotta tremenda per Liam Payne, ma allo stesso tempo lo odiavo profondamente.

“Ho un regalo per te.” l'intera classe era intenta ad osservare ogni suo movimento, e il mio cuore fece un tuffo per poi essere calpestato da una mandria di bisonti inferociti. Liam si mise a frugare dentro al suo zaino ed estrasse una tavoletta di cioccolata. Ebbe anche il coraggio di porgermela fra le risate generali. E da lì scoppiai a piangere.

Smisi solo quando entrò la professoressa Muller, e tutti si misero a sedere. Rimase in piedi solo il ragazzo nuovo, che si guardò intorno e poi si avvicinò per sedersi di fianco a me. Iniziò a tirare i libri fuori e poi mi sorrise ampiamente.

“Ehi, io sono Louis!” alzai lo sguardo. Mi aveva parlato davvero? Non aveva evitato Scarlett, la quattrocchi grassona, ma ci aveva parlato!

“Io sono Scarlett.” accennai un sorriso.

“Perchè piangi? Quelli là sono degli sfigati, Scarlett, non ascoltarli! D'ora in poi c'è il tuo amico Louis ad aiutarti...” ancora non lo sapevo, ma Louis sarebbe diventato il mio migliore amico.

MARZO 2008

“Insomma, devi essere d'accordo con me che Draco sta benissimo con Harry!” dissi a Louis gesticolando.

“Assolutamente no. Draco è fatto per stare con Hermione!” spalancai gli occhi, sbalordita.

“Sacrilegio! Romione per sempre!” Louis mi tirò il suo quaderno sulla schiena, e scoppiai a ridere.

“Okay, okay, tregua, abbiamo idee diverse!” lui sorrise e riprese il suo quaderno.

“Esatto. E comunque Dramione regna.” risi e mi limitai a dargli un coppetto. Lo adoravo, adoravo tutto di Louis, ma soprattutto adoravo il fatto che avesse sacrificato la sua possibile vita sociale e avesse scelto di stare con una sfigata come me. Eravamo amici da un sacco di tempo e quando gli chiedevo se avesse voluto stare con qualcun'altro lui mi ripeteva che degli altri non gliene fregava un cazzo, perchè li riteneva una massa di idioti.

Entrammo in classe, posizionandoci nel solito banco in fondo e tirai fuori i miei quaderni e l'astuccio.

“Oh, guardate chi è arrivata, Big Turner e il suo amichetto Tomlinson! Sei davvero sprecato a passare il tempo con una balena, Louis! Potresti stare con noi, e scegli la balena...io rivaluterei le mie priorità al posto tuo.” Liam si avvicinò con un sorrisetto dipinto sul volto. Il ciuffo gli cadeva sugli occhi, oscurandoli leggermente, ed era un peccato, perchè i suoi occhi erano così belli e profondi..scossi la testa e ritornai a prendere fuori la roba.

“Stai zitto, Liam. Taci se non sai le cose, porca puttana.” sibilò Louis.

“E cos'è che non so, Louis? Dimmelo, perchè proprio non capiamo.” gli altri suoi tre amichetti sogghignarono e vidi Louis stringere i pugni e diventare rosso in volto.

“Non sapete perchè diavolo Scarlett abbia quel corpo. Non lo sapete.” abbassai lo sguardo e fermai di tirare fuori le cose dallo zaino.

“Oh, sì che lo sappiamo invece. Vero, Zayn?” il suo amico moro rise e poi si decise a parlare.

“Perchè mangia come una merda a diciassette anni.” Louis si tirò in piedi arrivando senza fatica agli occhi di Zayn e puntandogli un dito contro con fare minaccioso.

“Tu hai avuto culo anche troppe volte Malik, non ti ho mai pestato ma se continui potrebbe essere la volta buona.” gli altri tre rumoreggiarono e Zayn scoppiò in una grassa risata.

“Immagino quanto tu sia violento, Tomlinson. Pensa piuttosto a non essere travolto dalla tua amichetta mentre rotola.” l'intera classe scoppiò a ridere, e io mi spazientii. Mi alzai in piedi e battei una mano sul banco.

“Adesso basta! Liam, pensi che io non sappia di essere orrenda con questo corpo? Pensi che io mi ritenga bella o figa come la fila delle puttane che vi fate voi? No, mi faccio schifo porca puttana! Mi faccio schifo!” gli urlai in faccia, mettendo a tacere l'intera classe. Mi si avvicinò con la sua soltia smorfia.

“Finalmente l'hai capito, Scarlett. Fai schifo.” e in quel giorno di marzo, mi crollò addosso il mondo.

GIUGNO 2009

Io e Louis eravamo seduti sui gradoni fuori dalla palestra a fumare. L'intera scuola stava festeggiando la fine di un altro anno scolastico, ma per me e Louis era solo un giorno come gli altri. Ci bastavamo.

“Lou, hai mai pensato a cosa avresti potuto essere in questa scuola senza..di me?” scrutai le mie gambe enormi e flaccide, e fui costretta a rialzare lo sguardo.

“Mentirei se dicessi di no.” buttò fuori il fumo e si sistemò il ciuffo castano.

“E cosa ne hai dedotto?” aspirai una boccata di fumo.

“Ne ho dedotto che sarei un povero mentecatto. Scarlett, devi credere di più in te stessa. Sei bellissima, sei perfetta, sei favolosa a modo tuo. Se buttassi giù qualche chilo saresti anche completamente sana. Hai un bellissimo viso e dei bellissimi tratti, sei simpatica, intelligente, spiritosa, ironica, sei tutto quello che un ragazzo può desiderare. Devi capirlo. Credi in te stessa, Scarlett.” spensi la sigaretta e abbracciai forte Louis, singhiozzando fra le sue braccia.

“Ehi Louis...”

“Dimmi.”

“Vuoi sapere una cosa?”

“Cosa?”

“Sei il migliore del mondo.”

GIUGNO 2010

La campanella suonò, e non potei trattenermi dal cacciare un urlo liberatorio. Finalmente avevo finito il liceo, grazie a Dio non dovevo più sopportare le infinite torture di Liam e del loro gruppo.

Misi con calma i miei libri dentro allo zaino e raggiunsi Louis, già alla porta.

“Ehi, Scarlett, andiamo a casa?”

“Sì aspetta, ti raggiungo fuori.” annuì e si diresse verso l'esterno della scuola. Raggiunsi il gruppetto di Payne e dei suoi amichetti fidati, che stavano ridacchiando per chissà quale foto che era sul cellulare di Styles. Picchiettai sulla spalla di Liam, che si voltò con aria saccente.

“Cosa vuoi, balena, un autografo sull'annuario?” alzai un sopracciglio e lo presi per la maglietta, attirandolo a pochi centimetri dalla mia faccia. Dovetti spaventarlo, perchè sembrò sorpreso e terrorizzato al tempo stesso.

“Ho sopportato le tue angherie per anni e anni, Liam, e ti giuro che se ci rincontreremo un giorno, te la farò pagare. Ti farò soffrire almeno la metà di quanto tu hai fatto soffrire me, perchè io ti morivo dietro, e tu non facevi altro che giocare con me come se fossi il tuo pupazzo personale. Ricambierò il favore, Liam. Ti farò sentire anche io come è brutto quando ti senti uno schifo, e lo farò perchè sei un pezzo di merda, Liam. Sei un pezzo di merda.” lo mollai, lasciandolo ricadere sulla sedia con un tonfo secco. Uscii dalla classe lasciandoli con un palmo di naso, e riuscii a sentire solo Liam che diceva, con tono secco e incazzato:

“Va bene, andiamo avanti.” e sorrisi. E in quell'istante, giurai che l'avrei fatto davvero. Se mi sarebbe ricapitato di vederlo, gli avrei fatto sputare sangue.

GIUGNO 2013

Questa cosa del ballo in maschera era davvero una delle più grandi cagate mai organizzate dalla Mc Kingsley, ma Louis aveva insistito così tanto e non me la sentivo affatto di dirgli di no come avevo fatto per tutte le precedenti rimpatriate: lui mi aveva capito dopo che non avevo messo più piede nel mio vecchio liceo per i tre anni che avevano seguito il mio diploma, ma vedevo la tristezza nei suoi occhi; Louis aveva da sempre adorato i rapporti umani, proprio per questo faceva il suo tirocinio nello studio di uno psicologo. Adorava parlare con la gente, capirli, intavolare conversazioni e capire i loro problemi. Era il mio esatto opposto.

“Sei semplicemente...bellissima.” lo vidi sorridere e squadrarmi dalla testa ai piedi.

“Io mi sento un'idiota, Louis!” osservai il mio vestito; un vestitino corto, con lo scollo a cuore, nero, con la gonna fatta di piume, fermato in vita da una cinta di brillanti.

Louis mi si avvicinò ridendo e posò le sue labbra sulle mie.

“Sembri tutto, tranne che idiota, fidati.” mi passò la maschera nera intarsiata e me la legò dietro alla testa, per poi mettersi davanti a me e guardarmi meglio.

“Sei perfetta.”

“Tu dici?” chiesi, tormentandomi le mani, che lui prese fra le sue pochi attimi dopo.

“Per me lo sei sempre.”

 

“Guarda, quella lì è la Morris!” Louis mi indicò una ragazza bionda che aveva un vestito rosso e sformato; era una delle ragazze più belle dell'intero liceo, e ora pesava il doppio di me. Non potei fare a meno di sorridere: insomma, Elizabeth Morris, la queen bee del liceo, era diventata grassa e brutta, mentre io, Scarlett Turner, la cicciona sfigata che prendeva sempre delle A, ero diventata una delle donne più desiderate dell'intera città.

Sapevo di avere un bel fisico, ne ero consapevole e sapevo anche quanta fatica e impegno ci avevo messo. Diciamo che Louis ne aveva tratto molto vantaggio dall'essermi stato accanto durante la mia adolescenza, dato che ora era invidiato da mezzo paese.

“Non posso trattenermi dal pensare che sia il Karma.” sorrisi e guardai Louis, incontrando i suoi occhi azzurri. Lui mi sfiorò una guancia.

“Ancora non mi capacito di quanto tu sia diventata bella. Già prima lo eri, figuriamoci dopo..” abbassai lo sguardo, intenerita.

“Lo sono diventata grazie a te.” sentii qualcuno fissarmi insistemente, e per quanto non volessi, mi staccai dall'abbraccio di Louis, per incontrare lo sguardo di uno sconosciuto. Non so per quale motivo, ma quello sguardo nocciola infranse tutte le mie barriere, sprofondando nelle mie iridi cioccolato e facendomi morire di paura. Scossi la testa e presi la mano di Louis.

“Chi è quello, Lou?” lui alzò la testa per vederlo, ma si era girato di spalle parlando con qualcun'altro.

“Non ne ho idea. Vieni, andiamo a salutare Annabeth!” mi tirò verso una ragazza dai capelli rossicci che era stata la guida di Louis quando era appena arrivato al liceo. Per tutta la sera non feci altro che sorridere e parlare con dei conoscenti di Louis, perchè l'intera sala era riempita da gente che mi aveva sempre odiato. Dopo qualche ballo o due, Louis era già stanco, e decisi di assecondarlo.

Eravamo seduti a sorseggiare qualche drink, quando sentii una voce familiare sovrastare le altre.

“Ragazzi, ma avete idea di dove sia la Turner?” Liam Payne. Era qui. Nella mia stessa stanza. A più o meno due metri di distanza. La mia mano si strinse improvvisamente su quella di Louis, che mi guardò negli occhi preoccupato.

“Va tutto bene, Scarlett, non può farti nulla adesso.” annuii, ancora terrorizzata. Aveva ancora questo effetto su di me? Ora ero bella, desiderabile, forte. Non doveva avere questo effetto su di me, e poi dovevo ricordarmi della mia promessa; dovevo fargliela pagare.

“Andiamo, Louis.” mi tirai in piedi.

“Sei sicura?” mi guardò negli occhi.

“Mai stata più sicura.” ci avvicinammo al gruppetto, e riconobbi anche gli altri tre; Malik, Horan, e Styles. Il mio incubo per tutta la mia adolescenza. Liam adocchiò subito Louis, e un sorrisetto comparve sul suo volto.

“Tomlinson! Il ragazzo che volevamo a tutti i costi nel nostro gruppo ma che si ostinava a frequentare la Turner...” gli sorrise.

“Adesso probabilmente sarà a casa di ingozzarsi di patatine.” ghignò Malik, provocando le risate del suo gruppetto.

“Oh, non penso.” sorrise Louis, osservandomi. Liam mi guardò di nuovo.

“La senti ancora, la Turner? E comunque, si presentano le tue nuove amichette, Tomlinson. Chi sei? Forse Helen, quella ragazzina mora del terzo anno...” si voltò verso Niall cercando un cenno di assenso. Allora mi avvicinai a Liam, mantenendo una distanza minima.

“Liam, penso che tu mi conosca benissimo.” sorrisi, vedendo l'angoscia sul suo volto.

“Sc-scarlett?” un mormorio di stupore iniziò a propagarsi fra la folla, mentre Niall mi guardava sbalordito.

Mi tolsi la maschera, sbattendo le ciglia più volte, osservando la gente e beandomi delle facce dei miei ex aguzzini al liceo. Mi voltai di nuovo verso Liam, gli sorrisi soddisfatta e gli tirai uno schiaffo in pieno viso. Gli altri tre si avvicinarono, senza il coraggio di fermarmi in qualche modo, continuando a squadrarmi da testa a piedi. Liam incrociò di nuovo il mio sguardo, carico di disprezzo, e sembrava quasi ferito, dispiaciuto.

“Questo era per tutte le cose che mi hai detto durante il liceo, Liam. E spero proprio che tu ci rimanga di merda nel pensare che ti sei lasciato scappare un fisico così, al liceo..” sentivo gli occhi di tutti sul mio corpo, e non potei evitare di sorridere. Il primo a rompere il silenzio fu Harry.

“Come hai fatto?” sussurrò, ancora incredulo.

“Sono diventata una ballerina professionista. Ho inseguito il mio sogno e ho perso 30 chili. E ora, continuo a guardare le vostre facce di merda con un certo divertimento.” sogghignai.

“Non hai mai pensato che potremmo essere cambiati?” azzardò Niall.

Il mio sguardo si spostò su Zayn, che abbassò automaticamente il suo con aria colpevole. Mi sembrò quasi di sentire un 'mi dispiace'.

“Valgono i fatti, Horan, non le parole.” il mio sguardo si posò su Liam.

“Se permettete, ora vado ad ingozzarmi di patatine.” mimai le virgolette con le dita, e cercai la mano di Louis, che la avvolse intorno alla mia.

 

Digitai qualcosa sul cellulare quando sentii una mano sulla mia spalla nuda. Mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con Liam. Il mio sguardo divenne molto più severo.

“Ehi, Scarlett.” serrai le labbra.

“Non mi chiami più per cognome? Vuoi forse tentare di nuovo di uccidermi?” lo vidi rabbrividire, e il mio sguardo si addolcì. E se fosse cambiato davvero?

“Scarlett, mi dispiace. Ho pensato sempre a te l'anno seguente il diploma, e a quanto fossi stato un verme. Mi aveva davvero spaventato, la tua promessa.”

“Io ho pensato a te ogni istante della mia esistenza, Liam. Quando andavo in palestra e mi pesavo, e vedevo un chilo perso, pensavo a te. Ho sfiorato l'orlo del baratro, per te. Ho rischiato di diventare bulimica l'ultimo anno del liceo, per te e quegli altri tre sfigati. Ho passato anni a cercare di dimagrire per farmi piacere alla gente, perchè tu mi piacevi, Liam. Mi piacevi da morire.” le lacrime rigarono il mio volto e non feci niente per fermarle. Allora, successe qualcosa che ha cambiato le mie idee, la mia promessa, tutto, per sempre.

Liam scoppiò a piangere e si fiondò tra le mie braccia, continuando a sussurrare contro la mia spalla che gli dispiaceva, che meritava di morire, come in un raptus. Sconvolta, non feci altro che chiudere le mie braccia intorno alla sua schiena e cercare di calmarlo.

Provavo una strana sensazione che mi riempiva lo stomaco; dolore. Ero sconvolta, perchè avevo finalmente capito cosa mi faceva rimanere così insicura, cosa mi aveva fatto sentire costantemente incerta mentre stavo con Louis: Liam James Payne mi piaceva ancora. Non aveva mai smesso di piacermi.

#writer's corner
sono tornata con un'altra storia. non so perchè ma le altre tre long, petrichor, 27 september, e more than friends, non riesco a continuarle. sto continuando a scrivere pezzettini di capitolo con estrema difficoltà, spero di poter aggiornare al più presto ma non vi assicuro niente.
dunque, questa storia parla di scarlett, un personaggio che personalmente adoro, impersonata dalla bellissima shay mitchell (la vedete nel banner): la trovo adattissima per il ruolo ed è stupenda con liam a parer mio.
parlando della loro love story, non sarà per niente semplice e lineare; è molto contorta e ambigua, nessuno dei due sa bene quali sentimenti prova verso l'altro e tutto ciò rende il tutto estremamente complicato. in questo capitolo scarlett capisce che liam gli piace ancora molto, che prova ancora gli stessi sentimenti per lui, e la domanda che sorge spontanea è: 'perchè allora ha scelto louis?' 
la risposta è nel prossimo capitolo :) inoltre liam qui sembra molto vulnerabile e tenero, ma non è così! in parte il suo carattere è ancora quello di un tempo...
#ANTICIPAZIONI: NON LEGGERE SE NON SI VUOLE SAPERE NULLA SUL PROSSIMO CAPITOLO!#
nel prossimo capitolo, scarlett e liam parleranno, e lei scoprirà che liam e i suoi amici sono molto cambiati rispetto agli anni del liceo, e decide di provare ad accettarli, scatenando l'ira di louis.
#FINE ANTICIPAZIONI#
spero che la fan fiction vi piaccia, mi piacerebbe molto avere una vostra recensione! vi auguro buone vacanze (per quanto stiano per terminare!)

twitter: @peaceandoned
ask: @becklovesmalik
instagram: keegsperf

  
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