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Autore: stay here    23/08/2013    5 recensioni
Avevo un migliore amico, Andrea Losari, un bravissimo hacker ed ex ragazzo.
Voi vi chiederete cosa centri con la storia.
Gli affidai un compito arduo: trovare l’email di uno di loro, Harry Styles.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Note dell’autrice: Vuoi salvare i cinghiali? Bene, lascia una recensione. Loro meritano un mondo migliore.


L’email



Avevo un migliore amico, Andrea Losari, un bravissimo hacker ed ex ragazzo.
Ricordo ancora il giorno in cui gli chiesi un piccolo favore.
Lui non indugiò ad accettare.
Avrei avuto l’email di Harry Styles.

Inizialmente l’operazione non stava andando affatto bene e in quel periodo diciamo che le mie speranze erano colate a picco. Pensavo davvero che ci sarebbe riuscito? La risposta per quanto illusoria era sì.
Un messaggio in una mattina di giugno, poco dopo aver finito il mio secondo superiore, mi ridestò.
Per quanto incredibile, vi era scritto che lui aveva trovato ciò che cercavo.

Ero seduta sul mio letto a gambe incrociate leggendo uno dei miei soliti libri quando una vibrazione mi colse di sorpresa. Ce l’avevo proprio sotto il culo il cellulare. Aprii il messaggio con malavoglia consapevole che fosse Melissa a chiedermi di prendere un gelato con lei. Mi sbagliai e per la prima volta sbagliare mi rese tanto felice.
Gettai il libro in aria… avevo sempre avuto un rispettoso riguardo nei miei amici di carta, ma non quella volta.
Presi la mia fidata tracolla marrone di pelle infilai distrattamente le chiavi di casa e il telefonino.
Scesi le scale che mi portarono al garage dove mi attendeva... la mia bicicletta.
Avrei gradito mentire, dicendo che mi aspettava un motorino, ma la mia cara mamma era sempre stata contraria a comprarmelo. Al contrario mio padre che, sguazzando nella ricchezza, mi aveva promesso al compimento dei miei diciassette anni di farmelo avere.
(Mancavano ancora undici mesi!).
Pedalai e ad ogni pedalata l’adrenalina cresceva a dismisura. Ero elettrizzata.

Appoggiai il mio mezzo di trasporto nel loro garage.
Suonai più volte il campanello.
Din don. Din don. Din don.
Venne ad accogliermi la signora Losari e notai le sue mani sporche di farina.
“Ciao Susanna” esclamai per poi abbracciarla.
“Alessio è di sopra” rispose senza aspettare una mia domanda, prima di addentrarsi nella cucina.
Nell’adorabile casa alleggiava un gradevole profumo di qualche prelibatezza della signora Susanna.
Salii le scale a chiocciola che amavo. Erano incise delle innumerevoli scritte mie e di Alessio. Difatti la nostra amicizia l’avevamo iniziata a coltivare da piccolini, all’asilo. Ogni scritta mi catapultava in qualche nostra bravata. Amavo ricordare.
Mi indirizzai nella sua cameretta e, come di mia consuetudine, irruppi senza neanche bussare.

Mi ritrovai dinanzi un Alessio in boxer.
“Copriti, coglione!” dissi stridula. Ci mancava solo il suo pacco in bella vista.
“Sono irresistibile, ammettilo” ammiccò.
Di tutta risposta gli lanciai i jeans blu che giacevano sul letto. Non mi sarei di certo concentrata… era una deliziosa distrazione.
“Dammi l’email” ordinai sedendomi all’angolo del letto.
“Ti sono cresciuti i muscoli?” osservai impuntando i miei occhi sui suoi addominali.
“Faccio palestra, scema” mi ricordò lui.
Si morse il labbro pensieroso e non potei che protestare con uno “Smettila!”. Era troppo sexy per i miei gusti.
“Di fare cosa? -corrugò la fronte- Ah intendi la storia del labbro? Finché non mi darai una motivazione io non mollo”.
Sbuffai mostrando il mio dito medio.
“Conta questa?” domandai sarcastica.
“Dai Noe! Cosa ti costa dirmelo?” brontolò.
Nel frattempo mi ero sdraiata sul suo letto cercando di fissare il soffitto e non il suo corpo divino.
Si avvicinò mettendosi a cavalcioni su di me. Afferrò i miei polsi posizionandomeli vicino alla testa e tenendoli ben stretti.
Le sue labbra si posarono sul mio collo.
Cosa diavolo stavamo facendo?!
“Forse è meglio” incominciai ma lui mi interruppe con un bacio sulla bocca. Me le morse e tirò giocosamente il labbro inferiore.
“Tranquilla” mi rassicurò.
“No” il tono di voce mi tradì. “Ale, lo sai che non puoi. Smettila di tentarmi perché sappiamo bene a cosa andremo incontro” enunciai con la voce un po’ roca per l’eccitazione.
Lui spinse la sua erezione contrò la mia intimità.
“Lasciati andare” mi sussurrò all’orecchio sensualmente.
Leccò il lobo mentre una mano lasciò la mia, andando ad infiltrarsi sotto la mia maglietta. Posizionatasi sul mio seno iniziò a palparlo.
“Giulia” rincarai la dose.
Sfregò la sua prominenza sul cavallo dei miei short.
Ecchecazzo, dov’era finita la me stessa che lo avrebbe rifiutato prontamente con un bel calcio in culo? Svanita, mi dissi mentalmente.
Il suo arnese duro mandava in visibilio i miei ormoni, ma non potevamo, punto.
Slacciò la patta dei miei pantaloncini. Con la mano libera tirai uno schiaffo sulla guancia ispida, lasciando una probabile cinquina.
Ci ricomponemmo, lui si sedette e io feci lo stesso.
“Scusa” sussurrò.
“L’email allora me la invii per messaggio. Nessuno deve sapere che l’hai trovata” rammentai all’idiota che mi stava accanto.

Quando la mia mano stava per girare il pomello della porta d’entrata Susanna apparse alle mie spalle.
“Ehi Noemi, dove stai andando? Non dirmi che avete litigato” disse asciugandosi con il dorso della mano la fronte.
“Certo che no, mi sono ricordata che avevo un impegno e quindi devo tornarmene a casa” mentii con un sorriso da un orecchio all’altro.
“E la mia torta? Chi la mangerà?” recitò in tono melodrammatico.
Corsi nella cucina, afferrai una fetta e diedi un bel morso.
“Deliziosa” biascicai prima di chiudermi l’uscio alle spalle.
“A presto tesoro!” sentii dire.






 
Helloooooooo

Buon pomeriggio donzelle (?)
Mi sono impegnata molto per mettere per scritto l’idea che mi rombava nella testa.
Dato che volevo partecipare alla storia ho chiamato la protagonista come me yeahhh.
Piacere, io sono Noemi *allunga la mano al lettore e gliela stringe*
So che avete tante cosucce da fare ma spendereste un minutino per dirmi cosa ne pensate?
Mi rendereste felicizzima uu
Alla prossima, yooo.
   
 
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