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Autore: NianDelena    23/08/2013    4 recensioni
Elena è una giovane studentessa di Mystic Falls e le sue migliori amiche sono Caroline e Bonnie.
Le considera come sorelle, perché la capiscono e l’ascoltano in ogni occasione e forse anche perché è figlia unica e sente il bisogno di non sentirsi sola. Proviene da una famiglia ricca e i genitori sono spesso severi con lei: invece di incoraggiarla riguardo alle sue scelte, spesso la criticano e la trattano da bambina.
Tutto cambia quando conosce Damon, un ragazzo parecchio misterioso e con un passato non bello. Ha 21 anni e fin dal primo momento sembra interessato a Elena.
La ragazza sa cos’ha fatto in passato e, anche se i genitori e le amiche lo disapprovano, lo vede di nascosto e se n’è innamora.
Dopo qualche mese, quando i genitori sono esasperati e temono che Damon possa condurre la loro figlia nella strada sbagliata, decidono di partire, perché sanno che infondo quello è l’unico modo per non farli più vedere.
Anche se ci sta male la ragazza parte, ma dopo qualche giorno scopre di essere incinta proprio di Damon.
-Cosa farà Elena ?Tornerà da Damon? Lo cercherà ?
Seguiteci e lo scopriremo insieme.
Spero davvero che questa Fan-Fiction vi piaccia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV DAMON
Dopo essere piombata nel cuore della notte a casa mia, Elena si era addormentata sul mio letto, che diceva di amare tanto.
Ci avevo messo un pò a farla addormentare, visto che lei aveva paura che il padre sarebbe venuto a prenderla, ma io le avevo promesso che sarebbe potuta rimanere qui per quanto voleva e ne ero anche certo.
Piano piano scesi dal letto e mi misi dei vestiti puliti; dopo essermi sistemato scesi in cucina e presi una tazza di caffè che bevvi molto velocemente, passai dal salotto, mi chinai su me stesso e presi la cartella sull’adozione di Elena, che la sera prima avevo nascosto sotto il tappeto.
Quando ieri Elena era venuta, avevo evitato di raccontarle tutta la storia dell’adozione, sconvolta com’era non potevo vederla soffrire. Non quella sera almeno. Lei era incinta e doveva stare tranquilla, ma ora era arrivato il momento di fare due chiacchiere con i suoi genitori “adottivi”.
Loro non volevano che io stessi con lei per il mio passato; perché non si fidavano molto di me? Beh io avevo praticamente in mano la soluzione per far in modo che questo accadesse.
Se loro sapevano che io avevo scoperto tutta la verità probabilmente mi avrebbero pregato di non rivelare nulla ad Elena e magari mi avrebbero anche fatto rimanere insieme a lei.
Insomma, queste erano le mie supposizioni ma era ancora tutto da vedere. In base alla loro reazione avrei risposto io.
-“Dove vai fratello?”
Sentii la voce di Stefan provenire dalla porta. Mi voltai e gli sorrisi.
-“A fare delle commissioni Stefan.”
Dissi ironico e gli passai davanti, lui subito mi rubò la cartella.
-“Cosa c’è qui?”
I miei tentativi di riprendermela furono vani.
-“Ridammela.”
Dissi mentre lui era impegnato a leggere la prima pagina.
-“Elena Gilbert non è figlia di Miranda e Grayson?”
Quasi urlò sconvolto e mi fissò. Io gli tolsi la cartella dalle mani e lo guardai male.
-“Dillo a qualcuno e ti meno. Non farmi arrabbiare.”
Dissi serio.
-“Elena non lo sa vero?” chiede lui sicuro.
-“No e non deve saperlo. Tu tieni quella bocca chiusa.”
-“Lo sai che se lo scopre da sola ti odierà vero? Stavi andando da Grayson. Ti conosco troppo bene. Minacciarlo non è la soluzione, non farti prendere in giro da quell’uomo. Dillo a Elena e basta.”
-“Dirlo a Elena? Ma hai idea di quanto starà male? Ha quasi 18 anni e ancora nessuno gli ha raccontato la verità. Lei non saprà nulla.”
-“Ah si? E qual è il tuo piano?” Chiese lui fissandomi curioso.
-“E’ semplice fratellino. Vado da Grayson e gli dico che so tutta la verità, dopo se lui mi farà rimanere con la figlia io sto zitto e niente. Elena non verrà mai a sapere nulla.”
Stefan era parecchio sconvolto dalle mie parole, infatti mi fissava praticamente a bocca aperta.
-“E questo è l’amore che provi per lei? Le nasconderesti una cosa così grande solo per stare tranquillo con lei? Ma che razza di uomo sei? Tira fuori le palle e racconta tutto alla tua ragazza e in più cerca di farti accettare in un modo diverso dai suoi genitori. Così non risolvi nulla. Sei sempre il solito.”
Disse mentre attraversava la cucina e andava dritto nel frigo. Io rimasi a fissarlo per un ’attimo senza dire una parola. Magari aveva ragione, quello non era il modo giusto per stare con la donna che amavo, ma lui non conosceva i genitori di Elena. Loro mai mi avevano accettato e mai lo avrebbero fatto.
Stefan si voltò un attimo verso di me.
-“Una cosa del genere è da vero stronzo. Mi sbaglio o tu con Elena non dovevi essere più stronzo? Se fai una cosa del genere lo fai soltanto per te e non per lei.”
-“Aaah stai zitto Stefan. Io lo faccio per il suo bene invece.”
-“Per il suo bene? No per il tuo bene. Sii sincero per una volta e fatti vedere maturo. Basta fare lo stronzo o la perderai sul serio.”
Lo fissai pensieroso. In effetti forse aveva un pò ragione riflettendoci.
-“Mmmmh vedrò che posso fare. Se Elena mi cerca dille che presto tornerò e non farla andare via. Insomma che succede qualcosa chiamami.”
Dissi mentre indossavo una giacca di pelle nera e mi recavo verso l’uscita.
MEZZ’ORA DOPO
Mi trovano nell’ospedale dove lavorava Grayson . Passeggiavo tranquillo per i piani mentre cercano il suo, quello dove lavorava. Appena fui davanti alla porta del suo studio bussai e la sua risposta non tardò ad arrivare.
-“Si avanti.”
Sospirai e strinsi la cartella in mano. Ora solo due cose potevo fare. O ascoltare il consiglio di mio fratello o fare quello che avevo in mente di fare già da ieri notte.
Aprii la porta e lo fissai. Lui era seduto sulla sua scrivania e scriveva qualcosa, appena alzò lo sguardo rimane praticamente schioccato .
-“Sei coraggioso a venire qui!”
Io risi e entrai chiudendo la porta.
-“Sono venuto a risolvere alcune cose.”
-“Metti incinta mia figlia, la fai traslocare a casa tua e poi vieni qui a fare cosa? Risolvere alcune cose?”
-“Ah no…risposta sbagliata. Elena è venuta da me dopo che la madre le ha detto che doveva dare in adozione il bambino non appena avrebbe partorito.”
-“E così sarà. E’ una bambina, deve pensare al suo futuro per il momento.”
-“Si giusto. Il suo futuro, non con me vero?”
Dissi sorridendo. Lui annuii.
-“Ecco. Lo sai, senza di te il suo futuro sarebbe migliore. Ti droghi? Bevi ancora? E chissà magari la tradisci. Essendo suo padre ho tutto il diritto di proteggerla.”
Io in un attimo mi feci serio. A quanto pare per lui ero rimasto sempre il solito.
-“Woow sei un padre geniale eh.”
Poggiai la cartella proprio davanti a lui.
-“Dai leggi.”
Lui riconoscendola subito l’aprì e sospirò un attimo dopo.
-“Come l’hai trovata?”
-“Mi sa che qui abbiamo un bugiardo. E Grayson a quanto pare non sei perfetto.”
Dissi ridacchiando e poggiai i piedi nell’altra sedia.
-“Cosa vuoi Damon?”
Disse serio fissandomi.
-“Lo sai cosa voglio Grayson. Tu tratti Elena come una bambina. Io è da un anno e anche più che cerco di fare capire a te e tua moglie di amarla sul serio. Sono cambiato e si io voglio lei. Voglio che tu mi dia un pò di fiducia. Voglio che creda nelle mie parole….”lui mi fissò senza dire nulla. Non aveva nessuna espressione e per questo non avevo idea di ciò che stava pensando in quel momento. Sospirò e chiuse la cartella.
-“Lo sa?”
-“No” dissi secco.
-“Non deve saperlo. Non dirle una cosa così grande.”
-“Perché non devo farlo?”
-“E’ troppo per lei.”
-“Non è una bambina. Soffrirà ma almeno saprà la verità.”
Dissi sincero ascoltando per una volta il consiglio di mio fratello.
Lui era il primo che sapeva quanto amavo Elena, ma sapeva anche com’era il mio carattere.
-“La verità non può più saperla. Sta con lei, fa tutto quello che vuoi ma non dirle nulla.”
Io scoppiai a ridere ancora.
-“Sei un padre con i fiocchi devo ammetterlo. No Grayson non è così che andrà mi spiace. Qui le cose devono cambiare. Lei deve saperlo e sarai tu a dirglielo. E  tuo dovere.”
Lui si alzò.
-“Tu dici di amare mia figlia. E’ così che la ami? Facendola soffrire?”
-“E tu è così che ti guadagni il rispetto di Elena? Nascondendole tutto? Hai paura che ti odierà non è vero?”
Lui abbassò lo sguardo. Ecco il punto debole.
-“Beh Grayson. Perdona se mi permetto ma in questo momento il migliore tra te e me, sono io. Ora puoi odiarmi ancora di più, ma se non le dici la verità tu lo farò io. Odiami, impediscimi di stare con lei, ma falle sapere tutto. E’ matura credimi. E soprattutto non portarle via il bambino.”
Dissi mentre andavo verso la porta.
-“Passa un buona giornata. Stasera l’accompagno a casa se per te va bene.”
-“Siamo a Mystic Falls di nuovo. Quindi è nella vecchia casa che devi accompagnarla.”
Sgranai gli occhi. Erano tornati. Ora eravamo più vicini. Gli sorrisi e uscì fuori, diretto a casa.
POV ELENA
Mi ero svegliata ormai da un’ora e Damon non era a casa, ma ero comunque tranquilla visto che Stefan mi aveva assicurato che sarebbe tornato. Strano i miei non erano venuti a prendermi con la forza.
Ero nella sua camera, sul suo letto precisamente. Amavo questo letto e ci avrei dormito ogni notte.
Era enorme, coperto con lenzuola  di seta bianche. Ero riuscita a dormire tranquilla quella notte, Damon mi dava sicurezza. Quando ero con lui era tutto così surreale e magico e pensare che l’avevo fatto sudare parecchio per stare con me.
Ovviamente io non ero una tipa molto facile, ero riservata e se non conoscevo bene una persona non le davo fiducia. Quante volte lo avevo mandato a quel paese e soprattutto offeso, ma lui non si era dato per vinto e aveva continuato a corteggiarmi fino a farmi veramente innamorare di lui.
Lo vidi entrare.
-“Ehy piccola.” Mi disse mentre si avvicinava a me; io ridacchiai e subito mi sporsi per baciarlo.
-“Mi hai lasciata sola questa mattina. Cattivo.” Lui ridacchiò sulle mie labbra.
-“Bhe si sono stato da tuo padre.”
Io subito mi bloccai. Era andato da mio padre? A fare cosa. Per caso lui lo aveva chiamato?
-“Che hai fatto da mio padre?”
-“Ho chiarito solo alcune cose, tranquilla. Ha detto che stasera devi tornare, perché deve parlarti, credo. Si si penso proprio che debba dirti alcune cose.”
Lo guardai sconvolta. Io avrei dovuto parlare con mio padre? E per quale motivo.
-“Non mi vuoi a casa tua Damon?” chiesi subito.
-“Nono…” la sua risposta non tardò ad arrivare. “…Ovvio che no Elena, ma c’è una cosa che deve dirti e diciamo che finalmente ha trovato il coraggio di farlo insieme a tua mamma.”
-“Coraggio? Ma che stai dicendo? Tu sai cosa devono dirmi?” lui subito annui. “…allora sputa il rospo e fallo tu.”
-“No piccola. Non è compito mio, ma sappi che se hai bisogno di me devi soltanto chiamarmi e io sarò da te stasera ok? “
Ma cos’era di tanto importante? Ovvio che avevo bisogno di lui. Io non volevo andarci ad miei perché mi avrebbero impedito di vederlo.
-“Certo Damon, così magari mia mamma ti offre una tazza di thè. “ dissi ironica, ma poi mi feci seria. “..lo sai che ti odiano Damon. Se io esco di qui tu non mi vedrai per un’altra settimana e poi non potrai sempre venire da me. Abitiamo troppo lontano”
-“No no sono tornati a Mystic Falls. Così mi ha detto tuo padre.”
Io lo fissai incredula.
-“Dici sul serio? Qui? Quindi posso anche scappare e venire da te a piedi?”
Dissi ridendo e lo abbracciai subito.
-“No questo no…” rispose lui. “…tu chiama e io arrivo intesi? Ricorda che ci sono.”
-“Sembra quasi che debbano dirmi qualcosa d’importante.”
Dissi riflettendo ad altra voce.
-“Si si Elena. Importante e difficile da dire per loro ma troveranno un modo.”
-“Ma lor….” Non mi fece finire neanche la frase e subito mi baciò con passione e amore. Sapevo che lo stava facendo per zittirmi.
-“Ora …visto che hai saltato la colazione ti aspetta un pranzo con i fiocchi.”
Disse lui ridendo e io lo feci cadere sul letto.
-“Mmmh si Stefan ci chiamerà quando sarà tutto pronto no?”
Lui annuii sulle mie labbra e riprese a baciarmi come prima. Si mise comodo su di me, appoggiandosi sui gomiti per non pesarmi troppo. Passammo tutta la mattinata a coccolarci.
 
12 ORE DOPO
Era ormai notte. Io avrei preferito rimanere a casa di Damon, ma lui aveva insistito perché tornassi, così lo avevo fatto.
Entrai in casa e trovai mia madre e mio padre seduti in salone. Mi sentii fissava, perché mi guardavano senza dire nulla.
-“Scusate se ci ho messo tardi. Damon mi ha costretto a tornare.”
Dissi seria e mi avvicinai a loro. Mio padre fece un mezzo sorriso.
-“Certo, Damon. Dobbiamo dirti una cosa Elena.”
Disse lui serio e mi fece segno di accomodarmi accanto a loro.
-“Lo so che ci abbiamo messo molto però non sapevamo da come iniziare e oggi abbiamo capito che era giusto che tu sapessi una cosa. Visto che sei anche una 18 enne.”
Io annuii e continuai a fissarli senza parlare.
-“Ma Elena… “ disse mia madre “… sappi che per noi non cambierà nulla. Ti amiamo”
Mi feci più seria.
-“Voi mi stare preoccupando . Qualcuno sta male? Dam..Damon che è venuto a fare da voi questa mattina?”
Chiesi guardandoli. Mio padre tirò fuori una cartella e me la passo quasi con mano tremante.
-“Ecco. Qui c’è un pò di verità. Questa è la tua cartella di nascita.”
-“Ma papà una volta l’ho già vista.”
-“No…” disse lui “…questa è quella vera. Aprila e leggi.”
Io feci come mi disse e lessi velocemente qualcosa nella prima pagina.
Gli occhi mi si inumidirono e non mi permisero di proseguire la mia lettura.
-“Ad….adozione? Cos’è questa cosa?”
Dissi praticamente sconvolta e buttai la cartella a terra.
-“Io ….io sono stata adottata? Insomma…io non sono vostra figlia?”


L'ANGOLO DELL'AUTRICE.
Vorrei ringraziare tutti quelli che seguono la mia FF e che mi recensiscono sempre,sia quì che su facebook.
Siete Favolosi Davvero.Grazie di cuore a tutti.
Presto avrete il nuovo capitolo.
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Crediti per l'immagine a :
Beauty Design; MσnyGrαphic. ϟ 
   
 
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