Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: AngelFallen    23/08/2013    2 recensioni
Ginny è pazza di Draco a tal punto di dargli un filtro d'amore per farlo innamorare. Cosa accadrebbe se quello che sembrava un gioco, una vendetta, si trasformasse in un amore autentico? Cosa si è disposti a fare per amore?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'AMORE HA DUE FACCE
CAPITOLO 1 
IL FILTRO D'AMORE

4 Marzo ore 10 a.m.
Ginny Weasley camminava leggendo il suo libro di pozioni, i suoi voti erano davvero pessimi e come le ricordava sua madre, quest'anno aveva l'ultima occasione per migliorarli. Era al suo quinto anno, l'anno dei G.U.F.O, era troppo importante alzare la sua media se voleva diventare un Auror come i suoi migliori amici e suo fratello.
Arrivata a lezione trovò il professor Piton che l'aspettava arcigno perchè come al solito lei era in ritardo. "Signorina Weasley, è mai possibile per lei essere puntuale? O è destinata ad essere sempre l'ultima in tutto. Nella vita come a lezione...”. Luna le lanciò uno sguardo solidale e lei andò al suo posto in silenzio, mentre Piton continuava: " Bene oggi ci dedicheremo a preparare una pozione più complicata del solito, che ritroverete sicuramente ai G. U. F. O. La pozione "Succo di venere" è il più potente filtro d'amore che sia mai esistito. I suoi effetti durano circa quattro settimane e se si è fortunati la vittima del filtro, dimenticherà di essere stata indotta ad amare e la sventurata o sventurato che gliel'ha somministrato scamperà da una tremenda vendetta". Piton ridacchiò guardando Ginny . "Naturalmente è considerato un reato usarla qui a Hogwarts. Vi sconsiglio vivamente di rubarne anche solo una goccia".

"Perfetto, Piton mi ucciderà quando scoprirà che ne ho rubata una fiala" mormorò la rossa poco dopo alla sua migliore amica Luna. " Se lo scoprirà... A proposito chi hai intenzione di far innamorare con quel filtro? No, lascia che indovini: "Occhi verdi e lucenti di rospo in salamoia, Capelli neri e lucidi come di corvo in volo..."- ma non poté finire la frase che l'amica le diede una gomitata. "E' una vita che ho smesso di sperare di piacere a Harry. Ho altri interessi ora... " e lasciò Luna con una frase sulle labbra che non poté pronunciare: Chi era il ragazzo che aveva rapito il cuore di Ginevra Weasley? Il mistero era dei più fitti. Nessuno avrebbe mai potuto pensare che fra tanti adolescenti di bell'aspetto quello che aveva fra le mani il suo cuore era niente di meno che Draco Malfoy. 

" Sono pazza, rubare quel filtro, ma cosa mi è preso? D'altronde che speranze ho di piacere a Malfoy, mi considera la feccia della feccia. No non posso farlo, stasera getterò questa fiala e dimenticherò i suoi occhi grigi, la sua pelle bianca e i suoi splendidi capelli biondi... Oh no, sto di nuovo pensando a quanto sia affascinante. “Ginevra smettila!" disse a se stessa. Ma qualcosa o meglio qualcuno che aveva le stesse fattezze del principe azzurro appena descritto da lei, le passò davanti guardandola appena. All'improvviso si fermò e tornò indietro. Era più alto di lei di almeno dieci centimetri e avvicinando i suoi occhi a quelli della ragazza mormorò " Weasley se non sbaglio ti ho appena sorpresa a fissarmi. Cos'è ti sei presa una cotta per me?!" disse ridendo.-"Non provare più a guardarmi in quel modo pezzente! La gente come te sbava davanti alla gente di rango superiore, solo perchè ha quello che loro non potranno mai avere: Potere, Fama e Gloria. Oltre a un mucchio di galeoni. Ahahhahahha"- rise il Serpeverde. " Smettila Malfoy i tuoi stramaledetti galeoni non m'interessano!". " Cosa cerchi Weasley, l'amore? ". La ragazza lo guardò dritto negli occhi " Che tu ci creda o no è così. Ti lascio ai tuoi dubbi amletici, stammi bene!" Qualcosa si era insinuato nella mente di Draco, che la piccola Ginny Weasley si fosse davvero innamorata di lui? " Ahahhahah", rise il ragazzo " Che stupida, che cosa le fa pensare che io la ricambi?" Ma il sorriso si spense sulle sue labbra, la ragazza aveva parlato di amore, quello sincero, quello che spinge gli uomini a cambiare il mondo e che non lo porta a servire il male. Lui non l'aveva mai provato, né per i suoi genitori, né per un amico, né per una ragazza. Nessuno lo amava. Nessuno era mai stato amato da lui. Le storie che aveva a scuola erano solo avventure, sfruttava le ragazze ottenendo quello che voleva per poi umiliarle. La cosa divertente è che più la sua fama di bastardo cresceva più le ragazze cadevano ai suoi piedi." L'ho sempre detto che le alle donne piace essere trattate male" ripeteva agli amici beffandosi delle ragazze che usava. Ma una sensazione strana gli rimaneva in gola come un desiderio non appagato, almeno una volta voleva sentire cosa si provava ad amare qualcuno ed essere ricambiati. " Sto diventando sentimentale!"mormorò dirigendosi alla sala comune.

La mattina dopo, a colazione il magico trio Hermione-Harry-Ron era come al solito seduto al loro tavolo." Ciao Ginny, dormito bene?". " Non cambiare discorso Ronald, vuoi metterti a studiare seriamente, senza copiare i miei compiti?! Questa è l'ultima volta che ti passo il mio tema di Trasfigurazione" esclamò Hermione arrabbiata. " Vuoi avere sulla coscienza la mia bocciatura Herm? Sei crudele ". "Certamente la mia coscienza non ne risentirà quando accadrà, perchè stanne certo che accadrà molto presto se continui di questo passo."-"Ragazzi dateci un taglio, sono ancora le nove, la mattina è lunga non vorrete esaurire le imprecazioni tutte ora"- mormorò Harry. Ginny rise di gusto. Un ragazzo dall'aria annoiata seguiva la scena seduto al tavolo di fronte al loro." Cosa avranno mai da ridere quei babbanofili? ".Il suo sguardo si posò su Ginny e si rese conto di quanto fosse cambiata in quei cinque anni. Era cresciuta non solo in altezza, le sue forme arrotondate non sfuggivano al suo sguardo intenditore. I suoi capelli di un rosso acceso erano meno sgargianti del solito, ammorbiditi da riflessi ramati. E gli occhi di un azzurro così intenso che il cielo sembrava spento al confronto. Sorrideva e il volto le s'illuminava di una luce tutta speciale . Era bella, molto bella pensò Draco, ma era una Grifondoro e una pezzente. E lui un Malfoy, un ricco Purosangue. Irraggiungibili. Troppo distanti.

Ginny stava assistendo controvoglia all'allenamento dei Serpeverde aspettando che finisse per fare la cosa più assurda che avrebbe mai potuto fare. Era ancora indecisa sul da farsi quando Malfoy scese dalla sua scopa, stanco per quelle due ore di allenamento, diretto agli spogliatoi. Lei gli bloccò la strada. "Ciao" disse " Vuoi un pò di succo di zucca per dissetarti, ti vedo accaldato" porgendo una bottiglietta di cristallo. Il ragazzo la squadrò "Cosa ti fa pensare che accetti qualcosa da te Weasley? Vai a portarlo a Potter-Lo-Sfreggiato. Ah è vero, ricordo solo ora che non ti fila nemmeno". la beffeggiò ridendo."Che stupido!" pensò la ragazza. Poi si riprese dalla battuta velenosa del ragazzo e disse maliziosa " Harry dici? Lui è troppo impegnato a salvare il mondo. Tu invece Draco, sembri più portato a ricevere le cure di una donna..." ." E chi sarebbe qui la donna? Io non ne vedo nessuna" disse guardandosi intorno con un ghigno sul viso. Vedendo i suoi occhi divenire lucidi disse "Vattene Weasley prima che ti metta a piangere, non voglio piagnistei, abbi un pò di dignità, và a piangere la tua mancata femminilità sulla spalla di qualcun'altro!" E si allontanò. All'improvviso un lampo di luce rossa sembrò comparire dal nulla colpendo il ragazzo che svenne sull'erba del campo. "Oh mio Dio! L'ho combinata grossa stavolta. L'ho schiantato, non ci posso credere, l'ho fatto davvero". Si fermò qualche secondo a guardare paralizzata il ragazzo biondo svenuto ai suoi piedi. " Devo fare presto" Si chinò su di lui e gli fece bere il contenuto della bottiglietta fino all'ultima goccia. Il ragazzo bevve, ignaro di cosa aveva fatto la rossa. Poi tremante gli rifece prendere i sensi e si avvicinò al suo viso per guardarlo negli occhi. Il ragazzo aveva il viso inclinato di lato come nascosto dall'erba. La prima cosa che vide Draco girando la testa fu una splendida ragazza dai capelli rossi ed esclamò estasiato "Dolce fanciulla, che visiti ogni notte i miei sogni, ti amo. Rendimi l'uomo più felice di tutto il mondo magico, sposami ti prego" Ginny lo guardò a bocca aperta e pensò "Ha funzionato! E' innamorato di me, direi che è più che innamorato" Vedendo la sua espressione bramosa, in ginocchio ai piedi della ragazza con le mani giunte a pregarla di sposarlo, Ginny pensò che doveva calmare questa sua enfasi amorosa altrimenti sarebbe sembrata sospetta agli occhi degli altri, che in fretta avrebbero scoperto del suo inganno. " Ok, Draco rialzati c'è tempo per le nostre nozze, datti un contegno ti prego. Andiamo a sederci all'ombra di quel faggio vieni". "Si mia amata!" sospirò il ragazzo. "Bene, tu mi ami vero? Vorrei che tu tenga segreto questo amore e non dica niente agli altri, a nessuno intesi?". "Si mia adorata"." E che la smetti di essere così sdolcinato, sii romantico ma non farmi venire una carie per l'amor del cielo! Mantieni pure il tuo comportamento altezzoso specie davanti agli altri ma con me puoi essere dolce". " Va bene Ginevra" ."Ecco ora va meglio" disse Ginny. "Sei sicura di voler accettare la corte di un Serpeverde? Non li odiavi tutti?" le chiese. "Bhè ti sembrerà strano ma tu sei diverso, lo so che sei il Serpeverde più malvagio di tutta la scuola, ma so anche che dentro di te c'è qualcos'altro". Vedendo arrivare Hermione, Ginny sussurrò a Draco di andare, si sarebbero rivisti più tardi. Draco si allontanò sorridendo mandandole un bacio con la mano. 

E così la ragazzina ha provato a dargli un filtro d'amore pensò divertito, lei da stupida qual'era aveva creduto che l'aveva bevuto, non l'aveva visto sputare il succo di zucca a terra, imbambolata e spaventata com'era. "Ci sarà da divertirsi, le farò credere di essere innamorato e poi la umilierò davanti a tutta la sala grande, sarà uno spasso". Il suo ghigno si allargò pensando alla faccia della stracciona quando di lì a poco le avrebbe cancellato quell'aria da santarellina."Si beccherà una punizione e se saprò recitare bene, forse addirittura un'espulsione".

Entrando nella sua camera vide Zabini sdraiato sul letto a ripassare Aritmanzia senza molta convinzione, "Ehi là Draco cos'è quell'espressione di trionfo, a chi hai distrutto la reputazione oggi, se posso chiederlo, una svampita Corvonero..., forse Clarissa Nelson per caso? Non era lei a vantarsi che hai accettato il suo romantico appuntamento, stamattina a colazione. L’ho vista piangere poco fa, ci hai dato sotto pesante stavolta eh?". "No, con tuo grande dispiacere non è lei, anche se mi hai ricordato di scaricarla, forse piangeva perchè si sarà accorta di quanto è stata penosa la serata con lei, ahahahahaha già sarà così! Comunque ho una nuova preda, tieniti forte cugino, perchè ti verrà un infarto tra poco" ."Avanti chi è, dimmelo Draco", il biondino rise e disse "La piccola Ginny Weasley", Zabini lo guardò senza parlare poi cadde dal letto ridendo di gusto. "Non hai nessuna speranza con lei cugino, lei non ti guarda nemmeno. E' la ragazza più corteggiata al momento, e tu il più ambito certo, ma quando mai una Grifondoro ha anche solo notato un Serpeverde. Senza contare che è una Weasley e se non sbaglio non è stato quattro anni fa che tuo padre e il suo si sono picchiati al Ghirigoro. Praticamente si odiano. Dai ci sono tante altre fanciulle in giro" . "Cugino, cosa diresti se la ragazza in questione oggi ha provato a farmi bere un filtro d'amore, diciamo pure il filtro d'amore più potente che ci sia" , Zabini esterrefatto mormorò "Succo di venere, ne sei sicuro, è bandito l'uso qui a scuola", "Piton mi ha appena detto che ne ha fatto preparare un pò ai suoi allievi del quinto anno, fra cui la Weasley,si è lamentato molto dei suoi voti sembra che sia una frana in pozioni, ma la sua amica Lovegood è stata l'unica a preparala correttamente. Essere il prediletto di Piton è utile a volte no? Ora so cosa mi ha cercato di dare quella stracciona". Gli raccontò il suo piano, mentre il volto del cugino cambiava colore ad ogni frase, disse a Draco preoccupato "Stavolta stai esagerando, dai è troppo crudele, è solo una ragazzina invaghita di te infondo, anche se pensavo avesse altri gusti come Potter- l'eroe-del mondo-magico. Ma a lui piace ancora Cho Chang vero?" ."Cosa vuoi che 
m' importi della vita amorosa di Potter, è della Weasley che voglio occuparmi ora, andiamo a cena lo spettacolo sta per iniziare..." E così dicendo s'incamminò verso cena pregustando già la sua vendetta.

CAPITOLO 2 
L 'INGANNO

"Harry cosa ti ha detto Hagrid stamattina?" domandò Hermione sospettosa. "Ehm, diciamo che voleva che lo aiutassi con uno dei suoi cuccioli" Ron lo guardò preoccupato "Non dirmi che è un'altro drago o uno di quei ragni giganti che vivono nella Foresta proibita?" la paura di Ron per i ragni era argomento già discusso così Hermione evitò di prenderlo in giro e ascoltò l'amico."No per fortuna, ecco non so come dirvelo, è un incrocio tra una puzzola e un coniglio, solo che avete mai visto un coniglio alto circa un metro?Con denti lunghissimi e artigli affilati? Bhè dovreste vederlo mi ha praticamente assalito quando sono andato a trovare Hagrid, è stato costretto a parlarmi dalla finestra. Silente non gli permette di tenerlo così mi ha chiesto se potevo convincerlo che quel mostro è innocuo, ma dall'odore dei miei vestiti e da come erano strappati dopo il suo assalto, il preside ha obbligato Hagrid a sbarazzarsene. Vuole che andiamo da lui per l'ultimo saluto"."Ma è matto? Non ci andrei neanche se ne valesse della mai vita, tu Herm, non dirmi che ci vai?" le chiese Ron. Ginny ascoltava solo metà delle parole degli amici, era troppo presa a guardare Draco che ricambiava il suo sguardo sorridendole appena. "E ' una bella sensazione essere guardati da lui con ammirazione e non con disgusto". Intanto al tavolo dei Serpeverde Zabini chiedeva al cugino altri ragguagli dell'incontro-scontro con Ginny. "Ma ti ha davvero schiantato o facevi finta anche in quello?"."Mi ha stordito, scemo, ho finto di svenire solo per vedere cosa voleva da me, mi ha preso di striscio. Davvero pensi che uno di quegli incapaci Grifondoro possano schiantare un Malfoy? Ho deciso di darle un appuntamento per stasera o meglio per stanotte". Ricambiando il dolce sguardo della rossa seduta poco lontano da lui. Ginny si alzò per andare a letto quando un ragazzino del primo anno di Tassorosso le si avvicinò per darle un biglietto sigillato, arrossendo scappò. La ragazza lo aprì :" Mia cara Ginevra, ci vediamo a mezzanotte nell'aula di Trasfigurazione, ti prego non mancare ho voglia di stare un pò solo con te. A più tardi Draco".

Ginny leggeva il biglietto più e più volte mentre valutava se andarci o no. Poi disse a se stessa che era ciò che aveva sempre desiderato. Dopo qualche ora apriva la porta dell'aula di Trasfigurazione, sbirciando dentro, vide Draco di spalle che guardava fuori dalla finestra e facendosi coraggio entrò richiudendo la porta dietro di sè. Il ragazzo si voltò attirato dal rumore della porta che si apriva e si richiudeva, sorridendo alla ragazza corse ad abbracciarla. Ginny sorpresa si lasciò stringere forte, mentre il profumo di Draco le incendiava i sensi non aveva mai sentito il suo profumo, fino a poche ore fa erano irraggiungibili. Il ragazzo cercò la sua bocca e le diede il loro primo bacio. La sua lingua esplorava la bocca della ragazza prima con dolcezza poi con passione sempre più grande mentre non smetteva di stringerla forte a sè. -"Ginevra" le sussurrò all'orecchio "Sei così bella illuminata dalla luce della luna, sembri una dea. La mia dea. Non ne potevo più di guardarti da lontano senza poterti neanche sfiorare. Com'è andata la giornata racconta" Ginny lo guardava incantata, non riusciva ad aprir bocca tanto era stata forte l'emozione per quel bacio. Poi si riprese "Bhè è andato tutto bene, ho fatto un tema di pozioni e una ricerca sui filtri d'amore" poi arrossì pensando a quello usato da lei per far innamorare Draco, se non era per quel filtro ora non sarebbero in quell'aula a scambiarsi effusioni. Il ragazzo quasi leggendole nel pensiero aveva intuito dal rossore del suo viso che era imbarazzata per il filtro. Le sorrise e stringendole la mano le disse "Sei il mio piccolo genio", poi continuò "I filtri d'amore sono pericolosi se usati per far innamorare chi non ci ricambia affatto, personalmente disapprovo questi mezzi, l'amore non si può pretendere né mistificare no? E il nostro sentimento lo dimostra, ti amo mia dolce Ginevra" e riprese a baciarla con più sentimento. Mentre le loro labbra erano incollate, le parole dette dal ragazzo non le permisero di gustare quel bacio fino in fondo. "Cosa c'è sembri pensierosa" ."Niente pensavo a cosa direbbero se ci beccassero qui a quest'ora, non sono mai uscita dal mio letto per girovagare di notte" Il ragazzo sorrise, "Sei un angelo insomma, non trasgredisci mai alle regole, non offendi mai nessuno, non inganni nessuno..." lasciò questa frase in sospeso, poi riprese "Dovrebbero darti un premio per la tua bontà, e per la tua lealtà, senza ombra di dubbio" Ginny si aggirò per la stanza nervosa, un premio per la lealtà a lei che aveva indotto una persona ad amarla? Figuriamoci, per qualche secondo pensò che Draco la stesse prendendo in giro, poi vedendo il suo sorriso caldo avvolgerla sorrise a sua volta e disse "Già spero si sbrighino a darmi questo premio" . "Sono io il tuo premio" disse il biondino riabbracciandola. Passarono un'ora a parlare seduti su di un soffice tappeto accanto alla finestra. Ginny gli aveva raccontato quasi tutto di sè, i suoi timori, i suoi desideri. Di come si sentiva incompresa. Gli aneddoti buffi e tristi della sua famiglia. Aveva ascoltato le poche confidenze fatte dal ragazzo sulla sua famiglia e sul suo futuro, Draco era uno che si sbottonava difficilmente, ma lei gli avrebbe dato tempo. D'altronde fino a ieri erano nemici. "Guarda che ore sono!" disse Ginny "Devo andare", si avvicinò a lui e lo baciò teneramente "A domani tesoro dormi bene" e andò via. 
Draco restò per qualche minuto immobile a gustare il sapore che il bacio della ragazza gli aveva lasciato, non ne era rimasto del tutto indifferente, stranamente aveva sentito il cuore battere più forte. Non gli era mai successo. Nessuna le piaceva come lei, il profumo di fragola che emanava la sua pelle, il sorriso che le arricciava le labbra. Le sue piccole mani. Tutto di lei lo faceva impazzire. Aveva fatto uno sforzo enorme per trattenersi quando lei si era stretta a lui. Il suo candore quando gli aveva raccontato i suoi segreti, quasi sembrava davvero un angelo, incredibile che fosse la stessa persona che aveva ingannato tutti dandogli quel filtro. Poi scosse la testa come per svegliarsi e ricordò che era un'imbrogliona e che era una Weasley. E incupito s'incamminò nel corridoio buio per tornare nella sua stanza .

Aveva passato buona parte della notte a pensare a lui, non era come voleva far credere a tutti. Sapeva essere dolce se voleva, sapeva far sentire una donna una principessa e soprattutto sapeva baciare! Di tutti i ragazzi con cui era stata lui era quello che baciava meglio. All'improvviso tutti i ragazzi conosciuti prima di lui scomparirono per fare posto a un giovane ragazzo biondo dal sorriso malandrino: il suo ragazzo. Quella strana sensazione non accennava ad andare via, Ginny voleva il suo amore ma voleva anche che l'amasse senza trucchi, senza dovergli mentire. Per un attimo pensò a come sarebbe stato se Draco Malfoy si fosse innamorato di lei davvero, poi triste capì che si doveva aggrappare a quei trenta giorni che le rimanevano da passare accanto a lui prima che l'effetto del filtro finisse.

Si era rigirato nel letto più e più volte, pensando a lei, mentiva a se stesso dicendosi che le stava accanto solo per attuare il suo piano di vendetta, ma più le stava vicino più non poteva fare a meno di lei. Era tutto troppo pericoloso, rischiava troppo stavolta, era la sua salute mentale a risentirne se continuava a starle accanto, si sentiva a un passo dal paradiso se la stringeva fra le braccia e ad un passo dall'inferno se solo le stava lontano. Pensò a come sarebbe stato se loro non fossero un Malfoy e una Weasley, avrebbero potuto vivere quelle emozioni rubate all'oscurità, alla luce del sole. Senza vendette, senza trucchi, senza soffrire.

10 Marzo ore 14 p.m.
"Ci vieni con me a Hogsmeade sabato pomeriggio? Potremmo vedere le vetrine e andare a comprare dolci a Mielandia, ti piacciono molto i dolci no?"Ginny lo guardò "Certo che mi piacciono, ne vado matta, ma cosa diranno i tuoi amici se ti vedono con me Draco?" ."Bhè faremo in modo che non ci vedano, ci incontreremo lì per caso e poi fingeremo ogni tanto di insultarci per non dare nell'occhio, poi ti porto in un posticino tranquillo lì non ci disturberà nessuno" Lei gli sorrise raggiante."Lo prendo come un si questo sorriso Ginevra?"le disse baciandola e lei gli urlò felice"Siiiii"

"Che bello quel mantello,non trovi?" lui la guardò felice mentre era attaccata al vetro col naso schiacciato, sorrise vedendola entusiasta per ogni cosa come fanno i bambini. Ma quel mantello le piaceva davvero e lui moriva dalla voglia di vederglielo addosso. "Ascolta amore, ho appena visto Tiger e Goyle, dividiamoci, aspettami da Melandia ok? Vediamoci lì." La scusa era buona per poter fare ciò che solo un ragazzo innamorato avrebbe fatto: realizzare il suo desiderio. Sorrise entrando nel negozio. Intanto da Mielandia Ginny si aggirava per gli scaffali pieni di dolci di ogni genere."Quanto costano le piume di zucchero?" chiese. "Due falci" rispose il commesso. Il sorriso sulle labbra della ragazza si spense pensando al poco denaro che aveva. Voleva utilizzarlo per comprare un regalo a Draco ma lui era abituato a regali costosi e raffinati e lei non poteva permettersi niente di questo. Voltandosi vide suo fratello Ron entrare nel negozio con Harry e Hermione."Ginny, cosa ci fai qui tutta sola?". "Ehm , sto aspettando Luna sta per arrivare" inventò la ragazza. "Non è che hai un appuntamento con qualche ragazzo?"Hermione s'intromise solidale "Ron, anche se fosse, Ginny non è una bambina fatti i fatti tuoi!" "Ok, mi sembrava strano però, di solito viene con noi a Hogsmeade". Intanto Draco entrò accompagnato da Pansy Parkinson, stretta al suo braccio. Ginny li guardò furiosa. Il ragazzo non la guardava negli occhi, sembrava ignorala completamente. "Guarda chi si vede, il magico trio con Weasley la mocciosa!" iniziò Pansy. "Cosa ci fate in questo negozio? Dei pezzenti come voi, non possono permettersi abiti decenti figuriamoci dei dolci !" Ron la fulminò con gli occhi "E tu cosa ci fai invece, sei venuta a ingozzarti per diventare ancora più grassa e brufolosa di quanto lo sei già!". Pansy diventò rossa e sbottò "Come osi Weasley, stavolta la paghi, Draco difendimi",il Serpeverde guardò i due poi mormorò qualcosa come "Andiamocene" ma lei tirandogli il braccio lo incitava a vendicarla. "Weasley chiedile scusa subito" disse Draco. Harry prese parola per la prima volta "Malfoy vattene prima di beccarti un incantesimo!" Poi prese la mano di Ginny che sembrava sul punto di piangere. Draco fissò le mani intrecciate dei due, poi tirandosi dietro la Serpeverde, prima di andare via urtò forte la spalla di Harry e mormorò a denti stretti "Sei morto Potter".

La scusa di Ginny, su Luna che le aveva dato buca per una punizione con Piton funzionò bene. Giustificò l'assenza dell'amica e le diede una scusa per non parlare della lite con Malfoy. In realtà nessuno si era meravigliato di quello che era successo a Mielandia, quante volte avevano discusso con Malfoy e la sua banda? Questa volta la cosa bruciava alla rossa più di quanto immaginavano gli altri. Draco entrò nella Sala grande per fare colazione, anche questa volta non la degnò di uno sguardo. Lei si lasciò sfuggire qualche occhiata, poi non sopportando più la sua indifferenza si alzò e uscì nel corridoio affollato. Draco la seguì. Lei si voltò e lo guardò aspettando le sue scuse. Il ragazzo fece altrettanto. Nessuno dei due parlò per un pò, poi il ragazzo aggiunse freddo"Ci hai messo poco a buttarti fra le braccia di Potter". La frase fu per Ginny una pugnalata, con gli occhi pieni di lacrime gli rispose furiosa "E tu appiccicato a quella belva? Non avevamo un appuntamento?" ."Pansy mi ha incontrato per strada e si è attaccata a me, le stavo dicendo di mollarmi mentre entravamo da Mielandia poi vi ho visti, sarebbe sembrato sospetto mandarla via davanti ai tuoi amici no?." "Questo non significa lasciarti abbracciare da lei." Draco la guardò ironico "Sei gelosa?"disse ."Perchè dovrei non sei mica il mio ragazzo?!" gli rispose lei. "E' questo che pensi?" Lei non rispose e lui interpretando il suo silenzio come una risposta negativa andò via deluso e con gli occhi incredibilmente lucidi. "Sono una stupida" disse a se stessa Ginevra Weasley. Per la prima volta aveva visto soffrire Draco Malfoy,ma comprese in fretta che le sue non erano lacrime di un d'amore sincero ma il risultato di uno stupido filtro!

CAPITOLO 3
SORPRESE

"Ehi là cugino che cos'hai sembri furioso?" Draco lo guardò prima di iniziare a prendere a pugni il muro come un pazzo, mormorando "Ti uccido", Zabini lo fermò spaventato da tanta rabbia "Calmati, chi vuoi uccidere, smettila dai Draco" , il biondo col respiro ansante gli rispose "Potter. Quel presuntuoso di Potter. Lo uccido, come osa toccarla. Come osa anche solo sfiorare la sua mano?!" Gli raccontò della lite a Mielandia. Zabini fischiò sonoramente e gli disse guardandolo apprensivo "Te ne sei innamorato. Altro che vendetta, sei pazzo di lei!" "Taci cugino, cosa farnetichi", il moro lo prese per le spalle e serio gli disse che doveva correre ai ripari "Dammi retta Draco, o ci dai un taglio ora o ti ritrovi ad essere davvero il suo ragazzo" poi vedendo il volto triste di Draco riprese "Ma dimmi la pensi spesso? Ti manca quando non la vedi? Ti batte forte il cuore quanto ti è vicina?". "Si" mormorò il biondo realizzando per la prima volta di essere innamorato di Ginevra Weasley, il suo primo ed unico amore.
"La amo, amo l'aria che respira, l'azzurro dei suoi occhi, il suo coraggio, la sua risata gioiosa. Amo quando stringe la mia mano per farmi capire che mi è vicina, amo la sua gelosia. Amo la sua semplicità. Vorrei gridarlo al mondo che sono pazzo di lei. E' accaduto, ora capisco cosa significa amare e non permetterò che finisca..."

"Ginny è arrivato un gufo per te", "Grazie Hermione" la rossa si avvicinò in fretta al gufo, impaziente di consegnarle la lettera e vide che non c'era il mittente. In fretta si allontanò per non far vedere i suoi occhi rossi e gonfi di pianto all' amica, che aveva l'aria apprensiva e indagatrice. Appoggiata ad una parete seminascosta di un corridoio, lesse la lettera che diceva:" Incontriamoci fra un'ora nella Stanza delle necessità la troverai aperta". "Chi me la manda?" si chiese Ginny, indecisa se andarci e beccarsi una sicura punizione, perchè in giro di notte, o tornarsene in sala comune a finire i compiti che da alcuni giorni non aveva neanche sfiorato. Di certo non poteva essere un invito di Draco data la lite avvenuta in mattinata. Ma chi poteva essere? E cosa voleva da lei?
Guardando apprensivamente l'orologio per quella che era la ventunesima volta, Ginny si accorse che il suo tema di Storia della magia, non era neanche iniziato. Comprese che non avrebbe potuto studiare con quel tarlo nella mente. Indossando un mantello sul pigiama sgattaiolò fuori per andare all'appuntamento. In effetti la porta era davvero aperta ed entrando timidamente vide che la stanza era illuminata da tante candele dorate. L 'aria era invasa da un profumo di fiori, al centro della stanza c'era un bellissimo tavolo apparecchiato con al centro un vaso di rose rosse. Piatti di porcellana con accanto posate d'argento, calici di cristallo, con quello che doveva essere sicuramente una bottiglia di costosissimo vino. Poltroncine dorate foderate di velluto rosso. Una dolce musica preveniente da un'arpa dorata posta in un angolo e un caminetto acceso riscaldavano magicamente l'atmosfera. Ginny chiuse la porta e si guardò attorno con la bocca aperta. Poi da dietro una tenda di velluto rosso apparve Draco, con indosso una camicia nera di raso appena aperta che lasciava intravedere il petto muscoloso e attillati pantaloni neri. Era incredibilmente bello e seducente e lei si sentiva confusa e goffa nel suo pigiama di cotone con i cuoricini rosa e le pantofole. Il ragazzo le sorrise, "Ho una sorpresa per te , un'altra a dir la verità". Le diede una scatola e aprendola trovò il più bell'abito che avesse mai visto. Lungo fino al ginocchio, scollato e aderente, di raso bianco con spalline sottili di strass e un paio di scarpette col tacco alto. L’abito luccicava come se fosse ricoperto di riflessi d'argento."E' stupendo” mormorò la ragazza,"Indossalo" la pregò Draco. Si voltò mentre lei lo indossava. Poi Ginny mormorò timida "Puoi voltarti". Lui rimase a guardarla incantato,prima che la ragazza imbarazzata dal suo silenzio gli chiese"Come sto? ". "Sei stupenda. Ginevra, volevo scusarmi con te per quello che è successo ieri." " E' stata anche colpa mia, Draco non importa"."Non posso pensare neanche di perderti. Ti amo troppo capisci e voglio regalarti una serata speciale, perchè sei la mia principessa. Credi alle favole? Bhè non sarò il principe azzurro ma ci ho provato" arrossendo la guardò negli occhi. "E' tutto stupendo"."Vuoi concedermi questo ballo mia dolcissima Ginevra?" E così la invitò a ballare e insieme volteggiarono per la stanza scambiandosi baci e sguardi d'amore. Poi lui la fece sedere e le versò del vino "Ti piacerà è molto buono assaggialo", le portate apparvero dal nulla, tutte buone e appetitose, cibi elaborati e raffinati. Ginny mangiò tutto con appetito, avendo saltato la cena. Anche lui mangiava affamato."Sai non ho cenato, stavo troppo male per la nostra lite" disse lui."Anch'io" gli rispose la ragazza." Ma adesso mi è tornato l'appetito e il buon umore le confidò sorridendo". Poi le prese la mano e le diede un cofanetto elegante. Ginny lo aprì emozionata. Era una bellissima collana con appeso un cuore per ciondolo, ricoperto di piccoli rubini e dietro incisa una scritta "Per sempre insieme D e G "." Ci ho messo le nostre iniziali ti piace?" Gli occhi cominciarono a diventarle lucidi e calde lacrime iniziarono a scendere rigandole il viso."Perchè piangi?" ."Perchè non sono mai stata così felice" gli rispose. Lui l'abbraccio e la tenne stretta a sè per qualche minuto poi le disse"Anch'io non sono mai stato così felice amore mio".

"E così ti ha regalato una cena elegante, un abito meraviglioso e un gioiello. Caspita non riconosco più Draco Malfoy, se non sapessi che è sotto l'effetto del filtro direi che è impazzito, insomma fino a qualche giorno fa ti detestava!" le disse Luna. " Lo so e tremo al pensiero che quando il mese finirà tornerà ad odiarmi." "Non hai mai pensato che questo giochetto, ti farà stare più male quando, innamorata persa di lui , Draco ti respingerà e forse non ricorderà niente di tutti i bei momenti che avete passato assieme?". Ginny sospirò poi le rispose."Penso che tu abbia ragione Luna, ma non pensavo che avrebbe davvero funzionato. Draco era un soggetto difficile, forse ho sottovalutato quel filtro. Mi sembrava così assurdo che lui potesse anche solo trovarmi carina figuriamoci amarmi. In cuor mio lo speravo ma non ho mai visto gli effetti di un filtro d'amore." Luna le diede un abbraccio e le domandò" Cosa farai?", Ginny sorrise, "Mi godrò questo mese e quando finirà mi si spezzerà il cuore immagino." "Forse il potere dell'amore permetterà a Draco di ricordare tutto e di capire che siete fatti l'uno per l'altra" disse speranzosa la biondina." Si certo! Credi troppo nelle favole babbane tu. Andiamo a lezione, siamo in ritardo come al solito!". Entrate nell'aula Ginny trovò una rosa rossa sul suo banco e un bigliettino sotto la rosa:"Una rosa rossa per la rossa che mi ha rubato il cuore! D." Ginny la prese imbarazzata e in fretta la nascose prima dell'arrivo della professor Ruf che entrò come al solito fluttuando.

Ginny trovò Harry ad aspettarla fuori dall'aula "Ginny posso parlarti?". "Certo Harry dimmi", "Andiamo in un posto più isolato? Come la Stanza delle necessità se per te va bene." Ginny lo guardò paralizzata, possibile che stesse alludendo alla sera prima con Draco? Poi ricordando che non c'era nessuno a parte e che i corridoi erano deserti al loro ritorno, assentì tranquilla. Per un attimo pensava di trovarla arredata come aveva fatto Draco ma trovarono la stanza vuota e arredata con un semplice divano nero e qualche quadro. Ginny entrò e voltandosi vide Harry imbarazzato, che le prese le mani."Ginny, lo so che fin'ora ti ho sempre rifiutata, ma quando a Mielandia ti presi la mano ho sentito un tuffo al cuore. E' da un pò di mesi che sento per te qualcosa di più di un'amica . Mi piaci insomma, anzi credo di essermi innamorato di te" Ginny lo guardò sbalordita "Harry, io non... ecco..." Ma Harry avvicinandosi a lei la baciò. La porta che non era stata chiusa si spalancò e un incredulo Draco Malfoy li osservò come congelato."Scusate se ho interrotto questo romantico incontro, ma ora che vedo che è qui devo assolutamente dare una cosa a Potter". Così facendo si avvicinò a lui e gli diede un pugno in pieno viso, spaccandogli il labbro. "Ma sei impazzito Malfoy? Cosa ti prende, che t'importa di cosa faccio e di chi bacio?"."Da questo momento non è più importante. Potete continuare!" aveva pronunciato queste parole guardando Ginny negli occhi con un'espressione delusa e ferita dopo di ché andò via chiudendo la porta. Ginny non aveva proferito parola ma era impallidita e tremava. Harry la guardava preoccupato "Ginny, cos'hai? Sei pallida e stai tremando. Ti preoccupi che Malfoy faccia la spia? Lo so che è un prefetto, ma è mezzogiorno passato non stiamo in giro di notte no? E poi non dirmi che Silente non ha mai visto o sentito di studenti che si scambiano qualche effusione romantica. Ginny??? Dove vai aspetta". La rossa era praticamente scappata via, senza dare una risposta al suo spasimante né giustificando la sua fuga."Valle a capire le donne! "mormorò Harry scuotendo la testa andando a raggiungere i suoi amici per il pranzo nella Sala grande.

"Ginny calmati, cosa è successo, non tirarmi in questo modo" mormorò Luna preoccupata per il modo in cui l'amica l'aveva sottratta dai corridoi e la stava trascinando nel parco."Luna è successa una tragedia, Harry mi ha baciato e Draco ci ha visti, mi odia vuole rompere con me, anzi ha rotto con me, aiutami ti prego" aveva pronunciato queste parole in fretta scoppiando a piangere a dirotto fra le braccia dell'amica."Calmati e raccontami dall'inizio" Ginny le raccontò per filo e per segno ogni cosa poi attese una risposta che le fosse di aiuto per uscire da quella situazione."Tu cosa provi per Harry?" Ginny la guardò sorpresa "E' un buon amico ma sono passati i tempi in cui io gli morivo dietro, sono cresciuta ormai. E poi amo Draco anche se fra qualche settimana lui tornerà ad odiarmi". Luna riprese "Ecco il punto Ginny, fra due settimane, Draco tornerà a riempirti di insulti e a disprezzare te e la tua famiglia. Prendi al volo l'occasione per uscire da questo pasticcio in cui ti sei cacciata a causa del filtro. Credimi è meglio finirla qui, che continuare a vivere nell'illusione. E chissà, quando Draco tornerà in sè non si vendicherà di te per ciò che gli hai fatto, se siamo fortunate neanche se lo ricorderà e tu sarai sana e salva. Harry ci tiene a te, ora si è perfino innamorato, perchè non lo frequenti non come amico ma come un fidanzato?E' la cosa migliore vedrai che passata questa cotta per Malfoy mi ringrazierai di questo consiglio!" Ginny l'aveva ascoltata incredula e a bocca aperta poi le disse lentamente "Io amo Draco Malfoy e farò di tutto per riconquistarlo anche se fra un pò finirà tutto. Tu non puoi capire so che parli così per il mio bene ma mi dispiace Luna devo seguire il mio cuore" e se ne andò via con il volto rigato di lacrime.

Nel bagno dei ragazzi Draco Malfoy era letteralmente furioso per ciò che aveva visto, dopo un primo momento in cui aveva pianto a dirotto ferito come nessuno, per ciò che Ginny, la sua Ginny gli aveva fatto. Non era deciso a perdonare l'oltraggio subito, aveva scoperto che Ginny era come tutte le altre, avida di celebrità ed egoista e che lo aveva preso in giro, divertendosi alle sue spalle. Doveva vendicarsi di quella piccola stracciona e lui sapeva bene come farlo...

"Ginny non pranzi con noi?" Ginny si voltò vedendo suo fratello che la chiamava poi continuò a correre per cercare Draco nella Sala grande, non lo trovò e tornò nei corridoi per continuare altrove la sua disperata ricerca. Quando si scontrò con un giovane altro e biondo dall'aria altezzosa "Spostati pezzente! Non vorrai sporcarmi l'abito'!" Ginny lo fissava sorpresa poi mormorò" Draco prima hai frainteso non è come pensi...". "Come osi chiamarmi per nome? Ti credi forse mia amica?Non voglio avere niente a che fare con te, stammi lontano!" Poi si voltò per andare via. Ginny non capiva cosa fosse successo, era certo che Draco la odiava, ma non capiva se l'effetto del filtro era svanito prima del tempo o lui era furioso con lei e si stava vendicando ignorandola. L'unica soluzione per risolvere l'enigma era leggere sul suo libro di pozioni se gli effetti del filtro potevano svanire prima e così fece. Il libro era chiaro, l'effetto durava un mese intero, in caso di errata preparazione non faceva nessun effetto sul soggetto. Questo stava a significare che Draco era molto arrabbiato con lei e che voleva fargliela pagare. Forse una speranza per lei c'era ancora...


31Marzo ore 18:30 p.m.
Arrivata nella sua stanza Ginny camminava nervosamente avanti e indietro spremendosi le meningi su come fare per farsi perdonare da Draco, cercare di parlargli era inutile era circa una settimana che la ignorava, quando gli rivolgeva la parola la insultava sprezzante, rimandava indietro i suoi biglietti di scuse. Gli aveva mandato fiori, cioccolatini e messaggi musicali. Ogni volta un insulto, ogni volta parole sprezzanti. Senza contare che aveva preso a frequentare Pansy e non perdeva occasione di baciarla sotto gli occhi di tutti sicuro di essere osservato dalla rossa. "Ci deve essere un modo! Fra una settimana il filtro finirà il suo effetto voglio riconquistare Draco e stare con lui anche un solo ultimo giorno”. Poi dentro di lei si accese una piccola lampadina se avrebbe mandato a Draco un biglietto firmando Pansy anziché Ginny, forse sarebbe venuto all'appuntamento. Entrata nella guferia chiamò Leotordo per legargli il bigliettino diretto al ragazzo e poi andò nella biblioteca per finire i suoi compiti. Era alla fine della sua ricerca di Difesa contro le arti Oscure sui Vampiri, quando nell'oscurità dei scaffali del reparto proibito ascoltò la conversazione sussurrata di due Serpeverde. "Allora quanto hai intenzione di ignorare ancora quella povera ragazza?" "Cugino, pensi mi stia divertendo? E poi è stata lei a baciare Potter no? Cosa pretende! E' falsa e ingrata, senza contare che ha usato un filtro per fare colpo su di me! Se usa questi mezzi in amore io uso i miei."Guarda che anche tu l'hai presa in giro fingendo di aver bevuto quel filtro è quasi un mese che ti prendi gioco di lei...". " Quindi? E' una Grifondoro no? Merita questo e altro" disse ridendo beffardo. Ginny radunate tutte le sue cose scappò via piangendo comprendendo la terribile verità. Ma non ascoltò il resto del dialogo presa dalle parole del ragazzo. "Chi vuoi prendere in giro Draco?! Tu sei innamorato di lei e stai sprecando tempo ed energie per far soffrire tutti e due, ti ha detto che è stato Potter a baciarla, non mi sembra che stiano insieme. Anzi è molto fredda con lui. Ginny soffre molto, piange continuamente vuoi decidere a chiariti con lei e dirle la verità, che la ami e tutto il resto?!" Draco sospirò triste "La amo molto, ma vederla con Potter mi ha fatto capire che la nostra è una storia impossibile, farei di tutto per cambiare le cose ma restiamo un Serpeverde e una Grifondoro, lontani e irraggiungibili.

CAPITOLO 4
LACRIME DI FELICITA'

Ginny correva disperata nel parco, cercando un rifugio per dare sfogo a tutto il dolore che l'assaliva. Draco sapeva del filtro e aveva mentito per tutto questo tempo. Si stava prendendo gioco di lei, e lei ci era cascata in pieno. Che illusa che era stata! Come poteva Draco Malfoy, ricco rampollo della nobile casata Serpeverde notare una pezzente come lei?! Eppure tutti quei momenti assieme passati a studiare in biblioteca, di notte nelle aule nascosti dall'oscurità o sotto l'ombra di quello stesso faggio erano state così stupende e ricche di confidenze, segreti, baci appassionati. Il loro amore consumato in segreto, nascosto agli occhi di tutta la scuola ora si mostrava per quello che era: un trucco, un inganno. Draco gli era sembrato così vero, così sincero, l'aveva riempita di sorprese e attenzioni. Di dolci parole, di teneri abbracci. Le aveva donato la collanina che ora portava al collo, le lettere incise ora scintillavano sfuocate nelle sue mani bagnate di lacrime "Per sempre insieme D e G". Per sempre, era stato solo il riflesso di un'illusione...

Draco aveva notato la fuga della ragazza, la cercava ma non sapeva cosa avrebbe fatto una volta trovata. Era deciso a lasciare le cose come stavano, ma voleva assicurarsi che lei stesse bene, era da quella mattina che non la vedeva. Scese i gradini e s'inoltrò nel parco, la vide seduta sotto il "loro" faggio. Era voltata, riusciva a vedere solo la sua schiena. Si tenne in disparte, poi lei si alzò e lui vide il suo volto pieno di lacrime, sentì una fitta al cuore e colpevole per non aver ascoltato le sue ragioni. Forse Zabini aveva ragione se amava Potter ora starebbe con lui e non tutta sola a piangere abbracciata a quell'albero. Quando la sua figura sparì entrando nella scuola si avvicinò al faggio e vide incisa una scritta che lo fece ride e piangere "Per sempre insieme D e G". Senza pensare a nient'altro che a quelle parole, di corsa attraversò il parco, in cerca della ragazza. La trovò vicino all'aula di Incantesimi "Ginny", lei si voltò, aveva gli occhi rossi e gonfi. "Cosa vuoi da me Malfoy?". Draco le prese una mano e le sussurrò piano "Ascolta, adesso so che non ami Potter e quel bacio..." ma la frase restò a metà, interrotta dallo strattone che la ragazza diede al braccio del biondino "Non toccarmi sporco Serpeverde, la commedia è finita so tutto, tu e il tuo cuginetto vi siete divertiti anche troppo alle mie spalle, non ti avvicinare mai più né a me né ad uno dei miei amici se non vuoi beccarti una delle mie fatture orcovolanti!" Draco restò senza fiato, lei sapeva. Ma da chi e come? Correndo come un pazzo raggiunse la Sala di ritrovo della sua casa e cercò Zabini fra i ragazzini del primo anno che lo accerchiavano ascoltando una lezione di Trasfigurazione. "Cugino ahi, cosa ti prende non tirarmi così, sto dando ripetizioni a quei nanerottoli del primo anno" , "Sbrigati Blase, entra dentro" e lo scaraventò nella loro camera."Cosa hai detto a Ginny?", "Ma sei matto? Non le ho detto niente, cosa avrei dovuto dirle sentiamo...?" Draco gli afferrò le spalle "Non gli hai detto tu del filtro, che fingevo di averlo bevuto?". Blase si staccò dalla sua presa e irritato gli urlò "No,stupido come avrei potuto farlo?! Non le parlo nemmeno! E poi voglio che voi due stiate insieme." "Chi gliel’ ha detto allora? L'ho incontrata poco fa, volevo fare pace con lei, ma mi ha insultato e cacciato in malo modo, dicendo che sa tutto e che ci siamo divertiti anche troppo!". Zabini si sedette sul letto e dopo un pò mormorò curioso "E cosa centro io?". Allora Draco capì tutto. "Ci ha sentiti parlare, in biblioteca oggi pomeriggio, ma certo! Era suo quel libro che abbiamo sentito cadere ed era lei la ragazza che abbiamo visto uscire in fretta, era troppo buio per vedere il suo viso ma era una Grifondoro, la divisa l'avevo riconosciuta. Non avrei mai creduto che fosse lei..". Blase si illuminò e balzando dal letto gli disse " Allora è tutto a posto tu mi hai confessato di amarla alla fine, ti ha sentito no?". Draco scosse la testa amareggiato "No, ho detto quelle cose dopo che era andata via purtroppo, se avrebbe sentito tutto il nostro discorso ora saprebbe che l'amo e che è la cosa più importante per me". "Và da lei e spiegale tutto è l'unico modo!". Draco si avvicinò alla finestra, guardò il cielo pieno di stelle, poi il parco e si voltò verso Blase "Come faccio a parlarle mi ha minacciato con una fattura orcovolante è troppo furiosa, conoscendola non si limiterà alle minacce..." ."E tu ti fermi alla prima difficoltà? O ti fai fermare da una stupida fattura? Ascolta cugino, una volta per tutte prendila con la forza, se è il caso legala o rapiscila fai un pò tu... ma dille la verità!" I loro discorsi furono interrotti da un gufetto che entrava dalla finestra tutto arruffato. Posandosi sul letto di Blase mostrò il biglietto legato alla zampa, Draco lo prese e si mise a leggerlo "Incontriamoci nella Stanza delle necessità alle 23 tua Pansy", il ragazzo guardò il cugino "Pansy non sa della Stanza delle necessità, non è suo questo biglietto", Zabini sorrise, "E' di Ginny, si è firmata Pansy per costringerti a venire all'appuntamento sapendo che rifiutavi sempre i suoi" , Draco scosse la testa "Si ma ha visto che ero disposto a fare la pace, a cosa serve dire che è Pansy, a meno che non l'abbia mandato prima del nostro scontro di poco fa! Certo il gufo è Leo, Ginny mi dice sempre che è sbadato e sbaglia le consegne". Il gufo gli beccò forte il dito e volò via arrabbiato per le parole del ragazzo. Blase chiuse la finestra "Vacci, ecco l'occasione che cercavi per parlarle", "Blase, l'ha mandato prima... mi senti quando parlo?! Non verrà", il cugino insistette "Cosa ci perdi ad andarci, se non viene gli parlerai domani, troverai un modo, ma se viene avrai modo di mettere a posto le cose. E fidati una volta tanto!"


Ginny era in silenzio ormai da un'ora circa, fissando il vuoto. Ron le stava seduto vicino facendo il suo tema di Pozioni e ogni tanto la guardava senza farsi notare. "Ron, concentrati sul tema, voglio finire per le 23 ho sonno e sono stanchissima" Ron si girò verso Hermione "Cosa centri tu col mio tema, và a letto se ci tieni tanto!", Harry sbuffò, tornando sul suo tema. "Oh certo, come se fosse la prima volta che lasci i compiti a metà e poi a colazione vuoi copiare il mio! Non mi alzerò di qui se non l'hai finito, così sono certa che non copierai da me" . "Lo sai che somigli ogni giorno di più a mia madre? Rilassati, ho studiato sono perfettamente in grado di farlo da solo" Poi controllando sul libro e guardando la pergamena si accorse di non sapere l'ultimo ingrediente per la Pozione Restringente "Uhm Hermione l'ultimo ingrediente...devo mettere 4 code di rospo giusto?". Hermione lo fulminò con lo sguardo "E tu avresti studiato? Sono di salamandra e non di rospo!", Ginny si riscosse finalmente dai suoi pensieri "Scusate vado a letto" , Ron la guardò, "Sorellina c'è qualcosa che non va? Sembri triste e distratta non hai finito nemmeno i compiti...", "Tutto bene Ron, ho solo mal di testa e poi non sono per domani, li farò un'altra volta ok?" e senza aggiungere altro salì in camera sua."Non vi sembra strana mia sorella in questi giorni?", Hermione sospirò, "Si, è sempre pensierosa, triste e si isola. Forse è innamorata." Tutti e due guardarono Harry che gli rispose "Non guardate me, io mi sono dichiarato ma mi ha rifiutato il giorno dopo, dice che è innamorata di un altro, ma non mi ha detto chi è" ."Ci stai male?" gli chiese Hermione, Harry alzò le spalle "Immaginavo che non poteva venirmi dietro per sempre, l'ho respinta per anni, è giusto così, me ne farò una ragione".

Ginny si rigirava nel letto, era passata un'ora e non era riuscita ad addormentarsi, Draco doveva essere nella Stanza delle necessità, credendo di trovare Pansy. Sarebbe rimasto un pò ad aspettare e poi arrabbiato sarebbe andato a letto, sicuramente domani gliel’avrebbe fatta pagare. Ancora qualche minuto, il sonno non si decideva a venire, si alzò per prendere un bicchiere d'acqua dalla caraffa vicino al letto. Fuori pioveva forte ed il vento muoveva i vetri ululando selvaggiamente. Il pensiero tornò a lui, sarebbe stato bello dargli un ultimo sguardo, guardare il suo profilo, il suo viso che ormai le era così caro, magari senza farsi vedere e poi tornare a letto. Prese il mantello e uscì senza fare rumore. La porta era socchiusa, dallo spiraglio si vedeva il ragazzo di spalle, guardare anche lui la pioggia alla finestra, poi si voltò, il viso era triste, gli occhi lucidi sembrava avesse pianto, la ragazza si appoggiò alla porta e non si accorse di averla fatta cigolare. Draco alzò il viso e la vide, aprì la porta e si ritrovarono l'uno di fronte all'altra. Le gambe sembravano paralizzate voleva fuggire, non far vedere le lacrime che veloci le rigavano il volto. Voleva scappare dal ragazzo che amava e che le aveva rubato il cuore. Poi lui parlò "Non andare via Ginevra ti prego". La ragazza lo guardò, sentire il suo nome dalle sue labbra le faceva sempre quello strano effetto, come un guizzo al cuore. "Devi ascoltarmi, devi capire, poi sarai libera di andare se vorrai. So di quel filtro dalla stesso giorno in cui hai cercato di farmelo bere. Ho finto di berlo, mi ero reso conto che volevi farmi innamorare di te, ma sai cosa penso di questi mezzi, l'amore non si può pretendere né mistificare no? E' vero ho finto, ti ho presa in giro all'inizio, ma più ti stavo vicino, più mi accorgevo che mentivo a me stesso, volevo una scusa per starti accanto. Tu mi piacevi già prima del filtro, ma non volevo ammetterlo. Così sono andato avanti, solo per poterti stare vicino. Ogni nostro abbraccio, ogni bacio, ogni discorso, erano tutti veri. Ti ho mentito perchè dicevo di aver bevuto quel filtro ma non mentivo quando ti dicevo che ti amo o quando ballavo con te. Il vero Draco l'hai fatto venire fuori tu, sono migliore ora grazie a te. Ginevra, mia dolce Ginevra ti amo lo capisci, amo la coraggiosa Grifondoro che ha osato sfidarmi, la ragazzina con i capelli rossi che mi beffeggiava nelle partite di Quidditch, che mi ha dato il mio primo vero bacio d'amore, che mi ha fatto perdere la testa. Ed ora vuoi davvero andare via, dimenticare tutto e tornare ad odiarmi come prima?" lei lo guardò poi corse fra le sue braccia, Draco la stringeva forte e lei affondò il viso bagnato nel suo petto. Dopo qualche minuto in cui restarono abbracciati stretti, lui le alzò il viso con le mani "Non piangere più", lei sorrise sono lacrime di felicità, ti amo Draco", "Anch'io amore mio"


La notizia che Ginny Weasley e Draco Malfoy stavano insieme aveva fatto velocemente il giro della scuola. I Tassorosso non presero posizione, sorpresi in un primo momento, ma dopo un pò indifferenti, così pure i Corvonero. I Serpeverde, furiosi erano stati zittiti da Draco, che molti temevano, e si limitavano a borbottare di tanto in tanto. Chi non aveva preso bene la nuova coppia erano i Grifondoro, che mal sopportavano il ragazzo, soprattutto Ron, Harry e Hermione, che erano rimasti increduli dalla notizia e si tenevano in disparte dalla felice coppietta. Dopo qualche mese, quasi tutti avevano accettato la cosa, solo Ron trovava da ridire e tentava di presentare a Ginny nuovi ragazzi, sperando che la sorella cambiasse idea su Draco. Gli esami di Ginny erano andati a meraviglia, grazie anche all'aiuto di Draco che gli aveva dato per due mesi ripetizioni in pozioni. L’anno era finito ed era tempo di addii.

1 Giugno ore 9 a.m.
"Ginny stiamo per partire sbrigati!", "Arrivo fratellino. Mi scriverai non è vero? Non ti dimenticherai di me solo perchè non mi vedi?", "Ma che dici? Ti scriverò ogni giorno, Settembre arriva presto e ci rivedremo per il nuovo anno di scuola no?", Ginny sorrise, "Si, ma sembrerà un'eternità". Draco la guardò intensamente "Ho un regalo per te" le diede un pacchetto infiocchettato, lei lo aprì era il mantello che avevano visto a Hogsmeade tempo fa. "Ma è quel mantello? Draco l'hai tenuto per tutto questo tempo senza darmelo?", il ragazzo rise "Volevo dartelo in un occasione speciale e questa lo è. Come pegno del mio amore, che non finirà mai. " Ginny lo abbracciò e felice gli sorrise "Per sempre insieme. Io e te", "Si per sempre" rispose lui. E per mano s'incamminarono verso l'espresso che li avrebbe condotti a casa ma il futuro non li spaventava più, ora erano insieme.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AngelFallen