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Autore: AngelFallen    23/08/2013    1 recensioni
"si avvicinò a lui con fare malizioso. E sorridendo seducente a pochi centimetri da lui sussurrò “Se davvero non ti piaccio Draco mandami via ora ….”
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1
  FUMO E CENERE
 
-E’ un lamento continuo di frasi che ormai
sono andate…sparite mai più sentirai
ti aspettavi di udire “Sei solo per me”…
 metti l’anima in pace …quei giorni son già…
…. fumo e cenere.-
 
 
Ginny camminava lentamente nei corridoi bui del terzo piano. La luce fioca delle candele si muoveva appena per gli spifferi di vento che filtravano dalla porta socchiusa alle sue spalle. Immobile, ora sentiva il suo respiro accellerare, come il suo cuore battere sotto la divisa scolastica. La scena che aveva appena visto oltre quella porta le aveva lacerato quei pochi sogni a cui si era aggrappata da quando  Voldemort  aveva fatto ritorno. Harry, il suo adorato Harry abbracciato ad una ragazza che non era lei. Aveva visto il suo profilo stagliarsi contro la luce  per un breve attimo e le bocche dei due incollate. La ragazza l’aveva riconosciuta subito: Betty Morgan di Corvonero. Per lui invece gli ci erano voluti parecchi secondi per riconoscerlo, forse  era incredulità o la piena fiducia  che fin’ora aveva avuto in lui o forse ancora  semplicemente  “panico”. La rabbia rifluì nel suo corpo come veleno, con gli occhi coperti di lacrime per sfogarsi  lanciò un incantesimo al gargoyle di pietra davanti a lei. Ma la penombra aveva coperto quello che era un pallido ragazzo che fumava pigramente, seduto in terra con le spalle alla statua. “Sei impazzita Weasley? Cosa volevi fare uccidermi? “ le urlò Draco Malfoy gettando la sigaretta e con un agile movimento si alzò in piedi per avvicinarsi. Era di fronte a lei, parecchio più alto almeno di una decina di centimetri  e  la fissava con odio “Che fai, lì mezza imbambolata, il gatto ti ha forse mangiato la lingua? Non eri tu quella dalle battutine taglienti?” mormorò il ragazzo con un ghigno sul volto. Poi osservandola  meglio si accorse del suo volto sconvolto e delle lacrime che copiose le scendevano sul viso, il sorriso di Draco scomparve e lentamente le porse il suo fazzoletto. “Tieni asciugati, sono circa due mesi che Potter s’incontra nell’aula di Trasfigurazione con quella Corvonero, non ne sapevi niente giusto?”  Lei scosse la testa , col viso nascosto nel  fazzoletto. Lui continuò a dire “E’ un ottimo posto per venire a fumare, non che m’interessino gli incontri  amorosi di Potter. Venivo qui prima di loro e comunque non è che si preoccupano molto di tenerlo nascosto no ? Lo sa mezza scuola”. I singhiozzi della ragazza quasi coprivano le voci e i gemiti dei due aldilà della porta. Non potendone più, scappò via senza ringraziare Draco o almeno dirgli qualcosa. Malfoy la vide allontanarsi  e scuotendo la testa mormorò “Stupida”. Era strano però che lui, proprio lui che tanto odiava i Grifondoro  e i  Weasley  aveva provato pietà, dispiacere per lei, tanto da consolarla e darle il suo fazzoletto. “Ma che mi prende?” pensò  “E’ solo una sciocca ragazzina, insulsa e pezzente “ e con le mani affondate nelle tasche, accigliandosi si allontanò nella penombra.
 
“Ginny dove scappi, che succede?” mormorò Hermione preoccupata dalla velocità con cui la rossa era entrata nel dormitorio e si era buttata sul letto, singhiozzando contro il cuscino, tentando di farsi raccontare l’accaduto si avvicinò al letto. “Har…ry, Harry” ripeteva Ginny  “Harry e Betty Morgan” ma non finì la frase singhiozzando.  ”Capisco” mormorò Hermione, “Ginny devi accettarlo, Harry non è più il tuo ragazzo “. La rossa la fulminò con lo sguardo “Da quanto lo sai?” balbettando Hermione  rispose  “Due settimane…  ti ricordi la sera di Halloween  quando ho litigato con Ron? Sono andata a prendere un libro in biblioteca, sai che leggere  è l’unica cosa  che mi calma se sono nervosa, beh erano lì che si sbaciucchiavano dietro uno scaffale nel reparto proibito”. Ginny  riprese a piangere “ Bene non me l’hai detto, grazie davvero!” Hermione le prese le mani “ Ginny volevo dirtelo ma volevo evitare di farti soffrire e poi anche Harry è mio amico e mi ha chiesto di tenere il segreto, che te ne avrebbe parlato lui con calma “. La rossa mormorò  “Bene e così tu menti a me che sono la tua migliore amica ed io ingenua che gli corro dietro come un cagnolino, facendo la figura della deficiente davanti a tutta la scuola, quando potevi  avvisarmi  o almeno mettermi  in guardia “. “L’ho fatto” disse Hermione  “Ricordi? Ti dicevo di lasciarlo perdere, che non ne valeva la pena “. Ma la rossa le urlò “Harry ed io siamo stati due mesi assieme, due capisci ?! Mi aveva chiesto una pausa per riflettere, non mi aveva lasciata! Cosa potevo fare? Io lo amo, logico che dovevo andargli dietro no?”  Hermione l’abbracciò forte “Hai ragione Ginny, io avrei fatto lo stesso ma l’ho fatto anche per evitare che Ron litigasse con Harry, sai quanto sono amici… e tu sei sua sorella”. Ginny si asciugò il viso “ Hai ragione, scusami Herm ma non sono molto in me, non lo diremo a Ron, gli dirò invece che ci siamo mollati definitivamente così, quando saprà di Harry e Betty non litigheranno e non lo faccio per Harry ma per il bene di mio fratello”. Hermione le sorrise “Ginny sei davvero buona tu, io gli avrei spaccato la faccia ad Harry, ma non credere che non gliene ho dette quattro quando l’ho scoperto! Comunque è stato meglio così, Harry non è il ragazzo per  te, lui non si legherà a nessuno per via della profezia  e anche con Betty, lei è un passatempo… ha rotto con te perché non vuole metterti in pericolo, per proteggerti”. Ma Ginny scosse la testa dicendo “No è perché è uno stronzo come tutti gli uomini!”  ma sorrise abbracciando l’amica “Sai Herm meglio così, non me ne importa niente”. Hermione sorrise “Si, meglio così Ginny, credi a me…”
 
Draco  Malfoy scese dalla scopa bagnato fracido “Stupido tempo” urlò buttando la scopa sull’erba. Nello spogliatoio si tolse la divisa bagnata guardando Zabini che sedeva su di una panca  con l’aria afflitta “Ti rendi  conto che se giochiamo con questo tempo ci faremo battere da quelli di Tassorosso? mormorò  a  Draco. ”Ma quale perdere! Sono delle schiappe” rispose Draco. “Si ma si sono potuti allenare  prima di noi e hanno quei due nuovi giocatori  Burton e  Davis che sono davvero bravi” rispose Zabini. “E che significa?? Cugino noi siamo tutti bravi, anzi i migliori e tempo o no li stracceremo vedrai” lo consolò Draco.” So cosa ti può tirare su, senti un po’ questa… hai presente quella pezzente, la sorella di Lenticchia?” Zabini mormorò “Chi Ginny?” ma Draco riprese “Si proprio lei, ma da quando in qua la chiami per nome?” lo guardò sospettoso il biondino. “Beh è il suo nome no? E poi è una vera  bellezza, solo perché tu fai lo schizzinoso non sono costretto a farlo anche io… beh continua a raccontare”. Ma Draco continuava a fissarlo poi rispose ridendo  “Come dicevo, la piccola pezzente ha scoperto Potter e quella Corvonero che pomiciavano nell’aula di Trasfigurazione, piangeva come una fontana hahahahaha” . Ma Zabini lo fulminò con lo sguardo “Cosa ridi cugino, vorrei vedere te nella sua situazione e poi meglio così quel Potter non la meritava”.Draco smise di ridere “Ma cosa cavolo dici?? Non la meritava? Parli come un innamorato… Oh Dio mio no, ti sei preso una cotta per quella mocciosa! Ti facevo di gusti migliori.” Ma Zabini gettò l’asciugamano sul pavimento e guardando male Draco gli disse “Quando la smetterai di considerare la gente come oggetti e per i galeoni che possiede e inizierai ad essere più umano… forse e dico forse ti accorgerai che quella “mocciosa” come dici tu è una ragazza dolce e intelligente oltre che bella naturalmente” e uscì dallo spogliatoio lasciando Draco perplesso.
 
-Guarda da lontano quelle luci  un’altra volta e dopo…
Stringimi  e poi stringimi e non sarà mai più...
E domani so che sarò troppo solo …
Ma dillo adesso cosa pensi … salutandoti  affogo.
Perdo il tuo sguardo… cerco il ricordo…
 lo fermo, mi sveglio e ti guardo…
sto meglio sei qui… ma ora salutandoti… affogo –
 
 Il sole stava tramontando e Ginny era seduta in riva al lago, guardava la piovra gigante muovere i suoi tentacoli cercando di catturare una farfalla. Si sentiva triste e sola, quello era il loro posto, suo e di Harry, sul faggio c’erano incisi i loro nomi e dovunque spostava lo sguardo rivedeva loro due insieme, felici. Una lacrima le rigò il viso, l’ennesima. Arrabbiata l’asciugò con la mano ripromettendosi di non piangere più, non l’aveva forse già fatto tutta la notte? Con Hermione si mostrava forte ma ora lì tutta sola nessuno avrebbe visto il suo dolore. Era riuscita ad evitare Harry a colazione e a pranzo ma fino a quando poteva nascondersi? Arrabbiata lanciò un grosso sasso in acqua schizzando da tutte le parti “Weasley, ieri un incantesimo, oggi il bagno, la smetti di sfogare la tua rabbia su di me?” mormorò Draco tutto bagnato. Ginny lo guardò e rise di gusto, “Chiedo scusa non ti avevo visto Malfoy, anzi se mi sarei accorta di te l’avrei lanciato più forte!” risposte la ragazza continuando a ridere di Draco tutto bagnato con il fango che gli sporcava i capelli e gli colava sul viso. “Ha – ha … divertente Weasly ridi pure, ma tu guarda come mi hai combinato sono tutto ricoperto di fango!” mormorò cercando di ripulirsi. “Beh  non è che poi faccia tanta differenza anzi ti dona” disse Ginny continuando a ridere. Ma si fermò di colpo quando si accorse che anche lui rideva e non malignamente come faceva di solito quando le sparava offese e battutine ma una risata aperta, gioiosa  che riempiva l’aria tutto attorno, incantata si fermò ad osservalo, accorgendosi per la prima volta di quanto fosse carino mentre rideva. “Mi stai fissando Weasley, mi trovi bello anche tu allora, come del resto tutta la scuola” sorrise Draco. ”Certo come no! Mister universo! Fate largo arriva lo strafigo di Hogwarts! Montato!” rispose Ginny e si voltò per allontanarsi ma Draco le si piazzò davanti a braccia incrociate e con lo sguardo serio la rimproverò  “Guardati… hai il volto tutto bagnato, quella stupida foto stropicciata in mano… che facevi? Non dirmi che la sbaciucchiavi? Oddio! Smettila di strepitare per Potter, credimi non ne vale la pena, quello stupido è troppo pieno di sé per accorgersi dei tuoi piagnistei!” Ma Ginny lo guardò dritto negli occhi e urlò “E a te che importa per chi e se piango Malfoy? Corri a vantarti da un’altra parte, tanto per te solo quello conta: ragazze che ti muoiono dietro, una coppa di Quiddich, l’appoggio di Piton… Cosa ne sai tu di come ci si sente ad essere secondi in qualcosa…!”. Ma il ragazzo le rispose “Dici Weasley? Devo ricordarti che Grifondoro ci ha battuto per cinque anni nel Quiddich? O che non è un granché avere Piton dalla mia parte visto che voi avete Silente dalla vostra e in quanto alle ragazze… beh quelle corrono dietro ai miei galeoni e alla fama di stronzo che mi sono creato, sai fa tanto macho!” Ginny scoppiò a ridere “Hahahahahahaha fa macho dici? Malfoy tu mi fai morire a volte…!” il ragazzo sorridendo le rispose “Solo a volte? Ma come mia piccola Weasley hai qui il ragazzo più desiderato della scuola, il sogno proibito di tutte le adorabili fanciulle del mondo magico e tu dici che ti faccio ridere?” Ginny non rideva più ora… qualcosa negli occhi di Draco lasciava intendere che la frase appena detta non era sparata a caso … il ragazzo si avvicinava lentamente e sorridendo in maniera molto sexy a pochi centimetri dal suo viso le sussurrò ”Ed ora dimmi Ginevra, ti faccio ancora solo ridere…?” e la baciò. Per quelli che dovevano essere stati uno o due minuti o forse tre la rossa perse completamente il senso della ragione: dove si trovava, che ore erano, a quale casa apparteneva e il suo nome… nulla non ricordava niente… a parte il sapore della bocca di Draco, la sua lingua calda che si avvolgeva alla sua, il suo profumo che le incendiava i sensi, le mani del ragazzo che stringendole la nuca le accarezzavano i capelli e il suo cuore che come impazzito batteva anzi sembrava volesse esplodere per le emozioni provate. Nessun bacio di Harry le aveva fatto provare quello che il Serpeverde le aveva  suscitato e questo la turbava e la preoccupava molto ma allo stesso tempo le faceva venire voglia di baciare ancora Draco. Il ragazzo la guardò fisso poi si voltò e prima di andare le disse “Non sfidarmi più Weasley… la prossima volta non sarò così gentiluomo da andarmene via e lasciare la tua bella divisa soltanto spiegazzata… non vorrai farti beccare nuda da Gazza?” e sorridendo la lasciò sola.
 
 
“Maledizione ma che mi è preso! Baciare quella piccola stracciona! Non mi riconosco più!” urlò Draco prendendo a calci il suo baule mezzo aperto, spargendo calzini e pergamene sul pavimento. Camminando con le mani in tasca attorno alla stanza rifletteva sull'accaduto, tutto ciò era molto strano... Prima si era dispiaciuto per la Weasley quando la ragazza piangeva per Potter, poi ci aveva scherzato assieme e riso addirittura, l’aveva consolata e baciata minacciandola che in un’altra occasione l’avrebbe sedotta… Una scusa patetica per baciarla, la ragazza non l’aveva né sfidato né provocato, era solo una battuta quella di Ginny… non che gli dispiacesse che lei lo trovava simpatico ma voleva suscitarle ben altro, la ragazza era l’unica nella scuola che non subiva il fascino di Draco e questo lo mandava in bestia! Perfino la Granger arrossiva se lui la guardava o meglio la degnava di uno sguardo... le secchione ricciolute non erano il suo tipo! Ma la rossa si… Quei capelli, i suoi occhi verdi, la pelle candida come i suoi piccoli denti, il suo corpo così piccolo e fragile ma allo stesso tempo provocante… Quante volte si era sorpreso a buttare l’occhio nella camicia sbottonata della ragazza o a fissare le sue gambe dalla gonna rosso e oro della divisa che sembrava ogni giorno si accorciasse... Ginny  Weasley gli piaceva ed ora dopo quel bacio gli piaceva ancora di più… Ma se solo avrebbe chiesto alla ragazza di mettersi con lui quella di sicuro gli avrebbe riso in faccia! Per non parlare di Ron Weasley, come minimo lo avrebbe ucciso pur di non vederlo assieme a sua sorella! Tutta la scuola avrebbe sparlato, già sentiva le risatine aspre dei suoi amici Serpeverde “ Malfoy ora ti piacciono le Grifondoro e per di più straccione!” non poteva sopportare di diventare lo zimbello della scuola, lui che era rispettato, temuto, ammirato. No doveva seppellire questa stupida cotta per la Weasley e ritornare in sé. Del resto lui poteva avere tutte le ragazze che voleva, tanto vale sfogarsi con loro…
 
 
 
“Ginny cos'hai? Sembri sconvolta.” Ron la guardava di soppiatto a cena e come se non bastasse Harry non alzava gli occhi dal piatto, Hermione gli aveva detto che Ginny sapeva tutto e credeva di essere lui la causa di quel turbamento. “Niente Ron tutto bene è che sono preoccupata per il test di pozioni di domani pomeriggio, tutto qui davvero.” Gli sorrise la rossa. “Dai Ron lasciala in pace le stai sempre addosso, a proposito hai studiato per il tuo test di Trasfigurazione? Non potrai copiare da me stavolta!” sorrise Hermione, anche se già sapeva che sarebbe stata costretta a prestargli i suoi appunti per un tentativo di ripasso dell’ultimo minuto, che nonostante tutto non gli avrebbe risparmiato una D o addirittura una T. Così iniziò la sua lunga predica di quanto erano incoscienti Ron e Harry a non studiare, che non prendevano sul serio la scuola e cose del genere… “Non so davvero come facciate voi due a cavarvela sempre, non avete aperto un libro da settimane, dovete tenere a cuore di più il vostro futuro, e se non…” Ginny sbuffò guardandosi intorno, anche se Herm aveva ragione non voleva sorbirsi quelle lagne per tutta la cena e così cercò Malfoy fra il tavolo dei Serpeverde. Lo trovò che rideva delle battute della Parkinson e che allungava le mani sotto la gonna della ragazza. Ginny arrossì violentemente, che sfacciato pomiciare così in pubblico! Del resto il tavolo dei professori era poco distante da loro! E poi che stupida era stata a illudersi di piacere a Draco, aveva ragione su di lui era solo un montato che prendeva in giro le ragazze, non era diverso da Harry… Ma almeno il Serpeverde non era il suo ragazzo, né il suo ex come lo era Harry, ecco doveva ricordarsi questo quando la voglia di piangere era vicina: Harry non era il suo ragazzo quando l’aveva tradita ma il suo ex, quando un ragazzo ti dice che vuole tempo per riflettere allora si è già arrivati al capolinea! Che stupida era stata a non accorgersene! Ma era giunto il momento di guardarsi attorno, un giorno avrebbe trovato anche lei il ragazzo dei suoi sogni e sarebbe stata felice. Questo pensiero la tirò su di morale e la fece sorridere. Poco lontano un ragazzo biondo dall'aria scocciata stava guardando la scena. Aveva fatto di tutto per farsi vedere dalla Weasley, il posto a sedere di fronte al suo, aveva sopportato le noiose battutine della Parkinson, ascoltato di tutti i vestiti nuovi che si era comprata durante l’estate e perfino pomiciato con lei durante la cena. Si alzò la lampo dei pantaloni e scosse la testa, la Serpeverde non aveva in lui più la minima attrattiva e mentre lei riemergeva da sotto il tavolo asciugandosi le labbra e appallottolando un fazzoletto umido e appiccicaticcio gli lanciò uno sguardo che voleva essere seducente ma che risultò patetico. Draco nonostante tutto si era annoiato e la fugace prova della sua eccitazione era stata provocata dallo spiare della Weasley, immaginando che fosse lei e non la Parkinson. E nonostante tutti i suoi sciocchi e inutili tentativi di farla ingelosire, la Grifondoro sorrideva beatamente tranquilla, ridendo di gusto della Granger che rimproverava il fratello. Incredibile! Ginny Weasley non aveva il minimo interesse per lui! E questo pensiero lo mandava in bestia e gli faceva male. Non appena la rossa si alzò a cena terminata, Draco la seguì cercando di non farsi notare. “Davvero Herm non mi va di venire con voi in biblioteca, preferisco andare a letto ho mal di testa, andate pure senza di me, tranquilli.” mormorò  Ginny  e  si allontanò diretta non al dormitorio ma verso la gufiera.  Credendo di essere sola, si lasciò andare ad un sospiro, quando all'improvviso Draco le si piazzò di fronte nel buio del corridoio. “Malfoy sei impazzito? Sbucare così nel buio?” si strinse il cuore respirando a fondo per lo spavento. “Dove te ne vai in giro tutta sola Weasley? Non lo sai che è pericoloso? Qualcuno potrebbe aggredirti e approfittare di te “ mormorò sorridendo. “Vorrei proprio vedere chi ha il coraggio di provarci… gli faccio assaggiare qualcuna delle mie fatture orco volanti!” rispose decisa la ragazza. “Hahahahahahahaha tu si che ha fegato Weasley! Beh credo che se qualcuno ti vedresse ora di certo eviterebbe, fai paura perfino a me!” Ginny lo guardò sorridendo “In effetti a volte mi faccio paura da sola” rise anche lei. “Ma tu piuttosto come mai mi sbuchi sempre davanti? Mi stavi seguendo forse?” mormorò la rossa. “Ma sei impazzita? Io seguirti? E’ che dovevo mandare un gufo a mia madre e passavo da queste parti… Perché è proibito camminare dove cammini tu?” le disse incrociando le braccia “Certo che no, ma è da un po’ di tempo che mi gironzoli intorno, prima l’aula di Trasfigurazione, poi nel parco ora qui… uhmmm… non credo siano tutte coincidenze” mormorò la ragazza. “Beh pensa quello che vuoi Weasley , io ho altre per la testa e di certo non mi metto a seguire una piccola sudicia Grifondoro!” disse Draco. “ Se ti riferisci alla Parkinson allora sei ridotto proprio male Malfoy! E’ stata con tutti i Serpeverde della scuola. E poi io sarò pure sudicia ma tu sei patetico, cosa credi che non ho notato come lo facevi apposta a cena a pomiciare con lei?! Io ti piaccio Malfoy anche se non vuoi ammetterlo e fai di tutto per farmi ingelosire!” disse Ginny. Ma Draco visibilmente agitato indietreggiò e disse” Ma cosa dici! Neanche per sogno! Sei tu che sei invaghita di me e mi spiavi a cena”. “Ah si Draco? Io non credo, penso di piacerti molto sennò non mi avresti baciata” e si avvicinò a lui con fare malizioso. E sorridendo seducente a pochi centimetri da lui sussurrò “Se davvero non ti piaccio Draco mandami via ora…” Ma il ragazzo non rispose né l’allontanò e la rossa avvicinandosi lo bloccò contro la parete baciandolo. Draco rimase dapprima paralizzato dal bacio della ragazza ma poi lo ricambiò, schiudendo le labbra e lasciando che la lingua della rossa affondasse nella sua, aveva un buon sapore,di panna e fragola o forse era la chewingum che le aveva visto masticare, fatto era che la ragazzina ci sapeva fare! Si muoveva sinuosa contro di lui, strusciandosi nei punti giusti e quando Draco non riuscì più a trattenere la voglia di lei, impaziente prese a sbottonarle la camicetta affondando il viso fra la morbida e profumata pelle della ragazza. Quando dal collo la bocca di lui scese nell'incavo dei seni, lei si ritrasse come spaventata e sbattendo più volte gli occhi ritornò in sé. Allontanò in fretta Draco e riabbottonandosi la camicetta scappò via lasciando il ragazzo agitato e confuso.
 
 
 
 
  
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