Quando le foglie sono cadute
E il cielo diventava grigio
La notte continua ad avvicinarsi al giorno
Un usignolo canta la sua canzone d’addio
Faresti meglio a nasconderti
Dal suo inferno ghiacciato
Su fredde ali lei sta arrivando
Faresti meglio a sbrigarti
Per del calore, implorerai
Avanti, sentila appena
Non capisci?
Faresti meglio a crederci
Quando lei ti abbraccia
Il tuo cuore si trasforma in pietra
Viene di notte quando sei tutto solo
E quando lei sussurra
Il tuo sangue si raffredderà
Faresti meglio a nasconderti prima che ti trovi
Ogni volta che si infuria
Ti prende la vita
Non hai visto?
Non hai visto?
Le rovine del nostro mondo
Lei copre la terra con un manto soffocante
Il sole si risveglia e lo scoglie
Il mondo ora apre i suoi occhi e vede
L’alba di un nuovo giorno
Occhi neri. Due pozzi senza luce nè fine. Una figura
indistinta che si
confondeva con l'oscurità della notte camminava piano. Lo
sguardo basso. Non
aveva fretta, si muoveva piano aggraziato come una pantera e in modo
altrettanto inquetante. Un mantello scuro che ondeggiava a
ogni suo passo
gli copriva l'intero corpo.Unico ornamento di quello strano capo di
vestiario
erano delle macchie rosse, cosi intense da sembrare schizzi di sangue.
Solo con
un analisi più attenta si poteva capire che in
realtà erano nuvole. Nuvole
cariche di sangue. L'uomo alzò lo sguardo. Occhi senza
anima. La strada che
percorreva si perdeva nella notte, al margine di essa lo
scheletro di
qualche albero piangeva accompagnato da un vento freddo. Non mancava
molto alla
sua meta oramai. Sorrise. Ma i suoi occhi non si illuminarono. Gli
occhi di un
morto. Bellissimi ma cattivi. Perchè a volte il male
può sembrare bello ma fa
comunque male. Alcune ciocche di capelli gli scesero sul viso. Con un
gesto
elegante il giovane se li scostò. Un simile movimento, tanto
elegante da
sembrare finto, non faceva altro che contribuire a rendere la scena
più
irreale. Non si udiva un suono, apparte l'ululare del vento.
Era giunto a
destinazione. Un fulmine sguarciò il cielo, illuminando il
bel profilo
dell'uomo. E lontano, da qualche parte, si udì un grido. Era
giunto davnti a un
cancello. La mano pallida del giovane lsi avvicinò alla
maniglia. L'accarezzò
piano, quasi fosse la più dolce delle amanti, prima di farla
saltare in aria
insieme alla porta. Illesa, la figura scusa si avventurò
nella polvere
sollevata dall'esplosione. L'ultima cosa che il corvo vide
fù l'uomo entrare in
una catapecchia , poi cadde stecchito dall'albero che l'ospitava,
fulminato. Le
figure nere macchiate di sangue si voltarono vedendo entrare
il giovane.
Il ragazzo si guardò intorno, poi con voce calda e sensuale
disse:< Ci serve
il byacugan> E l'ennesimo fulmine sguarciò il cielo.
Sakura scosse la testa. Basta. L'aveva detto, l'avrebbe fatto. Non
poteva
dimenticare Sasuke, lo sapeva. Non voleva. Lui era stato il suo primo
amore.
Lui era il suo principe azzurro. Ma se ne era andato. Sarebbe tornato,
lo
sapeva, ma fino ad allora lei doveva andare avanti. Doveva vivere.
Aveva
sprecato troppe lacrime a piangere per Sasuke, troppo tempo, troppa
vita. La
ragazza sospirò. Non importava quanto sarebbe stato
doloroso, dopottutto lei
non voleva dimenticarlo. Questo no, il suo cuore non avrebbe retto.
Aveva
paura, una fottuta paura di sbagliare ma non poteva fare altrimenti.
Guardò fuori dalla finestra, il sole stava
tramontando così come il
suo amore per lui. Chiuse la scatola di legno con dentro la
foto del
vecchio team 7. E con la scatola sigillò il suo cuore.
Si affacciò alla
finestra e sorrise. Aveva un futuro come ninja medico. E magari poteva
anche
rinamorarsi. Il mondo doveva aspettarla arrivare perchè
Sakura Haruno era
tornata a vivere.
Hanabi bussò alla porta della sorella.Il Kimono verde acqua
che portava
l'impacciava in maniera esagerata nei movimenti. Dio come l'odiava, e
come
odiava quella cavolo di famiglia con quelle cavolo di regole.
Spazientita ri
bussò. Nulla . Silenzio. Hanabi scosse
la lunga chima di capeli
castani per fare il modo che alcune ciocche le coprissero gli occhi,
tanto
candidi quanto puri. Poi, ormai rassegnata a non avere una risposta da
parte
della sorella entrò. Hinata, sua sorella, non era in camera.
Tutta via gli
occhi attenti della minore delle Hyuuga notarono subito la finestra
aperta che
conduceva al balcone . Sorrise sua sorella era incorregibile.
Si avviò con
passo sicuro verso la porta del terrazzo. E la vide. Le mani
bianchissime
poggiate sul balcone di freddo marmo. Il Kimono, di un blu intenso, le
fasciava
lo splendido corpo molto più a svillupato di quello di
Hanabi. Il profilo
nobile, la pelle cerulea, e le gote arrossate. I lunghi capelli neri le
denzavano sulle spalle mossi da un vento gentile. Fissava la luna,
quasi ne
fosse figlia.
< Hinata -chan> La voce della ragazza dai cappelli
castani ruppe il sogno
a occhi aperti di Hinata. La maggiore delle due Hyuuga si volto
imbarazzata .
<Scusami Hanabi neechan non ti avevo sentito arrivare,>
Poi sorrise, con
quei sorrisi dolci e capaci di illuminare anche il bianco
infinito dei
suoi occhi.
Hanabi la fisso affascinata. Se lei era
< No scusami tu sorellona, fissavi la luna?>
L'altra annuì tornando
ad appogiarsi al balcone.
<Non è stupenda?> La mora sorrise.
<Bella e perfetta> sussurrò< Come
te>
< Hanabi> L'urletto di protesta della maggiore
delle sorelle fu
seguito immediatamente dal suo solito arrossire< Non dire queste
cose mi
metti in imbarazzo, e poi> abbassò il capo con aria
mesta < Lo sai che
non sono vere>
La mora la guardò stranita < Non riniziare Hinata,
non ti sopporto quando
fai la vittima. E comunque io insisto tu per me sei perfetta!>
La donna col
Kimono blu rise coprendosi il volto con la mano.
<Sei ancora così giovane Hanabi> Disse ancora
ridendo.
<Si, perchè tu sei vecchia vero? Cretina> La
sorellona ammutolì
coprendosi gli splendidi occhi perlacei con la frangia scura.
<Deficiente> sussurrò quasi spaventata.
< Stupida> rispose con noncuranza la mora
<Strega> Disse Hinata alzando lo sguardo.
<Perdente> esclamò fissandola negli occhi
l'altra
<Specchio riflesso, perdente sei tu > Hanabi
strabbuzzò gli occhi.
<Così non vale !> protestò invano.
<oh si che vale!> mormorò dolcemente
Hinata< pena per aver perso il
solletico! > disse con occhioni dolci. La mora si mise a correre
cercando un
ancora di salvella ma la sorella maggiore la raggiunse facilmente. E
quella
notte villa Hyuuga fu illuminata dalle risate di sue sorelle.
Risate
pure. Forse le ultime ...
to be continued...
Spero vi sia piaciuto, e la prima storia che scrivo e la protagonista
sarà
Honata ma tuttavia compariranno più o meno tutti i
personaggi di Naruto. Le
coppie saranno tantissime e miste, mi spiego meglio con un esempio: la
storia è
una Naru Hina ma all'interno ci sarà anche Naru Saku
ecc...cosi come il paring definitivo
per Sakura sarà Saku Sasu ma ci saranno anche tracce di Hina
Sasu e di Sai
Saku, e Saku Rock lee. Invece non ho ancora deciso il partener
definitivo per
Ino e Temari, si accettano consigli! Con la speranza che vi sia
piaciuto e che
continuate a seguirmi ho in mente anche una Inu kaggy ma è
da vedere...baci