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Autore: Fun_for_life_    23/08/2013    2 recensioni
La mia vita era perfetta, o almeno così credevo, finchè poi un giorno qualcosa cambiò.. eravamo rimasti solo in quattro, io, i miei migliori amici, e la musica dei Fun. a rendermi la vita migliore.
Stavo per partire per New York, il mio migliore amico mi aveva comprato dei biglietti per il concerto dei Fun., e quella sera successe qualcosa che cambiò la mia vita per sempre.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andrew Dost, Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non avrei smesso di baciarlo per niente al mondo, ma il cellulare di Nate doveva odiarmi davvero tanto. Iniziò a squillare. Mi staccai per permettergli di rispondere,

"Lascia che squilli, se è importante richiameranno" e mi riavvicinò a se.

"No dai Nate rispondi, potrebbe essere un emergenza.."

Nate scocciato rispose al cellulare.

"Pronto?"

"Hei Nate! Dove sei??"

"Andrew sono al parco, ti serve qualcosa?"

"Volevo dirti di non prendere impegni per stasera, sto organizzando qualcosina a casa mia, e volevo chiederti se potevi rintracciare Syria perchè vorrei che ci fosse anche lei!"

"Si certo, la rintraccio senza problemi! Ma cosa stai organizzando?"

"Mah niente, una cosettina per conoscere meglio Syria! A proposito, credo che non verrà senza la sua amica, quindi se puoi chiama anche lei"

"Ok amico, nessun problema! A che ora ci vediamo?"

"Alle otto a casa mia! E non fare tardi!"

"Ci proverò! A stasera!"

Appena chiuse la chiamata, notai subito il suo entusiasmo.

"A quanto pare è destino che ci dobbiamo vedere stasera!"

"Perchè?"

"Andrew ci ha invitati stasera a casa sua, e non puoi mancare visto che ha organizzato tutto questo per te!"

"Per me?!" ero davvero contenta, stavo di nuovo iniziando ad essere importante per qualcuno.

"Certo! Ha detto che vuole conoscerti meglio! La avvisi tu Marta?"

"Si tranquillo!"

Mi sedetti a terra, mi lasciai accarezzare il viso dal sole. Nate si sedette accanto a me.

"Sei davvero bellissima" sorrisi e lo abbracciai, era tutto fantastico.

Forse tutte le forze dell'universo cercavano di separarci, perchè per l'ennesima volta fummo interrotti.

"Nate?! Oh mio dio! C'è Nate!"

Non potevo crederci. Era Stefania, la ragazzina viziata del concerto!

Corse dai noi, mi diede uno spintone e si buttò su di Nate. Lui rideva, era contento di vedere tanta gioia della sua ammiratrice, ma io invece la stavo odiando ancora di più. Non dissi niente, non volevo che se Nate avesse saputo che quella ragazza era lì solo per la sua bellezza e non per la sua musica ci fosse rimasto male.

"Ci fai una foto?" chiese arrogantemente la ragazza come per dire "Renditi utile una buona volta!"

Io mi coprivo il volto, non volevo che mi riconoscesse.

"Certo.." presi la macchina fotografica, mi alzai e mentre scattavo alcune foto mi venne in mente Maria. Io ora ero felice, avevo conosciuto Nate e non eravamo solo semplici amici, in più avevo avuto la prova di essere una brava cantante. Volevo trovare il modo per rinfacciarglielo. Se lo meritava. Niente di troppo cattivo, solo un modo per dire "Te l'avevo detto che ce l'avrei fatta!".

Finalmente la ragazzina se n'era andata.

"Ti va se ci facciamo qualche foto? Quando te ne andrai voglio avere qualcosa che mi ricordi di te"

"Certo! Ma ti avviso, non sono molto fotogenica!"

"Vedremo! Secondo me sei sempre bellissima"

Gli diedi un bacio, lo facevo ogni volta che non sapevo cosa dire. Subito senza dirmi niente scattò una foto.

"Nate cancellala! Non vorrei che gli altri la vedessero!"

"Nah! Tranquilla, questa serve a me, la nasconderò bene"

"In che senso serve a te?"

"Quando sarai più grande capirai!" scoppiò a ridere e io mi finsi offesa. Iniziò a farmi domande ma io non rispondevo, ero ancora la finta offesa.

"Ah e così sei offesa eh? Ora ti faccio vedere io!"

Iniziò a torturarmi con il solletico, e io lo soffro davvero molto.

"No Nate ti prego smettila non respiro più!" ridevamo come dei matti.

"Smetterai di essere offesa??"

"NO!" cercavo di trattenermi.

"Allora io non la smetto finchè non ti arrendi!"

"Ok ok mi arrendo!"

Ci buttammo a terra, avevamo consumato tutte le energie. Lui mi abbracciò.

"Voglio immortalare ogni singolo momento, su sorridi!"

Ci facemmo parecchie foto. Una più bella dell'altra. Ci stavamo godendo quel momento, eravamo stesi a terra, abbracciati. Ma fummo interrotti ancora una volta. Saltò fuori un ragazzo che iniziò a farci tantissimi scatti.

Nate scattò in piedi e mi coprì la faccia.

"Un paparazzo! Su forza corri!

Mentre scappavamo mi diede la sua maglia per permettermi di coprirmi e non permettere al paparazzo di scattarmi delle foto. Salimmo in macchina e partimmo. Dopo alcuni minuti riuscimmo a seminarlo. Ma appena mi sedetti in macchina iniziarono i problemi.

"Syria ti senti bene??" mi chiese Nate preoccupato. Io non rispondevo, non ci riuscivo.

"Syria che hai?! Ti prego rispondimi!"

Appena potette accostò. Io ripresi conoscenza, ma non stavo ancora bene.

"Nate stai tranquillo, ora passa non preoccuparti.." gli presi la mano.

"Ma che hai? Guardami ti prego.."

"Non posso, non vedo niente"

"Non vedi niente?!"

"Si, ma tranquillo, non è la prima volta che mi succede, nemmeno in ospedale hanno saputo dirmi cos'è.."

"Ma cosa succede? Quali sono i sintomi?"

"Hai presente i cali di pressione? Quando ti alzi troppo velocemente che ti gira la testa e non riesci a vedere? Ecco, io ho quello ma amplificato per dieci, in più mi viene un mal di testa atroce e la mia vista non torna normale prima di almeno due o addirittura tre ore.. e diciamo che l'agitazione non mi ha aiutata.. portami in albergo ti prego"

"Certo, andiamo subito"

"Grazie"

Mi sentivo la testa in fiamme, mi ero rannicchiata, avevo la testa tra le mani, e il viso che affondava nelle mie gambe.

"Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto è tutta colpa mia! Avrei dovuto portarti a casa invece di portarti qui!"

"Hei ma vorrai scherzare! Non sono mai stata così bene in vita mia, anche se dovessi morire adesso, morirei felice, tu hai reso la mia vita migliore" si tranquillizzò di colpo. Sentii che tirò un grande sospiro di sollievo.

"Siamo arrivati, aspetta che vengo ad aprirti la portiera"

"Ok grazie" sentii aprire la mia portiera e mi prese la mano

"Dai, piano piano, vieni, attenta al gradino, ok perfetto! Vieni, vieni, sempre dritto.. "

Eravamo nella hall.

"A che piano sei?"

"Al settimo"

Mi resi conto di essere in ascensore, e non avevo per niente paura, anzi ero quasi a mio agio.

" Qual è la tua stanza?"

"504"

Sentii aprire la porta.

" Syria! Oh no di nuovo?"

Mia madre guidò Nate fino alla mia stanza poi mi fecero stendere.

"Un attimo che vado a prendere una pezza bagnata da metterle sulla fronte" era mia madre che mi lasciò lì con Nate. Lui non parlava, c'era uno strano silenzio, era seduto accanto a me sul letto e mi teneva la mano. Ad un tratto sentii un gocciolina d'acqua cadermi sulla gamba.

"Hei, non dirmi che stai piangendo" gli dissi. Lui non rispondeva, mi strinse solo la mano.

"Nate è tutto ok, fra poco passa, davvero!" Non rispondeva ancora, allora mi misi seduta e anche se non lo vedevo, mi feci guidare dalle mie mani finchè non riconobbi il viso. Lo accarezzai, lo avvicinai a me e poi gli diedi un bacio. Poi mi stesi di nuovo, non riuscivo a stare seduta, la testa faceva troppo male.

"Ok ok va bene, mi calmo"

"Ecco così ti voglio"

"Ecco qui la pezza" era tornata mia madre che dopo sparì di nuovo per andare a prendermi una pillola.

"Ti lascio qui sul comodino il mio numero di cellulare, appena stai meglio chiamami"

Mi diede un bacio sulla fronte. Appena mia madre tornò li sentii parlare.

"Signora io la lascio nelle sue mani"

"Grazie per averla portata a casa"

"Mamma lui è Nate!" mi intromisi io, avevo capito che non lo aveva riconosciuto.

"Oh cielo! È un vero piacere conoscerti!"
"Piacere mio! Ora devo proprio scappare"

Lo sentii avvicinarsi alla porta, aprirla e uscire. Dio, già mi mancava. Riuscii dopo alcuni minuti ad addormentarmi.

Mi risvegliai dopo alcune ore, erano già le quatto e mezza, avevo un lieve mal di testa, che andava via via migliorando e ci vedevo di nuovo. Anche se avevo una fame da lupi e dovevo fare urgentemente la pipì la prima cosa che feci fu prendere il numero che Nate aveva lasciato sul mio comodino e chiamarlo.

"Pronto?" rispose subito, riconobbi la sua voce.

"Nate sono Syria"

"Oh finalmente! Come stai?"

"Molto meglio, il mal di testa sta passando, e ci vedo di nuovo bene"

"Menomale, ho detto ad Andrew che non potrai venire stasera"

"Ma io potrò venire!"

"Devi riposare, non vorrei che stessi male di nuovo"

"Non preoccuparti, ho dormito già abbastanza e poi se ora sto meglio stasera starò bene!"

" Ok d'accordo! Hai vinto tu!"

"Però ti devo chiedere un aiuto perchè io non so dov'è nè come arrivarci"

"Tranquilla, ti vengo a prendere io! Fatti trovare pronta per le otto meno una quarto"

"Grazie mille! Sei un amore! Ma che mi devo mettere??"

"Una cosa qualsiasi, tanto è una serata tra amici"

"Ok! Ci vediamo stasera allora! Un bacione a dopo!"

"Va bene piccola, ci vediamo stasera"

Piccola? Mi ha chiamato piccola? Mi stavo per sciogliere! Amavo quella parola, era così piena di dolcezza! La mia pancia con un brontolio molto rumoroso, mi ricordò che dovevo ancora mangiare.

Andai in cucina e trovai mia madre ai fornelli.

"Mamma, ci sono!" Lei girandosi mi abbracciò, era così agitata, lo sentivo.

"Mamma ora sto bene, puoi calmarti" le sorrisi, volevo tranquillizzarmi

"Hai fame tesoro? "

"Si! Ho una fame da lupi!"

"Ti ho preparato un po' di pasta, tieni mangia"

Mentre mangiavo iniziò a raccontarmi della sua cena.

"Siamo andati in un ristorante molto carino, abbiamo cenato, ci siamo conosciuti meglio, poi siamo andati a fare una passeggiata a Central Park, e lui lì.. mi ha baciata"

"Davvero??"

"Si, il problema è che mi è piaciuto.."

"Perchè dovrebbe essere un problema? È normale che tu ti stia rifacendo una vita"

"Il problema è che non sapevo se quell'uomo ti piacesse, non sapevo come l'avresti presa"

" Mamma se piace a te, piace anche a me, se tu sei felice, lo sono anche io"

" Grazie tesoro! Ma ora dimmi a te com'è andata??"
"Mamma non indovinerai mai! È stata la cosa più bella della mia vita!!!!"

Finii di raccontarle l'accaduto, evitando di raccontarle i baci e gli abbracci..

"Secondo me gli piaci, insomma se io fossi un maschio mi innamorerei sicuramente di te!"

"Mamma smettila!" mi fece arrossire. In quel momento suonò il campanello.

"Vado io!Sarà sicuramente Marta!" dissi dirigendomi alla porta.

"Eccomi!" disse Marta entrando. Corremmo nella mia stanza, avevamo tante cose da dirci.

Io le raccontai tutto, dei baci, degli abbracci, delle paure che ne conseguivano.

"Ma mi stai dicendo che hai baciato Nate Ruess?!?"

"Shhh!! Mia madre potrebbe sentirti!"

"Si scusa scusa! Ma vi siete davvero baciati??"
"Si!"

" Toglimi una curiosità, bacia bene??" scoppiai a ridere.

"Divinamente!" ridevamo insieme entusiaste, ma il moi cellulare iniziò di nuovo a squillare.

"Pronto?"

"Io sono sotto il tuo albergo, potrei salire?"

"Nate! Che sorpresa! Io sono qui con Marta ma se vuoi puoi venire"

"Ok, arrivo subito" riattaccò.

"Nate?! Era lui?"

"Si! Sta venendo qui! Dimmi in fretta cosa state tramando tu è Jack! Non me la contate giusta!"

"Tra noi purtroppo non è successo niente.. però mi piacerebbe se fosse successo qualcosa, sai.. mi ha detto che si è lasciato con la ragazza un po' di tempo fa.. però mi ha detto che io sono troppo piccola.."

"Mi dispiace tanto! Dai vieni qui e fatto abbracciare!" la strinsi nel mio abbraccio.

"Grazie, così va molto meglio!"

In quel momento entrò Nate nella stanza.



 

Eccomi qui con un nuovo capitolo, in realtà mi piace meno degli altri, però volevo un po' farvi conoscere meglio i ragazzi! spero che vi piaccia! Fatemi sapere! un bacione! alla prossima! (:
  
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