Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: Bei e Feng    23/08/2013    3 recensioni
L'estate è il periodo di vacanze per eccellenza. Vacanze che di solito si passano al mare. Anche se Tsuna preferirebbe passarle a casa a recuperare le ore di sonno perse con scontri mafiosi vari.
Ma se Kyoko lo invitasse a passare un'intera giornata al mare con lei, loro due soli?
Tsuna immagina già che questo piccolo invito possa diventare l'inizio della sua storia d'amore con la ragazza più carina della scuola.
Ma le cose non sempre accadono come vogliamo noi!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Vacanze Mafiose'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve! :) Questo capitolo è stato messo in anticipo per cause che vanno al di là della nostra volontà.
Questa settimana troveremo i nostri personaggi alle prese con i passatempi della mattinata...
Buona lettura! :)


Gokudera e Mukuro, gli unici che non avevano chiuso occhio per tutta la notte, vedendo sorgere il sole, avrebbero dato tutto per restare a letto un altro paio di ore, ma proprio allora una voce che dette la nausea ad Hayato li chiamò.
- Svegliatevi, dormiglioni! - disse Bianchi, bussando alla loro porta. - Riunione generale nella hall. -
Mentre Fran, Lambo, Ryohei e Basil si svegliavano pigramente, soddisfatti della loro dormita e soprattutto riposati, Mukuro e Gokudera si scambiarono degli sguardi esasperati e rassegnati: sapevano che ignorare Bianchi voleva dire morte certa, e quindi, di malavoglia, si alzarono dai loro letti, si lavarono, si vestirono e insieme agli altri si trascinarono pigramente al piano di sotto.
- Gokudera! - Tsuna sbarrò gli occhi di fronte alla faccia di Hayato, segnata dall'insonnia. - Che cosa ti è successo? -
- Salve, Decimo! Come va? - chiese Gokudera, sforzandosi di sorridere, ma risultando ebete per la stanchezza degli occhi.
- Gokudera, sei brutto così! - esclamò Haru.
- Ma ti sei guardata allo specchio di recente? - le si rivolse lui, scocciato. Poi tornò a parlare a Tsuna. - Non sono riuscito a dormire per tutta la notte. Né io né Rokudo. - e si voltò a guardare con aria omicida Lambo.
- Capisco. - rispose il Decimo, dando una pacca sulle spalle di Hayato. - Forse è bene che voi due andiate a prendere un caffè e poi a rilassarvi alle terme, che ve ne pare? -
- Io... - Gokudera, confuso, si voltò verso Mukuro, che, con le stesse occhiaie di Gokudera, stava parlando con una preoccupatissima Chrome. - ... E lui??? Non posso venire con Voi? -
- Hai bisogno di riposarti: non ti preoccupare, torneremo presto. -
- Dove andate??? -
- Andiamo in paese a fare un giro turistico: Dino ci farà da guida. -
- Il Cavallone? - Gokudera, incredulo e quasi spaventato, si buttò ai piedi di Tsuna. - Ma io conosco benissimo questo paesino: lasciatemi venire con Voi! -
Il povero Decimo cercò di levarselo dai piedi, imbarazzato da quell'improvvisa reazione.
- Non disperare, Gokudera! - intervenne Yamamoto, allegro. - Mentre tu ti rilasserai qui nell'hotel, gli altri faranno un sacco di foto! E ci divertiremo tutti quanti! Se vuoi venire con me, io vado a fare vela in spiaggia. Puoi stare sulla riva a guardarmi: è divertente! -
- Se non la smetti di dire che ogni cosa 'è divertente'... - borbottò Gokudera, con tono di minaccia.
- E poi Kyoko, Chrome ed io resteremo qui con i bambini: non sarete da soli! - intervenne Haru.
Gokudera grugnì.

Dopo aver fatto una ricca colazione all'italiana, tra paste e caffelatte, i nostri turisti uscirono dall'albergo per andare verso il paesello lì vicino, il velista si diresse verso la spiaggia e i rimanenti, invece, s'incamminarono verso le terme.
Ma proprio mentre stavano camminando, il telefono di Gokudera squillò. Un numero sconosciuto.
- Pronto, chi è ? - chiese il bombarolo.
- Come 'chi è'? - ripeté la voce allegra e squillante dall'altra parte. - Sono io, Testa a Polipo: Ryohei Sasagawa! -
Gokudera represse l'istinto di chiudergli in faccia.
- Forse non mi hai riconsciuto perché sto chiamando con un altro cellulare. - disse Ryohei. - Infatti sono in spiaggia e ti sto aspettando. -
- Aspettarmi?... - ripeté Hayato, confuso.
- Certo! Ricordi il premio che hai vinto alla lotteria estiva? Devi fare il tuo giro in pattino con il bagnino e con me! -
- Senti, Testa a Prato - rispose Gokudera, perdendo la pazienza. - Non ho voglia di giocare adesso, e non è il caso di farmi arrabbiare più di quanto non lo sia già, quindi fammi il piacere di non richiamare! -
E mentre Ryohei protestava dall'altra parte, Hayato chiuse la telefonata e infilò il telefono nella tasca dei pantaloni.
- Chi era? - chiese Haru, incuriosita.
- Un rompiscatole che aveva sbagliato persona da tormentare. - grugnì Gokudera.
In quel momento il telefono di Kyoko squillò.
- Pronto! Ehi, fratellone! Dove sei? - rispose la ragazza, solare. - Perché sei così adirato?... Ma certo che lo dico a Gokudera!... Possiamo venire anche noi?... Davvero?! Grazie fratellone, arriviamo subito! - una volta chiusa la telefonata, si rivolse agli altri con un grande sorriso. - Mio fratello ci ha invitato ad andare in spiaggia, specialmente Gokudera. -

La spiaggia distava meno di cinque minuti a piedi dall'albergo, e nonostante Gokudera, confidando nella stupidità di Haru, che li guidava, sperasse in un suo errore, la ragazza non si sbagliò.
Quando arrivò, il gruppo trovò il pattino rosso del bagnino sulla riva, e, seduto al posto del rematore, Shamal. Non appena li vide, il bagnino accolse le ragazze con un grande sorriso, senza prendere minimamente in considerazione i ragazzi.
Haru reagì con un acuto 'ahi', avvinghiandosi ad un Gokudera schifito dalla vista del bagnino e indignato per la reazione della ragazza. Chrome, non essendo mai salita su un pattino, cercava con agitazione la mano di Mukuro, accanto a lei, troppo timida per confessare esplicitamente la sua paura. Quando riuscì a prenderla, o almeno credette di averla presa, si sentì rassicurata. Ma non appena la mano del ragazzo scansò la sua quasi con rabbia, la ragazza arrossì dall'imbarazzo e si voltò rapidamente, confusa e perplessa, incrociando lo sguardo irritato di Gokudera, pronto a lanciare una serie di insulti a quella che credeva essere Haru. I due abbassarono immediatamente gli occhi, imbarazzati e sorpresi, mentre qualche metro davanti a loro Mukuro si voltava a guardarli ridacchiando, soddisfatto della propria illusione.
- Allora avevo ragione, Gokudera! - esordì improvvisamente Haru, alla quale non era sfuggita quella scena. - Hai proprio una cotta per Chrome! -
Per fortuna Hayato non ebbe tempo di risponderle, perché Kyoko lo precedette:
- Avete visto Fran? -
Il gruppo si guardò attorno, riscontrando l'assenza del bambino. Chrome andò in panico al pensiero che potesse essergli successo qualcosa, mentre Mukuro non era più in sé dalla gioia all'idea di essersi liberato del suo inutile allievo.
- Certo, è a fare vela con Yamamoto. - si ricordò Haru, trovando finalmente una scusa per sfuggire alle grinfie di Shamal.
- Possiamo andare a riprenderlo? - chiese timidamente Chrome, sollevata, mentre Mukuro imprecava per quel sogno mancato.
- Ovviamente! - rispose Haru, sollevata, spingendo le amiche e I-Pin lontano da lì.
Mukuro, Lambo e Gokudera proseguirono verso il pattino.
- Ma dove vanno quelle belle signorine? - chiese Shamal, deluso, guardandole allontanarsi. - Vado a vedere se hanno bisogno di una mano... -
- Fermi tutti! - Ryohei sbucò da non so bene dove, arzillo come al solito. - Finalmente il vincitore è arrivato, e se voglio tornare in tempo per essere al Mini Club ESTREMOOO!, dobbiamo partire subito! - l'animatore lanciò un'occhiata all'orologio da polso e infine dette una pacca affettuosa sulle spalle del bagnino. - E poi cosa ti importa delle ragazze? Senza di loro si sta sempre molto meglio! - infine si rivolse a Gokudera. - Cosa stai aspettando, Testa a Polipo? Sali a bordo e andiamo! Sarà un'esperienza entusiasmante all'ESTREMOOO!!! -
Gokudera imprecò, salendo rapidamente sul pattino. Quando si sedette, incontrando lo sguardo scettico di Shamal, Hayato gli rispose con una smorfia, voltandosi poi verso la riva. Ma lì trovò (oltre a Lambo che trotterellava per la spiaggia) Mukuro seduto a terra che lo guardava ridacchiando sommessamente. Il Guardiano Della Tempesta avrebbe voluto trasformare l'acconciatura ad ananas del ragazzo in una pera, ma qualcun altro, involontariamente, lo vendicò.
- Ehi, tu, ragazzo con i capelli a foglie di carciofo, - intervenne Ryohei, gesticolando in direzione di Mukuro. - Vieni a darmi una mano a spostare il pattino in acqua! -
Allibito, l'illusionista sbarrò gli occhi, indicando sé stesso come per dire 'Ma chi? Io?'
- Su! - lo esortò l'animatore. - Alzati e vieni, così anche tu e il bambino potrete fare un giro con noi! -
Suo malgrado, Mukuro aiutò Lambo a salire a bordo, poi aiutò Ryohei a spingere il moscone in acqua, e alla fine salì anche lui.
- Bene, - esclamò Ryohei, quando si furono allontanati abbastanza dalla riva. - Abbiamo mezz'ora a partire da adesso - dette un'occhiata all'orologio e si rivolse a Gokudera, seduto di fronte a lui. - Hai qualche richiesta in particolare, Testa a Polipo? -
Hayato grugnì in risposta.
- Meglio così! - sorrise l'animatore. - Il giro lo sceglierò io. -

Intanto, a riva, Yamamoto e Fran erano appena tornati dal loro giro in barca a vela, mentre Kyoko, I-Pin, Haru e Chrome li aspettavano.
- Ehilà, ragazze! - le salutò Takeshi, allegro. - Cosa ci fate qui? -
- Siamo venute a riprendere Fran. - disse Chrome, timidamente.
- E perché? - chiese il bambino, il volto impassibile.
- Perché andiamo a fare una gita in moscone! - rispose Kyoko, felice.
- Ah. - commentò il bambino, impassibile, voltandosi verso il mare alla ricerca dell'imbarcazione.
Ma non appena si accorse della presenza del suo maestro a bordo del moscone, l'atteggiamento di Fran cambiò totalmente, e iniziò a strattonare e a pregare Yamamoto di portarlo là.
Come di sua natura, Takeshi acconsentì alle richieste del bambino, e non solo lo fece salire a bordo della barca che aveva noleggiato, ma fece salire anche le ragazze, prendendo poi il largo verso l'altra imbarcazione.
- Ehi, guardate chi c'è là! - esclamò Ryohei, riconoscendo i ragazzi sulla barca a vela e agitando la mano in segno di saluto. - Ciao! -
- Salve, signorine!!! - salutò Shamal, lasciando i remi a sé stessi e sporgendosi verso la barca a vela in avvicinamento.
- Idioti! - urlò Gokudera, teso come una corda di violino. - Smettetela di fare i deficienti e riprendete i remi prima che il moscone... -
In quel momento il pattino urtò qualcosa, e Gokudera venne scagliato addosso a Shamal, ancora estasiato dalla vista delle ragazze in barca a vela. Mukuro sfoderò prontamente il forcone e lo conficcò nel legno del pattino, avvinghiandocisi con tutte le sue forze; mentre Lambo e Ryohei non furono abbastanza rapidi e caddero in acqua. Ma mentre il bambino venne salvato da Haru e Kyoko e fatto salire a bordo della barca a vela, l'animatore fu preso a bordo dai due poveri pescatori in barca a remi che il pattino aveva appena urtato.
Improvvisamente Yamamoto rise a alzò la mano in segno di saluto.
- Questa non è zona balneare. - disse, da sotto il suo cappello da pescatore, quello che aveva ripescato Ryohei, minaccioso, ignorando il saluto di Takeshi.
- Eh, sì, lo so, amico! - rispose l'animatore, allegro, alzando gli occhi sul suo interlocutore. - Ma certe cose non dipendono da noi! -
L'altro restò per un attimo immobile, come per valutare le parole di Ryohei, poi lo ributtò in acqua. Con il suo impeccabile stile di nuoto, l'animatore raggiunse la barca a vela, dove venne ripescato da sua sorella e da Yamamoto.
Il pescatore, intanto, si voltò inaspettatamente e con un gesto quasi innaturale verso Mukuro che, avvinghiato al suo tridente, cercava di non cadere in acqua.
Rokudo, indifeso, sfoderò un sorriso tirato: - Sai, Kyoya, quel cappello da pescatore ti dona molto. -
Con un ghigno malizioso, il Presidente del Comitato Disciplinare estrasse un tonfa da sotto il giubbotto di salvataggio.
- Vediamo invece se a te stanno bene i bernoccoli. -
Il tentativo di omicidio di Hibari fu prontamente sviato dall'altro pescatore (Kusakabe) che trattenne il suo capo appena in tempo, mentre questo cercava di divincolarsi furiosamente dalla sua stretta.
Mukuro ne approfittò per buttarsi in acqua e nuotare fino alla barca a vela, dove Yamamoto lo accolse ben volentieri (com'era solito fare con tutti, ormai).
Gokudera, dopo aver osservato la fuga di Rokudo, si associò. Peccato che un crampo lo dovesse prendere proprio quando era ormai prossimo alla barchetta, e che nessuno si fosse accorto dei suoi annaspi, se non Lambo, che ovviamente ne approfittò per sfotterlo:
- Ahahahahahah!!! Gokuscemo, sei proprio stupido quando affoghi! Ahahahahahah!!! -
Solo la povera Chrome udì la voce del bambino e si voltò, trovandosi di fronte il ragazzo che annaspava. Senza sapere bene cosa fare, ma nella speranza di poterlo aiutare, tese un braccio ad Hayato, che le afferrò il polso. Ma il peso maggiore di Gokudera trascinò entrambi in acqua.
Improvvisamente Mukuro sentì qualcuno tirargli l'orlo della maglietta, e quando si voltò, incontrò il volto inespressivo di Fran.
- Che vuoi? - domandò Rokudo, sbuffando.
- Perché Chrome si è buttata in acqua? - chiese il ragazzino. - Posso farlo anch'io? -
L'illusionista sbarrò gli occhi, voltandosi verso destra, dove credeva di trovare la ragazza. Ma, non vedendola, si precipitò a tuffarsi e recuperò Chrome, riportandola sulla barca.
- Non dovresti buttarti in acqua se non sai nuotare, piccola Chrome. - le disse Rokudo, disteso accanto a lei, con tono affettuoso e vellutato, ma pur sempre indefinibile, mentre la ragazza riprendeva fiato.
- Mukuro-sama... - rispose Chrome, sorpresa, la voce apprensiva, mentre i suoi grandi occhi viola osservavano le gocce d'acqua salata che dai capelli blu del ragazzo scendevano lungo il suo volto sottile e regolare, sfiorando le labbra increspate in un sorriso dolce e maligno allo stesso tempo.
- Sì? - chiese lui, senza mutare espressione facciale.
Chrome scattò a sedere, gli occhi ancora più sbarrati di prima.
- Lui è ancora sott'acqua! - esclamò, preoccupata.
Mukuro sbuffò, si tirò in piedi e si trascinò verso il bordo della barca, ributtandosi nuovamente in acqua, riemergendo poco dopo con Gokudera privo di sensi. Quando lo lasciò sul pavimento dell'imbarcazione, le sveglissime Haru e Kyoko si erano appena accorte di quello che era successo, e si stavano occupando di Chrome.
Lentamente Gokudera riprese conoscenza, ma il caso volle che ritornasse in sé proprio quando...
- Chrome, vada pure che queste sono cose che non possiamo prevedere, - la detestabile voce di Haru, che parlava con Chrome, fu una delle prime cose che fecero riprendere conoscenza ad Hayato. - Ma come può piacerti un tipo talmente animalesco come Gokudera??? -
- PIACERLE??? IO??? - ulrò Gokudera, balzando in piedi. - Ma cosa ti salta in mente? -
"PIACERLE??? LUI???" l'ananas di Mukuro, seduto accanto a Chrome, vibrò per lo spavento.
- Ma... non è così:... - cercò di spiegare Chrome, sempre più paonazza e imbarazzata. - Lui non mi piace... -
- Non c'è bisogno di negarlo, ora. - la interruppe Haru, sicura di sé come una zitella che parla di mariti. - Ho capito benissimo cosa c'è tra voi due, - e circondò le spalle dell'amica, sempre più imbarazzata, con aria ancor più sicura. - E per questo sono pronta a darti una mano. Ma ne parleremo con più calma in albergo. -

Una volta a destinazione, Ryohei si precipitò al suo appuntamento al mini club ESTREMOOO!, portando con sé, su suggerimento delle ragazze, anche Lambo, I-Pin e Fran.
Yamamoto restò con gli altri, per la gioia di Gokudera che, dopo essersi visto bocciare la sua stessa proposta di iscrivere Takeshi al Mini Club, ora doveva persino fargli da tata e, inoltre, sopportare la presenza poco piacevole di Rokudo.

Intanto, al Mini Club ESTREMOOO!...
- Ben arrivati, bambini! Vi sentite carichi oggi? - urlò Ryohei alla piccola folla di bambini (tra cui Lambo, I-Pin, Fran e Fuuta) radunati di fronte a lui.
- Sììì!!! - risposero tutti quanti in coro, entusiasti.
- Allora cominciamo... -
- ALL'ESTREMOOO!!! -
- Ottimo! - esultò l'animatore, il pugno in aria. - Questa volta per voi ho un gioco fenomenale: una caccia al tesoro! Sapete come si gioca, vero? -
- Sììì!!! -
- Allora mettetevi in coppia e cominciamo!!! -

- Sai, Strambo, non mi piace stare in coppia con te. - disse Fran, atono.
- Neanche a me, Mela. - borbottò Lambo, con il broncio. - Ma non è colpa mia se Testa a Salsiccia voleva stare in coppia con Fuuta ed io sono dovuto stare in coppia con te! -
- Quindi tu volevi stare in coppia con lei. - concluse il ragazzino.
- Ma che hai capito??? - strillò Lambo, battendo i piedi per terra. - Io volevo stare in coppia con Fuuta! -
- Capisco. -
- Cosa? -
- Che sei veramente infantile. -
- NON E' VEROOO!!! -
- Smettila di frignare e cerchiamo i biglietti. L'esaltato ha detto che dovrebbero essere tra il giardino e le piscine termali. -
- Allora andiamo alle terme! - esclamò Lambo, precedendo Fran verso il centro benessere.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Bei e Feng