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Autore: RainySky    24/08/2013    4 recensioni
"Mi stava completamente tirando scema ed era solamente il primo giorno in cui vegliavo su di lei, eppure, non so come, mi sembrava già passata un’eternità.
Il suo nome è Paige."

Non tutti hanno gli stessi gusti, e non tutti hanno lo stesso senso di giustizia che Devin ha. Devin, la ragazza che si erige contro Markus e la sua banda di mentecatti. Devin, la ragazza che tiene testa al gruppo delle più popolari strafottenti del college - nonostante Devin stessa godesse della sua popolarità. Fu proprio per i suoi continui litigi con questi che la incontro, là, in un bagno. Lei era Paige, e le avrebbe sconvolto la sua normale routine sin da subito.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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L’amore è una guerra: dura finchè uno dei due partecipanti si arrende.
E’ come una partita di basketball, per tutte le volte che viene chiesto un time-out.
 
 
 
“Quindi..” cominciò sussurrando Paige, ed io le feci coro subito dietro, cercando di alleggerire un po’ l’ambiente, ottenendo solo un sorriso smorzato dalla più piccola.
Beh, meglio di niente.
“Ti va se ti chiedo un po’ di te, da piccola?”, rimasi a pensarci un attimo, insomma la mia infanzia non era stata un gran chè, ero sempre da sola. Prima che nascesse la mia sorellina non avevo davvero nulla da fare tutto il tempo, girovagavo per casa in cerca di giochi fantasiosi da inventarmi, o semplicemente andavo su e giù per le scale contando i gradini – per quel poco che sapessi contare allora. Cosa voleva sapere di tutto questo ?
Mentre io ero in silenzio costante, Paige stese le gambe e si appoggiò totalmente contro al mio petto, permettendomi di cingerle la vita con il braccio.
“Beh, ok, immagino sia giusto” sospirai infine, e probabilmente Paige stava celebrando la sua vittoria.
“Che mi dici dei tuoi genitori?”.
Mi irrigidì, e la mia ragazza lo notò, stringendo la mano che le avevo portato in vita come per tranquillizzarmi “I miei genitori.. L’argomento più brutto di tutta la mia intera esistenza fino ad oggi” abbozzai un sorriso e feci un sospiro profondo, cercando un buon punto da dove cominciare “Vedi.. La mia nascita non era nè prevista nè voluta dai miei: successe tutto troppo velocemente per loro, e per colpa di una festa. Probabilmente erano ad un party o qualcosa del genere, entrambi avevano bevuto ed erano ubrachi fradici.. Finirono per fare sesso, ovviamente senza precauzioni di alcun tipo e dopo quattro abbondanti settimane mia madre si rese conto di essere incinta. Un giorno, quando avevo circa otto anni lì sentì parlare, mio padre diceva che se solo se ne fossero accorti prima che lei aspettava me, avrebbero immediatamente preferito abortire, che prendersi cura di una figlia” trattenni una mezza risata, per quanto assurdo quel pensiero mi potesse sembrare ancora dopo undici anni “L’unico motivo per cui sono qui è stato il loro accorgersene dopo...”.
Ancora una volta mi fermai, sentivo le parole morirmi in gola. Dire a qualcuno che i tuoi genitori non ti avrebbero mai voluto è dura, è fottutamente difficile. Mi mossi un po’ cercando di rimettermi comoda contro al letto, ma anche il pavimento aveva i suoi limiti: diedi un colpetto sulla spalla a Paige che si girò verso di me interrogativa, le chiesi di spostarsi un po’ e lei lo fece, lasciandomi andare a sedere sul letto, lasciandomi andare contro la parete.
La più piccola fece una smorfia e mi seguì, trattenendosi un po’ a distanza da me, come se avesse paura di qualcosa.
Dopotutto è pur sempre un letto; me la risi fra me e me, bloccandomi non appena Paige mi pizzicò la guancia “Come sei fuoriluogo”, non riuscì a capire se era seria, o stava in parte scherzando.
“Mi scusi, mi scusi, mon capitan!”, cominciai a giocherellare con la targhetta militare che portavo al collo, “Comunque sia, anche dopo la mia nascita fu come se io non esistessi. Venni lasciata a casa con una babysitter – la migliore del mondo fra parentesi – e passai così i miei primi dieci anni di vita, senza sapere cosa fosse una famiglia ed il suo affetto. Tornarono in città solo poche settimane prima che mia madre partorisse Ruby, e per me, che non sapevo assolutamente niente ch’avrei avuto una sorellina, fu uno shock. Mi sentì lasciata da parte come se fossi un rifiuto. Io e i miei genitori eravamo dei completi estranei”.
Alzai lo sguardo nuovamente verso Paige, cercando di leggerne qualsiasi tipo di segnale: vedevo una leggera indigniazione, ma il 90% di lei era impegnato a captare ogni particolare di quello che le stavo raccontando.
“Se devo essere sincera.. E so che devo.. All’inizio non sopportavo la presenza di Ruby in casa, soprattutto perchè all’inizio i nostri genitori la stavano attualmente trattando come una figlia, la guardavano, accudivano, giocavano con lei.. Ed io ero sempre lasciata in un’altra stanza a fare le costruzioni con i Lego”, mentre la mia storia continuava, avevo preso una foto che ritraeva Ruby da piccola, sorrisi. Era la visione più angelica, ed innocente che avessi mai visto. Probabilmente a quel tempo ero davvero un mostro, a pensare che non sarebbe mai dovuta nascere, non si meritava lo stesso trattamento dei nostri genitori nei miei confronti, da parte mia.
“Così... Ancora non ricordo se fu un incidente o lo feci di proposito.. Il 24 Dicembre 2001, alla tenera età di dodici anni, caddi dal balcone di casa – abitavamo in una palazzina al secondo piano – mi ruppi quasi ogni osso presente nello scheletro, ogni piccola giuntura era rotta e se poi c’era un osso che non si era rotto, vai sicura che era scheggiato. La babysitter disse che mi lasciai cadere di mia spontanea volontà, e quando i miei genitori vennero convocati in tribunale, questa affermazione venne presa in grande considerazione, tant’è che alla fine gli venne tolta la custodia mia e di Ruby per 5 anni. A me e alla mia sorellina venne concesso di abitare nella casa “delle vacanze” di famiglia, e la mia babysitter decise di rimanere a prendersi cura di noi per tutto il tempo necessario, fino a quando io non compì sedici anni. Ovviamente lei se ne andò solo quando le dimostrai di potermi prendere cura di me stessa e di Ruby, ma mi guadagnai la sua fiducia.. E ora, la revoca è scaduta un mese fa. Potrebbero tornare da un momento all’altro, o potrebbero non tornare mai più”.
Mi morsi il labbro inferiore vigorosamente, ero terribilmente a disagio. Era la prima volta in assoluto che raccontavo a qualcuno di tutti quei precedenti, nemmeno la mia migliore amica ne sapeva niente.
Più i minuti passavano, più l’atmosfera si faceva pesante. Paige stava fissando fuori dalla finestra da diverso tempo, soppesando ogni singola parola, e probabilmente non sapeva nemmeno come reagire. D’altro canto erano tante informazioni da immagazzinare.
Osservai anch’io fuori dalla finestra: aveva cominciato a piovigginare, probabilmente poco dopo che Marilyn se n’era andata.
Improvvisamente, mi ritrovai con lo sguardo su Paige, ad ammirarne ancora una volta l’incredibile fascino, anche con quell’espressione corrucciata in viso. Mi venne in mente il primo giorno che la vidi, in mensa, anche lì mi ero fermata a guardarla per più e più istanti e ammettiamolo, lo sguardo era anche caduto giù.
Paige si avvicinò a me, prendendomi per mano e sdraiandosi contro al mio petto ancora una volta. La guardai alzando un sopracciglio, la ragazza si limitò a fare una smorfia simile ad una linguaccia “Ti credo, credo a tutto quello che hai raccontato sui tuoi genitori, e Ruby.. Ma del balcone io.. Voglio dire.. OH CAVOLO! Che palle!” sbuffò lei di punto in bianco facendomi scoppiare a ridere.
La ragazza più calma del mondo che di punto in bianco scoppia e alza la voce perchè non riesce a trovare le parole per esprimersi?
Da morire!
Portai una mano sulla sua guancia e ne accarezzai ogni centimentro, dolcemente “Tranquilla piccoletta, ho capito lo stesso, anche con quell’esplosione di neuroni”
“Sceeema”, canzonò lei. Rimanemmo entrambe ferme in quella posizione per diverso tempo, io riuscì a rilassarmi e Paige aveva ritrovato parte del suo sorriso, quello splendido, abbagliante sorriso che avevo sempre visto sul suo viso negli ultimi giorni.
Era una dea. Ed io sono bloccata in un sogno, ma un sogno meraviglioso rimane.
“Dev, penserò ad un’altra domanda per la prossima volta.. Quindi se ora vuoi riposarti ancora un po’, io ti lascio qualcosa giù di pronto per dopo e..”, la bloccai ponendogli un dito sulle labbra, lei arrossì terribilmente, facendomi scappare l’ennesimo sorrisetto.
“Sbaglio o anche tu volevi dormire? Mi sembravi tanto stanca prima..”
Paige si tirò un po’ su, rimanendo comunque appoggiata al mio petto “Ma no io.. Io sto bene, davvero”.
Feci finta di non sentirla e mi ripetei “Davvero tanto, tanto, tanto stanca. Talmente stanca che saresti potuta svenire di punto in bianco!”.
La più piccola sbuffò e si mise a sedere contro al muro, poi mi guardò e sorrise dolcemente, facendomi cenno con le mani di usare le sue gambe come cuscino.
Da quel momento in poi nessuna delle due parlò. Sentivo la piccola mano di Paige carezzami i capelli, tutto quello che riuscì a fare fu chiudere gli occhi e godermi il momento.
Sei troppo perfetta Paige, una come me non ti merita.










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Voilà, altro capitolo!
Non mi scuso neanche più per il ritardo tanto avrete capito che sono fatta a modo mio - io e il tempo siamo acerrimi nemici.
Comunque sia, parlando del capitolo, vi ammetto che ero un po' indecisa su come costruire l'infanzia di Devin, ammetto anche che nella mia profonda crudeltà avevo deciso che in passato la nostra povera protagonista avesse sofferto e non poco. Non so perchè. Credo il personaggio "vissuto" faccia un po' più di scena, nonostante sia un cliché visto e rivisto - spero me lo perdoniate.

Paige e Devin hanno avuto ancora un po' di tempo per loro.
C'è da dire che Paige sembra davvero molto più matura della sua età, e anche di quello che normalmente dimostra.
L'aver lasciato perdere l'argomento Marilyn per il momento, da parte sua, vuol dire una resa positiva o negativa?
Lascerà i tempi che a Devin servono, o crollerà prima, per la tanto misteriosa ragazza?

Inoltre! ~ Sarete felicissimi di sapere che dal prossimo capitolo, o magari il prossimo prossimo - :P - tornerà in scena anche Jane più iperattiva che mai!

E per ora è tutto, appena sarà possibile aggiornerò anche la mia altra storia - vi invito a darci un'occhiata se avete voglia :)
Grazie per aver letto, e al prossimo capitolo!

Link "You and I" : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2060403&i=1
  
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