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Autore: Sherly Liddell    28/02/2008    0 recensioni
Un'altra storia su Mistery, dove il protagonista, Alex, non è più preso da Kiara, ma da Anna... Perchè dovete sapere, che non ho scritto questo passaggio da nessuna parte, ma è sempre stato nella mia testa. Da un certo punto in poi ho deciso di omettere Kiara, non specificando il perchè: non mi preoccupate tanto cmq per questo... fate come se fosse una cosa normale... Cmq questa storia [come la prossima] è ambientata un anno dopo al primo episodio intitolato "il messaggio".
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ore 18 e qualche minuto del 5 luglio... Sono in viaggio di ritorno dall'australia.
Alice dorme nel suo letto. La nave stasera è esattamente come all'andata... i bagagli mezzi aperti... le mie magliette sparse per terra... i libri di Ali non sono ancora messi in ordine alfabetico, come piace a lei...
Mi dispiace lasciare questo bellissimo paese, o meglio potrei dire isola immensa, ancora non del tutto inesplorata, ma molto avanzata per quel che riguarda le comunicazioni e il mondo magico è ben controllato. Sia io che mia sorella ci siamo trovati bene.
Lei è molto più triste di me all'idea di tornare a casa, per fortuna sta già riposando...
E' vero, ci siamo stancati tanto... lei ha studiato molto in quest'inverno... e io già dai primi di febbraio ho potuto fare i miei esperimenti fotografici nella più assoluta tranquillità!
Spero che i regali alle ragazze piacciano... in effetti non faccio che pensare a loro... Mi mancate tutte...
Chissà come sta la nonna... si sarà depressa, già lo so... Gli unici rimpianti che ho avuto dal primo giorno che sono salito su questa nave sono stati quelli di lasciare per metà anno la nonna da sola... e di...
Oh no... Sto tremando di nuovo...

" Calmati Alexander... andrò tutto bene... presto la rivedrai... presto... "


Un ragazzo dai capelli folti, neri, alto più o meno un metro e ottanta centimetri rilesse l'ultima pagina del suo diario. Non aveva mai scritto, infatti l'idea di annotare tutto di quella lunga "vacanza" era stata della sorellina minore... "Così ogni tuo ricordo non verrà sfuocato col tempo! "
Ma Alex era certo che, scritta o non scritta, alcuni dei suoi chiodi fissi non si sarebbero persi nel tempo...
Era sempre lì, nella sua testa... la sua immagine non si era smossa dal primo giorno di permanenza in quel continente dall'altra parte del mondo.

" ... Com'eri bella... "

Alex si avvicinò all'oblò che si affacciava qualche metro sopra il pelo delle onde scure. La notte era limpida. La luce delle stelle riusciva a illuminare tutta la stanza infondendo un chiarore così intenso che il ragazzo sarebbe riuscito a contare ogni venatura del legno che rivestiva la camera.

" ... Chissà dove sei ora... sarai sicuramente fuori... a divertirti? O sei triste? Starai guardando anche tu il cielo pensando a me?... "

Alex si distese sul letto, accanto alla sorella che dormiva profondamente, e chiuse gli occhi con l'unica speranza che la mattina seguente quel peso che gli bloccava lo stomaco potesse essere solo un brutto ricordo.

Non molto lontano dalla nave, lei era con lo sguardo solo rivolto al cielo. Indossava un vestito di lino scuro, la gonna le ricopriva appena le coscie sbiancate dalla luminosità del fimamento, era distesa sul prato incolto vicino a una vecchia lapide su cui i segni del tempo l'avevano scalfita così tanto da non poter leggere le note incise.
Anna stava scrutando davanti a se con aria rilassata come se non avesse mai alzato il viso prima di quel momento... Si alzò in piedi e cominciò a mettere un passo davanti all'altro... I grilli allegravano quell'atmosfera fredda che avvolgeva la ragazza, ormai da quando era tornata la primavera.
Ad Anna piaceva fare passaggiate solitarie, in posti che a nessuno mai veniva in mente di scoprire...
Il cimitero dietro la dimora della deceduta Cassandra Deussose Mortimer era sicuramente il posto più isolato e tranquillo di tutta l'isola. Era suo solito sedersi sull'erba fresca o su di un pezzo di lapide distrutta, mentre le lucciole danzavano tra gli alberi del bosco, riusciva a immeggersi nei suoi pensieri... nelle sue fantasie...

" Domani torneranno... "

Tirò un profondo sospiro. L'aria a quell'altezza era già più pulita di quanto si potesse immaginare. Si sentiva leggera nonostante la sua mente era invasa da mille immagini, ricordi, idee...
Sbucò sulla stradicciola d'ingresso della casetta e scavalcò senza difficoltà il muretto.
  
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