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Autore: Shirangel    28/02/2008    5 recensioni
Tom viene a conoscenza tramite il fratello di una nuova realtà: l'anoressia. Cercherà di aiutare Bill ad uscire da questa spirale di morte, ma la strada sarà lunga e difficile, e i molteplici ostacoli metteranno a dura prova l'affetto che lega i due gemelli.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anorexia

 

“T-ti prego Bill… m-mangia…”

A quelle parole il cantante si irrigidì notevolmente, e si distaccò dal gemello con freddezza, rivolgendogli un’occhiata torva.

“Io mangio. Anche troppo, direi.”

“Stai rischiando di morire di fame!”

“Stronzate! Perdere un po’ di peso non fa male a nessuno!”

“Perdere un po’ di peso?”

“Esatto. Non mi sembra affatto di esagerare, cerco solo di mantenermi in forma…” tra i due calò il silenzio. Bill cercava in tutti i modi di non incrociare lo sguardo ansioso di Tom e continuava a fissarsi in piedi, torturandosi le unghie perfettamente curate e ricoperte da un lucido smalto nero senza la minima sbavatura. Dall’altra parte il gemello lo squadrava nervosamente, soffermando gli occhi sui gomiti ossuti, le braccia troppo esili e le gambe gracili. Rabbrividì notando le guancie scavate e smunte, così scarne da palesare l’anoressia; non si capacitava del fatto di non aver captato la gravità del problema finché non vi aveva sbattuto il naso.

“Senti, io vado a prenderti qualcosa da magiare. Tu resta qui, d’accordo?” sbottò ad un tratto, deciso a porre fine a quell’assurda quanto orrenda storia.

“Grazie per il pensiero ma non ho fame. Ho già mangiato.”

“I lassativi non sono cibo, Bill. Non puoi cenare con quella robaccia.” Ignorandolo completamente, Tom scese le scale e si diresse verso la cucina, alla ricerca di qualcosa per non far morire di fame il gemello. Nel frattempo quest’ultimo stava decisamente male, gli girava la testa e non riusciva a  tenersi in piedi: la mancanza di cibo cominciava a far sentire i suoi devastanti effetti. Quando suo fratello fece ritorno, lo trovò appoggiato alla parete, ansimante e con il volto pallidissimo, bianco come un cencio.

 

•••´¯`•••´¯`•••

 

“T-tom?”

“Sei un cretino.” Il buongiorno decisamente affettuoso del fratello confuse ancora di più Bill. Si issò sui gomiti e si rese conto di essere sotto le coperte del suo letto, ancora vestito e con residui di matita sulle guance. Il gemello lo fissava severamente, seduto su una sedia e con i piedi sulla scrivania; un mozzicone di sigaretta faceva capolino dalle labbra carnose, e un ultimo filo di fumo spuntava dalla cicca ormai quasi finita. Una coperta blu copriva le gambe di Tom fino alla vita; Bill notò che anche lui indossava jeans e maglietta, ma dai pochi raggi di sole che filtravano dalla serranda quasi completamente abbassata gli sembrava fossero le cinque del mattino o giù di li. Buttando l’occhio sulla radiosveglia poggiata sul comodino, lesse che i numeri lampeggianti segnavano le 5:28 di mattina.

“Ma… hai dormito qui?”

“Dormire non è il verbo più adatto per definire questa notte, ma si, diciamo che ho dormito qui.” Ironizzò Tom, accennando alle profonde occhiaie che gli segnavano il volto, due antiestetici solchi bluastri che testimoniavano la notte in bianco.

“Ma che è successo?”

“Ti sei sentito male, idiota. Mi sei svenuto tra le braccia, e allora io ti ho ficcato sotto le coperte e mi sono sistemato qui.”

“Non dovevi rimanere… perché l’hai fatto?”

“Sai com’è, dormo sulle sedie per sport… razza di cretino, mio fratello ha quasi avuto un attacco cardiaco! Che dovrei fare, lasciarlo da solo?!” spense la sigaretta quasi con rabbia sul posacenere lì vicino, quasi a voler sfogare quella disperazione, quella rabbia, quel senso di impotenza che lo tormentava. Bill a quel repentino alzare di voce si intimorì e cercò di tranquillizzare il fratello, era certo di non essere malato, si sentiva così bene… così magro, ma non abbastanza. No, non era ancora tempo di interrompere la dieta.

“Non ti preoccupare Tom, ho solo preso troppi lassativi. Da adesso in poi diminuirò le dosi.”

“Forse non hai capito. Tu non diminuirai le dosi… tu non ne prenderai più e basta!” Bill nemmeno rispose. Lo guardò sinceramente stupito, quasi non credesse alle assurdità del gemello. Niente lassativi? Ma non poteva… lui ne aveva bisogno. Erano la sua unica speranza di diventare magro e carino…

“Cambiati ora, io vado a prepararti la colazione.” Il fratello obbedì meccanicamente e si sfilò la maglia attillata, rimanendo a torso nudo. Tom inorridì osservando il fratello: le costole sporgevano in modo allarmante, la gabbia toracica era semplicemente un mucchietto d’ossa ricoperto da un sottile strato di pelle che pareva in procinto di rompersi, era così gracile da sembrare fatto ci carta. Si maledisse più e più volte per non essersi mai preoccupato del fratello, di aver badato solo alle uscite, alla band e alle ragazze… senza rendersi conto della tragedia che si stava sviluppando all’interno della sua stessa famiglia, del dramma che suo fratello viveva da chissà quanto.

•••´¯`•••´¯`•••

 

“Tom… sarebbe questa la tua idea di colazione?” Bill lo guardava disgustato al di là del piano da cucina; quasi non lo vedeva, coperto da confezioni di latte, scatole di biscotti, recipienti pieni di cioccolato in polvere, pacchi di fette biscottate e vasetti di nutella.

“No.” ribatté allegramente il gemello, sciogliendo una busta di cacao in polvere dentro un tazzone enorme di latte. “Questa è la tua colazione.” Se prima Bill era nauseato dalla moltitudine di cibo che troneggiava nella cucina, ora era semplicemente terrorizzato all’idea che avrebbe dovuto ingerire qualcosa di diverso da integratori alimentari.

“Veramente non ho molta fame… mi accontento di un caffè nero, grazie.” Rispose il cantante allontanando da se il piatto, schifato da quell’ammasso enorme di calorie che avrebbero rovinato tutto il suo duro lavoro.

“Mangia.”

“No.”

“Non fare il bambino Bill, non puoi andare avanti senza cibo.”

“Ma io mangio abbastanza, non preoccuparti.” Tom sbatté le mani sul tavolo, infuriato dalla negligenza del fratello.

“No invece! Sei anoressico, te ne rendi conto? Morirai di fame se non ricominci a nutriti come si deve!”

“Io non sono anoressico! Quelli magri sono anoressici, non…. io!”

“Tu non sei magro Bill. Tu sei scheletrico.” Il gemello non lo ascoltò nemmeno, si limitò a serrare le labbra e ad incrociare le braccia al petto, assumendo un’aria offesa. Il chitarrista sospirò, esausto.

“E va bene… se non ricominci a mangiare ti giuro che ti chiudo in una clinica specializzata. A mali estremi, estremi rimedi.” Il cantante spalancò la bocca, inorridendo al solo pensiero: in un ospedale lo avrebbero costretto a mangiare con la forza, gli avrebbero proibito le sue medicine e sarebbe diventato grasso, enorme… non poteva permetterlo, non ora che era così vicino dal vincere la posta in gioco: essere magro.

“Non puoi farlo! Io non sono malato, voglio solo stare in forma!”

“Questo non è stare in forma, questo è morire di fame!” Bill lo fissò con rabbia, incredulo al constatare quanto il fratello fosse pazzo ed egoista: voleva impedirgli di essere snello, di essere grazioso… lo stava portando alla rovina. “A te la scelta, fratellino.” Lentamente, il ragazzo dai capelli scuri si decise a mangiare, trattenendosi a stento dal piangere pensando a tutti i grassi che stava assumendo, e a cosa avrebbe dovuto fare per perderli. Se Tom l’avesse saputo non ne sarebbe stato affatto contento, ma come si dice… occhio non vede, cuore non duole. E poi l’aveva detto lui no? a mali estremi… estremi rimedi.

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Oddio 0o0 non mi aspettavo tutti questi commenti! Mi avete fatto contentissima ^___^ ma allo stesso tempo ho tanta paura di deludervi ç.ç ho solo 14 anni, e non sono tutto questo granchè a scrivere... spero tanto che questo capitolo vi piaccia...

- franci060190: sono stata davvero felice di leggere la tua rece ^___^ grazie di aver letto e commentato ^^ 

- FrancescaKaulitz: sono felice che ti sia piaciuta, e onorata che tu abbia deciso di metterla tra i preferiti... grazie mille!!

- Pikkola Tokietta: grazie dei complimenti! sai a me il mio modo di scrivere non piace molto, e sono contentissima che qualcuno lo apprezzi ^^ 

- pikkolahacker: non ti preoccupare, la continuo di sicuro ^__^ sono contenta che ti piaccia! 

- kiakia: era questa la mia intenzione, crare una fic "fuori dagli schemi" ^^ sono davvero contenta che ti piaccia come scrivo, e che ti interessi! grazie mille, sei stata gentilissima ^^

- GemyBillina: ti do ufficialmente il permesso di tartassarmi quando sono in pigrizia XD se un giorno vedrete che non aggiorno, non preoccupatevi... non sono morta, solo assalita da pigrizia cronica U.U in tal caso, hai l'obbligo di mandarmi mail su mail per costringermi a riprendere XD XD XD grazie dei complimenti, un bacio ^o^

- Whity: oddio, ammetto che leggendo la tua rece mi sono spaventata... non so se riuscirò a sviluppare una fanfic come dici tu, non penso di essere abbastanza esperta .... ma di certo darò del mio meglio, cercherò di migliorarmi sempre più e spero davvero di creare una storia che merita di essre letta ^.- per quanto riguarda il mio modo di scrivere... non avere problemi a dirmi che non è un granchè, lo so anche da sola e non mi offendo ^^

- CaTtY: grazie! sono contenta ti piaccia ^^ ho aggiornato abbastanza in fretta (credo) spero ti piaccia anche questo capitolo!

- Cipollina992: sono contenta che ti abbia appassionato! sai speravo tanto che piacesse questa storia... ci sono particolarmente legata. ecco il nuovo capitolo, spero ti piaccia ^o^


 

   
 
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