Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MIPA_    24/08/2013    5 recensioni
Un solo oggetto. Un oggetto molto importante. Un oggetto leggendario. Un oggetto che vogliono tutti, Black compreso.
Black. Lui. Il suo rivale per eccellenza. Lui, il capo di quella banda bassotti che non vale niente. Lui.
Una sola cosa e una sola persona dividono i nostri due protagonisti, IL leggendario oggetto e Danger.
Danger? L'uomo più temuto da tutti, eccetto dai due protagonisti.
L'avventura e il pericolo alloggia nelle loro vene, nel loro sangue.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  1. Black.

X: non puoi farlo, me lo avevi promesso – disse una voce femminile.
X2: mi dispiace, ma i patti sono patti. Addio bellissima – disse una voce maschile.

Io cominciai a guardare intorno se ci fosse qualcun altro e lo colpì proprio alla testa. Purtroppo non svenne e rimase cosciente.

Io: va, scappa finché sei in tempo – dissi in tono freddo e duro alla donna. - a lui ci penso io. - dissi cominciando a guardare in modo schifato l'uomo.
La donna cominciò a correre con tutta se stessa, mentre l'uomo in questione si stava sollevando mentre si massaggiava il punto in cui lo avevo colpito un attimo fa.

X: certo che sei tosta come ragazza eh – disse lui in modo scherzoso.
Io: questa è la mia zona, parli di patti mantenuti, ma nemmeno tu lo hai fatto – dissi guardandolo con uno sguardo di ghiaccio.
X: è lei che mi ha provocato, se è venuta qua non è colpa mia, meritava di morire quella donna – disse sputando per terra.
Io: nessuno merita di morire, se no perché io non ti ho ancora fatto niente. Sei ancora in libertà grazie a me, quindi mi devi un altro favore – dissi sorridendo soddisfatta.
X: che cosa vuoi adesso, non ti basta che giri al largo dalla tua zona? - disse in modo brusco.
Io: prima di tutto abbassa i toni con me, e secondo, stai lontano anche da qualsiasi donna attraente, non puoi giocare con i loro sentimenti e poi ammazzarle – dissi sputando fuori la verità che lui cercava di nascondere.
X: come lo hai saputo – disse lui allarmandosi.
Io: i giornali parlano, non dicono chi sia stato, nemmeno le iniziali ci sono, ma basta fare due più due per scoprire chi sia stato a fare quel macello – dissi guardandolo dritto negli occhi.
X: sei anche molto sveglia eh, e brava la mia ragazza – disse ridendo di gusto.

Io lo guardai male, mi stava tirando fuori di matto con quella risata.

X: dove sono le tue “colleghe”? Ti hanno lasciata da sola? Hanno capito che stando con te non valgono niente? - disse lui sempre sorridendo.
Io: no loro sono in altri punti, dato che nemmeno tu sei solo – dissi io trionfante. Avevo beccato anche i due complici dietro di me.
X: anche astuta, mi meraviglio di te, non ti facevo così, davvero – disse inarcando le sopracciglia.

I suoi amici avanzarono e raggiunsero il loro “capo”. Si misero proprio uno affianco all'altro. A quanto pare erano appena entrati nella banda bassotti.

Io: hai nuovi scapoli vedo? E i tuoi fedelissimi guerrieri? Non dirmi che le mie sono riuscite a bloccarli – dissi io in tutta la mia franchezza.
X: direi proprio di no, loro sono nuovi, i loro nomi sono Louis e Liam – disse indicando i novellini.

Erano entrambi castano scuro di capello, ma non ne ero del tutto sicura dato che era notte fonda. Entrambi erano li che sorridevano trionfanti, ma perché? Quella che stava vincendo ero io, sono qui davanti al capo e lo sto tenendo in pugno, perché reagiscono così? Non dirmi che...
Non sentii più nulla dopo le urla delle mie due amiche che mi dicevano di stare attenta, io come una polla ci cascai e mi voltai per sapere bene le cose e mi colpirono proprio al collo, e così io svenni.
Mi risvegliai legata ai polsi con una catena legata al muro di mattoni e le mie amiche erano proprio di fronte a me, una legata alla mia destra, sull'altra parete del muro, mentre l'altra, alla mia sinistra.

Io: scusatemi, ho abbassato la guardia – dissi volgendo il mio sguardo verso il basso.
Martina: tranquilla Micky non è successo niente, era logica la cosa, sai come è fatto Black – disse la mia amica sorridendomi.
Allison: Martina ha ragione, non devi preoccuparti, ci sarà un'altra occasione per prenderlo. - disse guardandomi felicemente la mia amica.
Io: e io non vedo l'ora che arrivi quel momento. Prenderlo e fargli davvero male. - dissi guardando un punto indefinito del pavimento con molta rabbia in corpo.

Black. Lui. Il mio rivale per eccellenza. Lui, il capo di quella banda bassotti che non vale niente. Lui. Niall James Horan.

Black: ma guarda guarda chi abbiamo qui – disse ridendo, seguito poi dai suoi seguaci.
Io: che cosa vuoi – dissi io guardandolo con uno sguardo di sfida.
Black: vuoi davvero farmi credere che tu riesca a liberarti da quelle catene? È a prova di prigione lo sai vero? - disse lui soddisfatto delle sue parole.

Io guardai bene le catene, volevo trovare un punto in cui potevo mal metterle e così poter andare via da questo posto grigio e cupo.

X: black c'è qualcuno per te al telefono – disse una voce femminile, piuttosto seducente.

Io mi schifai a vedere della gente che gli correva dietro solo perché era il solito don Giovanni. Andarono via tutti, anche i loro seguaci, così pensai in fretta ad un piano per poter fuggire, ma queste catene mi impedivano di fare qualsiasi cosa.

Io: accidenti a queste maledette catene, non posso muovermi – dissi io lamentandomi.
Martina: ehi Micky calmati, non possiamo scappare – disse lei guardando bene le catene.
Io: no, ci deve essere un modo, non vedi che sono allentate? Quindi vuol dire che riusciremo a scappare non appena io avrò forzato queste cose – dissi cominciando ad agitare le braccia per allentare la presa al muro.

Sentii un tintinnio di una vite cadere per terra, mi girai e guardai se era quello che pensavo, ed era così, poi mi voltai verso il mio polso destro e sorrisi soddisfatta.

Allison: ehi Micky, ti esce del sangue – disse lei guardandomi il polso destro.
Io: lo so, ma sopporto il dolore, ora vi porto fuori da qui ok? - dissi io prendendo una forcina dalla mia capigliatura e aprendo l'altra catena mancante.

Appena libera mi massaggiai i polsi, dopo di che passai a Martina e poi ad Allison. Liberai entrambe e cominciammo a fuggire, per fortuna la porta era aperta se no non so come avrei fatto a fuggire, se mi avessero scoperta stavolta sarei stata fritta.
Presi un pezzo di carta che c'era sulla scrivania di fronte alla nostra cella e cominciai a scrivere un biglietto di arrivederci per i nostri amici.
Finito il foglietto sentimmo dei passi arrivare nella nostra direzione, così mi sbrigai ad adagiarlo nella nostra vecchia cella e mi nascosi dietro ad un muro, proprio sotto alla finestra dove noi dovevamo uscire.

Zayn: accidenti a noi, le abbiamo perse, sono riuscite a liberarsi Niall – disse il pakistano al suo capo.
Niall: che cosa? - disse correndo verso la cella. - non possono essere andate lontane, cercatele. Harry e Zayn verranno con me, Liam e Louis vanno all'entrata per chiudere i cancelli – disse indicando le zone dove i ragazzi dovevano andare.
Harry: Niall, c'è un messaggio per te – disse il moro, portando il nostro messaggio al capitano.

 

Mi dispiace per te ma siamo riuscite a liberarci
non sei contento di esserti liberato di noi?
Ahahahah, ci si vede in giro, e approposito,
ricordati del nostro secondo patto
o stavolta non mi tratterrò ;)
un bacio xx'
M_ A_ M_

 

Niall: accidenti a loro, sono riuscite a liberarsi. Andiamo, dobbiamo trovarle, o il nostro segreto sarà rivelato ai quattro venti – disse il biondo ai suoi due inseparabili amici.

Noi cominciammo a sgattaiolare fuori da quell'edificio enorme, e non appena fummo fuori dalla finestra cominciammo a correre senza farci vedere dai novellini.

Io: ragazze, battetemi il cinque – dissi io battendo il cinque alle mie due amiche. Loro lo batterono e cominciammo a camminare per le strane di Londra tranquillamente, fiere di aver imbrogliato uno dei capi delle crew più importanti di Londra, ovviamente, dopo la nostra.




Ehilaaa.
Si sono tornata con questa nuova storia, ora non mi importa chi recensirà o meno, ma scrivere è uno sfogo per me e poi volevo cambiare anche la trama della storia, sapete sono sempre, baci di qua, baci di la, abbracci su, abbraci giù, ma ora BASTA. Si ci saranno anche qui, o forse no chi lo sa, ma se ci dovranno essere saranno verso la fine, capito? Spero che vi piaccia. Questo è un po' introduttivo come capitolo, ma poi comincerà il bello, fidatevi di me ;)
Vabbè, a parte che questo capitolo lo dedico alle mie piccole Marty e Vìì, ovvero MAPA_ e Camomillah. Loro. Le voglio un mondo di bene, sono le meglio.
Ragazze, VI ADORO <3
Ahahahahaahahahahah :)
Ok me ne vado o faccio catastrofi :')
Ciao belle.
Love you all.
MIPA_
(Micky.)

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MIPA_