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Autore: DestinyandLove    24/08/2013    11 recensioni
Due amici d'infanzia,due fratelli: Inuyaha e Kagome,un principe mezzo demone ed una principessa umana.
Diversi come il sole e la luna,eppure capaci di completarsi a vicenda: "Ad entrambi bastava semplicemente la presenza dell’altro per essere felici".
La loro felicità però è destinata a terminare. Una serie di tragedie circondano la piccola Kagome,ormai rimasta sola. Persa ogni gioia e vitalità,l'unica cosa da fare è stringere i denti e andare avanti.
Passano quattordici anni e la piccola Kagome,si trasforma in una donna forte,coraggiosa, caparbia e combattiva.
Oltre ad essere una principessa consapevole dei propri doveri, è la protrettrice del gioiello piu pericoloso del mondo: la sfera dei quattro spiriti.
Costretta ad affrontare ogni giorno i suoi nemici,un pomeriggio,volendo scappare da ogni responsabilità,si inoltra nella foresta oscura cosi chiamata a causa degli innumerevoli banditi che la abitano...
e se proprio in questa foresta incontrasse qualcosa o meglio qualcuno,un'ombra del suo passato?
e se fosse questo qualcuno a stravolgere la sua vita portando una ventata di speranza e amore?
Beh spero di avervi incuriosito almeno un pò XD
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2° Capitolo : Mai sottovalutare una donna

 

 

 “ …” pensato

-… - parlato

 

 

 

Circa trenta paia di occhi la fissavano.

 

Paura, sgomento,incredulità,frustrazione,ammirazione.

 

Questi erano i molteplici sentimenti contrastanti che animavano gli occupanti di quella radura.

L’unica cosa che li accomunava?

 

Kagome ,la fanciulla che li aveva causati.

 

Ancora stralunati,tutti i bandati l’osservavano prestando particolare attenzione ad ogni suo movimento. Ancora indecisi sul da farsi,aspettavano di ricevere ordini precisi dal loro capo,ordini che comunque non tardarono ad arrivare.

 

- Hiten,Bankotsu ,attaccate la ragazza- i due chiamati in causa si scambiarono un’occhiata perplessi.

 

“Dovrei combattere con un ragazza?” pensavano entrambi sconcertati,sicuri che quel combattimento si sarebbe concluso nel giro di pochi secondi.

 

Sebbene contrari a quella che consideravano una farsa a tutti gli effetti, non ebbero il coraggio di contraddire gli ordini del loro capo,famoso ormai per la sua irascibilità.

 

Dopo aver annuito poco convinti,cominciarono ad avanzare,mostrandosi agli occhi della principessa.

 

 -non uccidetela,ci serve viva….Spaventatela soltanto- ordinò una voce pensando già a quanto avrebbe fruttato il riscatto di quella nobildonna.

 

Kagome si irrigidì ed improvvisamente sentì nascere in lei un grande odio per l’uomo,probabilmente il capo dei fuorilegge, che aveva ordinato ai due demoni di farsi avanti,addirittura raccomandando loro di non ucciderla.

 

“ Ma chi diavolo si crede di essere? Cos’è crede che sia una donzella in difficoltà?  Crede che mi faccia  impressionare da demoni di cosi basso livello? “

 

La rabbia animava ogni suo pensiero. L’astio e il rancore ogni suo gesto.

 

“Che ipocrita … Nemmeno si è mostrato a me … Continua a celare la sua presenza dietro a quella dei suoi uomini. Vigliacco” Si morse la lingua per evitare che insulti,non proprio adatti ad una signora del suo rango,gli sfuggissero dalle labbra.

 

“ gli farò vedere io con chi hanno a che fare “ si ripromise mentalmente decisa a far valere la propria posizione.

 

- Aspettate forse che cali la notte?-  disse Kagome,impaziente, rivolgendosi ai due avversari.

 

Prese ad esaminarli attentamente,notando come tratti simili accomunassero i due demoni: entrambi erano alti e slanciati,dalla corporatura muscolosa, avevano lunghi capelli corvini e occhi scarlatti. L’unica cosa che li differenziava,erano le loro armi. Mentre uno stringeva tra le mani una spada gigantesca,l’altro impugnava una lancia dal bordo frastagliato.

 

“sono entrambi demoni del fulmine … Che siano fratelli? ” le suggerì una vocina interiore.

 

Sorrise soddisfatta.

 

“Bene,molto bene”. In passato aveva già combattuto demoni del genere. Sapeva bene come doverli affrontare. Quando si lottava con avversari di quella specie,la cosa più importante da tenere a mente era quella di evitare l’acqua, ottimo conduttore per i fulmini.

Per sua fortuna, in quel preciso frangente, la radura non possedeva né laghi,cascate o quant’altro. Quindi avrebbero combattuto ad armi pari.

 

- Uff, mi dispiace dover rovinare questo bel faccino- disse uno dei due afferrando il volto di Kagome ed avvicinandolo al suo,quasi volesse baciarla.

 

“è bellissima” pensò il demone stupefatto “ i suoi occhi sono meravigliosi,chissà forse dopo potrei divertirmi con lei”



 

La fanciulla si staccò da lui con un brusco movimento.

Le labbra della ragazza si incurvarono in un sorriso sensuale capace di lasciare interdetti i presenti.

 

Si voltò indietro,rivolgendosi a Sango.

 

-Oh che gentiluomo … - con gesti teatrali si portò una mano sul cuore.- Qualcuno dovrebbe prendere esempio da lui non credi cara?- Sango non le rispose fissandola incapace di comprendere quali intenzioni avesse la sua signora.

 

Agli occhi di Sango, Kagome era sempre stata una ragazza pacata e tranquilla, aggraziata nei gesti,sensuale nei movimenti e dotata di un animo forte e puro. Era testarda,caparbia,coraggiosa e combattiva. Nulla riusciva a piegarla. Solo in poche occasioni aveva visto quel dolce sorriso,trasformarsi in una smorfia di dolore,poche volte aveva visto quegli occhi cosi limpidi e gioiosi,riempirsi di lacrime,a causa di un dolore antico, forte in passato tanto quanto adesso,un dolore che ancora ora distruggeva la felicità della sua signora,della sua migliore amica, di colei che l’aveva salvata. Sango ricordava ancora con chiarezza il giorno in cui Kagome,come un angelo misericordioso,le aveva teso la mano guidandola attraverso le tenebre,riportandola alla luce.

Amava Kagome come una sorella. Avrebbe dato la vita per lei e lo stesso avrebbe fatto la sua signora. Lo dimostrava la caparbia che l’aveva spinta ad affrontare un’orda di demoni,piuttosto che mettersi in salvo. Nemmeno in quel frangente Kagome l’aveva abbandonata.

 

Qualcuno si schiarì la voce riportando l’attenzione di Kagome ai suoi rivali.

Li fissò con odio.

 

Improvvisamente la lama della spada che Kagome stringeva tra le mani,si conficcò nel terreno.

Aprendo i bottoni della giacca nera,fece scivolare il tessuto pregiato dalle braccia. Poco dopo l’indumento giaceva a terra.

 

“ va molto meglio.” Scrollò le spalle riprendendo l’elsa della spada. “ adesso sarà molto più semplice muoversi”.

 

Solo la camicia di lino bianco,chiazzata qua e là da goccioline del suo stesso sangue,copriva le sue generose forme. I pantaloni stretti,le fasciavano  il corpo mettendone in evidenza le curve sensuali.

 

- cercherò di non farvi troppo male signori-sibilò furiosa,pronta a combattere.

 

Delle risate fragorose si sollevarono dal gruppo di fuorilegge.

 

“è solo una bambina”

 

 “ crede davvero di poterli battere? “

 

 “spero solo che ci vadano piano”

 

Mille pensieri fluivano nelle menti dei presenti.

 

”sarebbe davvero un peccato,rovinare quel viso incantevole. Se quei due tengono alla loro vita, è meglio che si attengano ai miei precisi ordini.” Nascosto nell’ombra,circondato dalle tenebre,colui che aveva ordinato l’attacco,contemplava divertito quella scena.

 

- quella femmina ha davvero un coraggio notevole e che caratterino.- la donna che era con lui,lo fissò curioso. Era la prima volta che un’umana attirava l’attenzione del suo capo.

 

- C’è qualcosa in quella ragazza…- sussurrò piano lei. Tuttavia il suo accompagnatore la sentì perfettamente e annuì

 

 – anche io percepisco qualcosa di strano… E’ come se dietro quegli occhi di cerbiatta celasse qualcosa di più pericoloso.- ancora la sua mente cercava di comprendere come prima avesse immobilizzato tutti i suoi uomini o come avesse recuperato cosi velocemente le forze.

 

- Eppure non riesco a capire cosa- la donna si concentrò sulla fanciulla. Sembrava una ragazza normale,eppure i suoi sensi la mettevano in allerta. Qualcosa di potente era celato dietro a quel viso d’angelo. I cuoi occhi non lasciavano mai la figura della ragazza.

 

Mentre tutti erano in procinto di schernirla per il suo avvertimento, Kagome era avanzata verso i suoi nemici,agile come un felino,letale come una leonessa,si era avventata su di loro.

 


Hiten e Bankotsu indietreggiarono presi in contro piede.
 
Non si aspettavano di certo che una ragazzina come quella possedesse una tale forza,una tale aggressività.
 
La spada di Kagome si scontrò con la lama del nemico dando vita ad un insopportabile stridio.
 
- che diamine- esordì uno dei due fratelli.
 
Kagome sorrise inevitabilmente per le loro espressioni.
 
"Così imparate a sottovalutarmi" soddisfatta fece roteare la spada tra le sue mani ripartendo all'attacco.
 
Sfortunatamente troppo tardi si accorse di non avere considerato un particolare molto importante.
 
Uno dei due,Kagome non lo capì con precisione,evocò un fulmine con la sua arma. Dal cielo una folgora argentea cadde,con una fortissima violenza d'impatto,sulla terra,proprio laddove,pochi istanti prima si trova la fanciulla.
 
Erano stati i suoi istinti ma anche i suoi poteri da sacerdotessa ad intimarle il pericolo.
Solo per un soffio aveva evitato quel dardo divino,spostandosi velocemente verso sinistra.
 
" Maledizione... Devo stare più attenta".
 
- Idioti vi ho ordinato di non ucciderla- imprecò qualcuno nascosto dalle ombre della foresta.- se tenete alla vostra vita obbedite- ringhiò furioso.
 
" è mai possibile che devo essere circondato solo da incapaci?" Pensò l'uomo,cercando in tutte le maniere di controllarsi.
 
 Una furia ceca lo aveva assalito quando i suoi sottoposti avevano quasi ucciso la ragazza. Aveva percepito come un forte istinto di protezione per quella strana donna. Qualcosa aveva agitato il suo animo,inquietandolo.
Il cuore aveva perso dei battiti quando la saetta di Bankotsu era caduta  vicino alla fanciulla.
 
" è solo perché la vita della ragazza ti frutterà una fortuna" tentò di giustificarsi.
 
Riportò l'attenzione sul "campo di battaglia" la ragazza era ripartita all'attacco,per nulla impaurita dai due demoni.
 
-è  pazza -sussurrò la donna al suo fianco.

 

"Non c'è altra spiegazione" incredula non riusciva a staccare gli occhi da quella fanciulla.
-Nessuna donna anzi nessuna nobildonna,agirebbe come lei. È troppo sicura e come se...-
 
-come se nascondesse qualcosa- continuò l'altro osservando rapito le movenze della donna.
Era un abile spadaccina. Riusciva a schivare e a prevedere le mosse di Hiten e Bankotsu,sebbene questi,in quanto demoni,fossero più forti e più veloci di lei.

I due fratelli presero a muoversi velocemente. Per un’umana come lei era a dir poco impossibile seguire i loro movimenti.

 

“ Maledizione cosi non so dove e quando colpirli” pensò irritata per quella situazione assurda.

 

“Quando ti è impossibile vedere il tuo avversario,chiudi gli occhi e affidati agli altri sensi…”
 una voce calda e famigliare si fece viva nella sua mente,quella stessa voce che cosi tante volte l’aveva affascinata e incantata con  racconti di draghi e antichi cavalieri .

 

“Padre”.

 

Proprio in quell’istante un ricordo si fece vivo in lei.

 

 

 

 

 

#### Inizio Flash-Back####

 

 

Una risata cristallina e contagiosa si diffuse in tutto l’ambiente circostante.

 

- Ehy  kaggy sei proprio negata- il bambino scosse divertito la testa argentea- imparerai mai a camminare e combattere nello stesso momento? Sembri una papera- continuò ad infierire imitando l’animale a cui la principessina era stata paragonata.

 

Il sovrano non riuscì a trattenere le risate mentre la bambina offesa gonfiava le guancie indispettita

 

- se io sembro una papera tu assomigli ad una scimmia- gridò

 

Inuyasha le si avvicinò – Una scimmia? E perché mai?-

 

Kagome lo guardò divertita e pronta a controbattere con la sua stessa moneta

-perché ti arrampichi sempre sugli alberi,ovvio- la piccolina scrollò le spalle - credi che la mamma sarà contenta di sapere come passi il tuo tempo quando lei non c’è?- Lo minacciò con un sorriso furbo sulle labbra.

 

Inuyasha impallidì immaginando come la madre l’avrebbe sgridato e punito. Più volte la regina aveva beccato il figlio a divertirsi tra le chiome di quegli alti arbusti. Aveva provato di tutto per farlo desistere da quel gioco che lei considerava pericoloso e fuori luogo per un principe . Alla fine la regina Izayoi,aveva capito che la cosa migliore da fare era minacciarlo con quella che il bambino considerava il peggiore dei castighi : privarlo della sua amata spada.

Sbarrando gli occhi il bambino gridò- non puoi farlo,hai promesso di mantenere il segreto-

 

-si che posso,sono una bambina piccola mi perdonerai- ribadì la principessina.

 

Inu- notaisho era scoppiato di nuovo a ridere.Sua figlia aveva davvero un bel caratterino. Nessuno poteva contraddirla,nemmeno il fratello. Per un momento provò pena per suo figlio. Quando la sua piccolina sarebbe cresciuta, Inuyasha avrebbe  dovuto affrontare molti problemi. Immaginava già le liti che sarebbero nate quando Kagome avrebbe raggiunto l’età di marito o si  sarebbe innamorata e Inuyasha,sempre cosi protettivo e geloso nei confronti della sorella,avrebbe avuto molte gatte da pelare, tipo tenere lontani i pretendenti di lei o sfidarli uno ad uno, per essere sicuri che fossero stati degni della sorella.

Ne era sicuro. Kagome da grande sarebbe diventata una donna capace di sottomettere anche gli uomini più difficili. In fondo era figlia di sua madre: Lady Igraine.Una donna che con la sua bellezza ed il suo animo,aveva incantato molti uomini,facendo cadere ai suoi piedi,anche il suo migliore amico,Lord Robert.

Dalla loro unione era nata Kagome,colei che possedeva la bellezza,la grazia e la bontà della madre, lo spirito combattivo e la sua testardaggine del padre …

L’aspetto di una dea,l’animo di una guerriera…

 

“sareste fieri di lei adesso “ pensò osservando i due bambini litigare tra di loro.

 

-Kagome forza riprendiamo il nostro allenamento- separò i due bambini e diede in mano alla figlia una spada di legno.- se non ti impegni non diventerai mai una brava spadaccina e lo sai quanto sia importante che…-

 

-che una principessa sia in grado di difendersi-la bambina interruppe il padre sorridendogli

-lo so padre non fate altro che ripetermelo-

 

La mano grande del sovrano si posò sulla testa della bambina con una dolce carezza

-e perché voglio che tu sia al sicuro piccola mia e…- Si fermò prima di parlare troppo e insospettire la figlia.

 

- e? – continuò kagome.

 

“e evitarti la fine di tua madre piccola mia” scosse la testa triste.

 

-ed è ora di iniziare- ordinò il sovrano posizionandole una benda sugli occhi.

 

-ma cosa?- Kagome non riusciva a vedere piu niente. La benda le oscurava la vista.

 

-Quando ti è impossibile vedere il tuo avversario,chiudi gli occhi e affidati agli altri sensi…-

Kagome fece come gli era stato ordinato. Tentò di concentrarsi,di affidarsi in modo particolare all’udito e all’olfatto. Percepiva la presenza del padre e di Inuyasha. Quest’ultimo le girava in tondo strisciando i piedi,il suo odore poi era inconfondibile.

-Concentrati su i suoni che ti circondano,libera la mente…- il re continuava a sussurrargli quelle parole,senza che la piccola ne capisse realmente il significato.

Quella giornata Kagome si allenò tantissimo ma tutto fu inutile,

Invano tentava di parere on la sua spada i colpi del padre,ma senza aver la possibilità di vederlo,la cosa non era di certo  facile. A peggiorare il tutto contribuivano le battute di Inuyasha che ogni volta le facevano perdere la concentrazione.

Insomma quell’allenamento era stato un vero e proprio falimento…

 

 

####Fine Flash-Back####

 

Le parole del padre le rimbombavano forte nella testa. Quel lontano giorno aveva appreso la potenza e la grandezza del suo sovrano. Dopo che lei aveva fallito più volte quell’allenamento,allora considerato inutile e di poco conto,il re aveva chiamato un suo alleato,uno dei demoni piu forti al suo comando,e le aveva mostrato cosa significasse realmente combattere.

 

Ricordava ancora con nitidezza i movimenti leggiadri e precisi del padre,la precisione dei suoi attacchi,l’attenzione che egli prestava al combattimento,degni del grande sovrano e demone maggiore che era.

 

 

Era stato proprio in quel momento che aveva promesso che un giorno sarebbe stata in grado di combattere proprio come il padre.

 

Dopo duri allenamenti,aveva raggiunto il suo obbiettivo e adesso a distanza di anni,ringraziava il sovrano per averle inculcato l’amore per il combattimento.

 

“devo tenere duro” pensò poco prima che un altro fulmine si abbattesse su di lei. Ancora una volta si era salvata per un pelo.

“ Kagome concentrati” continuava a ripetersi. Di quel passo sarebbe stata costretta ad usare nuovamente i suoi poteri di sacerdotessa e chissà forse ad usare anche la sfera.

“ se vedranno la sfera mi attaccheranno insieme…. Non ho abbastanza forze per affrontare trenta demoni …”

 

Eppure usare i suoi poteri sembrava la sua unica possibilità.

Scosse la testa facendo ondeggiare la lunga treccia.

 

“ non ho scelta” chiuse gli occhi e stringendo la spada tra le mani,portò la lama della spada davanti il proprio volto.

Con molta fatica cercò di seguire il consiglio che il padre gli aveva dato molto tempo prima.

 

“affidati agli altri sensi……”

 

“Concentrati su i suoni che ti circondano,libera la mente….”

 

Quelle parole non lasciavano mai i suoi pensieri.

Rappresentavano come un input per lei,qualcosa che la spingeva a seguire il suo istinto,ad affidarsi ai suoi poteri.

 

Come tanti anni prima,ancora una volta la vista non le permetteva di vedere i suoi nemici,il buio la circondava,eppure adesso riusciva a percepire qualcosa.

 

Due fiammelle azzurre sembravano la attorniavano, quasi avvolgendola a causa del loro flebile splendore…

 

“ le loro anime” pensò scioccata Kagome. Nei lunghi anni trascorsi a seguito di sacerdotesse esperte aveva appreso che alcune di loro erano in grado di percepire le essenze,di vedere le energie vitali di uomini e demoni. Si trattava di un’abilità rarissima e molto utile,capace di aiutare le sacerdotesse a svolgere al meglio i loro ruoli.

 

L’anima era l’essenza della vita,dello spirito di ogni uomo:era l’anima di un individuo a decretare ogni sua azione e pensiero,era l’anima che portava uomini e demoni ad intraprendere la strada del bene o quella del male. E proprio grazie a questo potere che le più grandi sacerdotesse del passato erano state in grado di decretare l’innocenza o la colpevolezza di coloro i quali si presentavano dinnanzi al loro cammino.

 

Fino a quel momento,la principessa non era mai riuscita a fare nulla del genere.

Aveva desiderato molte volte di esserne capace. Sarebbe stato più facile per lei capire realmente le persone che la circondavano,comprendere i loro pensieri ed i loro obbiettivi. Nella sua delicata posizione,non era di certo facile fidarsi di chiunque.

 

Adesso invece percepiva quelle fiammelle con chiarezza.

 

Studiando vari libri,aveva appreso che coloro i quali erano buoni di cuore,giusti e onesti,coloro i quali si battevano in nome dell’amore e della fratellanza,avevano l’anima di colore bianco splendente,accecante quanto i raggi del sole,proprio a voler ricordare il loro essere dediti alla luce,al bene.

 

Chi invece era dedito al male,all’oscurità,coloro i quali compivano azioni malvagie e orribili,avevano l’anima di colore nero,quasi a voler sottolineare la loro appartenenza alle tenebre.

 

“ le loro anime sono azzurre,quindi sono più buoni che malvagi?” pensò  Kagome non comprendendo ancora bene quella capacità.

“perché riesco a vederle? Forse perché sono la reincar..” non concluse il suo pensiero che percepì una fiammella avvicinarsi a lei.

 

Tutto in lei,le suggeriva il pericolo.

 

Senza pensarci due volte,mosse la sua spada,riuscendo,con sorpresa di tutti,sua compresa, a parere il fendente dell’avversario,che a grandissima velocità riprese ad attaccarla.

 

Se prima un minimo di paura aveva mosso i suoi pensieri,adesso l’eccitazione aveva preso il sopravvento. Continuando a tenere gli occhi chiusi,rimanendo concentrata su quelle fiammelle,Kagome parava e fendeva colpi,mettendo in difficoltà i due demoni.

 

-Che diavolo succede.?-gridò uno

 

-Come può parare i nostri colpi? Tiene gli occhi chiusi maledizione ! –

 

I fuorilegge erano a dir poco esterrefatti.

 

-Abbiamo sottovalutato quella mocciosa,forse ci conviene intervenire ed aiutare quei due … -

 

-Questa situazione non mi piace proprio-

 

-Fermi- ordinò imperioso la voce del loro capo-non azzardatevi ad intervenire -un sorriso divertito curvò le sue labbra –sono davvero curioso di vedere come va a finire- Dal momento in cui i suoi occhi si erano posati su quella fanciulla,aveva percepito qualcosa di diverso in lei e adesso la ragazza gli stava dimostrando di non essersi sbagliato neanche quella volta.

 

- E’ incredibile non trovi?- sussurrò alla donna al suo fianco che non poté fare altro che annuire.

 

Presto i due demoni decisero di attaccarla in contemporanea. Questo non si rivelò affatto un problema per Kagome. Ormai ci stava prendendo la mano: le piaceva più del dovuto affidarsi all’udito e a quel nuovo potere.

 

Per schivare una folgora,caduta a pochi centimetri da lei,la fanciulla fu costretta a gettarsi per terra.

Quando si rialzò,uno dei due demoni si posizionò dietro di lei. Una lama fredda le sfiorava la pelle delicata del collo.

 

-i giochi sono finiti puttanella- le sussurrò gelido nell’orecchio.

 

La sfera,nascosta  sotto la camicia,prese a brillare più forte,quasi a scottare a contatto con la sua pelle.

 

La sfera percepiva la presenza del demone e ne era inevitabilmente attratta.

 Era naturale.

In fondo il gioiello custodiva l’anima di uno dei demoni più malvagi che erano mai  esistiti, e quello di una grandissima sacerdotessa,Midoriko,della quale Kagome,era la reincarnazione.

 

Giorno dopo giorno,ora dopo ora,minuto dopo minuto, le due anime combattevano all’interno della sfera. La vittoria di uno avrebbe portato alla distruzione dell’altro e volto il potere del gioiello,rispettivamente al bene o al male.

 

Il compito di Kagome era quello di proteggere la sfera e di purificarla dal male che la circondava.

 

Grazie alla principessa le sorti di quell’eterno combattimento,volgevano sempre a favore della potente sacerdotessa. Eppure quando un demone le si avvicinava,l’oscurità che caratterizzava la sua natura,rendeva il gioiello impuro,corrotto,permettendo al potente avversario di Midoriko di prendere il sopravvento.

Lo stesso accadeva quando Kagome provava sentimenti negativi,come in quel preciso istante. Avrebbe voluto uccidere quel demone,eppure la voce della sua coscienza glielo impediva.

 

Prese un profondo respiro- non voglio farti del male,davvero. Lasciami andare, chiedimi scusa per avermi chiamata in quel modo e non ti farò un occhio nero- pronunciò decisa,determinata e sicura di sé.

 

Il demone invece sorrise divertito aumentando la stretta sulla fanciulla.

- non credo che tu sia nella posizione di darmi ordini mocciosa- rispose l’altro.

 

Kagome scrollò le spalle e divertita disse – io ti ho avvertito-

 

Senza pensarci due volte diede una testata al demone colpendolo proprio sul naso. Senti come un

 

“crack”.

 

“gli ho rotto il naso? ben gli sta”

 

Bankotsu lasciò la presa sulla spada e sulla fanciulla portandosi le mani sul naso sanguinante.

Una gomitata lo colpì in pieno stomaco,con una forza tale da fargli mozzare il respiro.

 

-Cazzo” gridò in preda al dolore.

 

Tuttavia Kagome non gli diede tregua. Era giunto il momento di mettere fine a quel combattimento. Aveva perso già troppo tempo. Con una lieve torsione del busto fece una lieve piroetta su se stessa,concentrando tutte le sue forze sulla gamba destra.

Un calcio,il suo,colpì in pieno volto il demone,facendolo cadere a terra privo di sensi.

 

-io ti avevo avvertito di non farmi arrabbiare.- prese la sua spada e si avvicinò al fratello,Hiten.

 

Questi la fissava con gli occhi sbarrati. In pochi erano riusciti a stendere il fratello e quella ragazza,che tutti avevano sottovalutato,beh ci era riuscita in poco più di due minuti.

 

-dimmi vuoi fare la fine di tuo fratello- disse seria la fanciulla indicando il demone che ancora giaceva a terra sanguinante- o ti arrendi?-

 

Infuriato,offeso per l’oltraggio subito,afferrò tra le mani la sua lancia,pronto a scagliarsi contro Kagome.Avrebbe zittito quella ragazzina e rivendicato l’onore del fratello,cosi facilmente sconfitto da quell’umana.

 

-Hiten ,fermati- gridò imperioso,un uomo,il capo dei banditi,intuì Kagome esaminandolo  attentamente. L’uomo,anzi il demone,alto e slanciato,si imponeva sui suoi sottoposti con forza e decisione. Indossava un completo che gli calzava a pennello,mettendo in evidenza tutti i muscoli. Un paio di pantaloni neri e aderenti,gli fasciavano le gambe muscolose; una casacca verde scuro,gli fasciava aderente l’addome. Il tutto poi era completato da un gilet marrone su cui pendevano due lunghi coltelli affilati. Il suo volto?

Questo era celato da un cappuccio che impediva a Kagome di vederne i tratti,di cogliere il colore dei suoi occhi o quello dei suoi capelli.

 

“ uhm interessante” pensò la principessa.

 

“ se è cosi interessato a proteggere la sua identità,deve essere qualcuno di pericolo,un ricercato forse” ipotizzò curiosa.

 

Non appena il suo capo aveva parlato , Hiten si era immobilizzato e fermato con la lancia ancora in posiziona di attacco.

 

-Ma,me ne voglio occupare io- ribadì –mio fratello …-

 

-tu e tuo fratello avete fatto già troppo- continuò l’altro scocciato dalla loro incapacità-vi siete dimostrati non all'altezza della situazione- scosse la testa sorridendo.-Nessuno vi ha mai insegnato che la cosa più pericolosa per un uomo è quella di sottovalutare una donna?- pronunciò tali parole fissando intensamente Kagome,ricordando la sorellina.

 

 Durante il corso della sua vita aveva più volte sperimentato sulla sua pelle,la rabbia furiosa delle donne. Sapevano essere davvero pericolose quando si ci mettevano. Sua sorella glielo aveva dimostrato un’infinità e in svariati modi:dai pianti isterici,ai ricatti e alle minaccie. Alla fine aveva capito una cosa importante: mai sottovalutare le donne,mai dare per scontato il loro comportamento,i loro pensieri. Ne facevano una ma ne pensavano un’altra,chiedevano una cosa ma in realtà ne volevano una completamente diversa.

 

Kagome  sollevò le delicate sopracciglia perplessa.

 

“mi sta prendendo in giro?”  pensò quando questi afferrò la sua spada e si mise in posizione di attacco.

 

- Prima ti nascondi come un vigliacco in mezzo ai cespugli,mandando in avanscoperta i tuoi uomini e adesso vuoi combattere?-Quelle parole le sfuggirono aspre dalle labbra. Le aveva pensate e senza che se ne rendesse conto,le aveva pronunciato ad alta voce.

 

“ Oh mamma,questa volta l’ho fatta grossa “

 

Non poteva vedere il volto dell’uomo che le stava dinnanzi,ma era sicura che fosse contratto dalla rabbia.

 

Tutto il suo corpo lo era. Lo riusciva a capire dai suoi muscoli,ora in allerta e pronti a scattare, dalla presa ferrea sulla sua spada,le nocche della sua mano erano diventate bianche, o dai ringhi che lasciavano le sue labbra.

 

Una forte aurea demoniaca la investì.

 

“ e’ lui? Pff non lo avrei mai detto” sussurrò sorpresa fissandolo.

 

“ha deciso di combattere? Combattiamo” pensò riafferrando l’elsa della spada,uno sguardo deciso animava i suoi occhi cioccolato.

 

-Fatti avanti- lo provocò sorridendo quando il suo nemico scattò agile verso di lei,pronto,tanto quanto lei, a dar inizio ad un nuovo scontro.

 

 

 


 

Angolino dell’autrice:

 

*si inginocchia chiedendo umilmente perdono* Sorry,sorry,sorry* si nasconde per evitare di ricevere pomodori in faccia* vi avevo promesso che avrei aggiornato nel giro di pochi giorni ed invece,vi ho fatto aspettare un’eternità T.T Scusatemi davvero… ho avuto molti problemi con la connessione internet  >___<  Comunque,eccomi qui…

Allora innanzitutto vorrei iniziare ringraziando tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo… Mi avete resa la ragazza più felice del mondo… i vostri complimenti mi hanno fatta davvero emozionare <3 Questa è la mia prima storia e beh ricevere un tale supporto fin dall’inizio,significa davvero tantissimo per me,quindi grazie di cuore <3

Ringrazio anche chi ha messo la storia nelle preferite,ricordate e seguite e tutti coloro che l’hanno semplicemente letta <3

Questo capitolo lo dedico a tutti voi <3 spero di non avervi deluso XD

 

Adesso passiamo ai chiarimenti XD

Come tutti avrete ben capito,la Kagome che la mia testolina malata ha concepito è una ragazza,anzi una donna testarda,combattiva,coraggiosa,che va contro corrente. Quale nobildonna oserebbe impugnare una spada e combattere? O meglio chi rischierebbe la propria vita per quella di una serva? Come spero avrete ben capito il rapporto che lega Sango e Kagome,è molto forte… non  si traduce ad un semplice rapporto tra padrona e schiava, tutt’altro. Nei prossimi capitoli,approfondirò di più questo legame,spiegando anche come le due ragazze si sono conosciute e allo stesso modo spiegherò qualcosa in più rispetto ai veri genitori di Kagome. Per ora dovrete accontentarvi di questi piccoli accenni XD

Per quanto riguarda questo capitolo cosa ne pensate? Sono riuscita a farvi capire qualcosa sul combattimento tra Kagome,Hiten e Bankotsu? ( Voglio precisare che sono consapevole che nel manga,così come nell'anime Hiten in realta' e' il fratello di Manten e non di Bankotsu,tuttavia mentre scirvevo ho preferito legare Hiten e Bankotsu,invece di Hiten e Manten XD i personaggi che descrivo sono tratta dall'anime/manga di Rumiko Takahashi,ma sono molto diversi da questi XD )Spero vivamente di si XD è il primo combattimento che descrivo in vita mia XD non so nemmeno se quello che ho scritto ha senso oppure no XD e cosa ne pensate del misterioso capo dei banditi?

 

 

Beh anche questa volta vi invito a farmi sapere cosa ne pensate del capitolo in generale, di situazioni o personaggi in particolare <3

 

 

 Qui le immagini XD :

 

 

Hiten e Bankotsu :

 

 

 

 

 


Il vestito del bandito XD ricorda molto quello di Robin Hood XD Il cappuccio però è piu lungo e cela tutto il volto XD

 

Grazie di cuore a tutti <3 Alla prossimaaaaaaaaaaa <3

 

 

Bacioni   

 

 

                DestinyandLove  ∞

   
 
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