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Autore: DestinyandLove    09/08/2013    10 recensioni
Due amici d'infanzia,due fratelli: Inuyaha e Kagome,un principe mezzo demone ed una principessa umana.
Diversi come il sole e la luna,eppure capaci di completarsi a vicenda: "Ad entrambi bastava semplicemente la presenza dell’altro per essere felici".
La loro felicità però è destinata a terminare. Una serie di tragedie circondano la piccola Kagome,ormai rimasta sola. Persa ogni gioia e vitalità,l'unica cosa da fare è stringere i denti e andare avanti.
Passano quattordici anni e la piccola Kagome,si trasforma in una donna forte,coraggiosa, caparbia e combattiva.
Oltre ad essere una principessa consapevole dei propri doveri, è la protrettrice del gioiello piu pericoloso del mondo: la sfera dei quattro spiriti.
Costretta ad affrontare ogni giorno i suoi nemici,un pomeriggio,volendo scappare da ogni responsabilità,si inoltra nella foresta oscura cosi chiamata a causa degli innumerevoli banditi che la abitano...
e se proprio in questa foresta incontrasse qualcosa o meglio qualcuno,un'ombra del suo passato?
e se fosse questo qualcuno a stravolgere la sua vita portando una ventata di speranza e amore?
Beh spero di avervi incuriosito almeno un pò XD
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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1.  Never Back Down





 
 
Correva,disperata e con il cuore che le martellava nel petto,Kagome sfrecciava nella foresta in groppa al suo destriero:Furia ,un purosangue,dal manto nero,scuro almeno quanto il cielo notturno. Si trattava di un animale inarrestabile e fiero e, come suggeriva lo stesso nome,impossibile da sottomettere ai propri voleri e desideri. Il piu delle volte la ragazza,si era rispecchiata negli occhi cristallini dell’animale,rendendosi conto  di quanto in realtà  fossero entrambi molto simili.
Una volta un vecchio saggio le aveva svelato che l’unico modo per sottomettere e ottenere la fiducia e il rispetto  del cavallo, sarebbe stato quello di concedergli,amore e dolcezza,ciò a cui la stessa principessa anelava ardentemente .  Con il passare del tempo comunque Kagome si era affezionata  moltissimo a quel cavallo cosi superbo e regale ,dono che  il padre  le aveva regalato poco prima che la vita di lui giungesse prematuramente alla fine.
Tredici anni prima, infatti,la ragazza aveva perso il padre adottivo,colui che l’aveva accolta nella sua famiglia,amata e cresciuta come se Kagome,la piccola principessina ormai divenuta donna,fosse stata realmente  sua figlia,sangue del suo sangue. Era stato proprio lui ad averla strappata dal sangue,dalla morte,dal dolore, dandole l’opportunità di  rinascere,di risorgere dalle sue stesse ceneri,proprio come una fenice. Kagome non aveva mai dimenticato la bontà del padre,il suo abbraccio caldo e protettivo,le sue dolci parole di conforto.
 Inu- notaisho, era stato un  sovrano giusto, un re capace,portatore di giustizia e onore. Il popolo lo aveva sempre amato e rispettato. Mai nessuno aveva dubitato delle sue capacità di governo poiché il sovrano,di fronte alle varie difficoltà,che gli si erano presentate sul suo cammino, non si era mai rifugiato dietro il suo potere,ne dietro la sua condizione sociale .Egli aveva sempre partecipato attivamente a tutto quello che riguardava il suo popolo: era sempre stato il primo a scendere in battaglia e l’ultimo a ritirarsi dalle feste popolari. Ancora oggi, a distanza di tempo,il suo popolo ne rimpiangeva la morte.
Lo stesso non si poteva dire per i nemici di lui: assassini,vigliacchi e senza  scrupoli che temendo il potente sovrano,avevano deciso di stroncare la sua vita in un’imboscata,con inganni e tradimenti ,piuttosto che affrontarlo apertamente.
Kagome rammentava con nitidezza il dolore che le aveva mozzato il respiro,al giungere di quella nefasta notizia. Ricordava perfettamente  le lacrime della madre Izayoi ,le sue grida di dolore, le calde e confortevoli  braccia del migliore amico Inuyasha,pronto a mettere da parte il suo dolore,per  pensare a lei soltanto.
Il nome del ragazzo pulsò doloroso nella sua mente  e nel suo cuore. Sembrò quasi che qualcosa le scavasse una voragine nel petto mozzandole il respiro.
- Non è il momento adatto per lasciarsi andare ai ricordi. Stupida pensa a scappare- si rimproverò mentalmente la fanciulla stanca ed infreddolita.
Cavalcava da almeno un’ora. Era distrutta fisicamente e preoccupata la sua migliore amica Sango,nonché sua damigella personale. Poco prima si erano separate ad un bivio,con l’unico scopo di mandare in confusione i loro inseguitori,conosciuti con il nome di “ le belve della foresta”. Si trattava di un branco di tagliagole e ladri,che si erano arricchiti,rapinando,uccidendo e prendendo in ostaggio, membri appartenenti alle piu ricche ed elevate classi  sociali. Non che la cosa le desse particolarmente fastidio. Disprezzava tutti quegli uomini e quelle donne che si  presentavano a lei come “nobili”,che cercavano di ingraziarsela in tutte le maniere possibili ed immaginabili,non rendendosi conto che in realtà,la cosa infastidiva parecchio la principessa,stanca di essere continuamente circondata da quelli che lei si divertiva a definire “ avvoltoi”.
Effettivamente erano davvero simili a quegli uccellacci. Il loro animo non era puro,ma corrotto dal male e dal potere. Kagome lo sapeva bene. Lo dimostrava anche l’appoggio e la fiducia che davano all’attuale principe regnante,Sesshomaru,uomo,anzi demone maggiore,spietato e crudele,il cui unico obbiettivo era quello di ridurre il popolo alla fame,con lo scopo di arricchirsi sempre di piue  di sposare Kagome.
La giovane fanciulla si ritrovò a rabbrividire a quel pensiero. Era una reazione naturale per lei e di certo non affatto esagerata. Le bastava ricordare il loro ultimo incontro,per desiderare di scappare lontano da tutto e tutti e rifugiarsi in una landa desolata. Li almeno avrebbe potuto trovare un po’ di pace.
Piu volte quel semplice pensiero si era trasformato in una vera e propria tentazione,eppure la giovane donna,aveva sempre desistito dal portarla a compimento a causa del suo popolo. Lei era l’unica capace di assecondare i repentini cambiamenti di umore di Sesshomaru,l’unica in grado di limitare le sue azioni e i suoi folli piani . Come avrebbe potuto abbandonare il suo popolo,lasciandolo in balia di un tiranno?
Era qualcosa di inconcepibile per lei.
Persa nei suoi pensieri,si accorse troppo tardi di una radice robusta che spuntava minacciosa dal terreno. All’ultimo minuto tentò di scansarla,invitando Furia a saltarci di sopra. Eppure ciò che ottenne non fu di certo l’effetto desiderato. Inarcando il corpo,per accompagnare quello che  avrebbe dovuto essere il movimento dell’animale, Kagome volò letteralmente a terra,quando invece Furia,prese in pieno la robusta radice. Le zampe di lui,si scontrarono  contro il vegetale,mettendo fine a quella corsa disperata. Immediatamente l’animale si piegò dal dolore,cadendo per terra,mentre Kagome,sbalzata dalla sella,sbatté selvaggiamente contro il tronco di un albero perdendo i sensi.
 
### FlashBack ###
 
Due bambini, una femminuccia ed un maschietto,si rincorrevano felici in un prato colmo di fiorellini turchesi. Sorridenti e pieni di gioia, giocavano tra di loro accontentandosi di poco. Ad ognuno di loro bastava semplicemente la presenza dell’altro. Kagome se ne rese conto,fissando come un ebete quei dolci sorrisi che incurvavano le loro labbra. Il bambino,piu grande della bambina di al massimo tre anni, si divertiva ad acchiappare,quella che forse era sua sorella.
Quello che Kagome vedeva,come fluttuando nell’aria,invisibile agli occhi dei piccoli,le ricordava moltissimo un sogno. Ciò gli era forse suggerito dal fatto che le immagini che si susseguivano veloci davanti ai suoi occhi,apparivano sfocate ed  i loro suoni quasi ovattati e lontani.
- E’ tutto cosi strano- disse avvicinandosi ai due incuriosita. Quel luogo,quella scena infatti le erano estremamente famigliari.
Concentrandosi di piu,si accorse che a poco a poco,le immagini si facevano sempre piu nitide,i suoni piu chiari,facendola restare senza respiro.
 Quello che lei aveva banalmente confuso per un sogno,in reltà era un ricordo a lei caro,un ricordo che ancora oggi custodiva gelosamente nel cuore.
Si trovava nel giardino del castello con suo fratello,o meglio fratello adottivo: Inuyasha,quel bimbo di soli 8 anni che si divertiva a rincorrerla,acchiapparla ed infine sollevarla con le braccia,dandole l’impressione di poter toccare il cielo con un dito.
Inuyasha era sempre stato un bambino bellissimo. In quanto mezzo demone era sempre stato denigrato da tutti per la sua mezza natura. Eppure Kagome,di appena 5 anni,non riusciva a trovare dei difetti nel fratello. Adorava le sue orecchie canine,che di tanto in tanto,Inuyasha le faceva accarezzare. Amava i suoi occhi dorati come l’oro fuso e il bianco niveo dei suoi lunghi capelli. Gli ricordava moltissimo un cucciolo desideroso di amore e di attenzioni e Kagome di certo non mancava mai di farlo.
La fanciulla scosse la testa,riportando l’attenzione sui due bambini. La piccola Kagome sfrecciava veloce tra i fiori del giardino,saltando, ridendo,non prestando attenzione a dove metteva i piedi. E fu proprio quell’errore ad esserle fatale. Senza che avesse il tempo di accorgersene, il piedino di lei si incastrò in una radice,facendola cadere a terra.
-  Uff certo che io e le radici andiamo molto d’accordo eh?- sbuffò infastidita fluttuando vicino alla bambina. Grosse lacrime avevano iniziato a rigarle il viso. Inuyasha le si avvicinò preoccupato,inginocchiandosi vicino a lei.
- fammi vedere che ti sei fatta. Sei sempre la solita sbadata Kaggy-  la rimproverò lui preoccupato. La bambina gonfiò le guance indispettita e offesa,tuttavia non ebbe il coraggio di rispondergli male,consapevole che quello che il fratello le aveva detto,in realtà era la mera verità. Inuyasha le controllò meticoloso il ginocchio,constatando che fortunatamente la piccola Kagome non si era fatta niente.
- non hai niente dai,smettila di piangere- sussurò incapace di vederla in lacrime.
– lo sai che odio vederti piangere no?-  Kagome lo guardò dispiaciuta eppure,era come incapace di smettere. Inuyasha allora le si avvicinò e le disse:
- Facciamo cosi. Se smetti di piangere,domani ti insegnerò ad andare a cavallo- concluse soddisfatto ottenendo l’effetto desiderato.
Kagome smise di piangere e gli occhi le si illuminarono dalla gioia.
-Promesso?- sussurrò emozionata.
- Promesso-ribadì il bambino aggiungendo-  e poi lo faccio per evitare che tu cada da cavallo con la stessa facilità di quando cammini – scoppiò a ridere prendendola in giro. La piccolina indispettita gli tirò una ciocca di capelli,facendolo gridare dal dolore.
-cosi impari a prendermi in giro.- sbuffò dandogli le spalle.
-donne- ringhiò lui incapace di assecondare la volubile sorella.
- Inuyasha?- lo chiamò poco dopo,senza mai voltarsi.
-uhm? Dimmi.-
- Ecco…- sussurrò imbarazzata.- mi prometti che resterai sempre al mio fianco?- disse piano, ma il mezzo demone la sentì benissimo lo stesso. Le si avvicinò e l’abbracciò forte,un abbraccio tra fratelli,un abbraccio che racchiudeva mille emozioni,mille speranze,mille sogni,mille promesse.
- Certo piccola peste,per sempre- gli sussurrò in un orecchio il bambino.
 
 
### FINE FLASH-BACK ###
 Quando Kagome si ridestò, un dolore lancinante alla testa,le fece chiudere gli occhi.
- Maledetto albero,maledetta radice,maled…- si interruppe quando percepì qualcosa di caldo scorrerle sulla guancia.
Lentamente aprì gli occhi e con una mano tremante si toccò la fronte e il viso sporco di sangue e lacrime,lacrime che le fecero rimanere l’amaro in bocca.
La causa di quelle lacrime?
Inuyasha…
Aveva pianto cosi tanto per lui. Per molto tempo si era rifugiata nei suoi ricordi,desiderando ardentemente,trovare una scappatoia a quel dolore cosi straziante.
Aveva creduto di non avere piu lacrime da versare. Eppure eccole là,pronte a scappare birichine dai suoi occhi cioccolata.
Cercando di regolarizzare il respiro,provò a calmarsi. Doveva riacquistare subito lucidità se ci teneva a sopravvivere.
- Maledizione – ringhiò furiosa portando una mano sulla ferita dalla quale continuava a sgorgare copioso il suo stesso sangue. Si trattava di un lungo taglio che partiva dall’attaccatura dei capelli per terminare fino a metà guancia. Se avesse perso ancora tempo avrebbe sarebbe svenuta di nuovo. Stava perdendo troppo sangue e quella non era di certo una cosa buona.
Aggrappandosi alla corteccia dell’albero,a cui era appoggiata, richiamò a se tutte le sue forze e con molta fatica riuscì a rimettersi in piedi. Quando fu sicura di riuscire a camminare,si avvicinò a Furia.
Il povero animale si era rialzato ma camminava zoppicando a fatica. Non avrebbe mai potuto reggere il suo peso. Sarebbero caduti di nuovo.
Sfortunatamente sentì in lontananza il sopraggiungere di cavalli e grazie ai suoi poteri mistici,avvertì la presenza di molti demoni.  Se voleva sopravvivere,avrebbe dovuto abbandonare il sentiero principale e trovare rifugio nella foresta.
Afferrò le redini di Furia e dopo averlo accarezzato dolcemente,poggiò il suo viso su quello del cavallo,quasi come se volesse abbracciarlo.
-  ci rincontreremo presto amico mio- sussurrò dolcemente la principessa prima di lasciare le redini e scappare attraverso la fitta coltre di alberi che davano vita alla foresta.
Sempre piu stanca,affaticata e con la testa che le girava,correva velocemente tra gli alberi,agli occhi di un osservatore sarebbe potuta essere scambiata per una ninfa dei boschi,con gli abiti da cavallerizza che le aderivano al corpo,mettendo in evidenza tutte le forme generose e la lunga treccia,con la quale Kagome aveva raccolto i suoi chilometrici capelli..
Era la prima volta che si addentrava in quel bosco e di conseguenza non sapeva come muoversi e cosa principale,dove quel suo vagabondare,l’avrebbe condotta.
 Tuttavia di una cosa era certa.
Non si sarebbe mai arresa.
 Non sarebbe morta in quel luogo, né quel giorno. Non l’avrebbe data vinta ai suoi nemici.
Nelle sue vene scorreva il sangue di forti combattenti,i suoi antenati erano stati ricordati per le loro imprese eroiche,per il loro coraggio e per le loro gesta eroiche e lei di certo non ne sarebbe stata da meno.
Sebbene cercasse di rimanere calma,percepiva un numero notevole di demoni circondarla e sul punto di raggiungerla. Se avesse  provato ad affinare il suo udito,di sicuro si sarebbe accorta di quei demoni che si muovevano sopra gli alberi,osservandola dall’alto. Uno in particolare era rimasto fortemente colpito dalla caparbia di quella bellissima fanciulla. I suoi occhi non l’avevano mai abbandonata,seguendola passo dopo passo in quella sua disperata corsa verso una salvezza incerta.
Il giovane sollevò lo sguardo sorridendo malignamente. La fanciulla era in trappola.
 
Troppo tardi Kagome si accorse di essere giunta in una radura. Meravigliosa si,ma senza vie di uscita.
Si trattava di uno spazio erboso circolare e verdeggiante. Un anello di fitti arbusti,circondava la radura quasi abbracciandola,impedendo ad essere umano  di scappare. Per il resto la radura era bellissima. Un piccolo paradiso terrestre,colmo di tantissimi tipi di fiori… 
Ce ne erano di tutti i colori.
Il loro profumo poi era davvero incantevole. Sarebbe stato bellissimo perdersi per ore nella contemplazione di quello spettacolo della natura. Pensò Kagome rapita dalla bellezza del posto.
Presto,troppo presto si svegliò da quel sogno ad occhi aperti,constatando che che circondata.
-          Maledizione- sibilò furiosa con se stessa.
Si era messa a contemplare la radura e quei maledetti banditi l’avevano circondata. E lei non aveva percepito nulla. Nemmeno il minimo rumore. Presto capì il perché.
“quei maledetti hanno sfruttato gli alberi per raggiungermi “ penso scioccata, fissando male un componente di quella banda di malviventi che stringeva tra le mani una liana.
“avrà utilizzato quella per scendere?” si chiese mentalmente.
“ma che ti importa stupida pensa a scappare” Eccola là. La vocina della sua ragione,quella che si faceva sentire a squarciagola nei momenti di pericolo.
La fanciulla prese a guardarsi intorno.
“sono troppi” si morse il labbro dalla rabbia. Almeno una trentina di uomini la circondavano. Avrebbe potuto usare i suoi poteri,ma  ciò avrebbe significato perdere tutte le energie.
Era stanca,ferita…
La situazione non era delle migliori.
“ ne hai affrontate di peggio,forza” tentò di farsi coraggio riuscendoci.
“ ricorda chi sei,ricorda di cosa sei capace. Andrà bene” la incoraggiò ancora una vocina nella sua mente.
Si poteva,doveva farcela.
- Ehi voi. Vi sembra questo il modo di trattare una signora? Che maleducati-gridò rivolgendosi ai banditi. Li fissò uno a uno con odio e disprezzo.
Quelli sobbalzarono sorpresi. Non si aspettavano di certo una reazione del genere.
Si la fanciulla che  avevano davanti  era davvero strana. Uno di loro si fece avanti stringendo tra le braccia quella che Kagome riconobbe come Sango. La ragazza era pallida,tremava impaurita ed aveva un coltello puntato alla gola. Eppure i suoi occhi esprimevano sicurezza e tanto coraggio.
-  siete dei bruti. Lasciate la mia amica se tenete alla vostra vita maledetti- sibilò incenerendo con gli occhi  quegli uomini.
- Mia signora scappate,non pensate a me- le gridò Sango dimenandosi ed iniziando a scalciare.
Ciò infastidì i suoi aguzzini.
L’uomo che l’impringionava,innervosito per le moine della donna,strinse la presa su di lei. Nel farlo il coltello graffiò la gola di Sango ferendola appena. Un rivolo di sangue le macchiò l’abito verde pastello.
Sango smise di muoversi mentre un demone lupo basso e torchiato, si avvicinò a Kagome. pochi passi li separavano
-  fino ad un momento fa volevi ucciderci e adesso non parli piu piccola?- con una mano le sfiorò la guancia.
Kagome teneva lo sguardo basso,nascosto dalla frangia corvina. Una grandissima rabbia e repulsione per quegli essere,animava ogni suo pensiero. Poi accadde. Quando uno dei briganti la toccò,lei andò in escandescenza. Di scatto sollevò il viso
-non osare toccarmi lurido essere- ringhiò facendo spaventare il  demone che le stava di fronte e tutti gli spettatori.
-ve la siete cercata voi-
Richiamando a sé tutte le sue energie,focalizzò la sua attenzione sulla sfera che portava al collo,ben nascosta sotto la camicetta del suo completo. Si trattava della sfera dei quattro spiriti,il gioiello piu potente e letale che fosse mai stato creato da una sacerdotessa,un’arma capace di decidere le sorti del mondo,capace di realizzare qualsiasi desiderio. E lei,ne era la custode,l’unica in grado di utilizzare il suo immenso potere,l’unica in grado di tenerne a bada l’incredibile forza.
“ E’ giunto il momento “
Chiuse gli occhi e congiunse le mani,come se stesse pregando, concentrata al massimo. Ed è proprio nelle sue mani che indirizzò tutto il suo potere. Sentiva la  sua forza,le sue energie,la sua stessa essenza  fluire dal suo corpo,alla sfera dei quattro spiriti e dalla sfera all’ambiente che la circondava. Un alone rosa avvolse la sua figura,come un mantello.
Quando aprì gli occhi sprigionò una parte del suo potere,un’onda invisibile che fece cadere al suolo tutti i suoi avversari immobilizzandoli .
Incapaci di muoversi,questi fissarono scioccati la fanciulla.
Avevano davvero sottovalutato cosi tanto il loro avversario?
Chi era in realtà quella ragazza dalla bellezza divina che aveva incrociato le loro strade?
E cos’era quell’immenso potere?
Non ebbero il tempo di realizzare nulla che la fanciulla si avvicinò a loro liberando la compagna.
Subito dopo si appropriò di una spada e si mise in posizione di combattimento.
- Che il gioco abbia inizio – pronunciò divertita stringendo tra le mani l’elsa della sua spada. Sango dietro di lei tremava ancora impaurita. La quantità di potere che Kagome aveva usato era stata sufficiente a mandare al tappeto i suoi nemici e a permetterle di recuperare le forze piu velocemente.
- andrà tutto bene Sango- le sorrise rassicurante – sta tranquilla- disse poi dandole le spalle,pronta ad affrontare i suoi nemic,ritornati già all’attacco.
Di li a poco si sarebbe tenuto uno scontro che avrebbe cambiato per sempre la vita di kagome.











Angolino dell'autrice :
Salve sono DestinyandLove. Questa è la mia prima ff e quindi sono davvero emozionatissima XD non so nemmeno io cosa sto facendo di preciso. Comunque dopo tanto anzi tantissimo tempo ho deciso di voler provare a postare qualcosa di mio.  e quindi eccomi qui XD
BeH allora innanzitutto volevo darvi qualche chiarimento XD
Questa FF nasce da un sogno XD si io di notte sogno sempre cose cosi... credo che la mia fantasia funzioni meglio la notte che il giorno * scrolla le spalle*.
Ecco perchè non sono rese note l'ubicazione,il nome e la data del posto all'interno del quale i personaggi ( che tengo a precisare non mi appertengono XP ),sono collocati. Io l'ho immaginato o meglio sognato come un regno di tipo medievale, con qualche confort moderno  ( tipo la vasca da bagno o gli abiti da cavallerizza ). é anche per questo motivo che non ho precisato nessun tipo di data. Per quanto riguarda il luogo,l'ho pensato un pò come Nottingham e la foresta che vi descritto nel capitolo come quella di Sherwood,Robin Hood presente? XD
presto capirete il perchè XD appena capirò come si fa prometto di aggiungere delle immagini per mostrarvi quello che la mia testolina ha concepito... Volevo precisare che l'immagine che vedete all'inizio della storia ( se sono riuscita a postarla XD ) è diciamo la "copertina" di questa FF. L'ho realizzata con ps e firmata. Quindi vi pregherei di non prenderla e spacciarla per vostra.Beh che dire?
spero che questa ff vi piaccia.... sono all'inizio e quindi vorrei sapere davvero molto cosa ne pensate XD
Bacioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

                        DestinyandLove





ok forse ci riesco XD

Kagome e Inuyasha da piccoli <3
Ps : le fan art che postrò sono prese da una pagina fb : Kagome x Inuyasha Forever XD



Furia :



Vestito da cavallerizza di Kagome :
   
 
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