Ovviamente
la “faccenda” di cui parlava Charlie era Mephisto, figurarsi se gliela faceva
passare liscia. In un lampo si ritrovò là.
Mephisto
stava controllando alcuni documenti, aveva in mente di fare una cosa speciale
per gli studenti del corso per esorcisti quest’anno, l’unico problema erano i
vari permessi che andavano chiesti, e ciò richiedeva molto tempo. Ad un certo
punto venne interrotto da dei rumori molesti all’esterno del suo ufficio.
-Signorina
la prego! Ora non può è occupato!!! – Supplicava la segretaria.
- Non me ne
frega niente!!! –
La porta
venne aperta di botto con un calcio cosi forte che fece tremare la scrivania e
cadere i fogli che erano su di essa. Inoltre perfino il capello di Mephisto
volò via a causa di quell’onda d’urto, ciò lo preoccupò non poco.
-MEPHISTOOOOO!!!
– Charlie entrò furente.
- Buon
pomerigg … Ghgghg – Charlie afferrò il foulard di Mephisto quasi soffocandolo.
- CHE TI E’
SALTATO IN MENTE EH?? IO AVEVO DA FARE E TU MI HAI INCASTRATO!!! –
- Suvvia,
tua nonna mi ha chiesto di farti fare un po’ di esperienza nel campo
dell’insegnamento! Pensavo che fosse una buona occasione! –
-PENSAVI
MALE!! Avevo una missione da svolgere insieme ad altri esorcisti e tu me l’hai
fatta saltare!! – Gridò furiosa.
- Va bene,
va bene ho capito … Che ne dici se per farmi perdonare stasera ti offro la
cena? –
- Cibo? –
Charlie mollò la presa sul foulard. – Va bene, ma spero che questo non sia un
tuo losco tentativo di fare il cascamorto! – Lo guardò socchiudendo gli occhi
in maniera sospettosa.
- Ma certo
che no … - Mephisto si sistemò il foulard. – A casa mia alle 8 in punto, mi
raccomando! ♥ –
- Si va bene
… - Charlie trovava questa situazione non poco equivoca, ma dopotutto il cibo è
cibo e non si rifiuta mai! Infatti pensava che un riccone come Mephisto dovesse
avere al suo servizio i migliori cuochi di Tokyo! Questo significava
manicaretti deliziosi e dolci squisiti! Quindi un occasione del genere non se
la sarebbe persa per nulla al mondo!
- Vabbè io
vado ciao … - Un attimo prima che lei riuscisse a varcare la soglia dell’uscita
Mephisto disse:
- EHM … Un
ultima cosa … PERCHE’ MI E’ ARRIVATO UN CONTO SALATISSIMO DAL CHIOSCHETTO SOTTO
LA SCUOLA? – Chiese con un sorriso che era a metà tra un ghigno spaventoso ed
una contorta espressione omicida, inoltre intorno a lui si era propagato un
evidente alone nero inquietante non poco.
- OH COM’ E’
TARDI! Ciaoooooo!!! - Charlie si dileguò in un baleno, cosi velocemente che di
lei rimase solo una nuvoletta.
- Uff …
Quella ragazza e sua nonna sono una continua fonte di guai … Meglio tornare ad
i miei documenti … -
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Charlie
aveva corso cosi tanto che ormai era fuori dall’accademia.
-Oddio in
quel momento ho pensato che mi avrebbe uccisa!! Ahahaha … In effetti mi avevano
detto che era tirchio!! - Guardò l’orologio e vide che erano le quattro, allora
decise di fare un giro e di prendersi un gelato.
- Argh … -
Improvvisamente sentì una fitta allo stomaco, aveva di nuovo una fame tremenda,
e ciò non era normale, in questo periodo le capitava spesso di sentire una fame
esagerata nonostante si ingozzasse di schifezze, ogni tanto scherzando pensava
di avere il verme solitario, ma ora la cosa cominciava seriamente a
preoccuparla, tanto che aveva deciso di prendere un appuntamento dal dottore,
anche se sinceramente era un po’ in imbarazzo nel farsi visitare per una cosa
del genere.
- Diamine …
Ah! Un chioschetto dei gelati! Bene vuol dire che lo prenderò ora … - Charlie
aveva sempre avuto dei gusti strani nella scelta dei gusti di gelato, stavolta
aveva scelto ciokkomenta e puffo. Si
girò un attimo per pagare e quando si girò di nuovo per mangiare il gelato esso
non c’era più.
- COSA?? MA
CHE … - Guardando alla sua sinistra vide Amaimon che mangiava un gelato, IL SUO
GELATO.
- Ehy! Ma
chi ti ha detto che potevi prenderlo eh?? – Si guardò un po’ intorno e vide che
il posto era molto affollato, quindi era meglio non scatenare combattimenti,
per evitare che qualcuno si facesse male.
- UFFA … - Charlie se ne prese un altro, stando però
molto attenta a non farsi rubare anche quello.
- Spero ti
piaccia! CIAO. – Charlie fece dietro front e si allontanò. Peccato che Amaimon
incominciò a seguirla.
- Senti, se
vuoi anche il mio gelato scord … -
- Cosa sei?
– Chiese senza cambiare minimamente espressione facciale. Charlie rimase
sbigottita di fronte a quell’assurda domanda.
- Come “cosa
sono”? Sono un umana, più precisamente un esorcista! Contento? –
- Uhm … -
Senza neanche darle il tempo di capire ciò che stava succedendo Amaimon si parò
davanti a lei.
- EH? –
-Sniff sniff
… - Incominciò ad annusarla e Charlie di riflesso si allontanò con agilità.
- Avevo
ragione, non puzzi di umano quindi non lo sei. – Charlie cominciava a stancarsi
di questo giochetto, quindi decise di nuovo di provare con la persuasione.
- Senti,
facciamo cosi, se ti compro dei dolci mi lasci in pace?? –
- Ok. –
Amaimon non ci rifletté neanche per un secondo, e lei incominciò a pensare che
forse anche il cervello del ragazzo fosse fatto di caramelle. Però dopotutto le
stava simpatico. Charlie iniziò a
camminare verso il vecchio negozietto di dolci dove andava quando era piccola,
ed ovviamente Amaimon la seguì. Lei ogni tanto lo guardava con la cosa
dell’occhio, non le sembrava per niente pericoloso, sembrava più che altro un
bambino in cerca di zuccheri, e questo pensiero le fece scappare una risata.
- Perché
ridi? – Chiese perplesso ma con apatia.
- Mha … Niente
… Ah ecco! – Ad Amaimon brillavano gli occhi davanti a tutti quei dolci,
Charlie decise di prendergliene un pacchetto grande, almeno per un po’ sarebbe
stato occupato. Pago e si girò.
- Ecco le
tue caram … MA CHE STAI FACENDOOO?? – Amaimon si stava sbafando tutte le
caramelle che erano esposte fuori sotto
lo sguardo incredulo dei passanti, Charlie ovviamente corse da lui, lo afferrò
per la giacca e lo trascinò via, soprattutto perché non aveva intenzione di
risarcire tutta quella roba.
Dopo essersi
allontanati un bel po’ lei allungò il pacchetto ad Amaimon che lo prese subito.
-Ecco le tue
caramelle! Ciaooo! – Si girò e se ne andò.
Amaimon la
fissò mentre si allontanava. – Uhm … Chissà cos’è … - Si domandò.
ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE
Le me : Uhm
… Mepphy sei proprio un pervertito eh! Dai invitarla cosi a freddo … U__U
Mephisto :
COSA HAI DETTO??? Ma soprattutto perché hai un casco??
Le me : Per
proteggermi dalle tue ombrellate! * gli fa la linguaccia* Ora non mi puoi più
colpir … AIAAAA!! *ombrellata sulle gambe* MA BASTAAAAA!!
*Arriva
Charlie *
Charlie :
Mephisto …
Mephisto :
Si?
Charlie : *
gli da un cazzotto in testa*
Mephisto :
AIAAA!! MA SI PUO’ SAPERE PERCHE’ L’HAI FATTO?? Questo non è un comportamento
che si addice ad una signorina … *ghigna*
Charlie :
Smettila di torturare l’autrice, e poi PER CASO VUOI UN ‘ALTRO CEFFONE??
Mephisto :
Va bene va bene … =___= * è preoccupato per la sua bellissima faccia * Comunque perché DEVO PAGARE IO QUEL CONTO
ENORME PER CIO’ CHE TU E GLI ALTRI VI SIETE SBAFATI EH? * aura nerissima*
Charlie : SPILORCIOOOOOO!!! * fugge*
Mephisto : COSA??
ASPETTA DOVE VAI?? * è ancora incavolato
per tutti quei soldi che deve sborsare*
Le me : =___= Comunque vorrei ringraziare nachiko_nene
e Zefira
BlackIce per aver messo la mia storia fra le preferite!! Grazie con
tutto il cuore!! *___*