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Autore: BabyLolita    24/08/2013    2 recensioni
E' l'ultimo anno di liceo. E' passato ormai un anno dal trasferimento di Alyson alla nuova città ed al Dolce Amoris. Ne sono successe di cotte e di crude, ma alla fine la nostra protagonista ha trovato il vero amore e prega che sia per sempre. Ma sarà davvero così? Alyson non si aspetta minimamente che il suo ultimo anno di liceo, sarà anche il più brutto.
Spero che anche questa storia, che non è altro che la seconda parte del mio racconto, piacerà come la prima! Anche se io stessa mi sono resa conto che è diversa come stile rispetto alla prima xD Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce filtra dalla finestra e goffamente affondo la testa nel cuscino per ripararmi. Non ho voglia di alzarmi, c’è un bel tepore qui sotto. Controllo l’ora, sono le sei e mezza, ho ancora tempo. Mi giro verso Castiel e mi appoggio al suo petto ascoltando il suo respiro. È calmo e pacato. Alzo lo sguardo e lo osservo. Il suo viso è disteso, totalmente rilassato. Avvicino le mie labbra alla sua fronte e lo bacio.
-   Sei stupendo quando dormi amore mio. Ti amo tanto –
Gli sposto dolcemente i ciuffi di capelli che ha sul viso e gli accarezzo la testa. Mi alzo, mi vesto e vado in cucina, voglio sdebitarmi per ieri. Entro e vedo nella sala da pranzo i piatti della cena precedente ancora li. Ci siamo addormentati prima di poterli mangiare. È davvero un peccato, mi sarebbe piaciuto davvero un sacco mangiare quel pollo. Aveva un aspetto così invitante… raccolgo i piatti e butto via tutto a malincuore, essendo stati fuori dal frigo tutta la notte non posso far altro. Metto i piatti nel lavandino ed apro il frigo prendendo il latte. Apro diversi scomparti prima di trovare le posate, le tazze ed un pentolino ma per fortuna un po’ alla volta riesco a recuperare ogni cosa ad eccezione dei cereali. In quel momento mi ricordo che a lato di casa sua il giorno prima ho visto una panetteria, solo che ero troppo agitata per andare ad osservarla. Esco di fretta e scendo. Compro quattro cornetti, uno alla crema, due alla marmellata ed uno al cioccolato, non sapendo quale preferisce ho fatto che prendere tutti i gusti. Salgo e metto il latte sul fuoco. Dopo dieci minuti la colazione è pronta e sento Castiel abbracciarmi da dietro.
-   Si sono invertite le posizioni in cucina questa mattina? –
-   Beh sai, volevo sdebitarmi per il pranzo e la cena di ieri, anche se la cena se l’è gustata il cestino purtroppo…-
-   Non preoccuparti, avrai tante altre occasioni per gustare i miei piatti. Cosa c’è in quel sacchetto? –
-   Sono scesa dal panettiere qui sotto a comprare dei cornetti dato che non trovavo i cereali! Ma non sapendo quale preferivi…te ne ho prese tre diverse! Crema, cioccolato e marmellata. La quarta alla marmellata è mia! –
-   Che persona tenera, non ti smentisci mai, beh andrei su quella alla crema allora –
Castiel apre il sacchetto ed afferra il suo cornetto, successivamente si accomoda in sala da pranzo accendendo la televisione, intanto io verso il latte nelle tazze e lo raggiungo. Ci sediamo e mangiamo rapiti dagli anime, a quanto pare anche lui è un amante di queste cose. Siamo proprio fatti per stare assieme, penso addentando sorridente il mio pasto. Finita la colazione scendiamo e saliamo in moto per andare a scuola. Durante il tragitto passiamo davanti al negozio dove lavora Leigh. Chissà come sta. Sarà meglio chiederlo a Lysandro. Arriviamo a scuola e parcheggiamo la moto. Non appena scendo do il casco a Castiel e cerco Lysandro con lo sguardo. Non lo trovo, e non vedo nemmeno Rosalya o Armin. La campanella suona e Castiel mi afferra la mano. Io lo fermo e gli spiego che voglio aspettare Lysandro per avere notizie di Leigh, lui decide di aspettare con me. Ci sediamo sul muretto accanto alla moto. Il nostro muretto. Dove c’è stato il nostro primo quasi-bacio. Mentre aspetto mi abbandono al ricordo.
-   Ci stai pensando anche tu non è vero? – afferma Castiel sorridente.
-   A cosa? –
-   A quello che è successo in questo posto l’anno scorso –
-   Eh già. Ne sono successe di cose da allora vero? –
-   Vero. E tante altre ne succederanno ancora –
-   Speriamo solo siano positive! –
-   Vedrai, nulla ci può separare ormai. Sei troppo dipendente da me perché qualcuno possa staccarti. Penso che sei una forma evoluta del super attack! Dopo la dichiarazione di ieri poi…penso che potrei portarti all’altare anche domani che di certo non opporresti resistenza! –
-   Senti chi parla! Chi è che si è messo a piangere dopo la mia dichiarazione?! PAPPAMOLLE – dico guardandolo con aria di sfida.Lo vedo arrabbiarsi per finta e tirarmi le guance come fa sempre. In quel momento arriva Lysandro.
-   Che state facendo? –
-   Ti aspettavamo! – dico staccando le mani di Castiel dalla mia faccia ed avvicinandomi a Lysandro.
-   Hai notizie di Leigh? –
-   Stranamente si, questa mattina è uscito in fretta e furia dalla sua camera e poi è corso fuori senza dire niente a nessuno. Non so dove sia andato. –
-   Curioso. Non hai nemmeno una minuscola idea? –
-   No. Di certo non è andato al lavoro. Aveva ancora la faccia sconvolta –
-   Magari sarà andato a cercare Rosalya – interviene Castiel.
-   Si può essere. Dopo che è uscito sono entrato in camera sua ed il peluche che gli aveva regalato Rosa era tutto bagnato, deve averci pianto sopra parecchio. –
-   Wow. I ragazzi di questa città sono davvero sentimentali – sento Castiel che mi pizzica un braccio.
-   Aia! –
-   Bada a come parli tu! Io non sono sentimentale! –
-   Ahh no? – lo guardo con aria da superiore – ma se ieri --- - mi mette una mano sopra la bocca mentre la sua faccia diventa color fuoco.
-   TACI! –
Lysandro mi guarda divertito, mi libero dalla presa e scoppio a ridere.
-   Dai entriamo in classe, il prof ci sgriderà di sicuro – affermo.
-   Ma quando mai, ormai sono così disperati a causa del nostro “entra&esci” dalle aule in qualsiasi momento, che non ci dicono nemmeno più niente, basta che non diamo fastidio. Dammi la mano va –
Così dicendo Castiel mi afferra la mano ed io prendo Lysandro a braccetto. Entriamo tutti assieme e come varchiamo la porta della nostra aula noto che Rosalya ed Armin sono già li. La cosa mi turba. La mattinata passa in fretta e per tutto il tempo con la coda dell’occhio osservo Armin e Rosalya. Un attimo prima che finisca la lezione mando un biglietto ad Armin, uno ad Alexy, e poi uno anche a Rosalya, Nathaniel, Lysandro, Kentin e Melody con scritto:
-   Dopo avrei una proposta da farvi! Aspettate in classe quando suona l’ultima campanella –
Tutti annuiscono ed io avviso anche Castiel. Suona la campanella ed escono tutti tranne noi. Si avvicinano al mio banco ed inizio a parlare.
-   Sentite, è parecchio che non organizziamo qualcosa tutti insieme. E’ l’ultimo anno scolastico che passeremo uniti come classe ed è Dicembre, che ne dite di organizzare una cena il 25 per festeggiare il Natale? Ci ritroviamo tutti da me per le 19:00 –
Tutti sono entusiasti dell’idea e si confermano presenti per la cena. Usciamo dall’aula ridendo. Mentre io e Castiel ci prendiamo per mano ci rendiamo conto che tutti gli studenti sono fermi davanti all’entrata della scuola intenti ad osservare qualcosa. In quel momento passa Ambra che acida afferma.
-   Eccola li la diretta interessata, peccato che il romanticone otterrà un’amara sorpresa. Guardali, si stanno tenendo per mano! –
Castiel mi guarda male.
-   Hai qualche spasimante di cui non mi hai mai parlato? –
-   Nono….l’unico ragazzo che ho sempre saputo che aveva una cotta per me era K--- -
Kentin mi pizzica il braccio senza farsi notare da Castiel.
-   Era??? – incalza Castiel.
-   Ero io imbecille. In ogni caso non penso si riferisse a voi sai? Guardate laggiù –
Afferma Kentin. Lo guardo male. Prima mi pizzichi per non farmi dire nulla e ora lo dice tu stesso?! Gli tiro una gomitata. Ma lui mi ignora e si gira improvvisamente verso Rosalya. Noto che lo fanno tutti. La guardo e vedo che i suoi occhi sono totalmente impressionati. Mi giro davanti e capisco il perché di tutto quel trambusto. Leigh è davanti a scuola con un mazzo di rose rosse in mano, dietro di lui una carrozza trainata dai cavalli bianchi aspetta la sua mossa. Mi rendo conto che Rosalya ed Armin si stanno stringendo la mano e subito capisco che sta per scatenarsi una guerra. Leigh si accorge della nostra presenza e di quella di Rosalya ed inizia a fissarla avvicinandosi. Gli studenti si allontanano creando un varco per lasciarlo passare. Sale le scale ed è quasi di fronte a Rosalya che ancora stringe la mano di Armin. Oddio…inizio del putiferio tra 5, 4, 3, 2, 1…
-   Rosa! Ti prego perdonami! Non posso vivere senza di te! Io ti amo! –
la implora Leigh, mettendosi in ginocchio davanti a lei.Vedo gli occhi di Rosalya riempirsi di lacrime. Subito Armin la tira dietro di lui, e lei si appoggia sulla sua schiena scoppiando a piangere. Leigh si rialza e per la prima volta lo vedo furioso. I due ragazzi sono faccia a faccia, che si scannano con lo sguardo.
-   E tu saresti… -
-   Armin, il suo ragazzo –
Vedo la durezza del volto di Leigh distruggersi improvvisamente, come se qualcuno gli avesse appena strappato il cuore a mani nude. Abbassa lo sguardo, ma lo rialza incrociando nuovamente quello di Armin.
-   Da quando? –
-   Da quando l’hai abbandonata. Si sentiva sola e sofferente, ed io sono corso in suo aiuto, salvandola da un amore che non la faceva sentire importante –
-   Questo lo so –
-   Cosa intendi dire? –
-   So che Rosalya non si sentiva apprezzata da me, me ne ha parlato Lysandro una volta, dicendomi che aveva sentito parlare Rosa e Aly riguardo al fatto che non si sentivano apprezzate dai loro ragazzi – sento che Castiel mi stritola la mano e mi guarda in modo assassino, gli sussurro in modo svelto all’orecchio che quel dialogo è stato fatto giorni prima che lui mi organizzare la sorpresa delle candele. Rilassa la mano e torniamo ad ascoltare il discorso, ma prima mando un’occhiataccia a Lysandro, che mi risponde dicendo “non sapevo fosse per quello!”.
-    Non è colpa di Lys, anzi lui mi ha incitato dicendomi di cercare di essere più presente per lei, di dimostrarle i miei sentimenti più spesso, ma sono stato così male per quell’affermazione che mi sono sentito un fallito. Per questo l’ho lasciata con la scusa di non essere più certo di amarla. Ma era una bugia. Io sono certo di amarla, ora molto più di prima! Pensavo che lasciandola avrebbe trovato qualcuno che l’apprezzasse davvero. Mi sentivo totalmente inadeguato a lei che ho preferito lasciarla per darle la possibilità di trovare la vera felicità. Ma ora mi rendo conto che io non posso vivere senza di lei. Rosalya ti amo! Ti supplico torna da me! Non posso vivere senza di te! Ti scongiuro! –
Tutti osserviamo Rosalya ed aspettiamo con il fiato sospeso la sua risposta. Lentamente si allontana da Armin e ricompare da dietro di lui. Osserva Leigh con gli occhi intrisi di lacrime e lui le porge la mano. Lei avvicina la sua per afferrarla, ma Armin glielo impedisce.
-   Non ho intenzione di lasciartela! Ora lei sta con me, ed io l’apprezzo e la tratto come merita! Hai idea di quanto ha pianto e sofferto per te?! Ti sembra giusto? Guarda come l’hai ridotta! Tu non la meriti! Ora vattene! Io non ho intenzione di farla stare male, è in ottime mani, quindi tornatene da dove sei venuto. –
Così dicendo si volta verso Rosalya e l’abbraccia. Rosalya chiude gli occhi ed asseconda l’abbraccio. Leigh abbassa lo sguardo rassegnato. Sta per andarsene, quando Rosalya gli tende una mano mentre è ancora stretta tra le braccia di Armin. Leigh la osserva e poi dolcemente l’afferra. Tutti rimaniamo senza fiato. Che cosa succederà ora?! Rosalya si allontana da Armin ed afferra la sua mano. Ora è in centro tra i due ragazzi mentre stringe le mani di entrambi.
-   Io non posso – inizia. – Leigh non posso tornare con te. Ed Armin, non posso continuare a stare con te – prende fiato, poi guarda in modo deciso entrambi i ragazzi. – Non sono in grado di prendere una decisione in questo momento. Quindi vi chiedo tempo ed un accordo. Uscirò con entrambi, uno alla volta per un po’ di tempo. Ed alla fine prenderò una decisione. Non so quanto ci metterò, ne se sarete disposti ad aspettarmi, ma non posso fare altrimenti. Ora la scelta sta a voi. –
-   Per me va bene, farò di tutto per riaverti al mio fianco – afferma deciso Leigh.
-   Ed io farò di tutto per non farti tornare da lui – controbatte Armin.Tutti siamo sorpresi e sconvolti. Nessuno si aspettava un risvolto simile. Chi sceglierà alla fine? Rosalya lascia la mano di Armin e si avvicina a Leigh.
-   Oggi uscirò con lui, non posso fargli buttare al vento lo sforzo che ha fatto presentandosi qui con delle rose e una carrozza trainata dai cavalli. E poi ho bisogno di parlare un po’ con lui da sola. Scusa Armin, il prossimo appuntamento sarà sicuramente con te –
Così dicendo si avvia con Leigh verso la carrozza. Vedo che lei gli stringe forte la mano. Capisco che lo ama ancora. Osservo Armin, nei suoi occhi si infiamma la scintilla della battaglia. Non sarà una scelta facile. La carrozza parte e gli studenti si disperdono. Mentre noi rimaniamo li, imbambolati, come se aspettassimo un altro finale.
-   Che ne dite di un panino? – affermo per sciogliere la tensione.
Tutti annuiscono e ci avviamo al chiosco. Mentre mangiamo dirigiamo i nostri discorsi altrove. Parliamo della cena di natale, di cosa vogliamo come regalo, e di un sacco di altre cose. Mi metto a fissare Castiel e comincio a pensare a cosa potrei regalargli. Pensa che ti ripensa nella mia mente non c’è altro che il vuoto. Inizio a grattarmi la testa nervosamente. Diamine non è possibile che io non sappia cosa regalare al mio ragazzo!
-   Che hai? – mi domanda.
-   Niente…sto solo cercando di pensare ad un regalo da farti per natale, ma non mi viene in mente niente –
-   E me lo dici così apertamente? –
-   Si perché? –
-   Ricordami di non farti mai organizzare feste a sorpresa, spiattelleresti tutto in un attimo –
-   Maleducato! Se davvero avessi voluto tenertelo nascosto lo avrei fatto e basta! –
-   Ahh…si dice così adesso? Attenta pinocchio che il naso ti sta crescendo –
-   Ti odio! –
-   Lo so amore, ti odio anche io! Tu invece cosa vorresti per natale? –
-   Amore? Da quando la chiami così? – interviene Lysandro.
-   E tu da quando origli i discorsi degli altri? – gli risponde secco Castiel.
-   Non era mia intenzione origliare, è solo che mi sono avvicinato a voi perché volevo chiedere una cosa ad Aly –
-   Dimmi Lys, ti ascolto. –
-   Senti, ma se Castiel ti lasciasse perché pensa di non apprezzarti abbastanza, e CASUALMENTE ti mettessi con me, se lui tornasse con una scenata tipo quella di Leigh, con chi staresti? Torneresti da lui o resteresti con me? –
-   Ma ti sembrano domande da fare?! E tu saresti il mio migliore amico?! Allontanati dalla mia donna! – dice Castiel tirandomi a lui.
-   Su, su Castiel calmati, beh di certo resterei con te Lysandro – dico indispettita, voglio proprio vedere la reazione di Castiel. Lo guardo negli occhi e vedo che ci è rimasto di sasso. Sto per scoppiare a ridere quando Lysandro mi afferra la mano.
-   Aly non è che tu…non ti senti apprezzata da Castiel? Perché io sono disponibile anche da subito per te! –
-   Ti ho detto di ALLONTANARTI! – ringhia Castiel staccando la sua mano dalla mia. Scoppio a ridere e lo abbraccio.
-   Stupido che non sei altro! Primo: io non potrei mai non sentirmi apprezzata da te e secondo: ti impedirei in tutti i modi di fare una cosa così stupida! –
Avverto che Castiel e Lysandro si stanno osservando, ma non mi rendo contro che si parlano con gli occhi.
-   Te l’ho detto che ho acquistato fiducia. Non abbassare la guardia amico mio. Un passo falso, e lei è mia –
-   Non sperarci! –
Mentre Castiel mi abbraccia sorrido gioiosa. Credo proprio di aver trovato il regalo perfetto per lui.


Commento dell'autore:  Pare proprio che tra Leigh e Armin sia guerra aperta ormai! Per chi tifate? Pensate che Armin riuscirà a tenere Rosalya tutta per se, o Leigh troverà il modo di riprendersela?
   
 
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