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Autore: xForeverUsx    24/08/2013    8 recensioni
A cosa cavolo serve l’ordine, se tutto ritornerà in disordine? A cosa serve innamorarsi se poi sai che devi soffrire? È come scavarsi una fossa, perdere un sacco di energie, poi caderci dentro, e scoprire di non essere morti. È una strada senza uscita, e senza via di fuga; e nel caso riusciresti a trovarla, ne usciresti lesionato. E odio avere graffi sul corpo che mi ricordino cose che voglio dimenticare, soprattutto se quei graffi si incidono su quella specie di organo chiamato cuore.
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Chapter eight –

-She is mine-

 

Gelosia. L'altra faccia dell'amore.
Ambrose Bierce
 

Zayn’s pov

Oggi io e Liam abbiamo saltato le lezioni. Mi ha spiegato cosa era successo la sera prima e della figura di merda fatta con tutto il vicinato. Ma meglio non ricordare.

Adesso sto ritornando a casa. Da quando la mia stanza è pronta va molto meglio. Non ho più i sui occhi puntati addosso e lei non ha più i miei puntati su di lei mentre riesce a dormire un po'. Ed in quel po’ di tempo che rimanevo lì a fissarla elaboravo i pensieri più assurdi, qualsiasi persona mi avrebbe preso per pazzo se solo avrebbe potuto leggermi nella mente.

Quando entro la scena che mi ritrovo davanti non è quelli di tutti i giorni. Non è quella della famigliola felice attorno al tavolo mentre pranzano. Ora stanno lì seduti sul divano tutti e tre. I miei zii sembrano distrutti e non riesco a capire il motivo fin quando non mi soffermo a guardare il livido che ricopre il braccio e il graffio sulla guancia di Kathryn. Per un momento ho pensato di aver perso il respiro e prima che possa effettivamente capire qualcosa lei si alza e va via . Mi giro verso i due che sono rimasta nella stanza e -Zayn parlarci tu, noi non sappiamo cosa fare. Dice che va tutto bene ma non è vero – annuisco, anche se sono confuso e senza farmelo ripetere altre volte salgo di sopra.
Oggi io non sono stato a scuola. Quindi è stato qualcun' altro a toccarla. Sono stata le mani di qualcun’altro a toccarla con violenza.E giuro che chiunque sia stato, ha sbagliato persona con cui giocare.

Entro nella sua stanza e lei è lì. Sul suo letto con le gambe strette al petto, raggomitolata come un gattino. Alza giusto un po' lo sguardo per vedere chi é entrato nella sua stanza e quando scontra i suoi occhi pieni di dolore con i miei sento la rabbia incomincia a scorrere in me. Lei può provare quel dolore solamente verso di me. Nessuno  ha il diritto di toccarla, nessuno tranne me.

Stringo i pugni e -Chi é stato? - scandisco. Mentre lei riporta la sua attenzione sul pavimento. So cosa vuole fare, vuole tenersi tutto dentro. Ma ha sbagliato persona per questo. -chi é stato?- quasi urlo mentre lei rabbrividisce. Un’altra lacrima scende dai sui occhi prima di -Alex - assimilo il nome mentre penso a quel fottuto bastardo. Guardo un ultima volta Kathryn e poi vado via senza preoccuparmi del suo – Zayn dove vai?- .
 
Ecco lì, seduto vicino ad uno dei tavoli davanti al lurido bar dove va a passare ore senza senso. Lo guardo mente fuma, come se nulla fosse successo.
Quando sono abbastanza vicino da farmi notare lui mi guarda sorpreso e butta il mozzicone per terra. Poi si alza e –Zayn, che onore, posso aiutarti?- dice con uno dei suo sorrisi sfacciati. – Si, sai gira voce che qualcuno abbia picchiato Kathryn, sai chi? – lo guardo male mentre – La Evans?- gli faccio cenno di si e un secondo dopo un sorriso beffardo si apre su quella schifo di faccia che gli spaccherò tra poco. –Amico tu non c’eri, ho solamente pensato di fare il lavoro al posto tuo – assimilo bene le parole, mentre le immagini iniziano a scorrere davanti ai miei occhi. Faccio un passo più avanti giusto perché guardarlo in faccia mi fa ancora più ribrezzo, ora siamo di spalle e – Sai Alex, credo che tu hai sbagliato lavoro- calco di più l’ultima parola, riferendomi a quello che ha fatto. Mi giro giusto un po’ per guardare la sua reazione e appena si volta verso di me confuso gli sferro un pugno in pieno viso, facendolo barcollare.
– Ehi ehi, amico da quando ti importa di quella?-.
Stringo forte i pugni mentre mi avvicino e – Lei è mia, tu non puoi toccarla –
 
Ormai ho perso ogni senso della ragione e mi ritrovo a prenderlo a pugni. Ho le mani piene di sangue e lui continua ad implorarmi di smetterla. Cosa che faccio solamente dopo essermi accertato di avergli fatto imparare la lezione. Solamente dopo essermi accertato che non era ancora morto. E non l’ho ucciso per l’unico motivo che deve sentire dolore, lo stesso dolore che ha fatto provare a Kathryn. Lo guardo un’ultima volta e – Non ti conviene metterti contro me- dico prima di andare via.
 
Liam’s pov.
 
Afferro il cellulare e senza badare a chi sia accetto la chiamata. – L-Liam – qualcuno sta singhiozzando e non ci metto molto a capire chi è. – Kat? Cosa è successo. –
-Zayn, lui v-vuole-
-Cosa vuole fare? Kathryn? Rispondi-
-E’ andato da Alex, non so cosa farà- prende coraggio e parla. Non ci penso due volte prima di chiudere la chiamata e correre fuori casa. Alex. Il lurido bar. Saranno sicuramente lì.
 
Quando arrivo non c’e anima viva nei dintorni, a parte il barista addormentato su una sedia, ormai stufo del suo locale sempre vuoto e non capisco ancora perché non lo chiuda. Mi guardo attorno e spalanco gli occhi quando vedo Alex seduto per terra con la schiena al muro, un mano sul fianco e la faccia piena di sangue. – Che cavolo è successo?- quasi urlo mentre lui cerca di pronunciare Zayn. Automaticamente mi guardo intorno, sperando di vederlo nei paraggi, ma lui non c’è. – Chiamo un autoambulanza -.
Mentre prendo il telefono dalla tasca lui cerca di alzarsi e – Non preoccuparti faccio da solo- cerca di fare un passo ma per poco non si ritrova di nuovo per terra. Si poggia al muro – si può sapere perché ti ha ridotto così? – urlo di nuovo mentre lui prende un po’ di forza e – Ho picchiato la Evans – .
Spalanco gli occhi, e non so se sono più scioccato perché il bastardo davanti ai miei occhi ha picchiato Kathryn o perché Zayn l’ha ridotto cosi sapendo quello che aveva fatto. – Mi fai schifo – gli dico prima di andarmene e lasciarlo al suo destino. Inizio a camminare cercando di trovare Zayn, ma non c’è ombra di lui da nessuna parte. Cosi prendo un respiro e mi siedo su una panchina, in un piccolo quartiere. E’ tranquillo qui, penso, prima di sentire qualcuno urlare di forte, una porta sbattere e una ragazza scappare via in lacrime. Cerco di capire meglio di chi si tratta. Conosco quella ragazza.
Mi alzo di scatto e la corro in contro. – Louise – la chiamo, più per accertarmi che sia lei. Si ferma di scatto non appena mi vede davanti a lei. Ha il viso rigato di lacrime e i suoi occhi sono pieni di rabbia e paura allo stesso tempo. Istintivamente faccio qualche passo in avanti e lei si butta tra le mie braccia continuando a singhiozzare, pian piano sempre di più. – Ehi calmati, dai vieni con me – Annuisce ed è proprio che fra un singhiozzo e l’altro riesco a portarla a casa mia, dove le faccio del the per calmarla.
-Allora, come ti senti?- le chiedo mentre lei pianta le sue iridi marroni ancora lucide nelle mie. – Bene, grazie Liam, se non fosse stato per te io non saprei ora dove starei..-
-Ehi, non devi ringraziarmi, ti ho vista sconvolta ed ho solo pensato di aiutarti –
- Scusa Liam, credo che tu ora voglia delle spiegazioni ed io..-
-Non fa nulla, l’importante è che tu ora stia bene.- le sorriso, e lei ricambia mentre si avvicina alla ricerca di un altro abbraccio, che non gli nego. E mentre le accarezzo la schiena chiudo gl’occhi per bearmi il suo profumo.  
- Si è fatto tardi, è meglio che vada – contro ogni mia volontà scioglie l’abbraccio e sta per andare via prima che la fermi – so che non sono affari miei, ma ho intuito che è successo qualcosa a casa e se vuoi ho una stanza vuota puoi rimanere qui – le propongo ricevendo in cambio un bellissimo sorriso, che per un momento mi fa pensare che abbia accettato la mia proposta ma – Grazie mille Liam, ma è meglio se ritorno a casa – mi risponde. – Ti accompagno- non le dò il tempo di continuare ma ricevo di nuovo come risposta un “no grazie”. Mi saluta e via mentre io rimango a fissare il suo posto vuoto. Mentre mi si apre d’avanti l’immagini dei suoi occhi che parlano da soli. Parlando di dolore.


Zayn's pov.

Prima di entrare in camera mi giro verso il corridoio vuoto a guardare la parta di quella che fino a ieri era anche la mia stanza. Forse ho sperato che si aprisse o forse no ma comunque lei ora sta uscrndo da quella porta e mi lancia un'occhiata prima di abbassare lo sguardo.

-Che gli hai fatto? -
- Quello che si meritava-
- Perché?-
- Solo io posso toccarti -



















LADIES AND GENTLEMEN
ecco un'altro capitolo.
Partendo dall'inizio, allora Zayn torna a casa e trova Kat abbastanza mal concia lol ed ovviamente si apre in lui l'instinto omicida. u.u come dice infatti è l'unico che può toccarla hahah lol. GELOSOOO
Infatti quando scopre chi è stato corre subito all'attacco e ovviamente Kat chiama Liam lol lui arriva tardi ma scopre comunque tutto e ovviamente decide di non aiutare lo stronzo. cosi va via, ma trovo Louise e da buon amico l'aiuta *-* ma quanto sono dolci (?) anche se lei nasconde qualcosa è.è 
Poi lascio a voi i commenti per la parte finale u.u
comunque mi dispiace per tutto gli errori ed anche se il capitolo è corto e fa cagare. Sorry. Ora Vi lasciooo
Grazie per tutte le recensioni un bacionee. VI AMO




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xxLoveHarold



  
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