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Autore: moonlight96    24/08/2013    3 recensioni
" Se l'episodio fosse accaduto tre anni prima, quando ancora frequentava il quinto anno, si sarebbe messo comodo e avrebbe riso dall'inizio alla fine dello show. In quei tre anni però molto cose erano cambiate. Draco ci mise meno di mezzo secondo per decidere"
Questa una breve serie di capitoli su Draco e Hermione. Entrambi frequentano l'ultimo anno mentre Harry e Ron studiano per diventare Auror. E' la storia di due ragazzi, uniti da una guerra che non ha risparmiato nessuno.
Spero di essere rimasta IC, mi auguro che vi piaccia, ogni commento è ben accetto :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il Nascondiglio
 


Da quando Draco Malfoy aveva cominciato il suo settimo anno a Hogwards la sua vita era stata un inferno.

Lui, che fino pochi anni prima aveva camminato per i corridoi del castello, schiena dritta, convinto di essere un re, ora si trovata costretto a camminare silenziosamente, cercando di non farsi notare dagli studenti per evitare le loro parole taglienti.
Quando camminava, anche se non guardava in faccia la gente, poteva sentire il loro sguardo perforargli la schiena.
Tutti i suoi amici avevano finito la scuola, o erano morti, come nel caso di Tiger e tutti gli altri studenti lo vedevano come un Mangiamorte, che si era salvato da Azkaban solo grazie alla testimonianza di Potter, la star assoluta di quel momento, insieme a Ron Weasley e Hermione Granger.
Al contrario, Malfoy non poteva fare il suo ingresso in aula senza che qualcuno lo insultasse. 
Era solo.
Per questo passava la maggior parte del suo tempo in luoghi isolati.

Uno in particolare gli piaceva.
L'aveva scoperto in un corridoio del terzo piano. Aveva scorto una porta stretta, di quelle che passano facilmete inosservate.
Preso da una strana curiosità vi era entrato e vi aveva trovato una piccola stanza all'interno, inutilizzata da tempo.
Si era seduto in una rientranza all'estremità destra della stanza, sperando di riuscire a studiare pozioni.
Peccato che nel momento in cui si era appoggiato il muro aveva scricchiolato sinistramente. Draco si era ritratto, temendo che le pareti crollassero da un momento all'atro. Un attimo dopo, però, l'aveva colto un pensiero. "Da quando le pareti scricchiolano??"

Con cautela si era avvicinato al muro e vi aveva notato che non tutte le pietre erano unite fra loro.Una linea ne divideva alcune dalla parete, andando a formare un rettangolo.
Quasi inconsciamente aveva pronunciato un flebile "Alohomora" e le pietre gli avevano rivelato una piccola porticina, che conduceva ad un parapetto in legno, illuminato dalla luce dorata che filtrava dalle finestre. Da lì poi un tunnel collegava al settimo piano.

 

Un giorno, appoggiato alla staccionata del parapetto, Draco stava cercando di studiare Erbologia, quando un rumore proveniente dal piano inferiore attirò la sua attenzione.
Si avvicinò in direzione del rumore, osservando la scena incuriosito.
Senti dei passi veloci provenire dal corridoio e poco dopo una chioma crespa fece il suo ingresso nella stanzetta.
Hermione Granger aveva il respiro affannato e si guardava intorno in cerca di un nascondiglio, sembrava stesse scappando da qualcosa.
Draco sapeva che non c'erano altre vie di uscita al di fuori del corridoio e del passaggio che aveva scoperto. Ghignò nel vedere la Granger in trappola. La ragazza doveva aver fatto la stessa constatazione perchè la vide imprecare silenziosamente e nascondersi nella rientranza vicino alla porticina, cercando in qualche modo di diventare parte integrante del muro.
Ben presto Malfoy capì da cosa la grifondoro stava scappando.
Altre paia di passi pesanti riecheggiarono lungo il corridoio e riconobbe la voce petulante di Henrick Burgey seguito dai soliti squittii di quella leccapiedi di sua sorella Patty.

"Grageeer, dove seiii?" disse il fratello con voce melliflua.

"Sono solo un paio di domande, magari anche un breve resoconto della battaglia finale...niente di più!" gli fece eco la sorella.

Draco ci mise meno di un secondo per capire cosa stava succedendo: da quando era cominciata la scuola la saputella del Trio dei Miracoli era stata innondata da decine e decine di studenti che non vedevano l'ora di intervistarla e sapere di più sulle sue mirabolanti avventure.
Ricordava con un misto di sorpresa e invidia come all'ora di pranzo la grifondoro fosse puntualmente accerchiata da studenti del primo anno che le chiedevano l'autografo, tanto che da qualche mese usava mangiare in privato e appena finite le lezioni spariva nel dormitorio.Ma non sempre riusciva a scampare alla curiosità dei suoi ammiratori.
"Questi fratelli Burgey, poi" si ritrovò Draco a pensare "sono se possibile ancora più insopportabili di quella spaventa passeri So-Tutto-Io". Ecco, se c'era una persona che se la passava male quanto lui, anche se in modo diverso, quella era proprio la Granger.
I passi sgraziati di Henrick distrassero il ragazzo dai suoi pensieri, si erano fatti più vicini. Ancora pochi secondi e sarebbero arrivati. Draco sorrise preparandosi allo spettacolo che di li a poco sarebbe avvenuto.

Ma strananmente non si sentiva contento come avrebbe dovuo essere.

Se questo epsodio fosse accaduto tre anni prima, quando ancora frequentava il quinto anno, si sarebbe messo comodo e avrebbe riso dall'inizio alla fine dello show.
In quei tre anni però molto cose erano cambiate. Guardò di nuovo la Granger, che sembrava essersi arresa all'imminenza degli eventi e aspettava silenziosa l'arrivo dei due fastidiosi studenti.
A Draco ricordò se stesso, quando un anno prima il Signore Oscuro aveva punito tutta la sua famiglia per essers fatti scappare Potter. Aveva ardentemente sperato in un arrivo inaspettato, che lo salvasse dall'ira di Tu-Sai-Chi, ma non era venuto nessuno.
In quel momento era sola anche lei.
Il ragazzo ci mise meno di mezzo secondo per decidere. Si maledì cento volte della sua stupidità e corse ad aprire la porticina del passaggio segreto.

"Mezzosangue, vieni, presto!" gridò sottovoce.

La bruna rimase interdetta un attimo, indecisa su cosa fare, poi si alzò e corse nella sua direzione.
 

Draco chiuse la porticina appena un secondo prima che i fratelli raggiungessero la stanza. 
Rimasero al buio, con solo qualche spiraglio che filtrava dalle fessure della porta. 
Vide i suoi occhi marroni posarsi su di lui, sorpresi, cercando di capire perchè l'aveva appena aiutata. 
Nella penombra si guardarono per un secondo, poi Malfoy si affrettò a proseguire, dato che il disagio cresceva ogni secondo che passava.
Si sentiva piuttosto stupido per ciò che aveva appena fatto.
Salirono le scalette e quando raggiunsero il parapetto vide i burgey che si guardavano intorno freneticamente. Gli venne da sorridere. Notò che anche Hermione osservava la scena e rideva. Malfoy realizzò inorridito che stava avendo un mometo di quasi complicità con la spaventapasseri e provvide subito a tornare serio. Si sentiva sempre più imbarazzato per la situazione in cui era incappato.
 Aiutare la Granger, ma che gli era venuto in mente?? Si voltò ed iniziò a camminare in direzione del corridoio che portava al settimo piano, sperando di separarsi il prima possibile da quella ragazza.

"Muoviti" disse brusco. Lei lo seguì e dopo pochi secondi chiese "Come facevi a conoscere questo passaggio?"

Draco sentì montare tutta la sua solita acidità.
"Non siete mica gli unici in grado di scoprire entrate segrete a Hogwards, anche se probabilmente tu e i tuoi amichetti siete convinti di essere i soli ad avere questa abilità!" rispose.

Ecco, lui la salvava dai quei Burgey e lei gli dava dello stupido. Sentì la solita sensazione tornare, quella certezza che qualunque cosa facesse fosse sbagliata, che da un anno non gli dava pace.
Non aveva nessuna voglia di fare conversazione, tantomeno con lei. Sperò che quella saputella non gli facesse più domande, e fortunatamente quest'ultima non aprì bocca fino alla fine del tragitto.
Arrivaro al settimo piano spostando un vecchio mobile. Draco si pulì dalla polvere e fece per andarsene.

"Aspetta", Draco rimase con un piede a mezz'aria. Fece una smorfia di stizza e lentamente si voltò.

"Che altro vuole?" pensò fra sè. La Granger stava di fronte a lui e lo fissava con un'espressione indecifrabile.

"Grazie." disse, accennando un leggero sorriso.

Draco esitò un attimo, quel gesto l'aveva colpito, ma cercò di mascherare subito la sua sorpresa con un espressione di indifferenza.

"Mhn" mugnò, come se tutta quella situazione gli interessasse meno di niente e senza dir altro se ne andò.

Mentre si avviava in direzione dei sotterranei però, non potè impedire alle proprio labbra di distendersi in un sorriso. E pensò fra sè che forse per una volta aveva fatto la cosa giusta e che magari la Granger non era poi così insopportabile.

  
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