Film > Now You See Me / I maghi del crimine
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Autore: cant_hold_us    24/08/2013    3 recensioni
-No, questo non riguarda la magia.-
-E allora cosa?-
-Sono innamorato di te, Henley.-
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Lucy.-

Appena mi svegliai, scesi giù in cucina ancora vestita con il pigiama e trovai Lucy, una delle mie amiche.
"Che ci fai qui?" le chiesi ancora addormentata.
"Ho bisogno di chiederti un favore." rispose con voce molto seria, il che era strano per una che non era in grado di fare nemmeno un discorso serio.
"Dimmi." le dissi mentre presi i biscotti dalla dispensa e li misi in una ciotola per offrgliene un po'.
"Sto letteralmente impazzendo, lo voglio rivedere." cominciò a spiegarmi.
"Di chi stai parlando, Lu? Non capisco." le dissi.
"E' da quando l' ho visto che non faccio altro che pensare a lui, sai quella sera che siamo uscite, il ragazzo che ti ha presa e ti ha portato vicino agli altri."cominciò a parlare senza tregua e quindi la fermai.
"Stai parlando di Jack? Che cosa vuoi che faccia io?" le chiesi,cosa pretendeva da me?
"Lo voglio, voglio conoscerlo." disse con determinazione, come se lui fosse un giocattolo e lei era la bambina viziata.
"Vieni al locale, incontalo lì." le feci notare che lui lavorava con me.
"Davvero?" chiese.
"Lucy, l'importante è che non rompi nulla, comprese le scatole." scherzai. Così mi cambiai dopo aver mangiato e andammo al locale.

Durante il tragitto non ci parlammo molto, ma quando arrivammo, Lucy cominciò subito a civettare.
"Ciao ragazzi, sono arrivata." salutai i tre moschettieri.
"Sei in super sitardo per il tuo..." si interruppe Jack quando vide Lucy
"Caffè. Chiudi la bocca Jack." concluse Daniel.
"Lei è Lucy e vi voleva tanto conoscere." spiegai.
"Ciao splendore io sono Jack Wilder e sono a tua completa disposizione."
A lei bastarono queste parole e da quel momento cominciò il Lucy show.
"E' un vero piacere conoscerti, ho sentito tanto parlare di te." disse lei per fare una bella figura.
"Ma se fino a sta mattina non sapevi neanche il suo nome!" esclamò Merritt, in quel momento provai tanta stima per quel ragazzo.
Mentre i due facevano conoscenza io, Daniel e Merritt parlammo dei nostri piani senza che lei ci sentisse.
Io però non badavo molto a ciò che dicevano, ero troppo impegnata a capire cosa dicevano gli altri due.
"Sei daccordo Henley?" mi chiese Daniel.
"Cosa, sì... Scusa non stavo ascoltando." gli confessai imbarazzata.
"Ti va se andiamo noi due?" mi domandò Merritt.
"Sì, andiamo." risposi.
Andai nello stanzino a prendere la borsa e a pentirmi in silenzio di averla fatta venire a lavoro con me.
"Te ne vai?" chiese Jack quando uscii.
"Sì, vado con Merritt." gli risposi fredda come se volessi punirlo.
"Tutto bene?" mi chiese corrugando la fronte, ma io non gli diedi una risposta e andai via senza salutare nessuno, aspettando Merritt fuori.

Camminnammo un po' e andammo in un locale a due isolati dal nostro posto di lavoro.
"Allora ne vogliamo parlare?" domandò con estrema calma quando ci fummo seduti al tavolo.
"Come faccio ad imparare a leggere nel pensiero?" chiesi io sviando il discorso.
"Non puoi." rispose rispettando la mia scelta non parlammo per un po' e nel frattempo il cameriere ci chiese le ordinazioni.
"Scusa, ma tu come fai, cioè senti propio le mie parole quando penso o cosa?" gli chiesi seriamente interessata.
"A vote è un intuizione, altre invece basta vedere dei piccoli segni nel viso. Per esmpio tu adesso stai pensando ad una persona il cui nome inizia per i...no l come Lucy."si interruppe guardando il mio volto e le mie espressioni, poi continuò "Visto questa era una intuizione mista ad un segno."concluse la frase sghignazzando come se si stesse divertendo da morire.
"Lo so, sono stata io ad invitarla ma non pensavo che lei cominciasse subito e non pensavo di essere..." non riuscivo ad ammetter di essere gelosa che lui guardasse un' altra ragazza .
"Gelosa è la parola che non riesci a dire." finì la mia frase.
"Sì, lo so è una cosa stupida e senza senso." dissi imbarazzata.
"Oh no, non è affatto una cosa stupida, lui ti piace." affermò Merritt.
"No, non mi piace Jack, ma che stai dicendo?" chiesi.
"Calmati e non negare, le conosco le persone e non puoi mentire."ribatte Merritt.
Arrivarono le nostre ordinazioni e noi non parlammo più.
"Non devi temere quella ragazza, Lucy." io lo guardai aspettando il perché. "Lo conosco da cinque anni e non l'ho mai visto guardare nessuno come guarda te, quindi anche se ti piace, non c'è niente di male."concluse.
"Andiamo?"chiesi dopo aver passato un po' di tenpo a pensare.
"Certo." mi rispose fiero di sè.

Jack mi piaceva così tanto, era un ragazzo carino, ma allo stesso tempo scherzoso. Quando c'era lui tutto cambiava, tutto spariva. Sembrava quasi che non riuscissi a vedere altro oltre a lui ed era così strano, non mi era mai successo niente del genere prima.
"Non dirlo a nessuno però, ma io stò bene quando sono con lui e non so che cosa mi prende, quando lo vedo cambia ogni cosa, solo che ho rovinato tutto con Lucy." gli dissi durante il tragitto.
"Stai tranquilla, lei non conta niente."mi rassicurò poco prima di tornare a lavoro.
Siete tornati, Henley i piatti sono tutti tuoi." disse Daniel lanciandomi lo straccio, così io andai subito in cucina e cominciai il mio lavoro.
"Ti è stato utile?" mi chiese Jack.
"Sì, molto."risposi ancora un po' fredda, ma mi pentii immediatamente, così mi girai per guardare Jack e lo vidi sorridere, mentre guardava fisso verso il muro.
"C'è stata tanta gente?" gli chiesi.
"No, non molta." mi rispose, poi si avvicinò a me e da dietro mi sussurrò al orcchio "La tua amicha è asfissiante, mi sono sentito violentato." piagnucolò fingendo di essere triste.
"Non mi sembravi così dispiaciuto delle sue attenzioni, Jack." lo accusai
"Quella ragazza è utile solo per una cosa, ma tu sei minorenne e quindi non posso dirtela." disse andandosene via.
Quando finimmo i turni, Daniel e Merritt andarono in giro mentre Jack mi riaccompagnò a casa.
"Stare con Merritt è come stare con uno psicologo, hanno lo stesso effetto." burlai.
"Ti avverto che stare con Daniel è peggio, lui abbassa totalmente la tua autostima." mi fece sapere.
"Davvero?" chiesi dubbiosa.
"No, volevo solo farti paura." sghignazzò.
"Sai un giorno dovresti venire a vedere casaa nostra, ti piacerebbe!"esclamò Jack quando fummo davanti a casa.
"E' un invito?" chiesi con aria un po' schifata.
"Oh, mi scusi signorina, lei preferisce l'invito scritto su carta rosa e profumata?" scherzò, fingendo di essere nobile.
"Verrò, contaci, voglio vedere dove vivon tre maschi."accettai l'invito.

Note d'autore:
Vorri dirvi che mi dispiace per il ritardo, ma ho avuto dei problemi in famigli e vi ringrazio per la pazienza.
Questo è il mio nuovo capitolo spero che vi piaccia.
Baci<3
  
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